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Autore: stingsekai    25/04/2019    0 recensioni
Volere dell'amante o dell'amato? Quale fra i due è in grado di prendere il sopravvento sull'altro?
Spesso commettiamo le peggiori follie da cui non c'è via di ritorno per gli altri, ma non per noi stessi.
In un regno ove il sole sorge e tramonta, ma da cui pare di non riuscire mai a intravedere l'alba, finalmente un ragazzo stravolgerà la vita del giovane principe Rogue, fino ad allora lasciato solo con i propri desideri, forse irrealizzabili.
*Spazio Autore: Ehilà! Questa è la mia prima fanfiction qui su EFP! Spero possa lasciarvi sognare come ha sempre fatto uno dei nostri amatissimi protagonisti.
-stingsekai
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Lucy Heartphilia, Rogue Cheney, Sorpresa, Sting Eucliffe
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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<< Rogue! Lucy! Così non andremo da nessuna parte, dobbiamo separarci. Non c'è altra scelta, è chiaro? >>

<< Non dirlo nemmeno per scherzo! Se ci separiamo è finita, se dovesse succedere qualcosa ad uno di noi...non oso immaginarlo. >>

<< Forse tu non avrai nulla da perdere, come mi hai detto inizialmente, ma io sì. Non permetterò che vi facciano del male, non prima di essere passati sul mio cadavere! Rogue, passami quel maledetto mantello. >>

<< Sting... >>

<< Passamelo ti ho detto! >>

Ho fatto in modo che nessun attimo risultasse vano, e senza battere ciglio mi sono dimenato in quel caos che ci aveva oramai messo con le spalle al muro.

Non ho avuto modo di sentire per un'ultima volta le loro voci, dal momento che furono sovrastate da quelle dei nostri inseguitori.

Non posso fare altro che sperare di garantire la loro incolumità, anche se è un azzardo pensare che se la possano cavare così facilmente.
Non so dove andrò, se li rivedrò di nuovo...ma posso dirvi come è cominciata.

Regno di Skiadrum, anno X686

Era una mattina come tutte le altre: decidevo di saltare nuovamente scuola, tornavo a casa una volta essermi accertato che non ci fosse nessuno, prendevo la mia solita misera piccola tela, una matita e andavo nel mio piccolo angolo di mondo.
Vi chiedete quale sia? Forse deluderò alquanto le vostre aspettative, ma non è altro che un'alta e robusta quercia, da qualcuno considerata come una delle maggiori attrazioni del nostro regno, ma di certo non è così.
A me di quell'arbusto non fregava poi molto, solo in parte, perchè non era altro che il mio unico strumento che mi potesse garantire la migliore visuale di quella stupida scuola per nobili.
Non scherzo quando dico che non li sopporto, ma non è per invidia, perchè io sono felice del mio destino, della mia famiglia, o meglio...di ciò che mi è rimasto di essa.

Forse il mio errore è quello di non essermi mai mostrato di grande utilità nei confronti di mia sorella, ma meglio tardi che mai, magari avrò modo di rimediare.
L'ammiro davvero molto, perchè sapendo di non potersi basare soltanto su quello che ci hanno lasciato i nostri genitori, ha deciso di spendere parte del proprio tempo anche a qualche lavoretto part-time.

Io spesso sono invece riuscito a racimolare qualche jewel trovando gente piuttosto narcisista pronta a pagare pur di avere un proprio misero ritratto, ma non mi lamento.

Riuscii ad udire la campanella segnante l'ultima ora di lezione, così mi misi subito in posizione col mio binocolo, notando finalmente la sua perfetta sagoma, degna di un principe. D'altro canto non era nemmeno complicato avvistarlo fra quella marea di persone, perchè era sempre solo, lontano da tutti e tutto.
Quella sua aria dominata da una grande indifferenza e forse disprezzo verso gli altri sembrava in realtà esprimere molte cose, più di quante ne avrei mai immaginate.

Abbozzavo lo stesso disegno cominciato da qualche giorno prima e scendevo finalmente da quel piccolo posticino fresco, tornando a casa prima che arrivasse mia sorella.

<< Sting, sei in casa? Sono arrivata! >>

Io, fingendo una solita espressione stanca uscii allo scoperto, notando Lucy già mettersi ai fornelli per preparare qualcosa.

<< Hai saltato scuola anche oggi, vero? >> mi chiese la bionda senza esitare.

<< E-Ecco...forse >> risposi sudando leggermente, timoroso di una sua brusca reazione.

<< Spero che almeno ti sia divertito >>  ribattè Lucy sorridendomi.

"E' davvero lei?"  pensai confuso.

<< Beh, non proprio, comunque mi dispiace per aver fatto un' altra assenza, cercherò di farne il meno possibile. >>

<< E d'accordo >> sospirò per poi continuare.

<< Vuoi che faccia anche i tuoi compiti? >> 

Chi avrebbe mai rinunciato ad un'occasione simile, ma no, non glielo avrei permesso.
Non mi sarei mai approfittato di una tale bontà, quindi negai con grande fermezza.

La ragazza legò una ciocca dei propri capelli in un nastro blu aspettando che il pranzo fosse pronto, per poi mangiare insieme.
Le diedi una mano a sistemare la tavola una volta che entrambi finimmo di pranzare, e non passò molto che Lucy decise di cominciare i propri compiti.
Non volli disturbarla più del dovuto, così la salutai con un gesto di mano che fu ricambiato con un cenno veloce da parte sua, quasi come se non avesse captato del tutto che stavo uscendo.

Il tempo passò più velocemente del solito, così, una volta avvistato il tramonto al di là del colle su cui si mostrava il castello, mi diressi proprio verso quest'ultimo.
Sapevo benissimo che non sarebbe stato facile avvicinarmi, ma non era la prima volta che ci andavo.

La strada era spianata grazie all'intervento di Yukino, amica d'infanzia mia e di Lucy, che grazie ad alcune conoscenze del suo defunto padre è riuscita a garantirsi un posto come cameriera nella stessa residenza reale dei Cheney, famiglia regnante su Skiadrum.
Superate le prime guardie e avuta l'ennesima raccomandazione da parte dell'albina, proseguii sul retro del castello accertandomi di non essere visto.

<< Se non ci fossi tu per il principe >> ridacchiò la ragazza andandosene senza destare sospetti.

Presi un sassolino mettendolo in tasca, arrampicandomi di conseguenza sul ciliegio posto nei pressi di una finestra in particolare del castello. Una volta giunto in cima lanciai con leggerezza quanto avevo raccolto poco prima, notando finalmente le due ante aprirsi
.
Purtroppo io non potevo far altro che ammirare Rogue(ovvero il principe) dal basso, dal momento che l'altezza del ciliegio non era al livello di quella della finestra.

<< Oh, ancora tu >> rispose il moro con la sua solita indifferenza.

<< Rispondi così, ma non ci hai poi messo molto ad aprire! >> esclamai facendogli una smorfia.

<< Idiota... >>

<< Hey principe, non sono modi questi! >>

<< Cerca di non alzare la voce piuttosto che dire stupidaggini come al solito. >>

<< Oh, hai paura che possano scoprirmi? >>

<< Che vuoi, Sting? >>

<< Da te? Nulla, forse solo qualche attenzione, quindi posso ritenermi soddisfatto. >>

<< Ma non ne hai abbastanza di stare sempre e gironzolare qua fuori? >>

<< Potrei chiederti una cosa simile anche io. >>

<< Cosa? >> chiese Rogue confuso.

<< Ma non ne hai abbastanza di stare sempre lì dentro? >>

<< Credi che sia ciò che voglio? Fra poco non so manco come sia il mondo esterno. >>

<< E allora dimmi, cos'è ciò che vuoi? Non abbiamo mai toccato questo argomento, quindi sarebbe interessante parlarne. >>

<< Non vedo perchè debba parlartene >> rispose il ragazzo dandomi le spalle poggiandosi al davanzale e incrociando le braccia.

<< Pensaci: se non lo dici a me a chi potresti mai dirlo? >>

<< Non ho alcuna intenzione di voler essere deriso, tantomeno da te .>>

<< Non lo farò, te lo giuro. >>

Non avrei mai immaginato di toccare un tale tasto con Rogue, dopotutto c'erano molte cose che ancora non sapevo di lui, ma avevo intenzione di venirne a conoscenza.
Improvvisamente il ragazzo si voltò con uno sguardo che non avevo mai visto prima.

<< Se te lo dirò...m-mi aiuterai? >> chiese tremando.

<< Aiutarti in cosa? >> domandai di conseguenza, confuso.

<< A raggiungere ciò che desidero vedere più di qualunque altra cosa al mondo. >>

Non avevo mai visto un tale bagliore nei suoi occhi, ero a dir poco stupito.
Non avrei mai pensato di dire una cosa del genere senza manco pensarci.

<< Dimmi, dove vuoi andare? >> dissi.

<< Voglio andarmene da qui, voglio vedere la Valle D'Argento. >>

<< Ne ho sentito parlare, ma non ne so molto in merito. Sta di fatto che è a dir poco lontanissima da qui... >>

<< Già, sentendotelo dire ho capito che forse sto soltanto delirando, che stupido che sono >> affermò voltandosi nuovamente dalla parte opposta alla mia.

<< ...ma non ho mai detto che non ti ci porterò. >>

"L'ho detto davvero?"

<< Sei serio? >>

<< Non so perchè lo stia dicendo, ma sì, andiamoci! Domani mattina all'alba, okay? >>

<< Ironico, l'unico momento della giornata che non ho ma avuto l'onore di vedere. Cercherò di creare un diversivo, e mi prenderò tutte le conseguenze di queste mie azioni. Dove ci vediamo? >>

<< Alle sette del mattino partirà il primo treno per Fiore, comincerà tutto da lì. Pertanto, incontriamoci fuori la taverna principale. >>

<< D'accordo, cercherò anche di mascherarmi il meglio possibile. >>

Non risposi, se non sorridendogli a pieni denti. Forse mi sarei pentito di questa mia scelta, o forse no.
Non capivo perchè avessi accettato, era un qualcosa più grande di me, fra poco non sapevo manco dove si trovasse questa Valle.

Tuttavia, mi sentivo come se in quel momento non mi importasse di nulla, ma un pensiero mi frenò dall' essere al settimo cielo: Lucy.
Non avevo il coraggio di lasciarla da sola, per niente.

Tornai a casa che era molto tardi approfittando del fatto che quella sera Lucy sarebbe andata a lavorare nella taverna, quindi non ci sarebbe stata in ogni caso per la cena.
Quando mi decisi a rincasare notai un sacchetto pervaso da un buon odore sul tavolo, sicuramente contenente qualcosa che la ragazza aveva deciso di portarmi dalla taverna, e la stessa bionda, ormai addormentatasi con il capo sulle proprie braccia incrociate, ed una delle mani stringeva una penna.

Mi avvicinai, notando che mia sorella si era addormentata facendo i miei compiti...nonostante non volessi che lo facesse.
Una lacrima mi rigò il viso, sentendomi poco dopo pervaso da innumerevoli sensi di colpa.  

 Cosa avrei mai potuto fare? 

To be continued...

Spazio Autore: Hey ragazzi! Eccomi qui con una nuova fanfiction! Spero che la storia stia cominciando a piacervi. Al prossimo aggiornamento!
   
 
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