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Autore: Farkas    23/04/2019    4 recensioni
L'inquinamento acustico è in grado di causare danni fisici, disturbi nelle attività e di dare vari fastidi ... nonchè di portare alla nascita di grandi amori. Non ci credete? E allora cliccate sul titolo e vedrete come il baccano, possa unire una dolce ragazza dai capelli rossi e un moro magrissimo e abbronzato.
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chester, Mike, Vito, Zoey
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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EFFETTI DELL’INQUINAMENTO ACUSTICO

Domenica. Una parolina magica, che possiamo pronunciare dopo sei giorni più o meno faticosi.
Domenica. Riposo e tranquillità. Tempo per sé stessi e per i propri interessi.
Domenica. Giornata infernale se hai il cognome Doran.
Intendiamoci la famiglia Doran, era una famiglia perfettamente normale. L’unica cosa un po’ particolare era la presenza di quattro figli gemelli: Mike, Svetlana, Vito e Manitoba. Tutti il ritratto di nonno Chester, come amava ripetere quest’ultimo (correva voce che la cosa valesse pure per un cugino finito in carcere, ma nessuno ne sapeva niente).
Se aveste chiesto a Vito lui avrebbe risposto che la Domenica, era un giorno fantastico in cui riprendersi dalla baldoria del sabato sera e godersi la partita… ma avrebbe risposto così perchè era lui a renderla un incubo per fratelli e genitori.
Era da quando aveva dieci anni, che ogni volta che giocava la sua squadra di hockey preferita Vito si esibiva in un concerto di urla, balzi e imprecazioni, a suo dire indispensabili per assicurare la vittoria della sua squadra, e per anni la cosa era stata fastidiosa, ma tutto sommato sopportabile. Svetlana era l’unica a non digerire la faccenda: -Fai più rumore tu da solo, di un intero gruppo di tifosi!- si lagnava spesso la ragazza.- Io non faccio così quando guardo le gare di ginnastica ritmica!-.
Fu a causa della fidanzata di Vito, Anne Maria che tutti gli occupanti della casa adottarono in toto l’opinione di Svetlana.
Vito non era mai stato un tipo da rapporti fissi, ma perse completamente la testa per l’italo-americana dopo il loro primo bacio e viceversa. Quello che tutti avevano pensato sarebbe stato un semplice flirt da discoteca, divenne un rapporto solido e duraturo e giunto il primo anniversario della coppia, il regalo che la truzza fece al ragazzo, fu un’enorme raganella da stadio.
La potenza di quel diabolico arnese fu dimostrata appena un giorno dopo quella sventurata ricorrenza; il baccano prodotto si diffuse in tutto il condominio, coprendo le urla di Courtney Barlow che era appena stata scaricata dal suo ragazzo, il tonfo causato dal crollo della libreria del signor Dwayne addosso a quest’ultimo, le grida di Kitty Yakami che aveva appena vinto un torneo di videogiochi online, il suono della chitarra di Trent MacCord … e le urla di frustrazione dei Doran.
-Favoloso!- ululò Vito dopo aver messo giù il diabolico strumento.- D’altronde il regalo di una ragazza incredibile, non poteva non essere incredibile-.
-Incredibile è il fatto che non ci siano scoppiati i timpani!- sbottò Mike.- Non penserai di suonare ancora quell’aggeggio spero!-.
Per tutta risposta Vito ricominciò ignorando le proteste appena udibili dei familiari.
Così, ogni domenica appena prima dell’inizio della partita, tutti gli occupanti della casa eccetto Vito si lanciavano in strada con un unico obiettivo: sfuggire al malefico suono della raganella.
Sfortunatamente la domenica pomeriggio è abbastanza difficile trovare qualcosa da fare, e spesso i tre fratelli finivano per andare da nonno Chester.
-Siete davvero dei rammolliti!- sbottò quest’ultimo una volta scoperta la ragione delle visite settimanali.- Lamentarsi per simili piccolezze! Ai miei tempi i problemi erano ben altri-.
Il vecchio cambiò idea quando si ritrovò invitato al pranzo domenicale: il baccano fu tremendo anche per Chester, malgrado il suo udito si fosse indebolito con l’età.
-Per amor del cielo piantala con quell’affare!- ululò il nonno coprendosi le orecchie.
-Ma serve a fare baccano alla partita!-.
-Ma va?! Ti faccio notare che qui non siamo allo stadio, salame!-.
La discussione proseguì su questi toni per un po’, e alla fine il vecchio l’ebbe vinta, con grande sollievo dei timpani della famiglia e dei vicini. Purtroppo il nonno non poteva certo impedire a Vito di suonare anche quando non c’era… però da quel momento in poi, non si lamentò più del motivo che portava alle visite domenicali dei nipoti.
Ahimè quando Chester vinse una crociera di due mesi, tramite un concorso radiofonico, la sua solidarietà non arrivò ai livelli di dare ai nipoti le chiavi dell’appartamento (-Evitare il rumore come no!- disse quando i ragazzi sollevarono l’argomento.- So bene che farebbero tre adolescenti, con una casa a disposizione. Per il momento non mi servono altri nipoti grazie!-).
Dato che girare per strada con i negozi chiusi non è proprio il massimo del divertimento, i ragazzi non poterono far altro che cercare di organizzarsi con gli amici… ma mentre Manitoba organizzò un campeggio con l’amica Jasmine e il fidanzato di lei Shawn, e Svetlana si mise a dare lezioni di balletto all’amica Ella, Mike non ebbe molta fortuna con i suoi amici Cameron e Brick. Il primo era impegnato ad allenarsi per le olimpiadi matematiche della scuola, il secondo per la maratona che si sarebbe svolta fra alcuni mesi.
Entrambi avevano proposto a Mike di unirsi a loro, ma il giovane Doran preferiva la noia al ritrovarsi totalmente sfiancato, o col mal di testa… senza contare che non voleva mettersi a fare il terzo incomodo tra Brick e Samey MacAuley cheerleader personale dell’amico, da più di un anno. Se quei due avrebbero capito mai di piacersi, era una domanda che si faceva metà della scuola.
Alla fine gli sproloqui quotidiani di una sua compagna di classe Staci vennero in aiuto al giovane. Quando la robusta ragazza parlò, di come il cinema in periferia, avesse dato il via a un cineclub la domenica pomeriggio in cui i soci avrebbero potuto visionare i grandi capolavori della storia del cinema, e poi discuterne, il ragazzo capì che forse aveva trovato la risposta al suo problema.
Mike andava al cinema solo occasionalmente, e certo non si sarebbe definito un grande appassionato, ma quello gli parve il modo meno noioso di passare il tempo. Perlomeno non avrebbe rischiato di diventare sordo, e magari si sarebbe fatto qualche nuovo amico.
Entrando in sala per la prima riunione l’attenzione di Mike fu subito attratta dalla presenza di una ragazza pallida, dai capelli rossi raccolti in due codini.
Era davvero carina anche se aveva un’aria un po’ spaesata, e sembrava essere da sola anche lei. Mike decise di sederle vicino durante la proiezione.
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I Goonies poteva anche essere un film per bambini, ma Mike non l’aveva mai visto, e lo trovò piuttosto divertente. Da piccolo lo avrebbe adorato, ne era certo.
Anche la ragazza misteriosa parve apprezzarlo. In genere il giovane Doran era timido, ma quella volta attaccò discorso appena terminata la proiezione.
-Gran film eh?-.
-Sì non male- convenne la ragazza.
-Io mi chiamo Mike e tu?-.
-Zoey. Sei molto appassionato di cinema? Io mi sono iscritta perché mi sono appena trasferita, e speravo di fare qualche nuova conoscenza…-.
-Io per evitare rumori molesti… se vuoi ti spiego tutto davanti a un caffè-.
L’invito venne accettato con gioia, e da questa conversazione, se ne generò un’altra molto più lunga…  e all’incontro della settimana successiva quando Zoey vide arrivare Mike, e andò salutarlo al ragazzo parve di sognare.
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Due mesi dopo l’iscrizione al cineclub Mike e Zoey si erano notevolmente avvicinati, e avevano cominciato a vedersi anche al di fuori di esso. Il giovane Doran aveva compreso di essersi preso una bella cotta per la rossa, e stava cercando un modo per dichiararsi. Cosa non facile dato che né i fratelli, né gli amici, capivano granchè di ragazze e non avevano saputo dargli suggerimenti utili. Visto che Zoey frequentava lo stesso cineclub, il ragazzo non poteva neppure riadattare qualche idea dei grandi capolavori, a cui aveva assistito di recente.
Fortunatamente non ci fu bisogno di parole, dato che il fato che già aveva fatto tanto per farli incontrare, decise anche di dar loro la spintarella finale: i due infatti all’uscita dal cinema vennero sorpresi dalla pioggia e si ritrovarono a condividere l’ombrello di Zoey, dato che Mike non aveva pensato a portarsene uno. Mentre attraversavano la strada, un furgoncino sbandò proprio nella direzione della rossa.
Con un’agilità che avrebbe reso orgogliosa Svetlana, Mike afferrò Zoey per la vita e spiccò un balzo lontano dalla traiettoria del veicolo. 
E fu in quel momento che Mike si ritrovò a benedire Vito, Anne Maria, le raganelle spaccatimpani, e le strane passioni dei suoi amici contro cui aveva tanto a lungo imprecato. Avevano portato a qualcosa che se lo sentiva, avrebbe compensato tutti i disagi che aveva dovuto sopportare a causa loro. Perché preso dall’adrenalina del momento, ruppe gli indugi e congiunse le sue labbra con quelle della ragazza.
Mike e Zoey si baciarono intensamente per qualche secondo per poi separarsi.
-M-mi dispiace- balbettò Mike. – Non avrei dovuto… non così all’improvviso-.
-Ti dispiace di averlo fatto?- lo interruppe la rossa.
-Cosa? No. Certo che no- si affrettò a negare l’altro.
-E allora… perché non lo rifai?- mormorò timidamente la ragazza.
Appena Zoey ebbe finito di pronunciare la frase, si sentì semplicemente al settimo cielo e pieno d’ardire si chinò di nuovo sul viso della ragazza.
Non avrebbe mai più protestato quando Vito avesse suonato la raganella. Mai più.
 
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE
Era un secolo che non scrivevo qualcosa in questo fandom, ma tempo fa mi è venuta in mente quest’idea, e fra una cosa e l’altra sono finalmente riuscito a concretizzarla.
Spero che la storia vi sia piaciuta e che mi lascerete un commento. Scrivere recensioni ha molti effetti benefici, sapete?
  
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