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Autore: Philips    17/04/2019    2 recensioni
Breve riflessione sulla vanità delle attese che riempiono le nostre giornate
Genere: Introspettivo, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A che vale
scrutare il cielo
di notte?
Attendere
che la natura si pieghi
al nostro capriccio?
Stanche
le stelle cadono giù,
brillano
come i tuoi occhi.
Non sanno quanto sia inutile
aspettare
che un segno dia senso
alla nostra attesa







Angolo dell'autore
Ciao a tutti! Torno su EFP dopo una vita con un pensiero in versi (lungi da me chiamarlo poesia) scritto tempo fa. L'attesa, vista come temporeggiamento, è al centro di questo mio scritto. Ho sempre vissuto con il costante timore di fare la scelta sbagliata e così, pur di non prendere una decisione, ho aspettato, rimandando al domani. Il mio più grande errore, tuttavia, è stato non accorgermi che l'attesa fosse solo lo specchio delle mie insicurezze, metafora dell'incapacità di agire per paura di sbagliare. 
Quindi agite, buttatevi nella vita, o vi farete divorare dal rimpianto.
Philips
   
 
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