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Autore: I_feel_tired    08/04/2019    0 recensioni
Questa è la storia di una ragazza, una ragazza testarda e cocciuta ma anche spensierata.
Questa è la storia di un ragazzo, un ragazzo che se vede qualcosa d'interessante lo vuole per sè, perchè lui è avido.
Questa storia non si sa se ha un lieto fine, non si sa se ha come finale una tragedia, non si sa, perchè questa storia, la scrivono loro.
"Lui girò lo sguardo e vidi il suo volto pieno di graffi e tagli, i suoi occhi incontrarono i miei e un brivido di paura mi passò per tutto il corpo."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Mi piace molto sentire questi piccoli brividi che mi scorrono sulle spalle, sulla schiena e anche sul collo. Siamo ad aprile e si presuppone che noi siamo in primavera, con quel caldo che non è esagerato ma giusto, con quel piccolo venticello, proprio quello che ora mi sta facendo venire questi brividi. Mi guardo intorno e vedo le persone che continuano a guardare il cellulare aspettando il pullman..ah no aspettate, c'è una ragazza, una ragazza che sta parlando a voce alta, e posso assicurarlo perchè ho le cuffie addosso. Ma non è acuta la sua voce, è solo entusiasta, credo sia la prima volta che viene qua. Distolgo lo sguardo dopo aver fatto un piccolo sorriso e inizio a pensare alle parole della canzone che è appena partita a tutto volume, parole d'amore ovviamente, con poi di sotto fondo una melodia triste. Di solito ascolto canzoni più brutali ma allo stesso tempo amo sentire quella melodia tranquilla e quelle parole dolci. Arrivato il pullman salgo pronta ad andare a scuola, era una giornata normale, fin troppo normale. Lea non mi aveva ancora chiamata per parlarmi del nuovo tipo con cui era uscita, argomento che farei a meno di ascoltare ma so quanto lei tenga a una mia opinione e di fatto è quasi impressionante che debba ancora sentirla. Mia madre invece è partita per il suo lavoro dicendo che sarebbe venuta come suo solito di venerdì e oltre alle solite raccomandazioni è stato tutto tranquillo. Anche mio fratello era calmo, non aveva pianto quando la mamma era partita ed era stato un sollievo, non mi piaceva vederlo così triste. Ero talmente presa dai miei pensieri che quando una mano si posò sulla mia spalla lanciai un gridolino che si sentì per tutto il pullman, tutti si stavano trattenendo dal ridere e sbuffai prima di incrociare lo sguardo di Lea "Ma sei impazzita? Mi hai fatto prendere un colpo", lei alzò le spalle e sedendosi tutta tranquilla mi disse "sei tu che prendi paura come niente" gli lanciai un'occhiataccia, perchè devo avere una cugina così fastidiosa? Subito iniziò a raccontarmi del suo weekend spaziale, come lo aveva definito lei qualche secondo prima. Dopo una ventina di minuti però il mio cervello stava fumando, ho sempre pensato che a Lea servisse un ragazzo in grado di placare la sua parlantina ma a quanto pare non esisteva. Quando fummo arrivate notai subito una gran folla, e avvicinandomi capii che era per una rissa. Mi girai per capire dove fosse mia cugina ma lei era vicino ai due tizi che si picchiavano e gridava d'incitamento "UN PUGNO DESTRO, SISI BRAVO! ORA SCHIVA, HO DETTO SCHIVA!" Non potei non sbattermi una mano sulla fronte, arrivata li però notai che uno dei due che stava combattendo era Elia, feci un passo indietro istintivamente, conoscevo la sua fama e sapevo che non era un tipo raccomandabile. Presi il polso mia cugina per andarcene ma proprio in quell'istante Elia tirò un pugno al suo avversario che atterrò a terra svenuto, lui girò lo sguardo e vidi il suo volto pieno di graffi e tagli, i suoi occhi incontrarono i miei e un brivido di paura mi passò per tutto il corpo. Ad interrompere lo sguardo è stata mia cugina "Lara la smetti di stringermi il polso così forte? Mi fai male" lo aveva detto piano ma quelle parole suonavano dentro di me, non ne capivo il motivo ma ero scottata e senza perdere tempo, mi girai per incamminarmi verso la scuola.
   
 
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