Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: __aris__    06/05/2019    3 recensioni
Raccolta di flashfic dedicate alla coppia TyrionxSansa ambientate in un futuro dove gli Estranei sono stati sconfitti ed Aegon Targaryen siede sul trono di spade. In un tempo di pace potranno il lupo e il leone riconciliarsi?
-- prima storia su GOT che scrivo. premessa: in questa storia Grande Inverno è stata completamente distrutta dalla battaglia con il Re della Notte che è stato ucciso da Jon (visto che la decisione su chi dovesse ucciderlo è stata presa un po' a caso, solo per farci dire "non l'avrei mai detto", la ignoro) che è stato poi eletto nuovo re dei sette regni.
spero che vi piaccia e che mi lasciate un commento.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sansa Stark, Tyrion Lannister
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La mano di Tyrion è poco più grande di quella di un bambino, ma la pelle è più ruvida di quanto ricordasse. Certo non la si può paragonare a quella di un uomo d’armi, ma nemmeno alla mano soffice del giovane Tyrion Lannister conservata nei ricordi di Sansa. Per tenerle la mano è costretto a stare con il braccio alzato ma, nonostante la posizione debba essere scomoda, la sua stretta resta delicata e salda.
Il Folletto la conduce verso le sue stanze. Le stesse che una volta erano state le loro stanze e Sansa non può trattenere un colpo al cuore appena vede che all’interno è ancora tutto come lo aveva lasciato prima di scappare. Sono passati anni, né lei né Tyrion sono più le persone di allora, ma lì non è stato mosso nemmeno uno spillo.
Jamie.” Tyrion le lascia la mano. Nella sua voce c’è tutto il dolore di quella perdita. “Non ha permesso che nessuno toccasse niente.” Se non fosse stato per lui, Approdo del Re e tutti i suoi abitanti sarebbero stati inceneriti. Ma se quel colpo di spada ha salvato milioni di vite ha anche portato via a Tyrion la sua famiglia.
Sansa non risponde. Fa qualche passo verso quella che era stata il suo tavolo da toiletta. Le ampolle di vetro con le essenze profumate sono ancora nello stesso ordine in cui le ricorda. I fermagli d’oro e le spazzole d’argento sembrano essere stati appena posati. Erano stati il regalo di Cersei per il loro matrimonio: sul retro della spazzola di cinghiale è cesellato un leone su due zampe con una criniera riccioluta, mentre i fermagli sono decorati da rubini. “Li avete conservati.” Dice prendendo una forcina a forma di sole tra le mani.
Quando erano sposati amava osservare Sansa intenta a sciogliere le intricate acconciature che era solita portare. Fingeva sempre di leggere, ma con la coda dell’occhio la osservava disfare le trecce quasi ogni sera. Era un rituale: partiva sempre dalla destra e con delicatezza toglieva le forcine e scioglieva i nastri, poi le lunghe trecce rosse, quando aveva finito spazzolava tutta la capigliatura dalle punte salendo pian piano, infine faceva una treccia morbida per andare a dormire che fermava con un nastro celeste. Aveva imparato quei gesti a memoria a forza di guardali. Non era il modo gentile con cui le mani bianche di Sansa si muovevano agili in quel mare di rosso ad attirarlo, ma la pace che sembrava ritrovare con quei gesti familiari. “Sono vostri.” Metterli in un baule e dimenticarli avrebbe voluto dire anche dimenticare che un tempo erano stati legati e non avrebbe mai potuto farlo.
Sono regali di Cesei.” Risponde posando la forcina sul tavolo.
Tyrion sente la mancanza di quel momento, delle candide dita di Sansa tra quei lunghissimi capelli rossi, del rumore soffice delle innumerevoli spazzolate e di quegli occhi assorti.
Ho conservato l’anello.” Adesso Sansa sta guardando il divano su cui Tyrion ha dormito per mesi interi. “Posso ridarvelo, se lo volete. Immagino sia un cimelio di famiglia.” Prima di arrivare a Grande Inverno aveva provato a buttarlo in un fiume ma non ne aveva avuto il coraggio, poi, quando aveva diviso la camera con Ramsey Bolton, lo aveva conservato gelosamente, ben nascosto nel portagioie.
Quell’anello era di sua madre. Uno dei tanti dettagli crudeli del loro matrimonio: l’anello della donna che aveva ucciso al dito di colei che era stato costretto a sposare e che non lo avrebbe mai amato. “Quell’anello sarà per sempre vostro.” Non potrebbe darlo ad un’altra donna, come non potrebbe liberarsi delle cose di Sansa sul tavolo da toiletta.
Quando Sansa si volta ha gli occhi lucidi.
Non avrei dovuto portarvi qui.” Si erano promessi di ricominciare da capo, invece le aveva riportato alla mente ricordi infelici. “Mi dispiace.”
Va tutto bene.”
Sansa sorride. È un sorriso triste ma caldo, un sorriso che ultimamente gli regala spesso. Non è il sorriso che riserva a Jon o a Arya, ma non è nemmeno quel sorriso freddo come la Lunga Notte con cui lo aveva accolto a Grande Inverno qualche mese prima. “Volete ancora fare colazione con me?
Il sorriso di Sansa si allarga e si fa meno malinconico “Infinitamente, my lord.”



   
 
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