Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: JoJCho    02/04/2019    0 recensioni
If I could choose my dream (Se potessi scegliere il mio sogno)
I just wanna (Io vorrei solo)
Stay right next to you (stare vicino a te)
-Tokyo, RM
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kim Namjoon/ RapMonster, Kim Seokjin/ Jin
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Tokyo
Erano le due del mattino, RM scriveva al computer tenendosi la testa fra le mani. Si era svegliato di colpo dopo un paio di ore e l’angoscia non gli aveva permesso di riaddormentarsi come se nulla fosse. Continuava a prendere respiri profondi, il cervello impazzito, il sangue che gli vibrava nelle vene. Si sentiva svuotato dal panico, come se la sua anima fosse lontanissima e il suo corpo fosse bloccato sulla sedia in quella buia stanza di hotel.
Wake up in Tokyo, feel like a torso (Svegliarsi a Tokyo, sentirsi un corpo)
Lo scrisse in inglese, non si chiese come mai, la sua testa era in fibrillazione. Pensava a troppe cose: al tour, al fatto che non aveva tempo nemmeno per chiamare sua madre, al male alle ossa, al morale basso degli altri, alla loro stanchezza, al fatto che da stanchi avrebbero rischiato di farsi male e avrebbero litigato e qualcuno avrebbe pianto e lui avrebbe dovuto sistemare tutto. Al fatto che domani sarebbero partiti, avrebbero lasciato quella città magica e piena di luci.
I know it’s time to go (So che è tempo di andare)
Tra poco sarebbe suonata la sveglia, sarebbero partiti di nuovo. Ma per andare dove? Lui non lo sapeva davvero. Non sapeva se stava davvero andando da qualche parte.
Guardò la copertina del libro sulla scrivania: Pinocchio. Era stato difficile farsi arrivare una versione inglese fin lì, aveva una buffa copertina, un po’sgualcita.
I see Pinocchio wearing a poncho (Vedo Pinocchio indossare un poncho)
Pinocchio che si lasciava condizionare da tutti e finiva con il seguire la strada sbagliata, Pinocchio che era un burattino nelle mani degli altri, Pinocchio che diceva bugie agli altri e a sé stesso, Pinocchio che sognava di diventare un bambino vero. Sospirò. Ogni tanto sentiva di essere ancora uguale a lui… di non essere cresciuto per nulla.
That’s me sometime ago (Sono io qualche tempo fa)
Eppure, ripensando agli anni passati, alla fatica e all’impegno che li avevano portati fin lì non poteva che apprezzare la sincerità di cui si era sempre vestito. Ora invece si sentiva perso, non sapeva chi era, non sapeva quale sarebbe stata la prossima mossa, il prossimo obiettivo. Altra fama? Altri soldi? Altra musica?
Do I miss myself?(Mi manco?)
Sentii un fruscio tra le coperte e si sentì in colpa per aver disturbato il sonno dell’altro. Ma si sentì anche sollevato, sperò che si svegliasse del tutto, che con la faccia assonnata venisse a prenderlo e a riportarlo tra le sue braccia. Voleva che lo abbracciasse tra le coperte, che lo tenesse stretto per sempre, solo loro due in quel letto, sospesi nel cielo di Tokyo. Da quanto tempo non si baciavano? Da quanto tempo non gli teneva il viso fra le mani e gli diceva “Ti amo”?
Do I miss your face?(Mi manca il tuo viso?)
I don’t know, I don’t know (Non lo so, non lo so)
Un altro sospiro. Il petto gli faceva male, forse aveva bisogno di piangere, o di prendere una boccata d’aria. Si alzò e andò sul balconcino, attento a non inciampare e a rompere qualcosa come al suo solito.
L’aria lo colpì in viso scompigliandogli i capelli, si sentì meglio.
Life is a word that sometimes you cannot say (La vita è una parola che a volte non riesci a dire)
Guardò il profilo della città, centinaia di migliaia di luci per centinaia di migliaia di persone che si sentivano come lui, che faticavano a vivere, che si sentivano soffocare, che cercavano disperatamente di trovare un senso in tutto quel fottuto casino, che cercavano di non smettere di combattere e lanciarsi giù da centinaia di migliaia di balconi uguali a quello dove era appoggiato lui.
And ash is a thing that some day we all should be (e la cenere è qualcosa che un giorno tutti dovremo essere)
Pensò anche al futuro, a cosa sarebbe successo dopo, dopo i BTS, dopo che sarebbe stato troppo vecchio per tramutare i sentimenti in versi da sputare nel microfono.
When tomorrow comes (Quando domani arriverà)
How different it’s gonna be? (Quanto diverso sarà?)
Sarebbe riuscito ad amarsi comunque per quello che sarebbe diventato o si sarebbe odiato? E ora, si amava o si odiava?
Why do love and hate sound just the same to me? (Perché amore e odio suonano allo stesso modo per me?)
Perché erano le due del mattino e pensava a quelle cose invece di dormire?
I can’t sleep (Non riesco a dormire)
Gli mancava stare a casa, non dover fare nulla, non avere nessuno attorno a lui che lo guardava come se si aspettasse sempre qualcosa di grandioso. Gli mancava sua mamma.
Home sick (Nostalgia di casa)
Un rumore alle sue spalle lo fece riscuotere, la porta del balcone si aprì: Jin con gli occhi ancora semichiusi dal sonno, la pelle liscia e pallida, la maglietta bianca che gli evidenziava le spalle sembrava un angelo nella notte. Aveva i capelli arruffati e i piedi nudi.
-Non riesci a dormire?- gli chiese, aveva la voce bassa e roca.
But I just wanna (Ma io voglio solo)
Stay right next to you (stare proprio vicino a te)
Namjoon scosse la testa con un sorriso triste.
Jin lo raggiunse alla balaustra e gli avvolse un braccio attorno alle spalle. Namjoon sospirò di nuovo appoggiandosi al suo petto caldo di sogni.
-Stai bene?- gli chiese Jin dopo qualche minuto, ora completamente sveglio. RM si strinse nelle spalle.
-Lo sai che ti amo e che sono qui proprio accanto a te, vero? Affronteremo tutto quanto insieme- gli disse serio Jin abbassando lo sguardo su di lui.
Namjoon si raddrizzò per baciarlo. Chiuse gli occhi, sentendo una lacrima rigargli il volto mentre le loro labbra si incontravano lente e dolci.
Quel bacio gli diceva: stai tranquillo, sono qui, siamo qui, ti amo, ti amiamo, ti sosteniamo, non sei solo, ti amo anche quando tu non ami te stesso, ti amo anche quando non sai chi sei e dove stai andando, ti amerò anche quando tutto questo sarà finito.
-Facciamo l’amore? Visto che non vuoi dormire e hai svegliato anche me- gli sussurrò in bocca Jin con fare giocoso, dando voce al suo desiderio di sentirlo ancora più vicino. Namjoon sorrise imbarazzato e annuì. Jin lo trascinò dentro tirandolo per la mano con impazienza e facendolo ridere. La città con le sue luci, i suoi balconi e le sue persone in bilico rimase fuori a guardarli cadere sul letto senza smettere di baciarsi.
If I could choose my dream (Se potessi scegliere il mio sogno)
I just wanna (Io vorrei solo)
Stay right next to you (stare vicino a te)
  
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