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Autore: vampireechelon    15/04/2019    1 recensioni
Martina laureata in lingue e traduzione si ritrova a lavorare per i 30 seconds to mars, la sua band preferita, cosa succederà?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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11. Scusate il ritaro di nuovo, ecco a voi l’11 capitolo! Sono stata molto occupata, dovevo purtroppo studiare per un esame. Spero vi piaccia, fatemi sapere che cosa ne pensate. Un bacione e buona lettura.

Rimango da sola in soggiorno per qualche minuto, dopo di che, vedendo che Shannon non mi raggiunge decido di andarmene in ufficio. Sono ancora sconvolta dalle sue parole.    Saluto tutti ma il mio sguardo è vuoto. Rispondo al telefono pensando che sia quello dell’ufficio.
“Marti, sono Jared, tutto ok?”, mi risveglio dallo stato di trance
“oddio Jared, scusami… pensavo di rispondere al telefono dell’ufficio!”
“ho bisogno che tu e Shannon veniate a Londra prima del previsto…”
“no, cioè…devo finire delle cose non posso, magari Shayla può accompagnare Shannon”
“ti sto dicendo che queste cose sono più importanti di tutto quello che stai facendo” mi dice severo
“Jared, non me la sento onestamente. Devo avere modo di razionalizzare delle cose…non ce la farei a farmi 10 ore di viaggio con tuo fratello in questo momento”
“Non mi interessa, non fare la bambina. Hai detto che avresti lavorato comunque senza riserve, quindi mi aspetto che tu mantenga la parola data”
“ok, - d’altronde ha ragione, non puoi prescindere dal tuo lavoro- quando dovremmo partire?” chiedo
“fra 5 giorni, mi devi aiutare qui a Londra con delle procedure e non voglio lasciare Shannon a casa da solo dopo gli ultimi trascorsi!”
“Ok, preparo tutti i fogli e partiamo quando vuoi tu” dico, mentre Emma mi guarda dall’altro lato della scrivania
“Mi vuoi dire cosa è successo?” dice serio
“Mi sta aspettando Emma, ora non posso… ti richiamo” dico chiudendo la telefonata
“Martina vieni nel mio ufficio”, seguo Emma e mi metto seduta
“Per il tour puoi portare un bagaglio a mano e due valige da stiva, portati un po’ di tutto” sorrido, sarei veramente andata in tour, non ci credo
“va bene!”
“Quanto soffri la mancanza di sonno da 0 a 10?” mi dice ridendo
“con un buon caffè sempre a portata di mano 5” dico ridendo
“questi sono i documenti, partite da qui, c’è già una macchina prenotata” mi dice passandomi una cartellina
“perfetto, oddio il volo è diretto, che meraviglia!” dico io sorridendo
“Sì, almeno dormite un po’. È un aereo privato, quindi potete fare quello che volete” rimango sconvolta dalle sue parole
“Emma… non credo di aver capito bene”
“No, hai capito bene. Ho sentito il loro litigio stamattina” dice facendo una faccia soddisfatta
“hai sentito anche il motivo? Perché non so se credere a quello che mi ha detto Shannon” dico abbassando il capo
“sì, ha detto il tuo nome in un momento piuttosto intimo” dice lei, quindi era vero…
“quindi è vero…”
“a quanto pare, ho sentito il tuo nome con le mie orecchie… per completezza, è successo in soggiorno, per questo ho sentito”
“oh… salgo un attimo… ho risposto a tutte le email comunque, hanno confermato tutto per lo store in Italia!” dico alzandomi e salendo, apro la porta senza bussare e trovo Shannon seduto per terra con la chitarra sulle gambe e una matita in bocca. I capelli gli si sono allungati, non avevo notato il particolare qualche giorno prima. Busso sullo stipite, il suo sguardo incrocia il mio.
“dimmi” mi dice glaciale
“Jared ci vuole a Londra tra 5 giorni”
“va bene, come mai così in anticipo?”
“ha bisogno di me a Londra e vuole che tu venga con me”
“non vuole lasciarmi senza baby sitter?”
“Shannon, ti vuole bene, ti vuole proteggere”
“Sì sì certo, comincerò a preparare le valige allora, aereo diretto?”, faccio cenno di si con la testa, torna a scrivere, ignorandomi… d’altronde come biasimarlo? Alzo i tacchi e torno in ufficio. Continuo il mio lavoro ma sembra che la giornata non passi mai. Mi sono comportata male con Shannon prima, ma non sono riuscita ad avere una reazione diversa. Mi ha preso alla sprovvista e non avrei saputo che dire. Alle 18 esco e rientro a casa, decisa a cominciare le valigie. Il mio telefono prende a squillare senza sosta e vedo il mittente: Jared.
POV JARED
Scarlett aveva in mano il cellulare con Shannon in linea, io sto chiamando Martina. Shannon mi ha raccontato quello che è successo stamattina, vuole capire cosa l’ha portata a non reagire. Alla fine, non è una cosa bellissima, ma significa pur sempre qualcosa, no?
“Pronto?” dice
“Disturbo?”
“No, sto cominciando a preparare le valige… dimmi tutto”
“Mi dispiace se sono stato troppo duro prima, però mi ha innervosito il tuo comportamento”
“Lo so Jared, non ti preoccupare, sono io che mi sono fatta prendere la mano da tutto, mi sono comportata in modo poco professionale”
“sono pur sempre il tuo capo, quindi pretendo che gli ordini vengano eseguiti al di là dei problemi. I problemi si lasciano fuori dall’ufficio”
“Lo so, non capiterà più” dice mortificata
“non ti ho chiamato solo per rimproverarti ma anche per capire come sta procedendo la questione store in Italia”
“è tutto ok, hanno confermato tutto oggi tramite una email… Emma mi ha passato dei nominativi di store assistant e ho parlato con tutti su skype e ne ho selezionati 2, così si occuperanno di mettere in ordine tutto il merch”
“molto bene… - silenzio imbarazzante – Shannon come lo trovi?”
“l’ho visto oggi pomeriggio e stava scrivendo una canzone, credo! Mi sembrava come sempre”
“ci ho parlato prima ma non mi sembrava come sempre e non mi ha voluto dire che cosa è successo, e tu sei evasiva, quindi c’è qualcosa sotto” dico
“Scarlett è con te?” mi dice, Scar mi sorride e sussura un ‘te lo avevo detto’
“Si è qui con me, ma non cambiare discorso”
“Cosa vuoi sapere” dice sbuffando
“Cosa è successo dopo che avete cancellato quelle foto Marti?”
“Niente io sono tornata tranquillamente a casa e sono venuta al lavoro stamattina!”
“e? ti devo tirare fuori le parole di bocca?” dico irritato
“e lui e Kirstina stavano urlando e litigando di brutto, lei è uscita come una furia e mi avrebbe uccisa se avesse avuto un’arma”
“e il motivo? Perché ce la dovrebbe avere con te” dico facendo finta di nulla
“perdo anche questo briciolo di orgoglio e te lo dico, Shannon l’ha chiamata Martina in un momento in cui non avrebbe dovuto, diciamo”, sorrido e vedo Shannon su Facetime fare un mezzo sorriso
“oh, te lo ha detto lui?”
“si, confermato anche da Emma che li ha sentiti diciamo, e non ho reagito bene quando me lo ha detto… nel senso, ci sono rimasta un po’ di pietra”
“in che senso ci sei rimasta di pietra, avrai detto qualcosa no?”
“no” sussurra, Shan guarda verso il basso
“merda Martina, non è una cosa da poco”
“lo so, lo so, però in quel momento non sapevo che dire. Mi ha preso alla sprovvista e non sono riuscita a formulare dei pensieri normali”
“lo capisco, ma non è giusto…ci sarà rimasto male”
“immagino di si, oltre che la sorpresa sono stata sopraffatta anche da altri pensieri e non ce l’ho fatta ad essere lucida” dice con la voce tremante
“stai calma ora, respira, che cosa stai pensando?”
“sto pensando che sono una deficiente, che brucio sempre tutte le occasioni” sbuffo “senti Jared, ho bisogno di riordinare il cervello in questo momento”
“non devi mettere in ordine il cervello, devi solo capire cosa vuole il tuo cuore”, silenzio, la sento singhiozzare e poi chiudere la telefonata
“Jared, hai calcato troppo la mano, questo fine settimana sono successe troppe cose, ci sta che sia confusa e non capisca cosa vuole veramente, è molto fragile anche se non lo da a vedere” mi dice Scarlett
“Aspetterò che si schiarisca le idee, buonanotte” asserisce Shan
“Shan, buonanotte, fai le valige!” dico
“Si fratellino tranquillo!” dice chiudendo la telefonata
“Scar, lo so che ho esagerato, ma era l’unico modo per avere una reazione…”
“Vedremo…”
POV MARTINA
Dopo la telefonata di Jared non ho fatto altro che pensare e a tratti singhiozzare. Mi sono addormentata di nuovo sul divano. La mia schiena prima o poi chiederà pietà.
Mi sveglio l’indomani mattina più stanca della sera prima, mi do una sistemata, metto il correttore sulle occhiaie e vado al lavoro. Shannon è in ufficio con Andrew e Stevie, grandioso.
“Buongiorno” dico con un sorriso tirato, mi siedo alla scrivania e inizio il mio solito lavoro. All’ora di pranzo esco e vado a comprarmi un’insalata al supermercato e rientro poco dopo, mi metto a tavola con Emma e Shayla.
“Emma, sai già il sesso o ancora è troppo presto?” chiedo io mangiando
“No, ancora no, ma spero che sia una femmina!” dice sorridendo
“Facci sapere, visto che saremo via” asserisce Shayla
“assolutamente!”
“Caffè?” dico io
“Assolutamente si! Tu stai facendo pratica per il tour?” mi dice Shayla
“Lascia stare la mia insonnia non ha limiti ultimamente!” dico io, sorridendo, “evidentemente devo cambiare correttore!” dico ridendo e versando il caffè su due grandi tazze e porgendone una a Shayla
“Riposati ora perché poi ringrazierai il cielo se dormirai per più di 4 ore!” mi dice Shayla
“Ci provo, ma con scarsi risultati!” dico avviandomi verso la scrivania, mi incrocio con Shannon ed entrambi giriamo lo sguardo dall’altra parte, arrossisco mi vado a nascondere dietro al mio schermo.
 
IL GIORNO DELLA PARTENZA
Sto andando verso l’ufficio con le mie due valigione, un trolley piccolo e lo zaino con il computer. Partiremo all’ora di pranzo, e stamattina abbiamo la riunione finale. Ho deciso di parlare con Shannon una volta che saremo soli in aereo. Mi dispiace che ci sia stato questo allontanamento, potremmo ricominciare da capo se lui volesse. Non riesco a smettere di pensarlo e dirmi quanto sono stata cretina.
Mi siedo al tavolo ed Emma comincia la riunione, Shannon è al suo solito posto che annota qualcosa in un blocco. Dopo la riunione, carichiamo le valige in macchina e partiamo. Il tutto rigorosamente senza rivolgersi parola.
Arrivati in aeroporto, imbarchiamo in bagagli da stiva e poi andiamo direttamente al gate. Saliamo sull’aereo e ci mettiamo comodi. I sedili sono delle poltrone enormi e comodissime. Mi siedo e la reclino un po’ per mettermi comoda così fa anche Shannon dall’altro lato dell’aereo. Dopo la fase di decollo si mette le cuffie e guarda un film, io ascolto un po’ di musica. La riproduzione casuale a volte credo che sia abbastanza stronza, parte la canzone Watch Over You degli AlterBridge e inizio a piangere senza motivo. O meglio, senza motivo apparente. Metto la mascherina per dormire così da nascondere le lacrime, sono stata cazzuta e ho affrontato lo stronzo che mi picchiava ma non riesco a mettere l’orgoglio da parte e parlare apertamente con Shannon. Ho paura di riaverlo con me e poi riperderlo di nuovo, ho paura delle malelingue, ho paura della differenza di età…Però stavo così bene con lui, alleviava tutto lo stress, mi capiva con uno sguardo. Vorrei che tutto tornasse come prima, davvero. Allora perché invece di stare qui a piangerti addosso non vai da lui e parlate? Coraggio, lui ha provato a riallacciare i rapporti, ma lo hai chiuso fuori con la tua reazione. È vero, mi tolgo la mascherina e prendo coraggio. Lo guardo, sta ridendo per il film probabilmente, mi alzo e gli sfioro la spalla. Un brivido che mi scorre lungo tutta la colonna. Si toglie le cuffie e mi guarda.
“Dimmi” mi dice serio, mi siedo sul posto accanto al suo, guardo in basso e poi torno a sostenere il suo sguardo, i suoi occhi sono magnetici
“Mi dispiace… la reazione che ho avuto l’altro giorno è stata schifosa, non immagino nemmeno come ti possa essere sentito. È stato un weekend pieno emotivamente parlando e ho scaricato nel peggior modo possibile tutto lo stress”, torno a guardare in basso e sento il suo sospiro
“Non volevo sovraccaricarti, pensavo che ti avrebbe in qualche modo fatto capire che sei ancora qui, come hai detto tu, anche per me” mi dice imitandomi, “ignorarti in questo periodo non è stato facile sai? Mi sono dovuto comportare da cazzone e fare cose che non avrei voluto fare”
“Se n’è andata?”
“Potresti guardarmi in faccia invece di fissarmi i piedi?” dice alzandomi lo sguardo, i miei occhi sono lucidi, “nonostante come ti ho trattato, mi sei stata più vicina di chiunque altro… sono stato un egoista a non parlarti di questa situazione prima, probabilmente avremmo trovato una soluzione diversa, insieme, sin dall’inizio… ma non sono riuscito, sono ripiombato nel passato con uno schiocco di dita. Non è facile per me aprirmi, è difficile che esprima quello che mi turba… ma con te mi viene facile, è per questo Jared manda sempre te, perché sa che con te riesco ad aprirmi e parlare come sono riuscito a fare solo con lui fino ad ora”, il suo sguardo sincero mi riempie il cuore
“Shannon, ricominciamo da capo” dico dopo qualche minuto di silenzio, sorride
“Speravo me lo dicessi” mi prende la mano, la sua così calda si scontra con la mia congelata per la paura
“questi ultimi giorni sono stati infernali, così vicini ma in realtà così lontani… credo che tu riesca a leggermi come nessun altro abbia mai fatto”
“Vieni qua” dice facendomi spazio sulla sua poltrona, mi accoglie tra le sue braccia ed è come tornare a respirare di nuovo, mi accoccolo tra le sue braccia e il suo profumo pervade le mie narici.
“il tuo profumo mi è mancato così tanto” confesso
“anche a me il tuo”
“Shan, ti prego, spero non ci sia una ‘prossima volta’, ma se tornasse, qualsiasi cosa succeda… ti prego, parlami” gli dico guardandolo negli occhi
“te lo prometto piccola” mi accarezza una guancia, mi avvicino a lui, in nostri nasi si sfiorano, ci baciamo. Un bacio lungo, dolce, ci siamo ritrovati, finalmente. Tutto intorno a me scompare, ci siamo solo io e lui e le nostre lingue che dopo tanto si intrecciano di nuovo. Ci stacchiamo controvoglia con il fiato corto. Ci guardiamo e ci sorridiamo.
“Devo chiamare Jared”, dice felice
“Adesso? Ma ti pare il momento?” dico io ridendo, una sensazione di leggerezza mi pervade
“Sì è il momento, aspetta che prendo il telefono” fruga nelle tasche con difficoltà, così mi alzo per fargli prendere il telefono, dopo di che torniamo subito appiccicati l’uno all’altro. Mi dà un bacio veloce poi avvia la chiamata su Facetime, perché sì quell’aereo aveva il wifi, incredibile.
“Shannon, non dovresti essere su un aereo in questo momento?” chiede Jared
“Se solo avessi autorizzato la videochiamata avresti capito…ti disturbo?” chiede Shannon con un sorriso malandrino
“Ehm… - sentiamo Scarlett ridere – dipende, nel senso che mi devi dire?”
“Beh una cosa importante, preferisci che ti scriva un messaggio?”
“Si, sì grazie Shan, meglio” dice attaccando
“Mi sa che lo abbiamo disturbato…” dico ridendo
“Tu dici? Insomma, a noi ha disturbato così tante volte che se lo merita!” dice “vieni qua che ci facciamo un selfie e glielo mandiamo”, mi accoccolo e quando ancora mi stavo sistemando scatta la foto, il risultato è dolcissimo
“è molto bella” dico io dandogli un bacio sul collo, sento di nuovo uno scatto, “ehi che fai, le foto a tradimento?”
“sono le più belle! Guarda” e in effetti non gli posso dare torto, mi stringo a lui perché sento freddo e mi addormento, accoccolata e con il suo profumo che mi inebria i sensi.
“Signori, mi dispiace disturbarvi, l’aereo sta per atterrare e vi dovete posizionare in due sedili diversi per ragioni di sicurezza”, sento una voce candida svegliarmi e Shannon muoversi, socchiudo gli occhi e lo vedo sorridermi, mi alzo e stiracchio e poi mi metto seduta sul sedile accanto a lui.
“Ben svegliata” mi dice con una carezza e dandomi un bacio
“Ben svegliato anche a te” dico dandogli un dolce bacio sulla guancia
“Mi hai sbavato sulla felpa” dice ridendo e facendomi vedere
“Merda, mi dispiace” rido, “non volevo ma quando dormo bene, sbavo”
“felice di essere stato un buon cuscino” mi sorride, “vediamo che ha risposto il mio fratellino” dice prendendo il telefono, comincia a ridere e poi mi passa il telefono.
Ommioddio, ommioddio … è tutto a posto tra voi due? 
Non ci credo, sono felicissimo. Ci vediamo tra qualche ora bro!

Ommioddio sono al settimo cielo!
!!!!!!!
“Sembra una ragazzina che tifa per la propria ship in una serie tv!” dico ridendo, “mandami le foto grazie” dico prendendo il mio telefono, notando 10 messaggi, sono tutte foto di Shannon, “Shan, mi hai fatto delle foto sceme mentre dormivo?”
“no, assolutamente no” mi dice con tono finto innocente, apro le foto e sono tutte foto di me a bocca aperta e lui che fa le facce più cretine
“Hai mandato queste a Jared?” dico io ridendo
“assolutamente sì, quelle belle le teniamo solo per noi” mi dice sorridendo, l’aereo atterra, usciamo e veniamo diretti verso l’ingresso dell’aeroporto di Gatwick. Rimango sempre dietro Shannon per non dare nell’occhio. Ci sono dei fotografi che lo riprendono, io ho i fogli in mano che mi ha dato Emma alla riunione e cerco la targa della macchina che ci avrebbe dovuto portare all’hotel.
Shannon fa delle foto e firma degli autografi con i fan. Mi faccio mettere le valigie in macchina dal bodyguard e poi mi dirigo verso Shannon.
“Ragazze, mi dispiace ma abbiamo degli orari e degli appuntamenti da rispettare, ve lo devo portare via!” dico io gentile
“Mi dispiace ragazze, se non arrivo in orario Jared mi ammazza! Spero di vedervi agli Show!” dice gentile salutando tutti ed entrando in macchina.
“wow, non mi aspettavo che potessi essere così diplomatica”
“nemmeno io!” dico ridendo ma mantenendo comunque le distanze, non volevamo di certo che sparlassero di noi.
Arriviamo in hotel e il fattorino prende tutte le nostre valigie, entriamo subito in hotel ad accoglierci troviamo Jared e Scarlett.
“Com’è andato il viaggio Marti? Dormito?” mi sbeffeggia Jared
“Oh sta zitto stronzo!” dico io ridendo e andando ad abbracciarlo
“parli così al tuo capo?” dice fintamente scocciato
“Jared, sei pesante!” dice Scarlett facendo ridere tutti
“quindi quali sono le nostre stanze?” chiede Shannon
“Stanze?” dice vago Jared
“Jared…” dice Shannon
“Potrei aver prenotato solo una stanza, ma non c’è problema no?” dice innocente
“io veramente non ci credo” dice Shannon massaggiandosi le tempie e ridendo allo stesso tempo, “mi dispiace Marti, non sapevo mio fratello fosse cupido”
“Shan, non è un problema” gli dico io sfiorandogli la spalla
“Sentite, l’ho fatto per voi… poi l’hotel era pieno quindi o doppia o doppia…”
“Jared keep calm, solo…possiamo iniziare domani con il lavoro? Il Jet lag mi sta uccidendo” dico io
“certo, andate pure a sistemarvi, è il mio ultimo giorno con Scarlett e lo voglio passare con lei” dice Jared guardandola con amore, “a domani”.
Dopo averli salutati saliamo in camera e ci mettiamo comodi. Mi stendo di fianco a lui e lo guardo. È in tuta e sta sonnecchiando.
“Marti, non mi fissare, mi innervosisci” mi dice sorridendo
“Scusa, è che sei carino quando dormi”
“ah sì?” dice allungando le braccia e trascinandomi a sé e intrappolandomi con la sua stretta salda, gli do un bacio sulla spalla, “senti, domani dopo aver sbrigato le faccende con Jared ti va di andare un po’ in giro per Londra?”
“Shan non possiamo uscire così” gli dico io alzandomi per guardarlo negli occhi
“perché no? Ti metti la maglia staff e passi inosservata!” dice insistente
“E va bene!”
“non ho intenzione di lasciarti, lo sai vero? Rimarrai tra le mie braccia per sempre”
“Leto stai attento a quello che dici” gli dico per poi sbadigliare
“Sono serio questa volta” risponde, ma non riesco a controbattere, Morfeo mi reclama.
Mi sveglio al suono del telefono dell’hotel, a cui risponde fortunatamente Shannon.
“Pronto?”
“Mr. Leto, sua fratello la sta aspettando in area ristoro per pranzo”
“Pranzo? Ma che ore sono” lo sento chiedere
“Sono le 13 signore”
“Ah, scendo subito!” dice attaccando il telefono, io mi alzo di scatto e mi infilo la felpa con scritto Mars Staff, e infilo un paio di Jeans qualsiasi, Shannon fa lo stesso. Ci precipitiamo fuori dalla camera e in un attimo siamo in ascensore. Shannon con impeto mi sbatte alla parete dell’ascensore e mi bacia con passione, è come tornare a respirare di nuovo.
“Buongiorno Shannon” dico con gli occhi ancora chiusi, mi da un bacio umido sul collo e mi fa rabbrividire
“buongiorno a te” dice poco prima che le porte si aprano, sorrido e lo seguo in sala da pranzo.
Entriamo e come vediamo Jared e Scarlett ci dirigiamo verso di loro.
“Buongiorno eh, ben svegliati!” dice malizioso Jared
“Buongiorno, e non parlare così malizioso fratellino” dice Shannon
“Vuoi dirmi che avete fatto tardi perché dormivate?” aggiunge Scarlett
“Sì, il jet lag ci ha distrutti, credo di aver dormito qualcosa come 12 ore” dico io ridendo
“Shannon, fratello, questa rivelazione mi lascia basito” dice Jared sarcastico
“Ma la smetti!” risponde Shan al fratello ridendo
Ordiniamo anche noi il pranzo e ci mettiamo a ridere e scherzare. Dopo pranzo con Jared discutiamo di alcuni dettagli per il tour mentre Shannon accompagna Scarlett in aeroporto.
“Jared, secondo me alle transenne ci vogliono più persone… Shayla ed io non basteremo a fermare le persone quando non potremo più salire sul palco!” dico io
“Contando anche quanto siete graciline” dice lui pensieroso
“Ehi, ora offendi?” dico ridendo
“No, ma non siete bestioni che riescono a contenere la pazzia” mi dice con un tono divertentissimo
“Capitan ovvio! Comunque per quanto riguarda i palloni prima di partire sono arrivati, coriandoli idem, ma dovremo fare un restock a Roma”
“Di quello occupatene tu, e in Italia ti voglio super attiva, mi raccomando, è importante che gli echelon capiscano che stiamo cercando di essergli il più vicino possibile” mi dice sorridendo
“in Italia scavalcherò Shayla, lo so, me lo ha detto lei stessa… anzi ne era anche felice!” dico ridendo
“bene, dobbiamo richiamare anche Virgin Radio italia. Mi hanno mandato una email ma vorrebbero parlare a voce. Gli ho detto che oggi avremmo preso i contatti”
“Va bene, chiamiamoli allora… dammi il numero” dico io
“Ecco, solo… non voglio che mi intervisti quella rossa… Non mi piace come si pone con gli ospiti, richiedi la Maugeri”
“Speravo lo dicessi, non la sopporto nemmeno io…comunque ora chiamo e vediamo cosa si può fare”, compongo il numero e attendo che qualcuno mi risponda, mi faccio passare il direttore di Virgin Radio, molto gentile e poi faccio la richiesta speciale di Jared, che viene acconsentita senza problemi.
“Molto bene, Jared, devi fare un video per la pagina, mi ha scritto ora Emma” dico io
“Video? Ma se faccio una live? Magari aspetto che arrivi Shan e facciamo una live io e lui”
“Va bene anche la live. – entra Shannon in camera di Jared tutto sudato – Shan, tutto bene?”
“TUTTO BENE? Ci sono 50 persone qui fuori, mi stavano rincorrendo” scoppio a ridere
“Shan, ti stupisce? Voglio dire, di Echelon ne è pieno il mondo, in più sanno che sei arrivato per stare con Jared, figurati…è partita la caccia all’uomo!” dico io sorridendo
“Marti, esci fuori per favore e dì a quella gente che non possono rimanere qui. È un hotel a 5 stelle”
“Jared, io mi metto nei loro panni… uscite voi due e dite a tutti che purtroppo non possono stare qui di fronte, ma che fra poco farete un annuncio importante e quindi di rimanere connessi su instagram…”
“hai ragione” dice Shannon, “dai Jay andiamo!” si alzano e escono all’ingresso, comunicano questa cosa e poco dopo se ne vanno tutte, tutte eccitate per il nuovo annuncio. Andiamo in stanza da Jared e io prendo il suo telefono per fare la diretta sul profilo della band. Shannon tiene il suo per leggere le domande che vengono poste e attiviamo la live. Fanno degli annunci, chiamano delle fan in diretta, regalano dei biglietti per alcuni show.
Quello che hanno creato i Leto credo che sia molto di più di una semplice band con il suo seguito, hanno aiutato molte persone a crescere e trovare sé stessi, me inclusa. Li guardo con aria sognante, sono spontanei e si mostrano per quello che sono. Chiudono la live con un abbraccio dolcissimo che fa esplodere i commenti, salvo e li guardo sorridente.
“Ragazzi sono sempre più contenta di lavorare con voi, davvero. Cioè vedere quello che ci sta dietro e lavorare perché il risultato finale sia il migliore, dopo anni e anni che vedevo solo il prodotto finale è qualcosa di meraviglioso e che mi riempie il cuore!” dico apertamente, Shannon sorride, mentre Jared mi guarda con quegli occhioni blu e mi viene ad abbracciare, l’abbraccio più bello e sincero del mondo.
“Martina le tue parole sono bellissime, grazie… grazi milli” dice sciogliendo l’abbraccio
“Con l’italiano c’è ancora da lavorare però!” dico facendolo ridere mentre Shan mi affianca
“Oh, poco male… ho tempo per impararlo più decentemente – dice mentre si dirige verso la hall – bene, vi lascio andare a fare un giro per Londra, io devo tornare a studiare il mio copione”
“Non penso sia il caso dopo prima no?” dico io guardando Shannon interrogativa
“Perché no? Hai la maglia dello staff, nessuno malizierà!” dice Shan
“Va be se lo dici tu mi fido, non sono molto abituata ancora a queste cose!” dico sorridendo imbarazzata
“beh, prendilo come training allora! – dice Jared – ciao raga, buona giornata… Io giro delle scene in notturna stasera quindi ci vediamo a pranzo domani!” dice andando verso gli ascensori
“beh andiamo allora, amo Londra” dico io sorridente uscendo
“Si, ma prima – mi tira dietro un angolo e mi bacia appassionatamente – grazie per le parole di prima – mi bacia di nuovo – sei speciale Marti” lo guardo negli occhi, sorrido, gli accarezzo la nuca e lo attiro a me per un altro breve bacio, dopo di che infilo i miei occhiali da sole e usciamo, siamo fianco a fianco e ogni tanto le nostre mani si sfiorano. Vediamo un paio di fotografi ma non ce ne curiamo. Andiamo verso Camden, dove Shan viene riconosciuto da varie persone, si presta gentilmente alle foto che io faccio volentieri.
“ragazzi, sono dello staff ma non la fotografa, quindi mi dispiace se non sono eccezionali!” dico facendo ridere tutti, mi ringraziano e noi continuiamo il nostro tour.
“Shan, comincio ad avere freddo, che ne dici se torniamo in hotel?” dico io stringendomi al mio felpone
“certo, ordineremo qualcosa per cena – mi sorride e mi blocca dolcemente prendendomi un polso – Marti, voglio fare le cose come si devono tra di noi davvero… spero di riacquistare appieno la tua fiducia, non mi è mai capitato di stare così bene come sto con te” mi dice mordendosi il labbro inferiore dal nervosismo
“Shan – lo guardo e lo intimo a continuare a camminare – la mia fiducia verso di te l’hai riacquistata da un po’. Sono stata male, non potevo credere che tutte le tue parole fossero state dette tanto per. Il fatto che fossi tornato da lei mi ha spezzato il cuore, però dentro di me sapevo che qualcosa non andava, ero preoccupata per te, perché stavi tornando nella spirale dell’infelicità e volevo solo farti stare meglio, toglierti di mezzo quella persona tossica in tutti i sensi. Mi sono resa anche conto di quello che tu mi hai dato, mi hai dato sicurezza e protezione, amore e ho capito finalmente che cosa vuol dire amare profondamente” dico continuando a guardare dritta, gesticolando da morire visto che quando sono nervosa le mie mani prendono a gesticolare a caso. Mi sta fissando.
“cristo Marti, non so che risponderti, sono un coglione senza parole in questo momento” si gratta la nuca, “ci sono solo tre parole che ti vorrei dire e che mi stanno esplodendo dentro, ti amo” mi dice, continuando a camminare con non chalance, il mio cuore perde un battito, sento il fiato venire meno, siamo arrivati all’hotel, salutiamo il tipo alla hall e ci dirigiamo in ascensore. Non appena si chiudono le porte mi fiondo su di lui famelica, questa volta è lui ad essere sbattuto alla parete dell’ascensore.
“Ehi, tigre – dice con il fiato corto per i miei baci – non ti ricordavo così intraprendente” le sue labbra tornano ad essere mie
“Il tuo sapore mi è mancato così tanto Shannon, ti amo anche io” dico guardandolo con gli occhi lucidi
“Marti” sussurra al mio orecchio, avverto la sua eccitazione. Mi afferra le natiche e io aggancio prontamente le mie gambe al suo bacino, le porte dell’ascensore si aprono al nostro piano e ci avviamo alla nostra camera così, ridendo spensierati. Apriamo la nostra camera e prontamente Shan fa aderire la mia schiena alla porta chiudendola. Apro gli occhi, i miei occhi si rispecchiano nei suoi, entrambi lussuriosi. Mi sfila la felpa e con una mossa veloce anche il reggiseno, ci muoviamo verso il letto. Mi appoggia seduta sul letto e io gli tolgo i pantaloni, fa lo stesso con me. Continuiamo a baciarci, scende con la sua bocca lungo il mio collo, le mie dita si perdono tra i suoi capelli. Glieli tiro leggermente per riportare le sue labbra su di me, la sua erezione sfiora il mio interno coscia, gli sfilo la maglietta e subito dopo l’intimo lui mi segue. Gli lecco la triad, e lui sospira.
“Dio, mi sei mancata così tanto” dice con voce profonda e ansante
“Anche tu”, mi apre le gambe, sento la punta della sua erezione entrare, mi prende le mani e le intreccia alle sue sopra alla mia testa, mi bacia di nuovo il collo facendomi rabbrividire e poi le sue labbra tornano sulle mie labbra, lo sento entrare lentamente dentro di me, gemo… questa lentezza mi sta facendo impazzire, sposto la mia bocca al suo collo e gli lascio il segno. Le mie mani si sciolgono dalle sue e vanno a toccare le spalle e le sue natiche. Dio mi sento così completa con lui dentro di me.
“Shannon ti voglio” dico muovendomi sotto di lui
“Mi hai, mi hai tutto, completamente, per sempre”
Quel per sempre viene inghiottito dai nostri gemiti, aumenta l’intensità delle spinte, cerco di soffocare i gemiti sulle sue labbra o sul suo collo ma invano. Sono quasi all’apice del piacere, esce quasi completamente da me e poi rientra con unica spinta facendomi urlare di piacere. Le spinte si fanno sempre più veloci e io non riesco più a trattenere l’orgasmo, così potente da farmi tremare, poco dopo gemiamo insieme e lo sento venire dentro di me. Torniamo a baciarci, è ancora dentro di me, starei così per sempre. Lo amo, siamo tornati una cosa sola, ci siamo ritrovati nel modo più bello. Esce da me e si stende di fianco a me, poggio la testa sul suo petto e sento il battito del cuore accelerato dall’amplesso. Gli do un bacio sul cuore, mi alza il viso e porta le mie labbra sulle sue. Approfondisco il bacio e mi metto a cavalcioni su di lui, pronta a ricominciare. Comincio a baciarlo dal tatuaggio con il codice morse fino ad arrivare al suo membro, lo prendo in bocca. Lo sento sospirare in senso di apprezzamento. Poco dopo smetto, apre gli occhi, accolgo di nuovo il suo membro dentro di me e le sue mani agganciano il mio bacino, seguendo la velocità piuttosto sostenuta, sospiro e gemo. Le sue mani si spostano sui miei seni, li strizza e io reclino la testa all’indietro agganciando con le mani le sue ginocchia.
“Guardami” mi dice ansimando, il mio sguardo torna di nuovo a lui, le posizioni si ribaltano e torna a dettare il ritmo, gemiamo e veniamo allo stesso momento, mentre ci guardiamo negli occhi. Esce da me e mi abbraccia, è la cosa più bella che potesse fare.
“Il tuo profumo sulla mia pelle è il balsamo migliore per tutto” mi dice, lo guardo dolcemente e gli schiocco un dolce bacio sulla guancia, mi accoccolo sul suo petto, intreccio le mie gambe alle sue e mi addormento così. Ho ritrovato finalmente la mia felicità. È lui la mia felicità, e spero che possa esserlo per sempre, davvero.  
  
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