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Autore: The Blue Devil    25/04/2019    2 recensioni
Dopo trentanove anni Candy e Terence, salvo imprevisti, finalmente si uniranno completamente e carnalmente... quanto tempo ci hanno messo però! Ma no, sciocchini, siamo nel 2019, ma loro sono ancora due giovinetti...
È quel "salvo imprevisti" che mi preoccupa"! Ma, andiamo a leggere va'...
6° classificato al contest "Il matrimonio di Candy e Terence", indetto sul forum "Gli amici di Candy".
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Candice White Andrew (Candy), Terrence Granchester
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Non è uno scritto a scopo di lucro alcuno per cui non si infrangono Copyrights.
I personaggi presentati, nomi e situazioni, sono di proprietà degli aventi diritto: Kyoko Mizuki (Keiko Nagita) per il soggetto; Yumiko Igarashi per la resa grafica dei personaggi; Toei Animation Co., Ltd, per la serie TV e Kappalab per l'edizione italiana dei romanzi di Kyoko Mizuki/Keiko Nagita.

 
Buona lettura
 
 
 
 
LA PRIMA NOTTE DI CANDY E TERENCE… NEL 2019

Finalmente il momento era giunto: Candy stava per coronare il suo sogno d’amore; ancora una manciata di minuti e la sua unione con Terence sarebbe stata totale e perfetta.
Era già pronta, seduta sul letto, quando lui entrò.
«C-Candy sei… sei stupenda».
«Hai visto amore? Ho messo il reggiseno e le mutandine di pizzo; il reggicalze e le calze nere, come piace a te».
«E hai mantenuto anche le scarpe coi tacchi a spillo, come si vede nei video porno su internet».
«Lo so che ti piace, oggi voglio essere la tua… hai capito, no?».
«Sì, oggi lo sarai».
Lui si sedette sul bordo del letto e, dopo averla baciata con passione, si sentì chiedere:
«Però sei in ritardo, lo sai? È da un po’ che ti aspetto e non va bene».
«Credimi, tesoro», rispose Terence, «non vedevo l’ora di venire da te!».
«Beh, caro, il tuo orologio è rotto, ma hai lo smartphone…».
«Hai capito cosa intendo».
Una mano di Terence, dopo aver percorso tutta una gamba di Candy, andò ad intrufolarsi nelle sue mutandine.
«Oooh… tu non vedevi l’ora, io invece la vedo adesso, oooh, la tua ora e mi piace», disse Candy, posando lo sguardo sull’oggetto del suo desiderio.
La mano della ragazza si aggiunse allo sguardo e si poggiò là dove voleva poggiarsi; pochi secondi e poche carezze, e quell’oggetto si ritrovò completamente avvolto in quella mano.
La stanza si riempì di gemiti e mugolii, mentre la mano di Candy, avvolgendolo tutto, donava vita allo "strumento" di Terence.
D'un tratto, Candy lo fissò negli occhi:
«Terence».
«Candy».
«Terence?».
«Candy?».
«Terence, ma insomma! Li hai presi? Dove sono?».
«Cosa? Non capisco…».
«I preservativi, tesoro, i preservativi!».
«I pre… ?», balbettò il ragazzo, battendosi una mano sulla fronte, prima di far l’atto di frugarsi – vanamente, dato che era nudo – nelle tasche…
Scivolando carponi sul letto, il ragazzo si lanciò verso la sedia, sulla quale aveva gettato i pantaloni, e, raggiuntala, cominciò la ricerca; dopo un po’ si girò verso l’amata e, assumendo un’espressione colpevole, allargò le braccia.
«Non è possibile», si agitò lei, «hai dimenticato di comprarli ancora! Lo sai che senza non possiamo…».
«Lo so, lo so, c’è la crisi, è presto per avere un figlio e bla, bla, bla! Esistono le pillole».
«Eh no! Sai anche che non voglio usare medicine. Fanno male. Quello che non sai è che l’ora che vedevo prima, adesso non la vedo più… siamo sposati da dieci giorni e ancora non siamo riusciti a farlo!».
«E la colpa di chi è? Tu e la tua dannata mania di arrivare vergine al matrimonio! Manco fossimo negli anni venti».
«Io sono una persona onesta e pulita, non faccio le cosacce fuori dal matrimonio».
«Già, lei è cresciuta con le suore…».
«Che intendi?».
Ignorando la domanda della ragazza, Terence proseguì:
«Col cugino Anthony però…».
«Col cugino Anthony cosa?».
«A lui l’hai fatto il servizio! E non eravate sposati».
Candy prima sbiancò e poi divenne rossa di rabbia:
«E tu che ne sai? Aspetta… l’altro giorno vi ho visti parlare… che pezzo di merda! Fa tanto il galantuomo e poi si comporta come un cafone, il caro cugino, raccontando i fatti nostri di quando stavamo insieme! Era solo un massaggino e li ho fatti, e li faccio, anche a te, se è per questo!».
«Ma io ho bisogno di altro!», urlò Terence, visibilmente alterato.
«Ah sì? E perché non mi ascolti mai? Quante volte ti ho detto di non schizzare l’acqua sul vetro dello specchio del bagno, quando ti lavi al mattino? Che poi si formano miliardi di goccioline e ci metto ore a lucidarlo».
«Tanto non hai niente da fare a casa…».
«Come dici?».
Ancora una volta il ragazzo ignorò la protesta della moglie e passò al contrattacco:
«E tu allora? Lo vuoi capire che il tubetto del dentificio si schiaccia in basso e non nel mezzo? E che quando hai finito devi chiuderlo col tappo? È tanto difficile da capire?».
«Che pignolo! Comunque se non compri quei cosi ti toccherà andare avanti a massaggi e io mi dovrò accontentare di…».
«E no, risparmiami i dettagli, per cortesia! Non voglio sapere niente!», sbottò Terence.
«Allora compra quei cazzi di preservativi domani, o non se ne fa niente».
«Già, tocca a me, perché la signora si vergogna».
«Ora basta, andiamo a dormire, che è meglio», tagliò corto la bionda.
I due sposini s’infilarono sotto le coperte e, spenta la luce, si misero a dormire, dandosi le spalle a vicenda.
Dopo due minuti, Terence accese la luce del suo comodino e chiamò:
«Tesoro?».
Nessuna risposta.
«Amore?».
Ancora niente.
«Candy, sei sveglia?».
Dalla bocca di Candy uscì un rantolo seguito da queste parole:
«Ora sì… che vuoi? Non te lo faccio ora, ho già dato per oggi; vai in bagno e fattelo da solo».
«Mi presti cinquanta dollari?».
Candy accese la luce del suo comodino e saltò su:
«Come sarebbe? E i soldi che ti ho dato l’altro ieri?».
Terence esitò, ma alla fine confessò:
«Beh, lo sai no? Lo spettacolo non sta andando bene, il flm di mamma non è ancora uscito… poi una birretta con i colleghi, il pokerino al bar…».
«Brutto figlio di… ecco perché non li hai comprati!», esplose la ragazza, «Te li sei giocati al poker i soldi!».
La bionda aprì il suo cassetto, ne tirò fuori una banconota, e la mise in mano al marito; prima di lasciargliela, sentenziò:
«Sono gli ultimi! O fai come ti dico o non avrai neanche più i sai tu cosa! Non sono mica una banca io!».
«Il tuo prozio però sì».
«Lo sai che Anthony, dopo che l’ho lasciato, lo ha convinto a ostacolarci… e anche lui c’è rimasto male…».
«Beh, con un piccolo aiutino… magari se lo accontenti un po’…».
«Faccio finta di non aver sentito», disse Candy, incenerendolo con lo sguardo; tuttavia pensò:
«Beh, non ha tutti i torti, però; Albert è un bel figo e non mi dispiacerebbe affatto fare un bel servizietto anche a lui…».
Spensero le luci e Morfeo non tardò ad accoglierli tra le sue braccia.
Riusciranno i nostri due eroi a consumare il matrimonio, anche se pare che l’abbiano già "consumato" abbastanza? Ai posteriori l’ardua sentenza! O era ai "posteri"?
 
FINE
 
 
Chissà se Kyoko Mizuki/Keiko Nagita si farà prestare il "Supernova Starfire" da Fabrizia "Briz" Cuordileone*
 
* arma e personaggio di una mia affezionata lettrice…
 
 
 
© 2019, The Blue Devil
 


Ricordo a tutti coloro i quali volessero recensire – soprattutto a eventuali nuovi iscritti – che una recensione per essere considerata tale e comparire, deve essere composta da un numero di parole superiore a dieci.
Grazie.
   
 
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