Anime & Manga > D'Artagnan
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Autore: lmpaoli94    27/04/2019    1 recensioni
Nella sua casa in mezzo alla città, Aramis si sentiva molto solo.
Nemmeno la compagnia dei moschettieri riusciva a metterlo su di morale.
Dentro di lui il suo segreto lo stava corrodendo.
Solo il suo capitano conosceva il suo timore, ma in un giorno come tanti non poteva mai credere che la sua vita potesse prendere un pericolo inaspettato.
Aramis doveva guardarsi dietro le sue spalle, soprattutto dai suoi più grandi nemici…
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sulla città di Parigi era cominciato a piovere.
In quel momento, Aramis non aveva nessun nascondiglio abbastanza sicuro in cui rimanere.
Andare nelle case dei suoi compagni moschettieri non era la soluzione migliore secondo lui.
“Ci mancava questa dannata pioggia… Devo ripararmi il più presto possibile se non voglio prendermi un malanno.”
Cercando nei posti più impensabili della capitale francese, Aramis vide un vecchio mendicante che non faceva altro che guardarsi intorno con sospetto.
“Mendicanti e storpi… La Corte dei Miracoli!”
Senza farsi vedere dall’uomo, Aramis lo seguì con circospezione verso una botola segreta posta in mezzo ad un comune vicolo della città.
Una volta entrato dentro, Aramis perse le tracce del mendicante.
“Adesso dove posso cercarlo?”
Cercando di trattenere il respiro in mezzo a quel fetore insopportabile, il moschettiere si ricongiunse al mendicante che stava per entrare in una via segreta e nascosta.
Dopo che anche lui ebbe fatto la stessa cosa, Aramis piombò in un nascondiglio sotterraneo addobbato di coccarde e di tappeti colorati.
“Non avevo mai visto nulla di simile.”
Seguendo il mendicante tra i cunicoli sotterranei di Parigi, Aramis era approdato alla Corte dei Miracoli, dove mendicanti di tutta la città stavano lavorando in un vasto mercato intenti a guadagnare pochi di quei soldi che la povera gente disponeva tra di loro.
Ma appena Aramis fu adocchiato da un mendicante nelle vicinanze, diede immediatamente l’allarme.
In pochi secondi, tutte le baracche del mercato chiusero i battenti e tutti gli abitanti della Corte dei Miracoli circondarono il povero moschettiere.
< Chi siete voi? > domandò un contadino tenendo in mano un forcone come mezzo di difesa.
< Mi chiamo Aramis e sono il moschettiere di vostra maestà. >
< Che cosa ci fa un moschettiere alla Corte dei Miracoli? >
< Stavo cercando un nascondiglio per scampare alle guardie del Cardinale Richelieu. >
< E come avete fatto ad arrivare fin qui? >
< E’ stato tutto un caso > mentì Aramis.
< Non è vero! Scommetto che voi avete seguito uno di noi! >
< Sì, è vero. >
< Vi chiedo di andarvene immediatamente. Quelli della vostra classe sociale non possono stare qui. >
< Vi prego. Ho un assoluto bisogno di nascondermi dai miei nemici. Non so dove andare e in superficie sta piovendo a dirotto. Rischio di ammalarmi gravemente. >
< Philippe, facciamolo rimanere qui almeno per stanotte. Non ci darà nessun fastidio. >
< No, Charlotte. Lui è uno di quelle guardie che non aspetta altro che arrestarci tutti. Ed io non posso permetterlo. >
< Vi do la mia parola che non vi arresterò. >
< Ci avete già mentito una volta, adesso volete farlo di nuovo? >
< NO. Io… >
< Andatevene immediatamente da qui se non volete assaggiare la collera dei rinnegati parigini. >
L’intera popolazione che abitava nella Corte dei Miracoli stavano dalla parte di Philippe il contadino.
Ma Charlotte, la moglie del contadino, stava facendo di tutto per proteggere il moschettieri.
< Charlotte, che cosa stai facendo? >
< Difenderò il nostro ospite anche a costo della vita, Philippe. Lui ha pieno diritto di cercare un rifugio qui da noi. E’ anche lui un rinnegato. >
< Charlotte, è un moschettiere del re! Un nostro nemico. >
< Non è vero. Nel suo cuore ho intravisto quella bontà che contraddistingue il suo carattere. Non dobbiamo avere paura. >
Alla fine, l’intera popolazione si schierò dalla parte di Charlotte.
< Ah sì? Volete questo pidocchio qui alla corte? Molto bene. Allora sarò io che me ne andrò. >
< Smettila di fare l’offeso, Philippe. Dobbiamo essere uniti se vogliamo continuare a sopravvivere in questa società. >
< Prima mia moglie e adesso ti ci metti anche tu, Gerard? >
< Charlotte ha ragione. Questo ragazzo non può che farci del male. >
< Va bene, vi voglio credere… Però prima devo sapere da cosa sta fuggendo questo ragazzo. >
< Perché ho mentito a tutti quelli che conoscevo. Io non sono un uomo, bensì una donna. >
La confessione di Aramis lasciò tutti di sasso.
< Oh cielo. Un moschettiere donna! >
< Questo è contro il volere di Dio. Non può stare qui! >
< Falla finita, Philippe. Lei non ha fatto niente di male > la difese Charlotte < Vieni pure con me. Ho il posto adatto in cui potrai stare e ristorare. >
< Charlotte! Non vorrai portarlo in casa nostra spero. >
< No, non ti preoccupare. Rimarrà nel tempio che abbiamo fatto costruire non molto tempo fa’. >
< Ma quel tempio è sacro! Non può rimanere lì! >
< Invece ci rimarrà, guarda un po’? >
< Osi andare contro di me? >
< E tu osi andare contro la popolazione della Corte dei Miracoli? Non ti conviene sai? >
Alla fine Philippe dovette arrendersi alle circostanze.
< Va bene. Ma rimarrà solo una notte, sono stato abbastanza chiaro? >
< Vedremo. Vieni con me, Aramis. >
Una volta che il moschettiere fu fatto accomodare nel tempio posto al centro della Corte dei Miracoli, Aramis non riusciva a trovare le parole adatte per ringraziare la donna.
< Vi devo la vita, Charlotte. >
< No, voi non mi dovete niente. Sono molto fiera di aiutare una giovane donna in difficoltà come voi. Se avete bisogno di me, mi trovate nell’ultima casa a sinistra di questa via, d’accordo? >
< Sì. Vi ringrazio ancora infinitamente per quello che state facendo per me. >
< Spero che riuscirete a conquistare la vostra libertà. Buonanotte > replicò la donna prima di spegnere la candela.
 
 
Appena D’Artagnan si ritrovò dinanzi la casa di Aramis, vide con grande sorpresa che la porta della sua dimora era socchiusa.
Preoccupato, il giovane moschettiere entrò senza curarsi di chi avrebbe trovato dentro.
“Qui dentro c’è stato un duello” pensò il ragazzo vedendo segni delle spade ovunque “E’ un disastro tutto questo.”
L’intera abitazione di Aramis era completamente stravolta e distrutta.
“Aramis… dove può essersi cacciato?”
Dopo aver iniziato a chiamarlo a gran voce, D’Artagnan si preoccupò ancora di più delle sorti del suo amico.
“Qui non c’è. Dove può essersi cacciato?”
Arrivato alla conclusione che non si trovava nella sua dimora, D’Artagnan montò sul suo cavallo per iniziare la ricerca del suo amico.
< D’Artagnan! > lo chiamarono a gran voce Porthos e Athos.
< Buongiorno, ragazzi. >
< Vedo che ti sei svegliato molto presto. Che cosa ci fai dinanzi la casa di Aramis? >
< Aramis è scomparso misteriosamente. >
< Che cosa? >
< L’intera abitazione è completamente distrutta. Qualcuno ieri sera ha combattuto con lui. >
< Questa non ci voleva! >
< Dobbiamo immediatamente cercarlo prima che sia troppo tardi. Voi avvertite il Capitano De Tréville, mentre io girovago per la città. Spero vivamente che non sia stato catturato da Richelieu o dai suoi scagnozzi. >
< Perché dovrebbero aver fatto una cosa del genere? > domandò Porthos.
< Non lo so. Ma negli ultimi tempi Aramis si comportava in maniera molto strana e singolare. Come se nascondesse qualcosa… Non vorrei che gli uomini di Richelieu siano arrivati a scoprire il suo segreto o che l’abbiano catturato per estorcergli il tutto… Ci vediamo più tardi, ragazzi > replicò D’Artagnan galoppando per la città.
< D’Artagnan! Aspetta! >
< Troppo tardi, Athos. D’Artagnan è partito al galoppo e non lo raggiungeremo più. >
< Avanti, avvertiamo il Capitano dell’accaduto. Non c’è un minuto da perdere. >
 
 
Appena D’Artagnan si ritrovò dinanzi la dimora di Richelieu, vide che i suoi uomini erano in continuo movimento.
< Avanti, soldati! > tuonò Rochefort attirando la loro attenzione < Il fuggitivo Aramis non può essere andato molto lontano. Dobbiamo ritrovarlo alla svelta! >
“Il fuggitivo Aramis? Quindi questo vuol dire che non è ancora nelle loro mani…”
< Conte Rochefort, che cosa state facendo? > domandò Milady avvicinandosi all’uomo.
< Sto riorganizzando l’esercito di Richelieu. >
< E ti sembra il momento adatto di farlo proprio ora? Aramis è nascosto chissà dove e dobbiamo raggiungerlo il prima possibile prima che anche gli altri moschettieri vengano a scoprire che è fuggito chissà dove. >
< Abbiamo tutto il tempo per acciuffarlo. In questo momento il nostro fuggiasco è completamente da solo senza una meta ben precisa. Sarà molto facile per noi raggiungerlo. >
< E se si fosse nascosto alla Corte dei Miracoli? In questo caso avrebbe chiesto asilo ai mendicanti e agli storpi che la popolano. >
< Allora vuol dire che andremo a fare una visitina alla gente rinnegata di Parigi. Soldati! Preparatevi a marciare! >
< Rochefort, di quanti uomini disponete? >
< Sono più di un migliaio. Sono sufficienti per catturare quell’uomo, non credete anche voi? >
< La sicurezza non è mai troppa, Rochefort. Ma comunque sono un numero considerevole. >
< Adesso dobbiamo trovare l’entrata della Corte dei Miracoli e attaccarli a sorpresa. E se si trova proprio in quel l’uomo, Solo così potremmo avere la possibilità di prenderlo in trappola. >
< Lasciate fare a me, Rochefort. So dove dobbiamo andare. >
< Molto bene. Vi seguo. >
Appena l’immenso esercito di Richelieu si mise in cammino, D’Artagnan decise di chiedere aiuto ai mercanti di Parigi se conoscevano il segreto della Corte dei Miracoli.
< Perché volete saperlo? > domandò il mercante.
< Perché devo salvare il mio compagno… Vi prego, è urgente. >
Dopo aver deciso se rivelargli o no il passaggio che portava alla Corte dei Miracoli, alla fine il mercante fece notare a D’Artagnan un passaggio segreto che l’avrebbe condotto nel sottosuolo di Parigi.
< Vi ringrazio, buon uomo > replicò il moschettiere porgendogli un sacco pieno di monete d’oro.
Mentre D’Artagnan cercava di non perdersi in mezzo a quei cunicoli, sperò che i suoi amici l’avrebbero raggiunto al più presto.
“Moschettieri, spero che troviate anche voi un passaggio per salvare Aramis. Vi aspetto con impazienza.”
   
 
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