Isabelle Lightwood era la ragazza con cui tutti i ragazzi volevano uscire e quella a cui tutte le ragazze volevano assomigliare. Le persone si riunivano attorno a lei come api intorno al miele. 

Eppure era sola.

C'erano persone a cui voleva bene come la madre, il padre, Alec, il piccolo Max e Jace ma nessuno che la comprendesse veramente. 

Era come se indossasse una maschera e, attraverso essa, potesse vedere il mondo senza filtri. Perché lei, a dispetto delle apparenze, era più sensibile ed intuitiva di tutti. 

Sapeva che i suoi genitori non si amavano, la madre gli aveva raccontato che il padre aveva anche un'amante. 
Sapeva che a suo fratello Alex non interessavano le ragazze e che anzi era innamorato del suo parabatai. 
Sapeva che Jace sentiva dentro di se un vuoto che provava a colmare con la caccia e infinite ragazze, senza mai riuscirci.
Sapeva che il suo fratellino Max non era fatto per la vita di uno Shadowhunters.

Isabelle sapeva tante cose sugli altri, ma nessuno sapeva così tanto su di lei. 

Fino a che non incontrò Simon Lewis.

Una persona talmente diversa da lei che non faceva parte neanche parte del suo mondo...un mondano. Inizialmente non gli aveva prestato molta attenzione, era semplicemente l'amico mondano di una Shadowhunters "perduta". Isabelle sapeva che era innamorato di Clary, lo sapevano tutti tranne la diretta interessata, e lei non ricambiava il suo sentimento per via dell'amore che provava per Jace. 
Provava forse un po' di pietà nel vedere l'energia che sprecava nel corrergli dietro ma niente di più. 

La trasformazione di Simon in vampiro l'aveva resa più consapevole del modo nel quale pensava e trattava i nascosti e l'aveva un po' addolcita nei loro confronti. "Forse" si era detta "è perché ho conosciuto Simon prima che fosse un nascosto". 

Con il tempo si erano avvicinati. Lo trovava un passatempo divertente, una persona allegra che la faceva sorridere (anche se metà delle sue battute non le capiva). 

Pian piano, senza che se ne accorgesse, Simon era diventato una persona importante della sua vita, una persona a cui voleva bene. A cui aveva confidato che non aveva detto a nessuno.

Isabelle Lightwood non credeva nell'amore e quindi non lasciava mai a nessuno la possibilità di vederla dietro la maschera che si era costruita. Lui però l'aveva tolta in maniera così semplice e lei si era aperta parlando di se stessa e del suo dolore. 
Dei genitori che non si amavano. Dell'invidia per Alec, Jace e Clary che avevano trovato l'amore. 
Del dolore per la morte di Max.
E gli aveva fatto bene parlare si era sentita come mai prima d'ora ed il merito era di quello strano vampiro diurno.

Era innamorata.

Ovviamente doveva immaginare che non gli fosse permesso di essere felice, di amare, ma era troppo coinvolta nella sua realizzazione.

Nel momento in cui Simon si era offerto al posto di Magnus il cuore di Isabelle si era gelato. Sapeva che stava facendo la cosa giusta, ma il suo cuore non voleva ascoltare la testa.

Così l'aveva perso.
 Ma non si sarebbe arresa. 
Avrebbe lottato per riaverlo.