Libri > Orgoglio e Pregiudizio
Segui la storia  |      
Autore: zefirotorna    30/03/2019    1 recensioni
[...] Lizzie posò una mano sul suo grembo, provando a percepire i primi scalpitii che sarebbero appartenuti a quella creatura che dentro di sé stava prendendo vita. A quei confini del suo stesso corpo che si aprivano e che non sarebbero stati più solo i suoi.

Un ipotetico mini-sequel di "Orgoglio e Pregiudizio" a distanza degli ultimi eventi narrati nel romanzo di Jane Austen. Ispirato soprattutto allo stile e ai volti della trasposizione cinematografica del 2005.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elizabeth Bennet, Fitzwilliam Darcy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



 




Rebirth 
- capitolo 1 -

 
 
In una luminosa giornata primaverile, la tenuta di Pemberley aveva acquisito un aspetto magnifico. Le gemme sugli alberi avevano cominciato a fiorire e i primi fili d'erba spuntavano timidi e vigorosi nei terreni circostanti dopo il freddo dell'inverno. Le prime rondini iniziavano a sorvolare il cielo limpido nella stagione dell'accoppiamento e, con il loro cinguettio, sembravano quasi urlare al mondo il lieto inizio della primavera. Mentre il vento frizzante del mattino cominciava a farsi più tiepido nell'Hertfordshire, respirando un profumo di rinascita che andava di pari passo con lo sbocciare dei fiori.
Il sole splendeva alto e illuminava la vasta distesa d'acqua situata di fronte l'imponente villa. I suoi raggi filtravano lucenti lungo i corridoi, negli ampi saloni e nelle stanze di Pemberley: soprattutto, quella mattina, in quelle di Elizabeth. Il suo cuore si era riempito di gioia: tutto stava riprendendo vita ed ogni cosa si colorava di una nuova luce. Lizzie era entusiasta. Da quando Pemberley era diventata la sua nuova casa non aveva mai visto prima un luogo più favorito dalla natura o in cui le bellezze naturali fossero state così poco contaminate dal cattivo gusto. Tutti ne sarebbero stati sinceramente ammirati; e, in quel momento, lei sentì che essere la signora di Pemberley era qualcosa di straordinario!
 
Elizabeth e il signor Darcy si erano uniti in matrimonio da circa sei mesi, ed entrambi avevano attraversato un periodo particolarmente felice. 
Sembrava andare tutto meravigliosamente bene, nonostante gli affari portassero qualche volta Darcy in città, lontano da quel piacevole ambiente di campagna e, in particolar modo, dalla sua amata Elizabeth. Con il passare del tempo il sentimento che li aveva legati era diventato sempre più saldo, e Darcy era stato certo dell'amore di lei quando aveva sentito cadere ogni pregiudizio. Egli amava Lizzie nella sua semplicità, in tutte le sue manifestazioni, comportamenti, pensieri: la sua figura aveva assunto per Darcy uno splendore quotidiano, naturale e in quella luce egli si dimenticava di sé, diventava quasi senza peso. Qualunque difficoltà lo assillasse, Elizabeth riusciva sempre a restituirgli la serenità con la sua sola presenza.
Darcy ormai stentava a ricordare come avesse potuto vivere senza di lei nei giorni che avevano preceduto il loro incontro.
 
Quella mattina Lizzie era seduta comodamente nel salone principale di Pemberley ad assaporare un nuovo libro. Adesso che possedeva un'intera libreria che Darcy le aveva affettuosamente regalato, avrebbe potuto leggere quanti più libri desiderasse. Bastava poco per renderla felice, e quello era stato il regalo più bello che avesse mai ricevuto in tutta la sua vita.
Generalmente, per appagare le proprie mogli, la maggior parte dei mariti amavano spendere una fortuna in gioielli o in abiti costosi, ma Lizzie mal sopportava tutto questo. Nonostante avesse sposato un uomo con un vasto patrimonio, riteneva che tutto ciò non fosse mai stato nella sua indole, e Darcy lo sapeva benissimo.
Per Lizzie la vera ricchezza era l'Amore: quel sentimento che aveva così ardentemente desiderato e che, ora, poteva constatare ogni qualvolta in cui i suoi occhi incontravano quelli pieni di affetto e premura che Darcy le rivolgeva, da quando, grazie a lei, era diventato un uomo nuovo.
 
Elizabeth era ancora assorta nella sua lettura. O meglio, sembrava esserlo, poichè i pensieri che le tormentavano la mente non le fecero più capire quel che stava discorrendo con i propri occhi. Era preoccupata per Darcy. Ma pensare al marito le suscitava sempre un sorriso sulle labbra e il suo cuore iniziava ad assumere un palpito irregolare. Egli sarebbe rientrato da Londra quel pomeriggio, e Lizzie stava contando con ansia le ore che macassero al suo ritorno. 
Era dal giorno precedente che, a causa di un urgente affare che Darcy doveva sbrigare in città, ella si trovava sola. Sebbene giovasse della compagnia (qualche volta) di Miss Georgiana, dei suoi fidati domestici o dei suoi adorati libri; aveva percepito che qualcosa dentro di lei era cambiata in quell'ultimo periodo. Con l'arrivo della primavera anche il suo corpo era stato riempito di nuova vita: Lizzie aspettava il primo figlio. 
Nel suo animo, ella gioiva quanto ne era spaventa. Sembrava fosse successo tutto così in fretta, e nessuno a Pemberley era ancora a conoscenza del suo stato. Lizzie, in cuor suo, poteva esser quasi certa che Darcy si sarebbe rallegrato dinanzi ad una tale notizia; ma dall'altra parte temeva che la nascita di un figlio avrebbe potuto nuocere così presto la loro vita matrimoniale iniziata se non da poco tempo.
"Darcy sarebbe stato predisposto a diventare padre a breve?" rifletté Elizabeth. E, in quel momento, ella si sentì così commossa e piena di tenerezza che aveva bisogno, ora più che mai, di abbracciare subito l'uomo amato, di parlargli e di udire dalle sue labbra quelle parole d'amore di cui il suo cuore era colmo.
 
Lizzie non aveva la benché minima idea di come sarebbe stato diventare madre, e se ne sarebbe mai stata all'altezza. Ma la sola immagine che aveva nella mente di poter vedere crescere un proprio figlio o una figlia la fece immergere in un oceano di emozioni.
Lizzie iniziò a vagheggiare su un'ipotetica Pemberley le cui stanze erano dominate da soli giochi e risate di bambini, e con le frequenti visite di Mrs. Bennet ai nipotini che, di sicuro, non avrebbero lasciato a lei e a Darcy un attimo di pace.
Mentre continuava a fantasticare e un sorriso le si dipingeva sul volto, Lizzie posò una mano sul suo grembo, provando a percepire i primi scalpitii che sarebbero appartenuti a quella creatura che dentro di sé stava prendendo vita. A quei confini del suo stesso corpo che si aprivano e che non sarebbero stati più solo i suoi...
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Orgoglio e Pregiudizio / Vai alla pagina dell'autore: zefirotorna