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Autore: MartikawaiiChan    18/04/2019    0 recensioni
Si tratta di una storia d'amore difficile, la cui protagonista viene abusata dal sul ragazzo; Così decise di trasferirsi a Parigi, dagli zii; Orfana e senza più un futuro certo, con il suo ragazzo che la sta' cercando senza darle tregua,Riuscirà mai a farsi una vita nuova o cadrà in una depressione profonda?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 1 UN’INIZIO ROSATO
 
Introduzione Ciao a tutte! Mi chiamo Martina e sono le primissime volte che scrivo e pubblico online, mi farebbe molto piacere sapere che cosa ne pensate! Quindi se volete, potete lasciarmi dei messaggi o delle recensioni a riguardo di esse, grazie e buona lettura.

Atterai sul suolo della bellissima Parigi, osservando fuori dal finestrino il paesaggio esterno, uscii dall’aereo e mi diressi verso l’aeroporto per riprendere la mia valigia. Ci fu’ qualche ritardo nel riprendere le mie valigie, ma niente di serio. Chiamai un taxi e mi diressi verso il centro di Parigi, a casa dei miei zii, così intanto che il taxi seguiva il percorso che gli avevo ordinato mandai un messaggio a mia zia Maria “Hallo! Sono appena atterrata e sto venendo in taxi da voi! A fra poco. Un baiser”.
Dopo 20 minuti di macchina arrivai finalmente alla villa dei miei zii francesi, ringraziai il taxista e presi i miei bagagliai e mi diressi all’ingresso bellissimo della villa: un muro di pietra con l’edera arrampicante con in mezzo un bellissimo cancello in ferro battuto bianco con le iniziali dei miei zii, dietro ad esso c’era una lunga stradina di terra battuta circondata da curatissimi cespugli e fiori. Davanti a me avevo l’imponente villa, aprii il cancellone, mi incamminai al portone, bussai e mi venne ad accogliermi mia zia Maria, che era felicissima:
- “Martina! Da quanto tempo mia cara! Hai fatto buon viaggio? Spero sia andato tutto bene durante il viaggio, su entra!”
- “Zia come sempre ti preoccupi sempre per me, il viaggio è stato tranquillo, il panorama di notte delle Alpi era stupendo!”
Mi sorrise e mi aprì la porta della sua casa, un’enorme ingresso mi accoglieva, tutto decorato in stile rinascimentale in cui ogni angolo era decorato da un quadro o da una statua, al centro c’era un divanetto viola. Mi guardai attorno stupida dalla vista, non ero mai venuta in Francia dai miei zii, li avevo sempre sentiti tramite le chiamate quando ero in Italia.
- “Oh Edgard, vieni a prendere le valigie e accompagnala in camera sua”. Disse mia zia
Non avevo nemmeno notato che di fianco a me ci fosse un maggiordomo! Ero troppo presa dall’eleganza della stanza, così il maggiordomo prese in mano i miei bagagli e mi chiede di seguirlo; Salimmo le scale e di fianco a noi c’era un corridoio ben curato, passammo quattro stanze prima di arrivare alla mia: aprì la porta ed entrò con le valigie in mano e le appoggiò su un magnifico divanetto basso.
Mi guardò e disse:
- “Ecco signorina la sua stanza, se ha bisogno di me può suonare la campanellina e sarò subito da lei”
Gli annuì e lui chiuse la porta dietro di me, io rimisi incantata dalla mia stanza, era grande rispetto a quella che avevo in Italia, aveva le pareti color rosa pastello, ovviamente era piena di decorazioni in oro eera arredata con mobilia rinascimentale come piaceva a me.
Mi osservai in uno specchio magnifico, il mio volto era un po’ striminzito dal viaggio, così decisi di fare un bagno rilassante, aprì la porta del mio bagno privato e rimasi ancora a bocca aperta, mia mamma non mi aveva mai detto che i miei zii erano benestanti! A proposito di mia madre, è morta quando avevo 6 anni e mio padre non volle la mia custodia perché diceva che non era la sua vita, quella di fare un padre; Così mia nonna mi accudì fino ai miei 19 anni, abbastanza grande da potermi permettere un trasferimento e un lavoro per conto mio, anche se ovviamente il lavoro l’ho lasciato in Italia.
“Questa sarà la mia nuova vita, chissà che cosa mi aspetterà!” pensai fra me e me mentre aprii l’acqua della vasca e mi spogliai; Feci il bagno rilassandomi completamente, mi vestii con una bella camicetta con un foulard azzurro cielo e dei pantaloni dritti color crema, mi diedi un’ultima sistemata ai miei capelli color mogano lunghi e una truccatina leggera color beige e mascara ai miei occhi marroni. Mi osservai allo specchio guardando il capolavoro: ero io, alta 1.65, 19enne (avrei fatto i 20 anni fra una settimana) e… il mio ragazzo?
D’un tratto mi sentii schiacciata dalla tristezza, il mio ragazzo, se ancora così potevo chiamarlo, la ragione per cui mi sono traferita qui in Francia. Ho passato i miei ultimi tre anni con lo stesso ragazzo che incontrai quando avevo 17 anni, fu’ subito una relazione magnifica, il primo anno, poi si trasformò in un vero incubo: mi picchiava. È stato l’errore più grande della mia giovane vita a rimanere con lui lo stesso nonostante tutto, prima di venire dai miei zii lo lasciai, trovai le parole giuste per una rottura difficile. Ora dovevo concentrarmi solo sulla mia vita e a ritornare felice, giustamente ai miei parenti non ho mai detto nulla, sono una ragazza riservata.
Uscii dalla mia stanza e mi diressi dalla zia, arrivando in questa magnifica cucina bianca, stava facendo il thè: - “Zia, la tua casa è splendida!” gli dissi sorridendole e sedendomi sullo sgabello dell’isola
- “ Oh cara, non lo sapevi perché la mamma è morta e non avevamo avuto molti contatti fra noi, perdonaci, ma grazie per il complimento! Una tazza di thé?”
- “Si grazie, non preoccuparti… ma, Edgar non ti fa’ il thè?” la guardai io
- “Non mi piace essere servita sempre mia cara, ho anche io le mani!” Mi sorrise e mi porse una tazza di thè alle rose bollente
Aspettai che si sedette con me e iniziammo a conversare del più e del meno bevendo assieme, in un pomeriggio caldo perfetto. Il resto della giornata lo passai ad osservare ogni angolo della villa stupenda, guardando le macchine costose in garage e a leggere antichi libri di letteratura.
   
 
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