Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: thebumblebee    28/04/2019    0 recensioni
Aspettami, Jaime. I miei occhi, lo specchio dei tuoi, saranno l'ultima cosa che vedrai prima di spegnerti, congelato dall'Inverno.
Tu lo sai bene. Un Lannister paga sempre i propri debiti.”
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cersei Lannister, Euron Greyjoy, Jaime Lannister
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Caro fratello,

Non ho mai visto neve dondolare nel cielo nella mia vita, non ne ho mai sentito bisogno.

E pur non avendolo fatto ho come la certezza che adesso stia cadendo giù come mai prima d'ora.

Non ricordo nemmeno se abbia mai nevicato qui, queste terre non sono mai state propense ad accettarlo.

Fa freddo, finalmente lo conosco, ma la cosa peggiore è che tu, maledetto sciocco, non sei qui a riscaldarmi.

Probabilmente questa lettera si perderà nel tragitto, si perderà tra le rocce, tra le brezze, rimarrà incastrata nelle rovine di questo continente che non sta più in piedi.

C'è bisogno di qualcuno che lo risollevi e sarò io a farlo, rinunciando a consegnarti queste mie parole di persona.

 

Una volta per me avresti ucciso, fratello, un tempo saresti rimasto al mio fianco, nonostante le tue sciocche promesse.

Non hai mai esitato a sbattermi contro tutte le pareti di questo castello, nonostante i tuoi maledetti giuramenti.

Ora, come un bambino hai deciso di non infrangere quella che è stata una mia promessa vuota.

 

Tu te ne sei andato via, tu non hai avuto pietà di questo mio viso rigato dalle lacrime. Hai sempre detto che noi donne siamo fragili, ma queste mie lacrime sono la manifestazione del tuo dolore misto al mio. Noi eravamo una cosa sola.

 

Credevi di amarmi, Jaime? Credevi di essere l'unico ad amare e non ti sei accorto che a furia di amarti io ho cominciato a odiarti. Odio quei capelli scuri che prima erano biondi, luminosi come il sole, odio quella mano fantasma e quel tuo moncherino disgustoso, odio il modo in cui parli perché sembra di sentire quella puttana di Tarth e non il leone dei Lannister.

 

Odio tutto quello che di uguale a me non è, non era, non è mai stato.

Siamo venuti insieme in questo mondo, ma ho paura che insieme non ce ne andremo ora che tu hai rovinato tutto.

Ora tu sei un leone che corre sulla neve dritto nella tana dei lupi ed è vero che un leone può essere il re anche di un lupo, ma è vero anche che da solo contro un branco un leone non può che abbassare la testa pur ti tenere la sua criniera.

 

Dove andrai, fratello? Con chi condividerai le notti, con chi avrai figli? Chi mai ti vorrà, Sterminatore di re, sterminatore di cuori, tu che hai ucciso un folle e adesso a una folle hai spezzato il cuore?

Non sarai mai degno del Nord e non sarai mai più degno di una regina.

 

Credi che senza esercito farai la differenza in mezzo ai morti viventi e ai Bruti?

Fuggi Jaime, fuggi da me e solleva lo sguardo quando sarai ai piedi di quella torre da cui tutto ha avuto inizio, da cui tu hai buttato giù un bambino, non per questo tuo sporco onore, ma per quell'amore malato che a me e solo a me ti ha sempre legato.

 

Questa lettera finirà in mare? Verrà soffocata dalla neve? Io non so, ma qui ti avverto.

Non permetterò mai, mai che qualcuno ti uccida, non permetterò mai che qualcuno ti faccia del male, stupido leone dalla criniera spenta.

Non permetterò che nessuno di quei mostri ti congeli il cuore, non permetterò che qualche stupido non-morto ti stacchi quegli occhi verdi o li trasformi in due pozze di ghiaccio, due pozze che non sarebbero mai uguali alle mie.

 

Eravamo uguali, identici, stesso verde, stesso oro, stesso sorriso, stesso sguardo, stesse mani, uguali, identici, io e te, solo io e te.

Non permetterò mai a nessuno di conficcare una lancia nel tuo petto bianco.

A nessuno che non sia io.

 

Ti ucciderò, Jaime, e mi servirò dell'unico uomo da cui non te lo aspetteresti, ti dimostrerò quanto tu sia solo senza di me.

Non un amico, non un'amante, non un pargolo che tuo si possa dire.

Tuo figlio è morto nello stesso momento in cui sei andato via.

Tu hai ucciso l'unica motivazione che mi teneva a galla in questo mare bianco di neve sciolta, pura, innocente, come io non sarò mai.

Le urla del mio dolore giungeranno fin nel Nord quando il vento lì le avrà portate. Dopo nostro padre, dopo i nostri bambini, dopo il mio orgoglio, il mio corpo non ha retto il dolore perché perdere te mi ha tolto il fiato.

 

Aspettami, Jaime, perché non smetterò mai di ruggire finché non ti avrò distrutto il cuore come tu hai fatto con il mio.

E al dolore che proverai quando la mia freccia avvelenata si conficcherà in quel muscolo maledetto, si aggiungerà quello che proverai quando vedrai tutti i tuoi desideri cadere, distrutti, spezzati, privi di quell'onore da cui sempre ti sei fatto perseguitare.

 

Aspettami, Jaime. I miei occhi, lo specchio dei tuoi, saranno l'ultima cosa che vedrai prima di spegnerti, congelato dall'Inverno.

Tu lo sai bene. Un Lannister paga sempre i propri debiti.”

 

 

Il vento percuoteva quelle finestre socchiuse, permettendo all'aria di penetrare. Il fuoco rifiutava di spegnersi, come l'uomo dell'acqua salata che, come un tornado si prendeva ciò che gli spettava. Un foglio bianco bruciava lentamente, assalito dai bordi dalle fiamme affamate, affamate più di quell'uomo che la regina aveva intenzione di usare come suo fratello non gli aveva permesso di fare.

Anche nella fossa dei leoni, l'Inverno era arrivato.

 

 

 

 

 

  
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