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Autore: apeirmon    29/03/2019    1 recensioni
Il dibattito tra sostenitori degli alieni e scettici si manifesta pubblicamente da decenni, ma siamo sicuri che non si stia trascurando un dettaglio molto più importante mentre ci se ne occupa?
Storia partecipante al contest “Pesca nel mazzo” indetto da Ghostmaker sul forum di EFP
Genere: Science-fiction, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“E come lo spieghi che i più importanti monumenti dell’antichità si trovino nei nodi della rete delle Vene di Drago?” chiedo a Stefania appoggiato a un albero.
“La rete di Hartmann non è mai stata riconosciuta dalla scienza, quindi non è un’argomentazione valida!” mi risponde a braccia conserte dalla panchina.
Mi sollevo e comincio a camminare a passi misurati sotto il sole.
“Ci sono state molte persone che dormivano su uno dei nodi a cui è venuto il cancro!” ribatto.
“Coincidenze! Può verificarsi anche in centinaia di casi, ma se non lo riproducono in laboratorio non è valido per la scienza.” ripete come un registratore.
“Sarebbe anche facilmente confutabile in laboratorio. Perché non è mai stato fatto, allora?”
“Le grandi menti non sprecano tempo a verificare questioni così ridicole.” replica, agitando una mano.
Rido. Stefania ha sempre sostenuto di avere una mente razionale, ma quando le si tocca l’affidabilità della scienza ricorre sempre a motivi che riguardano disprezzo o altezzosità.
“Va bene, allora che mi dici delle ampie aree piene di materiali radioattivi presenti ad esempio in India? Sembra che nei Veda siano citate armi che generavano esplosioni immense molto simili a quelle delle bombe atomiche.” rincaro, cambiando argomento.
“Sono miti! Le sostanze radioattive potrebbero essere state portate tramite i fiumi da depositi presso vulcani.” mi risponde, sorvolando sul fatto che i fiumi non coprano ettari di terreno esteso in ogni direzione. Ma so già che sarebbe inutile farlo notare.
“Vuoi dirmi che anche tutti i riferimenti, ritrovati praticamente in ogni stato del mondo, a bipedi di forma umana con scaglie da rettile che salivano al potere erano favole?” insisto. “Draghi asiatici, Nagini, Quetzalcoatl e tutti gli altri meno noti?”
“Perché no? I serpenti hanno un alto ruolo nella catena alimentare e possono rappresentare il potere gerarchico. Se mi chiedi perché non siano stati usati altri superpredatori...”
“...è solo una coincidenza non riproducibile in laboratorio.” concludo per lei.
“Infatti. Ora, se vuoi scusarmi, mi hai fatto venire voglia di disdire la traduzione della tavoletta ritrovata in Brasile. È solo tempo sprecato!” sentenzia alzandosi e cominciando a lasciare il parco.
“Aspetta! Se non ti convinco così, smetterò di parlartene: come facevano gli astronomi antichi a conoscere stelle visibili solo con telescopi moderni, come Sirio B? È riportato dagli Egizi che Sirio sia una stella doppia.”
Stefania si volta lentamente.
“Possono aver ipotizzato qualunque cosa, ma non potevano averne le prove.”
“Quindi non pensi che ci potrà mai essere un dialogo tra umani e alieni?” le domando infine.
“Solo nei racconti di fantascienza.”
E così se ne va senza salutarmi.
Ormai sono sicuro che non avrebbe più considerato l’esistenza di esseri viventi fuori dalla Terra capaci di comunicare con i terrestri: il suo orgoglio le impone di tenere le convinzioni sostenute in questo dialogo senza riconsiderarle.
Probabilmente passerà la vita a distruggere tutte le ricerche di ufologi e filologi a favore di una derivazione aliena della genetica umana, senza neanche soffermarsi su prove evidenti.
Posso dire ai miei amici che il piano è al sicuro, quindi mi teletrasporto.
   
 
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