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Autore: biatris    03/04/2019    0 recensioni
Claire continuava a fissare Marco. Come poteva quell’uomo essere il ragazzo che lei aveva avuto come alunno pochi anni prima? Già, pochi anni prima, ma le sembrava un’epoca lontanissima.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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MARCO POV
Erano sdraiati sul divano di casa di Claire, o forse avrebbe dovuto dire di casa loro, dopo aver passato uno dei momenti che Marco non avrebbe esitato a definire migliori della sua vita.
Fissò la donna che gli si trovava accanto. Claire aveva gli occhi chiusi ed un’espressione rilassata. Dopo quello che avevano passato gli sembrava un miracolo vederla così tranquilla. Se lo meritava, si disse.
La fissò mentre apriva gli occhi. Le sorrise.
Claire lo fissò. fu in quel momento che Marco si rese conto che qualcosa non andava.
 
CLAIRE POV
Tenne gli occhi chiusi ancora per un po’. Non voleva aprirli. Non voleva affrontare quella realtà che, sapeva, sarebbe stata troppo dura da accettare. Come avrebbe dovuto fare ora? Come avrebbe potuto guardare in faccia Marco? E come avrebbe fatto con Filippo?
Sospirò. Di certo non avrebbe potuto rimanere in quel letto per sempre.
Aprì gli occhi, trovandosi davanti il sorriso di Marco. Pensò ancora una volta che fosse bellissimo. Poi si disse che no, non poteva permetterselo.
-Stai bene Claire? – le chiese Marco riscuotendola.
-Sì – cercò di sorridere lei in risposta.
Perché mentire era così difficile? Si disse.
Marco la stava ancora guardando. Si sentì scavare nel profondo.
-Non credo che vada tutto bene – le disse -Ma fingerò di farlo. Quando ti va sai che puoi parlarne, vero piccola? – le domandò.
Claire sospirò. Piccola, quando la chiamava così non poteva impedirsi di rabbrividire. Avrebbe dovuto dirgli di smettere, si disse.
-Ci vestiamo e andiamo a prendere i bambini da mia madre? – chiese quindi per sbloccare la situazione.
Marco sorrise e annuì.
-Certo. Facciamo una doccia e ci vestiamo. Che ne dici? –
Claire annuì. Sapeva cosa volesse dire Marco con la sua espressione. Quel “facciamo” sottintendeva altro. Ci pensò lei a piantare dei paletti.
-Ok, vai prima tu – disse.
Non avrebbe voluto essere così fredda, ma non poté impedirselo. Quella situazione le stava facendo male. La stava impaurendo.
 
MARCO POV
Era evidente che qualcosa non andasse, ma non riusciva a capire cosa. Era come quando alle superiori c’era un compito di matematica da fare. Sapeva che formule applicare per risolverlo, solo non vedeva come usarle. Ora sapeva che Claire aveva un problema, ma non gli era chiaro quale fosse. Sperò che non si fosse pentita di aver fatto l’amore con lui. Ma si disse che no, Claire non avrebbe fatto una cosa del genere per poi pentirsene. Forse Claire aveva solo bisogno di tempo per accettare il fatto. In fondo poteva capirla, con tutto quello che aveva passato.
Aprì la manopola dell’acqua calda e, quando la temperatura fu giusta, si immerse sotto il getto della doccia. Lasciò che l’acqua scorresse lungo tutto il suo corpo lavando via la stanchezza ed i cattivi pensieri, per quanto possibile, poi uscì e si asciugò. Si rivestì in camera, poi scese le scale e vide Claire salirle per andare anch’essa in bagno.
La aspettò seduto su quello stesso divano dove poco tempo prima erano stati uno nelle braccia dell’altra.
Quando Claire scese era vestita con un abitino azzurro lungo fino al ginocchio che faceva risaltare ancora di più i suoi occhi. La guardò e sorrise.
-Sei bellissima – le disse ancora una volta.
Claire rispose con una piccola smorfia. Marco avrebbe giurato che fosse quasi infastidita dal complimento, ma non se ne spiegava il perché.
-Andiamo? – gli chiese poi impaziente.
Lui smise di farsi domande. Claire aveva probabilmente solo bisogno di tempo, si disse.
Prese le chiavi della macchina e uscirono.
 
CLAIRE POV
Era confusa. Non voleva trattarlo in quel modo, ma non sapeva come altro fare. Non voleva ferirlo, ma voleva mantenere le distanze. Sospirò. Sapeva che forse quelle distanze avrebbe dovuto mantenerle prima, ma si era ritrovata invischiata in quella situazione prima ancora di realizzare il tutto.
Mentre andavano a prendere i bambini non disse una parola. Avrebbe voluto parlarne, risolvere la situazione, ma non ne fu in grado.
Poi vide Filippo e sorrise. Quel bambino ormai era la luce nelle sue giornate buie. Le saltò in braccio per salutarla e così fece la piccola Matilde con suo papà. Quando li ebbero rimessi a terra la prima a parlare fu la bambina.
-Dad, what’s up? – la sentì chiedere a Marco.
-Nothing, honey. Why? – rispose lui.
-Claire’s sad – rispose semplicemente Matilde -And you are –
Claire si disse che i bambini erano molto più perspicaci di quello che si potesse immaginare. Non avevano nemmeno parlato, eppure Matilde aveva capito che qualcosa non andasse.
-I’m not sad – le sorrise allora Claire -I’m a bit tired –
Sono stanca, la bugia più vecchia del mondo.
Matilde sorrise.
-Ok – disse solo, poi si rivolse a Filippo -Mum is tired, we must be good –
Filippo guardò Claire, poi Matilde, poi ancora Claire e annuì.
-You’re right – disse -Let’s go –
Claire fissò Marco. Si guardarono un attimo negli occhi. Poi presero per mano i bambini, salutarono la nonna ed uscirono.
 
MARCO POV
Era così strana quella sera. Sembrava fossero degli sconosciuti. Avevano messo a letto i bambini dopo cena e si erano seduti entrambi sul divano. Quel divano che aveva visto poche ore prima la loro passione consumarsi.
Fissò Claire negli occhi.
-Qual è il problema Claire? – le chiese.
Lei sospirò. Marco era sicuro che sapesse di non poter continuare a far finta di niente.
-Sono confusa- ammise Claire – Io, non fraintendermi Marco, ti voglio bene e ti sono grata di quanto tu abbia fatto per me. Ma vedi, non credo di essere ancora pronta per andare avanti. Ho bisogno prima di riprendere in mano la mia vita, di imparare a gestirmi con Filippo. Credo… Sì, ho bisogno di tempo, di stare da sola–
Marco scosse la testa. Sapeva che sarebbe successo. Non avrebbe voluto forzare troppo la mano, ma quando se l’era trovata così vicina non aveva resistito. E poi lei non lo aveva fermato, quindi di sicuro lo voleva anche lei. Ma allora perché le stava dicendo che voleva stare da sola? E perché poco tempo prima era stata lei a proporgli di andare ad abitare insieme?
-Claire, non ti capisco – ammise -Io pensavo che noi potessimo…Ah, lascia perdere – sbuffò.
Si sentiva un idiota. Come aveva potuto lasciarsi abbindolare così?
-No, aspetta – lo fermò lei -Non ho detto che non voglio stare con te –
Marco la fissò più confuso che mai.
-Io – iniziò Claire -Concedimi un po’ di tempo – disse poi -Se vuoi potete rimanere qui con noi, non è un problema, però ecco…Non me la sento di andare avanti come se nulla fosse dopo che Luca – si asciugò una lacrima che scivolò su una guancia – Ah, al diavolo –
Marco sorrise aspettando che lei finisse quel discorso senza capo né coda.
-Ho capito, non temere – le disse - Quando la tua crisi sarà passata sarò sempre qui ad aspettarti –
Claire lo fissò. Le sorrise facendo spuntare un piccolo sorriso gemello anche sulle sue labbra, che poco dopo pronunciarono una sola parola.
-Grazie.
 
 
 
  
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