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Autore: thebumblebee    25/04/2019    2 recensioni
SPOILER AVENGERS ENDGAME
“E quel piede con cui si è data la spinta decisiva per lasciarsi andare continua ad apparire nella tua mente, perché allo stesso tempo ha preso a calci il tuo cuore, lo ha sfracellato, lo ha lasciato a battere irregolarmente, senza più il suo ad accompagnarlo in quella che era diventata una vita dannata.”
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Tieni stretti tra le mani quei due guanti scuri, leggeri, vuoti. Li guardi da ore ma non ti sei ancora stancato di farlo.

 

È trascorsa una settimana e i tuoi ricordi sono diventati incubi malsani che ti strappano urla furiose, urla che nemmeno Laura riesce a calmare.

Ogni notte ti alzi con il cuore che batte a mille, con quella fioca speranza che lei possa bussare alla tua porta con un sorriso stampato in faccia, per dirti che è stato tutto uno scherzo.

 

Ma i guanti sono vuoti tra le tue mani.

Mai più le sue dita li riempiranno, mai più cercherà di celare la sua pelle bianca sotto il tessuto scuro.

La rabbia monta dentro di te e non riesci a placarla, getti via quegli involucri vuoti con tutta la forza che hai in corpo e speri che rimangano distrutti nell'impatto, nonostante siano progettati per resistere.

 

Li guardi afflosciarsi sul pavimento della tua camera da letto e, come una fitta dolorosa, ecco che nella tua mente si imprime quell'unica visione che vorresti poter non vedere mai più.

 

Natasha ti ha letteralmente fottuto, Clint.

E tu sei stato talmente stupido da permetterle di farlo.

Ha sempre detto a tutti che sei stato tu a salvarla dall'infernale gelido inverno della Madre Russia, ha sempre detto che grazie a te tutto ha iniziato ad avere un senso.

Ma non si è mai resa conto, mai, di quanto lei abbia cambiato la tua vita.

 

Stupida, stupida pazza.

Le avevano insegnato con tutti i mezzi a disposizione che avere una famiglia impedisce di svolgere bene il lavoro, talmente bene che pur di difendere chi ce l'ha, ha dato la vita.

E quel piede con cui si è data la spinta decisiva per lasciarsi andare continua ad apparire nella tua mente, perché allo stesso tempo ha preso a calci il tuo cuore, lo ha sfracellato, lo ha lasciato a battere irregolarmente, senza più il suo ad accompagnarlo in quella che era diventata una vita dannata.

 

“Papà?”

 

Ti riscuoti dai tuoi pensieri e scopri che stai tremando stringendo forte il copriletto su cui sei seduto.

Nathaniel ti guarda incuriosito, non avendo probabilmente visto mai il tuo sguardo così smarrito.

Cerchi di riprendere il controllo mentre il bambino riporta tra le tue braccia i guanti di Natasha, avendoli visti spiegazzati lì per terra.

 

“Papi, ma questi guanti sono della zia Nat?”

 

Sorridi teneramente, spingendo indietro tutte le lacrime che continuano a tagliarti in due le guance quando nessuno ti guarda.

Prendi tuo figlio tra le braccia e lo fai sedere sulle tue gambe mentre gli accarezzi i capelli dolcemente.

 

“In realtà zia Nat mi ha sempre detto di volerli dare a te.

Quindi perché non li tieni tu?”

 

Il piccolo ride, ride di cuore e ti abbraccia, si stringe alle tue spalle larghe, ai tuoi nuovi capelli che a quanto pare hanno riscosso un grande successo, alla tua anima spezzata.

E tu piangi, solitario arciere, piangi tutte le tue lacrime in silenzio, ricambiando la sua stretta, lui che le somiglia così tanto, che è il bambino che lei non ha mai avuto modo di essere.

 

Natasha si è gettata per te prima che per gli altri.

Non puoi sprecare il tempo che lei ti ha donato.

Devi andare avanti, anche se sarà difficile, anche se ti sembrerà di morire.

 

“Ti va di farmi vedere quanto sei migliorato a baseball?”

 

Per lui sono passati pochi attimi, ma per te sono trascorsi i cinque anni più lunghi della tua vita.

È giunto il momento di porvi rimedio.

Nathaniel annuisce felice e scivola giù dalla tue gambe, iniziando a correre per avere il tempo di custodire quei guanti, metterli al sicuro, prima di indossare il guantone da baseball di suo fratello.

 

Lo segui lentamente, ma prima di uscire dalla stanza stringi forte la collana con la freccia che hai avuto il tempo di rubarle, giocando, prima di conoscere la realtà.

 

“Grazie Tasha...”

 

 

 

 

  
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