Mi hai consegnato l'orgine di un pensiero che scivola
come veste di seta lungo le caviglie,
lasciandomi spoglia di ogni accadimento
mentre idealmente passi le mani sui miei fianchi
ed io riconosco ad occhi chiusi il sapore di ogni tuo volto.
Ti ho osservato camminare in mezzo al mondo,
fiero,
tenevi le spalle diritte mentre i lati delle tue labbra
mi ricordavano il fiorire di petali rosa,
aperti in un sorriso che odorava di primavera.
Sei rimasto appeso in questo mio fiato
mentre voltandomi indietro impigliata all'orizzonte
ti ho visto scivolare in mezzo alla gente.
Dove sei?
E' un altro giorno, oggi, identico al dolore,
al rumore sordo nel mio petto
che si amplifica rallentando il sangue nelle vene.
Ai miei silenzi mancano i tuoi gesti,
mancano i fili color del grano ed il taglio degli occhi,
mancano le mani strette attorno al presente
e quella voce che lasciavi scorrere sulle rive di un sogno.
Dove sei?
Il mio giovane corpo si riveste di gracili parole
mentre affranta mi si sciolgono le dita addosso,
lentamente,
indossando prima le maniche del cordoglio
e poi qualche orpello di disperazione.
Dove sei?
All'improvviso, per la prima volta,
vedo il segno di una nuova stagione
mentre inondi sprofondando ogni confine
questa camera buia che mi porto nel petto.
Dove sei?
Ti ritrovo soltanto alla fine del fiume
di lacrime chiuse attorno alla gola
ed è un attimo ancora, poi tutto si muove
dove sei?
Ora lo so,
ora sei Luce.