Serie TV > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: Flos Ignis    12/05/2019    1 recensioni
Storia ambientata alla fine della seconda stagione: Valentine e Sebastian sono morti, Lilith non è mai stata evocata e tutti gli eventi della terza stagione non sono avvenuti, sebbene in futuro potrei prenderne spunto.
L'ispirazione è giunta grazie alla puntata 2X05, in cui compare la strega Iris e la sua pozione, che consente alle donne shadowhunters di rimanere incinte dei demoni. Mi sono chiesta... e se non fosse stata solo Clary a berla?
Una storia d'amore che darà vita a una nuova generazione, una in cui il sangue degli angeli e quello dei demoni mescolato insieme sarà capace di rivoluzionare i vecchi pregiudizi di Cacciatori e Nascosti.
Dal prologo:
Non seppe di preciso cosa andò storto, ma doveva aver sbagliato qualcosa durante la preparazione, o non si spiegava il motivo per cui pochi secondi dopo si ritrovò piegato sul lavandino a rimettere tutto il contenuto del suo stomaco, sentendo dei tremendi conati che gli fecero girare la testa per svariati minuti.
Cosa diavolo gli stava succedendo?
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Clary Fairchild, Isabelle Lightwood, Jace Wayland, Magnus Bane
Note: What if? | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lightwood



L'istituto di Parigi aveva affrontato un bruttissimo periodo: un gruppo di fate ribelli e agguerrite aveva dato la colpa ai Nephilim di aver ridotto il loro territorio, decidendo di infrangere gli Accordi nella maniera più brutale che conoscessero.

Essendo le fate a guardia dei portali dimensionali, pur non possedendo singolarmente potere sufficiente a richiamare demoni di potenza superiore, unendosi in un piccolo gruppo avevano creato diversi grattacapi ai Cacciatori locali, che avevano richiesto l'aiuto di squadre proveniente da altri Istituti.

Da New York erano andati in soccorso Jace e Izzy.

Il biondo conosceva bene il territorio essendo andato spesso in missione in quella città, era stato mandato spesso con Alec in varie città europee per affrontare la varietà demoniaca in un altro tipo di ambiente.

D'altra parte, Izzy era piuttosto famosa per la sua conoscenza approfondita dei seelie e, più in generale, del mondo Nascosto e dei suoi segreti. Se qualcuno osava ribattere sul come ne fosse venuta a conoscenza, poi, lei sarebbe stata più che lieta di rimandare le eventuali rimostranze a dopo una lotta contro di lei su un ring.

O le reindirizzava ai suoi iperprotettivi fratelli quando non aveva tempo, tanto loro erano sempre ben lieti di trucidare i malcapitati con frecce e lame angeliche.

Le conoscenze combinate di Jace e Izzy aveva dato un notevole contributo alla risoluzione del problema, e dopo il loro arrivo il caso era stato risolto relativamente in fretta.

Sì, erano stati evocati moltissimi demoni, ma tutti di bassa lega, la loro forza risiedeva tutta nel numero e una volta scovato il covo dei loro evocatori era stato semplice interrompere la marea di attacchi demoniaci che avevano tempestato la città dell'amore nelle ultime settimane.

-Clary sarà felice di vederti tornare in anticipo solo per farle una sorpresa.- Isabelle gli lanciò un bel sorriso, più che lieta lei stessa di tornarsene a casa sua. Adorava quella città e i suoi bei negozi - oltre agli splendori di uomini che ti parlavano in francese -, ma nulla sarebbe mai stato confortante come essere a casa propria per lei.

-Lo credo anch'io. Siamo stati più veloci del previsto a risolvere il problema di quelle fate ribelli, ci meritiamo un premio!-

Isabelle gli sorrise maliziosamente, scostandosi i fluenti capelli corvini su una spalla con un gesto aggraziato tipicamente suo, prima di ribattere con un tono grondante ironia: - Ovviamente il prode soldato vuole una ricompensa molto speciale dalla sua dama...-

Jace sogghignò, trovandosi sulla stessa lunghezza d'onda della sorella acquisita.

-Ehi, chi sarei io per impedirle di elogiare la mia bravura e il mio coraggio in battaglia?- senza accorgersene si passò la mano tra i capelli dorati, gesto inconscio che faceva sempre quando flirtava.

Izzy a quel punto scoppiò a ridere, vedendo l'eloquente alzarsi di sopracciglia di quell'adorabile sbruffone che aveva per fratello.

-Clary ti darebbe una bastonata in testa se pretendessi con questo atteggiamento arrogante una ricompensa.-

-Sì, ma poi la riceverei comunque, e in più mi beccherei anche il premio di consolazione per essermi lasciato colpire da quella piccola furia rossa. Vinco in ogni caso, non ti pare?-

Risero insieme, carichi di una complicità nata da tutti gli anni che avevano passato fianco a fianco e da un affetto puro, privo di secondi fini.

Era diverso dall'amore di sangue che legava Alec e Izzy, come anche del legame tra parabatai che univa le anime di Jace e Alec, ma non era da meno: erano cresciuti tutti e tre insieme e, anche se legalmente non era possibile fare una cosa simile, sia Alec che Jace consideravano anche Isabelle parte del loro legame parabatai.

Nessuno di loro era mai solo, ma non erano nemmeno mai davvero solo in due.

Erano tre.

Tre Lightwood.

E quando andavano in missione, erano tre Lightwood a entrare e tre a uscirne.*

E non importava che nel giro di poche settimane Jace avesse cambiato quattro cognomi.

Jace Wayland era stato un bambino solitario e vittima della violenza di un padre che aveva, nonostante tutto, pianto alla sua scomparsa...

Jonathan Christopher Morgenstern in realtà non era davvero lui, ma lo specchio opposto dell'esperimento di un pazzo che aveva giocato a fare Dio con il sangue di due bambini mentre erano ancora nel ventre materno, dove nulla avrebbe mai dovuto osare toccarli...

Jace Herondale era il ragazzo che era sempre stato senza saperlo, con una famiglia a cui ignorava di appartenere e di cui rimanevano pochissimi membri...

...nonostante tutto ciò, lui rimaneva Jace Lightwood.

Perchè la sua intera anima urlava quell'identità, la pretendeva persino, perchè Maryse era sua madre, austera e autoritaria ma affettuosa e Max era il suo fratellino furbo e pestifero.

Perchè Isabelle era sua sorella, praticamente la sua versione mora e femminile. Lo stesso sarcasmo, la stessa corazza, le stesse debolezze, gli stessi difetti, lo stesso amore per la battaglia, lo stesso coraggio... e avrebbe potuto continuare all'infinito con le loro similitudini.

Perchè Alec era suo fratello, il suo parabatai, la metà mancante della sua anima. Erano nati per completarsi a vicenda, come due metà di un puzzle, due parti complementari di un Uno nato dallo stesso nucleo e poi sviluppatosi separatamente in due corpi.

Ed ecco il punto fondamentale su cui lui e Isabelle si sarebbero sempre trovati d'accordo, in ogni circostanza, anche se fossero state persone completamente diverse. Se anche non si fossero somigliati così tanto caratterialmente, c'era qualcosa su cui avrebbero sempre concordato, in qualunque versione alternativa di loro stessi: il modo assoluto in cui amavano Alec, con cieca fiducia e totale lealtà.

Mettendo un pugnale nella sua sacca delle armi, finirono di raccogliere i loro bagagli per poi incamminarsi velocemente verso il luogo in cui si sarebbe riaperto il portale che li avrebbe ricondotti a casa.

Camminando con tranquillità, mentre parlavano della missione appena conclusa e di ciò che avrebbero fatto una volta arrivati a New York, Jace, istigato dal precedente filo conduttore dei suoi pensieri, tornò indietro nel tempo, ripercorrendo le sue vicissitudini con i Lightwood, con la sua famiglia, fino ad arrivare al nodo cruciale di tutta la storia.

C'era stato un periodo in cui Alec si era allontanato da lui e Jace ne aveva sofferto come non mai. C'era voluto l'arrivo di Clary per smuovere abbastanza il suo riservatissimo migliore amico abbastanza da fargli buttare fuori tutto quello che aveva incamerato nel corso degli anni. E nonostante il terremoto emotivo che li aveva allontanati in seguito a tutta una serie incredibile di eventi, c'era stata la tutt'altro che spiacevole conseguenza che erano tornati ancora più uniti di prima, più di quanto lo fossero mai stati.

E Jace non poteva che esserne felice.



Pensare al suo parabatai aveva sempre l'effetto di acutizzare i suoi sensi e fu per questo che ciò che sentì lo agitò moltissimo.

Non l'aveva notato subito, perso com'era stato nei suoi pensieri, ma era un po' che avvertiva un leggero malessere allo stomaco, come se avesse mangiato qualcosa andato a male. Aveva ormai imparato a distinguere quando certe sensazioni derivavano da se stesso o da Alec, perciò non fu affatto felice nel notare che era il suo amico a soffrire. Non era capitato spesso, anzi, Alec era insolitamente resistente alle influenze persino per uno shadowhunter, ma proprio per questo la cosa era ancora più preoccupante.

Qualche minuto dopo la vaga nausea passò, ma in compenso Jace aveva accelerato il passo per tornare più in fretta che poteva a casa, mettendo fretta a Izzy, che fu costretta a corrergli dietro con dei tacchi assai scomodi.

-Isabelle, sbrigati, dobbiamo tornare. Alec...-

Non riuscì a terminare quella frase, perchè un terribile capogiro lo fece crollare a terra come mai nella sua carriera di guerriero si era permesso di fare, ma era il suo parabatai a stare male, così tanto che persino lui ne stava risentendo a tal punto da perdere il controllo del suo intero corpo per qualche secondo.

Una cascata di capelli corvini gli coprirono la visuale, e se il suo primo pensiero fu decisamente inappropriato alla situazione - i capelli rossi di Clary erano il miglior riparo in cui rifugiarsi da qualunque tempesta, ma anche quelli di Izzy erano confortanti, perchè sapevano di casa-, poi tornò subito presente a se stesso.

-Alec è nei guai. Non so cosa abbia, ma dobbiamo fare presto. Andiamo a casa da nostro fratello. Adesso.-





*Frase pronunciata da Isabelle nella terza stagione, adattata alla situazione.



 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Flos Ignis