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Autore: Khailea    29/04/2019    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo: 
Jack 
Daimonas 
Ailea
Khal 
Lighneers 
Zell 
Astral 
Lacie 
Hope 
Grace 
Milton 
Seraph 
Alexander 
Johanna 
Samantha 
Nadeshiko 
Ayame 
Ryujin
Yume
Cirno





Con rapidità Seraph tornò alla propria classe, trovando i suoi compagni nelle esatte posizioni di prima, ma chiunque solo guardandola poteva intuire che qualcosa non andava. Purtroppo però non era il momento per parlare, visto la professoressa aveva già iniziato a far lezione.
-Oh, vedo che qualcuno vuole degnarci della sua presenza. Si vuole sedere principessa o devo prenderla a calci in culo?-
Non c'erano dubbi, a parlare era la Mustang perennemente in collera. 
La bionda la guardò solo per un secondo prima di dirigersi al proprio posto, con un'Ailea che con un semplice cenno del campo, con le sopracciglia corrugate, le fece il gesto se andava tutto bene, ma lei scosse la testa.
L'amica subito si mise a sedere composta, ora che qualcosa aveva attirato la sua attenzione, ma entrambe dovevano aspettare la fine della lezione, che a quanto pare riguardava l'inglese.
Era difficile però per Seraph in quel momento guardare le schiene di Lacie ed Astral sapendo di non poter rivelare loro la verità subito, altrimenti sarebbero stati interrotti.
A prescindere dai sentimenti che provava per lui però avrebbe agito allo stesso modo, in quanto stavano subendo una grande ingiustizia, ciò che provava ampliava solo la rabbia per quella faccenda e l'odio per Helena.
-Nana dai capelli azzurri, leggi la prima frase del vostro libro a pagina quaranta.-
Disse severamente la donna sedendosi alla cattedra indicando Cirno, la quale assottigliando gli occhi si alzò iniziando a leggere.
-The stupid teacher is not even able to recognize how high I actually am.-
Molti studenti dovettero trattenersi dal ridere a quella scena, ed era evidente non ci fosse scritto realmente questo nel libro, ma Cirno non amava esser presa in giro per la propria statura o misure, e lo dimostrava apertamente anche con i professori, nel limite del suo controllo.
La donna la guardò con un sorriso minaccioso, mentre le rispose a tono.
-The little monkey will spend all afternoon in punishment.-
Era una reazione inaspettatamente calma da parte della donna per i suoi canoni, ma Cirno non si scompose. Nel momento in cui aveva risposto aveva dato per scontato sarebbe andata così, quindi si limitò a far spallucce, schivando per ultimo un libro lanciato dalla professoressa.
Ora sì che tutti potevano riconoscere il suo caratterino...
-Bene, andiamo avanti, tu biondina. Vedi di non far scherzi e leggi, altrimenti vedrò di farti finire in punizione assieme a lei.-
Questa volta fu il turno di Johanna, ma visto veniva da Londra non fu assolutamente un problema per lei parlare addirittura con un perfetto accento inglese, leggendo quasi mezza pagina tuttavia, visto si lasciava trasportare quando parlava in quella lingua.
La professoressa picchiettò un paio di volte le dita sul tavolo, prendendo dei profondi respiri.
-Avevo detto solo la prima frase...-
-Mi scusi...è che l'inglese mi piace tanto...-
Rispose la giovane cercando di giustificarsi, sobbalzando quando la professoressa colpì il tavolo con un pugno.
-Non me ne frega un cazzo di cosa ti piace! Se ti si dice una cosa tu fai quella! Niente di più niente di meno!-
-Chiedo scusa...-
Silenziosamente la giovane si mise a sedere, imbarazzata per esser stata rimproverata, ma almeno non era stata messa in punizione. Cirno che non era molto distante da lei le diede qualche colpetto sulla schiena come a cercar di tirarla su di morale, mentre la professoressa si sfregava le tempie.
Anche Grace avrebbe voluto consolarla, e magari dire alla donna di prendersi un calmante, ma si morse la lingua per evitar di mettere l'amica nei guai.
-Quell'idiota di un terapista mi ha detto di diminuire la rabbia e lo stress...ma dovrei farvi fuori tutti...vedete di non farmi arrabbiare ancora brutti mocciosi!-
Prendendo il libro nascondendovi dietro il proprio viso la donna iniziò a leggere ad alta voce con una pronuncia invidiabile, facendo così una rapida lezione ai ragazzi evitando che questi parlassero almeno fino alla fine.
Cinque minuti prima che la campanella suonasse la donna era già uscita dalla porta, e così anche altri studenti avevano fatto per approfittare di quei minuti, ma Seraph vedendo anche le sue conoscenze fare lo stesso si alzò subito.
-Aspettate!-
Tutti loro si voltarono confusi guardandola per il tono che aveva usato, infondo era sempre stata calma e posata, era una cosa insolita sentirla così.
Perfino Lighneers rimase al proprio posto, sentendo che c'era qualcosa che non andava.
-Va tutto bene Seraph?-
Chiese Hope guardandola confusa.
-A quanto pare no, che cosa è successo?-
Disse Ailea incrociando le braccia, dando così a tutti una chiara idea dovevano veramente aspettare. Anche i membri del gruppo arrivati da pochi giorni, come Ryujin, Yume e Cirno, vollero rimanere ad ascoltare, nonostante potessero percepire di non esser così importanti per gli altri ancora da esser necessaria la loro presenza.
-Hai litigato con qualcuno?-
Chiese però Nadeshiko volendo quasi provare ad indovinare quello che era successo, avvicinandosi e mettendosi a sedere sul tavolo.
-Hai visto qualcuno litigare?-
Domandò invece Sammy prendendo parte alla cosa. Con una leggera sorpresa invece Lacie era assolutamente calma. Avrebbe potuto tirare ad indovinare anche lei, ma qualcosa nello sguardo di Seraph le faceva pensare che non era il caso, ed assieme ad Astral si era voltata fissandola.
Il giovane in verità sarebbe voluto andar via subito. Dopo il flash dell'altra sera si sentiva quasi in imbarazzo a fissarla, ma se aveva bisogno non l'avrebbe lasciata sola.
Altri rimanevano più distanti, ma sempre in ascolto, come Zell, Daimonas e Jack ad esempio.
-Prima di parlare vorrei chiedervi per favore di credermi. So che posso avere un brutto carattere e che può far allontanare, ma sono sincera.-
Inizò la bionda fissando i suoi occhi su Astral, che corrugò la fronte con un brutto presentimento.
-Non ti devi preoccupare, sei nostra amica. Ci fidiamo di te.-
Disse invece Milton per rassicurarla.
-Alla fine non hai mai mentito, quindi è già una cosa diversa dall'avere un brutto carattere.-
Continuò Grace incrociando le braccia.
-Ti crederemo Seraph.-
Concluse Johanna per poi sorridere aspettando. Qualcun altro invece era solo seccato da tutta quell'attesa, e tra questi c'erano naturalmente Khal ed Alexander.
Se aveva bisogno di parlare che lo facesse e basta, ma in verità nessuno dei due era interessato alla faccenda.
Non potevano certo sapere quanto fosse delicata per Seraph, che alla fine si decise.
-Prima ho visto Brutus ed Helena nel bagno delle ragazze, e stavano parlando di un piano per far del male sia ad Astral che a Lacie.-
A quelle parole i due diretti interessati si paralizzarono, spalancando gli occhi confusi.
Lacie in particolare non sapeva a cosa credere, non aveva mai avuto molta simpatia per Seraph mentre Brutus era stato così buono con lei, tanto da farla affezionare.
-Astral nya...-
Cercando un qualche sostegno prese una manica della camicia del fratello, ancora in silenzio.
Faticava a credere che una persona come Helena potesse pensare a qualcosa contro di loro, non ne vedeva il motivo mentre Seraph era stata decisamente meno gentile nei confronti di entrambi.
E se fosse stata una bugia?
Questo pensiero venne rapidamente scartato, Seraph come aveva già detto poteva avere un brutto carattere, ma non mentiva.
-Non potresti esserti sbagliata?-
Chiese comunque con un tono più freddo del previsto, che portò la ragazza ad avere un nodo allo stomaco.
Anche gli altri erano rimasti notevolmente scioccati dalla notizia, o meglio, quasi.
Ailea dal primo momento aveva creduto nell'amica, se diceva così un motivo doveva esserci e basta.
Ci furono invece meno appoggi da parte di altre persone.
-Potrebbe essere anche gelosia?-
Azzardò Yume, ricevendo un'occhiataccia sia da Seraph che da Ailea.
-Le mie emozioni non centrano, non mutano ciò che ho sentito.-
Disse infatti la bionda, ottenendo una nuova reazione sorpresa da parte di Astral per il fatto non aveva negato fosse gelosa.
Significava che lo era?
Di lui?
No...anche quest'idea gli sembrò incredibilmente stupida...ma Lacie invece non la pensò così, e notò anche quel piccolo luccichio negli occhi che era comparso nel fratello all'idea.
Ed ancora una volta Seraph non ottenne una gran simpatia per ciò che poteva intuire.
-Se dice che vogliono fare qualcosa dovremmo crederle.-
Disse invece Daimonas serio. Anche lui non pensava fosse una bugiarda, e gli dispiaceva se aveva quasi tutti contro.
-Ma che cosa hai sentito nello specifico?-
Chiese invece Ayame, che stava a metà tra le due scelte.
-Hanno detto che oggi all'intervallo Helena chiamerà in una classe vuota Astral e prima di vederlo si preparerà con del trucco un occhio nero finto.-
-Vuole farlo espellere per violenza sulle ragazze?-
Chiese Khal fingendosi interessato.
-Non avrebbe così poco senso, anche se sia a Rookbow che in questa scuola la violenza è alta le regole esistono comunque, e se si viene denunciati si corrono gli stessi rischi di altri posti. Solo in caso di denuncia naturalmente.-
Continuò Alexander solo per non apparire insensibile agli occhi di Hope.
-E che cosa vuole fare Brutus a Lacie?-
Chiese Ryujin, la cui domanda portò Astral ad avere il sangue alla testa dalla rabbia.
-Ha nascosto dei cani nell'edificio delle punizioni, senza dargli da mangiare da giorni, ed ha preparato un mix di carne e sangue per attirarli...-
A quelle parole Lacie sbiancò sentendo un forte nodo alla gola ed un pizzicore agli occhi.
-N-nya...Brutus...-
Faceva più male del previsto, ed era evidente, tanto che il fratello subito l'abbracciò desiderando quasi che Seraph stesse mentendo. Perfino Cirno, dispiaciuta vedendo la sua nuova amica così, si avvicinò accarezzandole la schiena per tranquillizzarla.
-Ma sembravano tanto gentili...-
Sussurrò Sammy stordita dalla situazione.
-Spesso le apparenze ingannano, ma non ci sono prove che tutto questo sia vero.-
Azzardò Zell guardando tutti, erano accuse molto gravi quelle che l'altra stava facendo.
-Non è così difficile scoprire se è vero. Basta prendere la borsa di Helena e vedere se ci sono dei trucchi adatti ad un occhio nero e se ci sono i cani nell'edificio vicino.-
Disse subito Ailea in difesa di Seraph, che la ringraziò mentalmente.
-Le ragazze si portano sempre dei trucchi, e quella pazza di Sasaku può anche avere dei cani lì dentro.-
L'affermazione venne da Lighneers, rimasto in silenzio fino a quel momento. Nonostante volesse farsi i fatti suoi non era semplice quando eri chiaramente messo in mezzo per sentire ciò che stava accadendo.
-Però ci sono trucchi e trucchi. Helena ne usa di leggeri o solo per le labbra. Se ci sono dei cosmetici strani dubito sia per un cambiamento improvviso.-
Anche Jack era dalla parte di Seraph, ma questo non bastò a calmare Ailea per le parole del verde.
-E secondo te sarebbe una coincidenza trovare quelle cose proprio oggi?-
-Ho solo detto la mia, stai calma se non vuoi farti scoppiare una vena. Solo perché vuoi difendere Seraph non significa dobbiamo credere a tutto.-
Ribatté Lighneers storcendo il naso.
-E vorresti quindi credere a degli sconosciuti?-
-Ragazzi basta! Non è questo il momento! Dobbiamo capire cosa sta realmente accadendo, e se Seraph ha ragione dobbiamo subito fermare Helena e Brutus!-
Ad evitare la situazione degenerasse ci pensò Johanna mettendosi in mezzo ai due, che subito lasciarono cadere il discorso, una per non perdere il filo del problema e l'altro per disinteresse.
-Qualcuno allora dovrebbe andare nell'edificio per le punizioni mentre qualcun altro deve trovare Helena.-
Concluse Milton con grande ragione, era l'unico modo per metter fine a tutti i dubbi.
-Io proporrei Zell ed Hope per andare.-
Disse improvvisamente Khal guardando i due che subito si voltarono.
-Cosa?-
-Ma che vuoi?-
Naturalmente la ragazza non si sarebbe certo aspettata un coinvolgimento diretto, e nemmeno Zell, ma riguardo a lei Alexander in particolare fu molto più spaventato.
Era forse una punizione per qualcosa che aveva fatto?
Voleva metterla in pericolo come avvertimento?
Aveva quasi la tentazione di gettarsi ai piedi del fratello per supplicarlo, ma le intenzioni di Khal erano diverse, infatti aveva pensato semplicemente nella maniera più logica possibile, visto doveva dimostrarsi una buona presenza per tutti.
-Vi spiego, abbiamo due faccende da risolvere. I trucchi di Helena ed i cani di Brutus. Per il primo punto è inutile qualcuno bravo nell'usare la forza fisica e serve invece una persona lontana dai sospetti, Hope è la migliore. Si è dimostrata gentile fin da subito con Helena, quindi anche se volesse andare a parlarle non sospetterebbe nulla e le basterà aspettare l'occasione migliore per vedere nella sua borsa, oppure crearla se proprio era necessario.-
-Effettivamente...-
Anche se non le piaceva l'idea la castana non poteva dargli tutti i torti, e se i suoi amici erano a rischio doveva assolutamente aiutarli anche solo a toglier loro i dubbi.
-Per i cani invece è risaputo che la struttura della professoressa la si trova aperta solamente a fine lezione. Brutus non avrà avuto molti problemi a convincerla a far tenere lì i cani visto possono esserle stati utili per ferire gli studenti, quindi non è impensabile ci siano veramente. Il fatto sia tutto chiuso però necessita di qualcuno agile e forte, capace di trovare eventuali entrate o di crearne, e Zell ne è in grado. Al contrario di Hope oltretutto non ha stretto rapporti con Brutus quindi non rende nemmeno sospettabile.-
-E perché non ci può andare Astral?-
Chiese il biondo scontrosamente indicando l'altro.
-Perché se i due fratelli lo vedessero intuirebbero tutto e nasconderebbero le prove, facendo sembrare che Seraph abbia mentito. Cosa in cui credo.-
Il commento del bianco non fece né caldo né freddo nella ragazza, ma sortì il suo effetto negli altri, in particolare in Ailea che gli diede un bacio sulla guancia.
-Bello e con cervello.-
Ridacchiando felice d'aver attirato l'attenzione di lei su di sé il ragazzo fece passare una mano lungo la sua vita, indugiando poi sul fondoschiena per un rapido tocco.
-E con buoni riflessi.-
Continuò Yume smorzando la situazione mentre Zell rifletteva.
-Inizio ad odiare quando hai ragione...-
Nel frattempo Astral e Lacie erano rimasti in silenzio, senza  dir nulla a nessuno. Seraph continuava a guardarli cercando di decifrare le loro emozioni, ma non era così facile e non tanto per il fatto il ragazzo ad esempio portasse una maschera.
Era come se stessero metabolizzando l'intera faccenda, ma i loro sentimenti non volevano uscire prima di esser certi della verità dei fatti.
Prima dell'intervallo avevano almeno un'ora di tempo, e così sia Hope che Zell scattarono per andare a trovare delle prove, mentre gli altri si spostarono in un'altra classe.
Nessuno riusciva ancor a dir loro qualcosa, forse perché tutti quanti volevano aspettare, infondo erano amici quindi erano preoccupati per le loro condizioni, ma non potevano ancora far nulla.
La lezione successiva sarebbe stata quella della seconda Mustang, ovvero quella in una costante depressione. Per certi versi era anche una forutna visto potevano perfino parlare tra loro, se ce ne fosse stato bisogno, naturalmente...





Hope:


Non sapendo con certezza dove fosse la classe di Helena Hope si era vista costretta a spiare dalle porte ciascuna di esse, nella speranza di trovarla il prima possibile.
Si sentiva molto agitata, sia perché si trovava nei corridoi senza permesso sia per la faccenda in sé.
Se Helena o Brutus l'avessero scoperta sarebbe stato un guaio sia per Lacie che per Astral, ed era la prima volta che le facevano svolgere un compito importante.
Non che le piacesse, ma non aveva scelta visto era per degli amici.
La ricerca purtroppo però andava sempre peggio, tanto che ad un certo punto dovette fingere di dover andare in bagno visto dall'altra parte del corridoio in cui stava camminando era presente il professor Richardson.
-Cavolo...forse sarebbe stato meglio qualcun altro...-
Magari qualcuno di agile che poteva passare perfino da una finestra all'altra, ma la prima capace di fare una cosa simile che le venne in mente fu Lacie, e dovette accantonare l'idea.
Continuò così nel suo giro per la scuola fino a quando non si rese conto erano rimaste solo due strutture in cui controllare.
La palestra e la piscina.
-Inizierò dalla piscina visto posso vedere chi c'è anche da lontano. Oh spero non mi vedano però...-
Con molta attenzione sgattaiolò fuori dalla scuola procedendo nel giardino, notando anche dall'altra parte di esso Zell che si stava arrampicando sul tetto dell'edificio adibito alle punizioni.
-Beh, poteva andarmi peggio. Tornare lì dentro è l'ultima cosa che vorrei fare.-
Cercando quindi di vedere le cose nel modo più ottimistico possibile la ragazza corse subito verso la piscina, nascondendosi dietro gli alberi e passando da uno all'altro per non farsi notare.
Iniziò a vedere già da lontano una serie di persone che, in costume, stavano appoggiate alla grata attorno alla piscina nell'attesa del loro turno, e con un'altra occhiata riuscì perfino a vedere tra loro Helena.
-Se lei è lì allora le sue cose devono essere nello spogliatoio.-
Fin qui sembrava facile la cosa, ma la porta principale era oltre la grata e se fosse entrata tutti quanti l'avrebbero vista.
Non era certa di potersi arrampicare come aveva fatto prima Zell, anche perché la grata era veramente alta, quindi l'unica cosa che poté fare almeno per il momento fu aspettare l'occasione giusta per tentare di entrare ed intrufolarsi nello spogliatoio.
Se l'avessero vista allora sì che sarebbe stato un vero problema...
Avrebbe potuto inventarsi in caso che voleva solo fare una nuotata, ma i professori le avrebbero veramente creduto?
Per un momento pensò anche che fosse meglio chiamare un'altra persona, ma quando finalmente tutti gli studenti della classe si tuffarono, a quanto pare alle prese con una gara, i suoi piedi si mossero da soli.
Più veloce di quanto poté superò il cancello principale tenendosi china, saltando poi direttamente dietro la porta con il cuore in gola, nascondendosi dietro alla parete.
Rimase quindi ferma cercando di sentire se qualcuno avesse sentito o visto qualcosa per almeno tre minuti buoni, ma a quanto pare andava tutto bene.
-Ok...e ora vediamo per lo zaino.-
Forse parlò per darsi un po' di carica e sostegno, infondo non era così strano.
Lo spogliatoio era una struttura molto semplice, con i pavimenti dalle piastrelle grige e diviso in due sezione, quella dei maschi e delle femmine, che alla fine erano identiche visto avevano solo degli armadietti.
Subito Hope andò in questi ultimi iniziando a cercare tra i vari armadietti.
Era una violazione della privacy bella e buona, e sicuramente per questo si sarebbe tenuta un bel peso sulla coscenza.
Per evitare di perder tempo come prima cosa si concentrò sul trovare tra le borse e gli zaini le carte di identità delle ragazze, senza entrare troppo nel dettaglio su loro oggetti personali, fino a quando finalmente non trovò lo zaino di Helena.
Aprendolo trovò al suo interno del fondotinta nero e viola, della cipria sempre su questi toni, dell'ovatta, dei dischetti di latex e dell'acetone. 
-Cavolo...-
Per una ragazza non era strano avere dei trucchi nello zaino, ma quelli erano decisamente sospetti.
Facendo attenzione che nessuno stesse arrivando fotografò tutto il contenuto, lasciandolo però così come si trovava e sistemando ogni cosa dei vari armadietti in modo sembrasse nessuno fosse entrato.
-Spero che le foto arrivino sul gruppo...ora devo trovare il modo di allontanarmi.-
Non poteva uscire dalla porta principale, era ancor più rischioso di prima visto non aveva la sicurezza di poter vedere gli altri studenti, ma non poteva nemmeno rimanere lì dentro.
Decise quindi di uscire da una delle finestre e di nascondersi tra i cespugli tra il muro e la grata almeno fino all'arrivo dell'intervallo, dopo di che sarebbe subito corsa dai suoi amici.
-Scriverò tutto sul gruppo così da non far preoccupare Alexander. Spero nel frattempo pensino a qualcosa per tutta questa faccenda.-
Perfino lei non se la sentiva di lasciar correre questa cosa, nonostante solo il giorno prima non avesse voluto far nulla di male a quelle ragazze che se la volevano prendere con lei.
La differenza stava nel fatto che loro erano delle sconosciute che non facevano parte della sua vita e non avevano alcuna importanza, mentre Helena e Brutus avevano ingannato Astral e Lacie e chissà cosa avrebbero tentato se non avessero messo un freno alla questione.
Forse dipendeva anche dal fatto che, se una simile cosa riguardava solo lei, la prendeva più sulla leggera per il suo carattere, ma l'affetto e l'istinto di proteggere i suoi amici cambiava radicalmente la faccenda.





Zell:

Per non rischiare di incontrare qualche professore per i corridoi Zell aveva deciso di passare direttamente dalla finestra. Il fatto fossero al secondo piano non era un gran problema visto riuscì ad aggrapparsi ad un albero vicino, grazie anche alla lama del suo tirapugni che gli diede una buona presa.
Tutte le sere in cui usciva per fare cose simili e prendere a calci chi se lo meritava avevano dato i loro frutti con il passare del tempo.
Prima di scendere diede una veloce occhiata ai dintorni ed alle finestre vicine, per poi saltare iniziando a correre verso l'edificio dove la professoressa Sasaku lavorava.
Non aveva idea di dove fosse e sapeva bene di star correndo il rischio di finire in punizione, ma se fosse stato abbastanza rapido non sarebbe successo nulla, e non aveva trovato veramente motivazioni per non andare.
Non aveva chissà quale rapporto con Astral, e nemmeno con Lacie, ma non erano cattive persone e se avevano bisogno poteva anche fare un piccolo sforzo. Lo faceva per dei perfetti sconosciuti nelle varie notti che passava fuori non poteva farlo per qualcuno che gli era comunque vicino nella vita reale?
Non era un pezzente.
Era comunque interdetto riguardo tutta la faccenda, più delicata del previsto. Helena e Brutus erano ancor più vicino al grado di sconosciuti degli altri due, ma si erano mostrati molto buoni all'inizio.
Beh, non che non gli fosse mai capitato di conoscere persone inizialmente gentili che poi invece si sono rivelate orribili...se era successo anche a quei due tanto valeva trovare una soluzione se avesse scoperto qualcosa.
Gli unici suoni che sentiva erano quelli provenienti dalla palestra vicina, visto stavano facendo lezione, ed arrivando vicino alla struttura per le punizoni non gli sembrò ci fosse nessuno all'interno.
Non che le finestre chiuse aiutassero molto in questo...
-Vediamo un po'...tanto per scaramanzia, tentiamo con la porta.-
Girando la maniglia un paio di volte la trovò perfettamente chiusa. 
-Fantastico, per le finestre sicuramente non cambierà nulla. Provare a scassinarle poi non sarà una buona idea, se la professoressa lo notasse sarebbe un guaio per chiunque.-
Visto non c'erano molti alti posti dove guardare decise di tentare perfino sul tetto, stando molto attento che non ci fosse nessuno a guardarlo prese la ricorsa riuscendo con un salto a raggiungere con la mano la parte superiore della finestra, e con un'ultima spinta delle gambe a sollervarsi abbastanza da riuscire poi a salire.
Per una volta la fortuna fu dalla sua, e vide un abbaino lasciato aperto.
-Oh, questa non me l'aspettavo, e dire che all'interno non ci sono finestre oltre a quelle ai lati.-
Doveva essere quindi una parte nascosta, ma poco importava visto era anche abbastanza grande da lasciarlo passare.
Il pavimento poi era molto più vicino di quanto si aspettasse, tanto che quasi doveva stare chino per non sbattere la testa.
Trovò un gran numero ci complessi ingranaggi e strumenti di tortura collegati ad essi, tutti poi ben tenuti e curati.
-Sarà così allora che fa comparire tutte le sue diavolerie. Le tiene nascoste qui e quando preme il suo telecomando queste compaiono.-
Ingegnoso ma forse anche inutile visto a cosa servivano. Se si pensava però la professoressa amava ferire non era così strano il suo impegno, almeno in parte.
Non c'era però alcuna traccia dei cani di cui Seraph aveva parlato, e nemmeno tanti posti dove nasconderli.
-Questo non va bene...non può aver veramente mentito su questa storia.-
Tentò quindi di trovare un qualche modo per trovare un passaggio nella stanza di sotto, tastando pavimento e pareti alla ricerca di chissà quale pulsante o simili, senza aver però molta fortuna, ed il tempo passava veloce.
-Dannazione! Più sto qui più rischio, ma come diavolo fa quella tipa a...-
Nel suo borbottio pestò con più violenza del previsto una delle tavole sul pavimento, e questa si sollevò facendo cadere sia lui che alcune corde al piano di sotto.
Un vero peccato che la cosa avvenne mentre era completamente preso alla sprovvista, quindi non riuscì nemmeno ad evitare di cadere a terra facendosi anche male alla schiena.
-Ouch...lo sentirò domani mattina...e pure adesso.-
Sembrava comunque non avere nulla di rotto, a giudicare dal fatto la botta fosse già quasi passata, ma ancora una volta non era la cosa più importante.
Dei ringhi proventienti dalle sue spalle lo spinsero a voltarsi, e vide così ben cinque grossi cani neri dai denti affilati che lo fissavano con fare affamato e le orecchie basse.
-Oh merda...-
Uno dei cinque cani tentò di saltare addosso al ragazzo per morderlo, ma il biondo fu più rapido e chiudendogli il muso con entrambe le mani si rialzò scacciandolo. Voleva evitare di usare il tirapugni, non amava la violenza sugli animali, anche se non era certo la miglior situazione nella quale farsi certi problemi.
Anche gli altri cani ben presto tentarono di attaccarlo in gruppo, e fu molto più difficile evitarli. Dovette infatti scattare all'indietro per farlo, men consapevole che un solo sbaglio l'avrebbe portato a venir sbranato.
Non pensò nemmeno di usare le porte o le finestre, sapendo già che queste erano bloccate, ma vide una via di fuga nelle corde che penzolavano dal soffitto tramite l'apertura dalla quale era caduto.
Tentando il tutto per tutto quindi saltò subito verso questa arrampicandosi il più velocemente possibile, evitando solo per un pelo che uno dei cani gli mordesse il sedere, tornando così nel nascondiglio degli strumenti di tortura.
-Cavolo...era vero! Se vuole usare questi cani con Lacie potrebbero ammazzarla!-
Superata la sorpresa provò una grande rabbia nei confronti di Brutus per aver non solo ferito i sentimenti di una ragazza come lei, ma di aver pensato perfino ad una cosa così crudele!
Erano passati venti minuti dall'inizio della lezione, quindi ne mancavano quaranta prima che il ragazzo e la sorella attuassero quel piano malato.
-Per evitare che qualcuno possa pensare che Seraph abbia mentito sarà meglio fare una foto a questi qua...-
Tirando fuori il telefono dalla tasca, che chissà per quale miracolo non si era rotto, scattò un paio di fotografie inviandole al gruppo, rimettendo poi al proprio posto la corda in modo sembrasse nessuno fosse entrato, correndo subito verso la scuola per raggiungere i suoi compagni in classe.






La lezione nel frattempo era già incominciata da quasi mezz'ora, tutti quanti si erano seduti vicini in modo che, in caso ci fossero state le prove di ciò che volevano fare Helena e Brutus, avrebbero potuto parlarne con calma.
Astral e Lacie erano ancora scossi ed attendevano con ansia che Hope e Zell tornassero per dir loro qualcosa, a priori comunque il ragazzo non aveva più fiducia in Brutus quindi non l'avrebbe lasciato solo con la sorella.
Anche gli altri aspettavano il ritorno dei due amici, soprattutto Alexander che si sentiva molto agitato per la propria ragazza.
La professoressa Mustang si stava limitando per tutta la lezione a scrivere alla lavagna alcune nozioni di matematica.
Alcuni stavano prestando attenzione, come ad esempio  Daimonas. Non certo come mancanza di rispetto per ciò che stava accadendo ai due fratelli, anzi, ma solo perché dovevano continuare ad agire come ogni normale giorno. Se avessero smesso tutti di scrivere non avrebbe portato a niente, anzi forse il rischio di dover recuperare durante l'intervallo la lezione perduta.
Ryujin la pensava come lui e per questo prestava la giusta attenzione alla lezione, oltretutto essendo frequentante da poco doveva recuperare molto più degli altri, a prescindere dall'educazione ricevuta.
Jack essendo sulla sua stessa barca non poteva essere da meno, ed era più su uno stato d'animo in cui, visto ancora non era successo nulla, non voleva fasciarsi la testa prima del previsto.
Anche Johanna stava scarabocchiando il proprio quaderno, fermandosi però più volte osservando la finestra in attesa dei suoi amici. Era preoccupata che un professore potesse scoprirli, anche se erano stati fortunati la Mustang non avesse fatto domande.
Milton in maniera simile a lei stava copiando tutto ciò che c'era scritto alla lavagna, concentrandosi il più possibile, visto anche molti di loro non stavano prendendo appunti sperava di poterli aiutare prestando loro i propri, in modo non rimanessero indietro.
Yume pure prendeva appunti senza problemi. Una persona come lei, aperta a molte esperienze soprattutto in campo fisico, si era spesso ritrovata in mezzo a situazioni simili o comunque in problemi per il lato sentimentale delle persone, ma alla fine aveva imparato che in un modo o nell'altro si sarebbero potute risolvere.
Ayame come lei faceva lo stesso, perché pur il suo tentativo di avvicinarsi agli altri stesse dando i suoi frutti questo non significava doveva farsi assorbire dalle loro  vite con il rischio di esserne intaccata. Voleva star loro vicino, ma solo in maniera sensata.
C'erano poi Khal ed Alexander, completamente distanti emotivamente dalla faccenda e che prendevano quindi appunti senza problemi, o quasi.
Se il bianco infatti era completamente tranquillo e procedeva nella lezione Alexander era visibilmente più teso, ma solo per l'assenza di Hope.
Si ripeteva d'esser stato uno stupido ed un insensibile nel non essersi nemmeno offerto per andare. Era stato un pessimo compagno e magari lei avrebbe voluto lasciarlo...magari era stato questo il piano del fratello?
La sua indole paranoica rendeva i minuti ore intere purtroppo, ma non poteva farci nulla.
Sbagliava comunque a metà. Non era stato l'obbiettivo di Khal metterlo in crisi, ma era più che altro un piacevole extra.
Era sempre un bene tenere a bada chiunque facendogli capire che era in grado di interferire perfettamente nella sua vita.
Alcuni comunque erano disattenti per dei buoni motivi, altri un po' di meno. Nadeshiko ad esempio non stava minimamente scrivendo, e pensava solo in parte alla faccenda.
Odiava la matematica quindi non ci metteva molto sforzo per capire di cosa si stava parlando. Aveva iniziato anzi ad appallottolare alcuni pezzettini di carta, lanciandoli da Cirno, direttamente alla sua destra, e l'azzurra non essendo anche lei interessata alla lezione aveva iniziato a giocare a sua volta.
Non aveva capito molto sulle varie relazioni che c'erano tra tutti, compresi Brutus ed Helena, ma solo che qualcosa non andava, e visto si divertiva con quel gruppo voleva partecipare a prescindere alla loro vita.
Il loro gioco però purtroppo, anche se involontariamente, distraeva Grace, visto che alcuni pezzi di carta le finivano addosso, ed in quei momenti lanciava ad entrambe delle occhiatacce tali che almeno Nadeshiko si fermava per un po'.
Tentava di seguire correttamente la lezione, ma continuava a chiedersi cosa Hope stesse combinando. L'ultima volta che era tornata da una punizione non aveva dormito molto bene, quindi non amava l'idea ripetesse l'esperienza.
Anche Sammy faceva del proprio meglio, ma con scarsi risultati. Alla fine rassegnandosi aveva appoggiato la testa sul banco fissando la porta, aspettando sia Zell che Hope. Non aveva ancora completamente capito la faccenda, ma sperava che nessuno si fosse fatto male o simili.
Lighneers invece non prendeva appunti solo per il suo totale disinteresse per la lezione. Rimaneva con il torace appoggiato sul banco, in quanto il tatuaggio ancora fresco poteva fargli un po' male se schiacciato contro la sedia.
Per la faccenda di Helena e Brutus non aveva nessun pensiero particolare.
Al mondo esistevano pessime persone che facevano pessime scelte, niente di strano in questo senso.
A priori comunque Astral sicuramente avrebbe fatto nero Brutus, quindi peggio per lui.
Al contrario suo Ailea invece non prendeva appunti perché appunto decisamente concentrata sulla faccenda. Sia Astral che Lacie le stavano simpatici, lui aveva quel tipo di carattere che andava bene con il suo, mentre la vivacità e la dolcezza di lei era innegabili.
Il fatto poi che anche Seraph fosse coinvolta aumentava il suo interesse.
Astral e Lacie naturalmente non stavano scrivendo nulla, la ragazza continuava a pensare che Brutus non era una cattiva persona, ma allo stesso tempo Seraph non era una bugiarda.
Per tentare di trovare un equilibrio a questi pensieri pensò perfino che la bionda avesse sentito parlare altre due persone che si chiamavano esattamente come la coppia di fratelli. Nei confronti di Helena però non aveva tutte queste preoccupazioni, anzi. Già all'inizio non le piaceva ed ora che aveva il sospetto volesse metter nei guai Astral non l'avrebbe più voluta attorno a lui perfino se fosse stato falso, ma Brutus...era un'altra faccenda per il legame che aveva iniziato a crearsi, e sicuramente per questo faceva un po' male.
Astral era nella sua stessa situazione, anche se con i soggetti inversi, però aveva anche un altro piccolo pensiero, ovvero il ruolo di Seraph. Nonostante tutte le volte che si era arrabbiata con lui, perfino ingiustamente, si era rivelata la prima a volerlo aiutare ed a sostenerlo in quella faccenda.
Il pessimo umore che aveva tenuto nell'ultimo tempo quasi svanì completamente dai suoi ricordi, ed istintivamente si voltò verso la ragazza guardandola.
Anche lei non stava prendendo appunti, troppo impegnata a riflettere su come agire e su ciò che aveva sentito. Fissava per la maggior parte del tempo la schiena di Astral, e distolse lo sguardo solo quando lui si voltò, senza però dirgli nulla di scortese o simili.
A quel gesto il ragazzo sorrise da sotto la maschera, ma vedendo che anche Lacie lo fissava si girò subito imbarazzato.
-Oh ti prego nya.-
Borbottò la ragazza scocciata.
-Cosa?-
Rispose lui senza farsi sentire dagli altri o dalla professoressa.
-Vi ho visti nya.-
-Cosa? Mi sono solo girato...-
-Già verso Seraph nya.-
-Apprezzo solo che ci voglia aiutare Lacie.-
Asserì lui sospirando.
-Certo, certo nya. Però a me sembra che lei sia la tua preferita nya.-
-Ma di che parli?-
Chiese lui con un tono troppo alto, riducendolo subito.
-Dall'inizio hai sempre provato ad avvicinarti nya. Quando avete pescato sull'isola, quando siamo in classe. Siete perfino usciti assieme nya.-
-Siamo compagni di classe...e per l'uscita è stata una sfida di Ailea.-
Non sapeva bene dove la sorella voleva andare a parare ma sapeva sarebbero stati solo guai.
-Continua però a sembrarmi che la tratti in una maniera diversa rispetto alle altre, da sempre nya. Quasi come se ci dovesse esser qualcosa di più che una semplice amicizia nya.-
-Ti sbagli. La conosci poi anche tu e sai che atteggiamento ha nei miei confronti.-
-E se ne avesse avuto uno diverso nya? Come starebbero le cose nya?-
Alla domanda della sorella il ragazzo si ritrovò completamente spiazzato e rimase in silenzio.
Gli tornò perfino in mente il flash della scorsa serata quando Helena aveva tentato di paciarlo, e la confusione in lui aumentò.
Lacie gli voleva bene, e riuscì a vederlo nel suo occhio, per questo sospirò in un misto tra la rassegnazione e l'irritato.
-Astral...non mi piace l'idea che qualcuna ti porti via da me nya, e non mi piace quando lei si arrabbia con te. Però le cose le vedo e capisco nya, soprattutto quelle che ti riguardano nya.-
-E sentiamo allora visto che tu riesci a capire tutto di me, come la vedrei?-
Chiese lui spazientito dalla conversazione.
-Come qualcuno che potrebbe piacerti, ma il cui carattere ti frena perché ti fa pensare a priori non funzionerebbe nya.-
Quello fu il colpo di grazia per il giovane, la cui mente si spense per qualche secondo.
Il ragionamento di Lacie per quanto inizialmente bizzarro con il passare dei secondi acquisiva sempre più senso.
Di base parlarle le piaceva, aveva interessi che lo incuriosivano e le riconosceva delle grandi capacità.
Il fatto però lo trattasse sempre male lo faceva istintivamente allontanare, però effettivamente se non avesse fatto così nei suoi confronti si sarebbe reso conto della cosa molto prima.
Oltretutto non si potevano controllare emozioni simili a proprio piacimento, quindi se erano destinate a nascere nascevano e basta, come forse era già successo da molto tempo.
-Ugh...sono un idiota...-
Sussurrò passandosi una mano tra i capelli. Aveva avuto bisogno della sorella, un essere così puro, per arrivare al sodo della questione.
-Lo so nya...comunque...a me non piace il fatto che ti stia vicina...però mi piace più di Helena...quindi fa come vuoi nya.-
L'ultima parte la ragazza la disse con un tono talmente basso da essere quasi impercettibile, ma Astral sentì tutto e sorrise avvicinando una mano a quella di Lacie, stringendogliela.
A prescindere dalle loro scelte sarebbero stati sempre l'uno vicino all'altra per sostenersi.
Pochi attimi dopo i loro telefoni ricevettero un messaggio, e così anche quelli dei loro amici.
Erano Hope e Zell, ed entrambi avevano inviato le foto che avevano scattato.
Vedendo quelle immagini quelli più vicini ad Astral poterono sentire i suoi denti digrignare per la rabbia.
Ora che c'erano le prove era come se tutta la rabbia stesse fuoriuscendo dal suo corpo. L'unica cosa che voleva fare era rompere il naso di Brutus.
Lacie invece si sentì come se il colpo allo stomaco che aveva ricevuto alle parole di Seraph fosse tornato con una doppia carica, e la delusione fu maggiore. Era però mista anche alla rabbia nei confronti di Helena.
Le reazioni erano state varie.
Daimonas ora che era assicurato ciò che quei due volevano fare provò del disgusto per le loro azioni. Sapeva bene esistevano persone simili ma questo non attenuava il sentimento che provava.
A quanto pare non accadeva solo a persone insignificanti come lui però, ed il fatto fossero stati presi di mira qualcuno come Astral o Lacie lo sorprendeva leggermente.
Jack fu circa sulla sua stessa linea, storcendo le labbra alle foto che erano state mandate. L'inventiva era sicuramente notevole, ma spregevole, e qualsiasi fosse stato il motivo non poteva avere attenuanti.
Milton prese intanto un profondo respiro gestendo il dispiacere che provava, purtroppo non si poteva sapere fin da subito se le persone che li circondavano erano buone o meno, e scoprirlo non era mai facile. Lei lo sapeva bene infondo...
Sammy vicino a lei aveva potuto vedere le foto solo grazie al telefono dell'amica, visto ancora non ne aveva uno, e capendo che genere di persone erano Helena e Brutus ne fu incredibilmente arrabbiata. Nessuno poteva voler far del male ai suoi amici!
Johanna sospirò sollevata di sapere che Hope non era stata vista, anche se ancora nascosta, ma si sentì tremendamente male per Astral e Lacie, soprattutto per la faccenda dei cani...non avrebbe mai immaginato qualcuno potesse pensare ad una cosa simile, Lacie soprattutto si sarebbe potuta fare veramente male.
Grace la pensava esattamente come lei, ma era molto più arrabbiata e la sua espressione lo dimostrava chiaramente. Magari non tutte le persone erano così, ma questo era il motivo perché lasciava che ne passasse molta di acqua sotto i ponti prima di fidarsi di qualcuno.
Ad Alexander invece l'unica cosa che gli importava era che Hope non fosse nei guai, mentre le foto non ebbero alcun coinvolgimento emotivo per lui. Stessa cosa per Khal, che però si mostrò arrabbiato e dispiaciuto, visto era vicino ad Ailea.
Negli occhi della compagna si poteva vedere tutta la rabbia che provava, ma la trovava molto attraente anche con quell'espressione.
Nel frattempo c'era chi pur volendo mostrarsi indifferente non lo era poi così tanto, infatti Lighneers aveva prestato molta attenzione alle foto ed aveva corrugato la fronte vedendole. Anche se aveva avuto qualche screzio con Astral non gli avrebbe mai augurato simili casini.
Ryujin pure non ne era entusiasta. Il fatto che Brutus avesse organizzato una simile cosa per Lacie lo avviliva. Le donne non andavano toccate nemmeno con un dito.
Helena invece era la chiara dimostrazione che anche le donne potevano essere crudeli e, purtroppo, meschine.
Nadeshiko intanto, non molto distante da lui, storse le labbra evidentemente arrabbiata. Odiava le persone così, che volevano ferire i suoi amici e che li ingannavano. Perfino la più piccola delle bugie la irritava, ma quella faccenda proprio la mandava in bestia.
Ayame intanto era decisamente più calma. Trovava la loro idea molto poco di classe, ma essendo abituata a sentir di gente che pugnala gli altri alle spalle non era così sconvolta. Sicuramente però non avrebbe frequentato gente come quei due, e sapeva che meritavano una bella lezione.
Anche Yume la pensava come lei. Era un po' delusa però che il gossip riguardo la gelosia di Seraph fosse completamente svanita, ma uno valeva l'altro per interessarla.
Cirno invece con quell'ultimo tassello ebbe ben chiara la faccenda, ed ebbe l'istinto di congelare sul posto sia Helena che Brutus per ciò che volevano fare.
-Non la passeranno liscia.-
Sussurrò Astral già pronto ad alzarsi, ma Seraph intuendo la faccenda lo fermò prendendogli il braccio.
-Calmati. So che vuoi vendicarti, ma sarebbe meglio pensare prima di agire.-
-Non ho bisogno di pensare, solo di rompere le ossa a quel bastardo.-
Rispose Astral a denti stretti, mentre la professoressa aveva iniziato a fissarlo.
-Astral...per favore.-
Seraph aveva cercato di usare il tono più calmo e gentile che aveva per tentare di calmarlo, e dopo qualche secondo in cui lui la fissò finalmente lo convinse, dopo aver dato un'occhiata anche agli altri, preoccupati.
-Va bene...-
-Come vogliamo fargliela pagare?-
Chiese Ailea, dopo che Astral si fu in parte calmato.
-Vogliamo?-
Domandò lui perplesso.
-Sì. Siamo un gruppo e quei due hanno alzato la cresta con le persone sbagliate.-
Affermò lei sorridendogli. In parte ciò fece piacere al ragazzo nel sapere che c'era chi stava dalla loro parte, ma dall'altra il suo orgoglio non gli permetteva di chiedere una mano.
In quel preciso momento comunque, Zell entrò in classe, andandosi a sedere nel banco davanti a Lacie.
-Ragazzi, quei cani sono veramente arrabbiati. Poco ci mancava che mi sbranassero.-
Lacie ebbe un brivido, ma si contenne.
-Sapevo eri la persona giusta.-
Disse invece Khal allegro. Peccato che Hope era ancora bloccata per il resto della lezione.
-Quindi che cosa si fa adesso?-
Chiese Cirno, la quale sentendo la conversazione pur con vari banchi di distanza voleva partecipare.
-Non basta veramente andare per rompere a Brutus le ossa?-
Chiese ironico Astral.
-E Helena la vuoi lasciare impunita?-
Domandò invece Alexander.
-A lei ci penserò io nya.-
Lacie era tremendamente seria, e sapevano tutti che poteva anche esser pericolosa, ma Yume intervenne nella faccenda.
-C'è modo e modo per farla pagare a qualcuno. Il tuo Astral è il modo facile, ma non necessariamente il migliore.-
Stufo Astral si sdraiò completamente sulla sedia, sfregandosi le tempie un paio di volte.
-Bene allora. Se a qualcuno viene in mente qualcosa lo dica, ma se finisce l'ora e non ci sono idee io vado dritto con il mio piano.-
Tutti quanti rimasero in silenzio ed alcuni di loro cercarono di trovare qualche buona idea adatta a farla pagare ad entrambi.
Il silenzio si interruppe solo con le parole di Ayame.
-Io ho un'idea.-
   
 
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