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Autore: biatris    19/04/2019    1 recensioni
Ne era rimasto folgorato. Ma come è possibile rimanere folgorati da qualcuno di cui non si conosce nemmeno il nome? Si chiese Sendoh...
Mito si guardò attorno. tutto aveva un'aria strana quest'anno. si chiese cosa ci fosse di strano, ma non si diede risposta. l'aria era strana...I suoi amici erano strani...
Hanamichi sapeva che qualcosa sarebbe cambiato. sperò cambiasse per il meglio...
Kaede sospirò. Le partite di allenamento prima del campionato erano sempre strane, ma questa lo era di più...Chissà cos'era tutta quell'elettricità nell'aria
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akira Sendoh, Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa, Yohei Mito
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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SENDOH POV
Guardò ancora una volta Mito al suo fianco, sperando che lui non se ne accorgesse. Maledì il suo infortunio alla caviglia. Se fosse stato tutto intero avrebbe almeno avrebbe potuto invitarlo a ballare. Già, nemmeno sapeva se gli piacesse. In effetti sapeva pochissimo di lui, si disse, eppure se ne sentiva attratto come non gli era mai accaduto. Avrebbe voluto riuscire a passare più tempo con lui.
Fu riscosso improvvisamente dai suoi pensieri da Koshino e Uozumi che, senza che lui se ne accorgesse, gli si erano seduti accanto.
-Ehi, ti vedo pensieroso…Qualcosa non va? – chiese Koshino allungando le gambe.
Akira sorrise. In effetti una serie di cose, pensò, ma non era il momento di tediare gli amici con quello.
-No, tutto bene – sorrise -È che mi sento un paralitico a non potermi muovere…-
Uozumi rise. Ormai lo conosceva bene e, probabilmente, aveva immaginato come si sentisse.
-Dai, in fondo poteva andarti peggio – lo rincuorò – E poi con degli amici fantastici come noi puoi perfino permetterti di non sentirti solo! –
I tre risero e Akira pensò, sentendo gli amici scherzare, di essere davvero fortunato.
-Akira, a proposito, ma com’è che tu e l’amico di Sakuragi vi conoscete? – chiese all’improvviso Uozumi.
Sarebbe voluto sprofondare. E ora come lo spiegava al bestione? Ma poi quando Mito si era alzato? Quel ragazzo quando voleva era più delicato e silenzioso di una farfalla.
-In realtà non ci conosciamo da molto – disse infine -Ci siamo visti spesso in questo periodo perché passavo a prendere Kaede agli allenamenti e poi ci fermavamo al campetto. Così abbiamo iniziato a parlare. Vedere Kaede e la scimmia rossa allenarsi è uno spasso…-
Gli altri due risero pensando alla scena. Akira si disse che in fondo non aveva detto tutta la verità, ma non aveva nemmeno mentito.
-Conoscendoti pensavo ci avessi fatto un pensiero – disse allora Uozumi.
Akira quasi si strangolò con l’aranciata che stava ancora bevendo.
-Cosa? E perché? – sputò cercando di nascondere il rossore sulle guance.
-Beh, brutto non è – disse Uozumi – E sembra simpatico…E se ha la pazienza di sopportare Sakuragi… -
Akira sorrise. Forse il gigante aveva ragione, ma non lo avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura.
-Per quanto ne so Mito è etero – disse allora Akira – E poi ci conosciamo appena. Potremmo avere gusti diversi praticamente su tutto –
Koshino lo fissò e Akira temette. Sapeva che quando l’amico aveva quello sguardo c’erano guai in vista.
-Beh, io fossi in te mi darei una mossa – disse -Che ti piace Mito a me sembra evidente, perciò non capisco perché non dovresti provarci –
Akira sospirò. Non voleva dargliela vinta.
-Non mi piace Mito! – disse alla fine -Non…Non è il mio tipo, ecco –
Forse così gli avrebbero creduto, ebbe il tempo di pensare prima di accorgersi che qualcosa non andasse.
Seguì lo sguardo di Koshino e si girò, trovando alle sue spalle proprio l’oggetto del suo discorso. Yohei lo stava guardando e, ne era sicuro, aveva sentito tutto. Sospirò. E ora? Cosa avrebbe dovuto dire?
-Ah, eccoti – salutò con la sua migliore faccia di bronzo – Mi chiedevo dove fossi finito…-
 
MITO POV
Si era alzato per andare a prendersi ancora qualcosa da bere. Magari sarebbe anche riuscito a controllare cosa stesse facendo quel folle del suo migliore amico, sperando che non si stesse azzuffando con Rukawa. Si portò al bancone e si fece fare un cocktail dal barista mentre cercava i capelli rossi di Hanamichi.
Quasi trasalì quando lo trovò seduto insieme a Rukawa su un divanetto. I due sembravano tranquilli, anche se, ovviamente, non poteva immaginare cosa si stessero dicendo. Pensò che forse aveva ragione Akira, era il caso che, finalmente, quei due si mettessero insieme.
Il suo sguardo passò dai due alla pista da ballo, dove vide uno scatenato Mitsui ballare insieme ad un altrettanto scatenato Myiagi e ad un imbarazzato Kogure. Probabilmente l’ultimo si stava chiedendo come fosse finito in quel posto.
Infine, si fermò su Sendoh, che al momento era seduto insieme a Uozumi e Koshino, i due compagni di squadra che, con lui, erano venuti quella sera. Lo vide ridere con loro e, per un momento, desiderò che quei sorrisi fossero solo per lui. Sospirò. Nemmeno sapeva se gli piacesse, si disse.
Prese il suo cocktail e decise di avvicinarsi ai tre.
Fu mentre si avvicinava che, sentendo il discorso dei tre, pensò di avere fatto lo sbaglio più grande della sua vita.
Sentì Koshino e Uozumi fare delle considerazioni sul fatto che lui e Sendoh si conoscessero, e lui spiegare la cosa. Poi il discorso passò su altri punti, che avrebbe volentieri fatto a meno di sentire. Sapeva che Akira era in imbarazzo, glielo leggeva in viso, ma immaginava che gli amici del giocatore fossero testardi quanto i suoi. Ed infatti quei due sembravano non mollare, finché Koshino non se ne uscì con una frase.
-Beh, io fossi in te mi darei una mossa – aveva detto all’amico -Che ti piace Mito a me sembra evidente, perciò non capisco perché non dovresti provarci –
Yohei fissò Sendoh, incerto se sperare in una confessione di Akira o nel fatto che dicesse agli amici di farsi gli affari suoi.  Quello che invece non aspettava fu la risposta di Akira.
-Non mi piace Mito! – disse il ragazzo -Non…Non è il mio tipo, ecco –
Yohei si fermò. Gli mancava l’aria. Akira aveva appena spezzato in un colpo ogni sua aspettativa. Fissò i divanetti dove i tre stavano seduti e vide Uozumi e Koshino accorgersi della sua presenza. Akira era di spalle, non poteva vederlo. Forse era meglio così.  Magari avrebbe avuto il tempo di scappare.
Ma no, non era così fortunato. In meno di un secondo si trovò gli occhi dell’altro addosso. Si fissarono un secondo, poi Akira sorrise.
-Ah, eccoti – disse -Mi chiedevo dove fossi finito…-
Yohei, per una volta, ringraziò la faccia di bronzo del giocatore. Certo, ora sapeva di non avere speranze, ma almeno forse sarebbero riusciti a rimanere amici.
-Ero andato a prendermi da bere – disse quando si fu ripreso dalla sorpresa.
Stettero un attimo in silenzio. Quel silenzio era un macigno.
-Dove sono finiti gli altri? – chiese poi Akira.
-Hana e Rukawa sono su un divanetto, non chiedermi a fare cosa. Mitsui, Ryota e Kogure sono a ballare, il gorilla boh, non l’ho più visto, come nemmeno gli altri – spiegò Mito.
Akira annuì sorridendo. Yohei, fissandolo, sorrise di rimando. Non riusciva ad essere arrabbiato con lui nemmeno volendo. Vide Uozumi dire qualcosa a Koshino.
-Andiamo a prendere qualcosa da bere – disse poi quest’ultimo.
Yohei avrebbe potuto giurare che la cosa fosse finalizzata a lasciarli da soli, ma non protestò. Rimase con il ragazzo del Ryonan. Stettero in silenzio, solo fissandosi.
-Akira, io credo sia meglio non vederci per un po’ – disse poi Yohei.
L’altro sgranò gli occhi. Poi sembrò realizzare quale fosse il problema.
-Hai sentito… - disse a voce più bassa, ma abbastanza alta perché sorpassasse la musica.
Yohei sorrise tristemente.
-Senti, non fa niente, non preoccuparti. Devo avere equivocato. Non è un problema, dammi solo un po’ di tempo –
Akira sembrò voler dire qualcosa, ma non parlò. Yohei sospirò. Aveva bisogno di allontanarsi, subito. Non poteva, non voleva farsi vedere più vulnerabile di quello che già era.
-Credo che me ne andrò a casa. Ci si vede – disse prima di allontanarsi.
Uscì dal locale quasi di corsa. Non voleva dare ad Akira il tempo di pensare a qualcosa da dire, di trovare una scusa, di fermarlo. Non voleva dargli il tempo di fargli male ancora. Avrebbe mandato un messaggio ad Hanamichi quando fosse stato a casa. Per il momento contava solo allontanarsi di lì il più possibile.
  
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