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Autore: Francis Joy    04/04/2019    1 recensioni
e se loki avesse un figlio? piccolo momento tra il dio delle malefatte e il nuovo arrivato
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Frigga, Loki, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Loki lo guardava da lontano, non sapeva bene cosa fare o cosa provare. Quella piccola bestiolina blu continuava a piangere e dimenarsi in cerca di chissà che cosa.
-Avvicinati, non aver paura-, la voce di sua madre continuava a risuonargli nella mente.
“Che sciocchezza, io non ho paura. Io sono un dio, non ho paura dei mostriciattoli”. Voleva che la smettesse di piangere, quel pianto senza senso infastidiva Loki non poco. “Potrei avvicinarmi e farlo stare zitto con la magia”. Un passo. “O potrei sgozzarlo con uno dei miei pugnali”. Due passi. “No, Madre non approverebbe”. Tre passi. “Forse ha fame, potrei chiedere a Volstagg”. Il dio degli inganni non aveva smesso di osservarlo un solo secondo, troppo incuriosito per distogliere gli occhi smeraldini e per accorgersi di star avanzando verso la culla. A destarlo dai suoi ragionamenti furono un respiro affannoso e un paio di occhi colorati col sangue.
-Prendilo in braccio- la voce dolce di Frigga era quasi reale. Che gli stesse parlando dal Valhalla? Più lo osservava più si rendeva conto di quanto quel piccolo gigante fosse solo al mondo…proprio come lui da quando Madre aveva raggiunto le stelle. In fondo era questo il destino dei giganti di ghiaccio: solitudine e desolazione. Forse dovrebbe lasciarlo nelle mani di Odino, sarà lui a decidere. “Probabilmente anche il suo diritto di nascita è morire”.
Una risata. -Se sapessi quello che ho pensato non rideresti-. Dalla culla si fanno strada due braccia. “Forse per questo piange: non vuole stare solo”. Un ghigno dipinge il visino del figlio di Loki. "Adesso mi sta sfidando". Loki si guarda intorno, non c’è nessuno che potrebbe vederlo, eccetto Heimdall, ma il guardiano non sfiora la sua mente. Tutta la sua attenzione è rivolta al neonato. Il dio degli inganni allunga le braccia incerto, non sa bene come prenderlo. Lo solleva e intanto il ghigno si è trasformato in un sorriso. Se lo sistema meglio tra le braccia e adesso sorride anche lui. E quando i loro occhi si incrociano il ghiaccio sulla pelle del neonato inizia a sciogliersi, rivelando una pelle pallida ed eterea. Ma il ghiaccio non è sparito: si è depositato negli occhietti furbi.
“Questo piccolo mostriciattolo non rimarrà da solo”.
-Resterai con me, ma non pensare che ti ami, lo faccio solo per solidarietà, dato che siamo della stessa razza!-.
Un dio che sfida un bambino non si era mai visto.
Sopra il cielo di Asgard la stella più luminosa sorrise.



nota dell'autrice
ciao a tutti! questa è la prima storia che pubblico, quindi ansia alle stelle!!! spero vi piaccia, se volete fatemi sapere cosa ne pensate. Buona lettura!
   
 
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