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Autore: kogarashi    23/07/2009    6 recensioni
Perché quel qualcosa non è mai andato, non è più andato da quel giorno. Qualcosa quel giorno si è fermato, restando immobile nel tempo. Vorresti gridare il suo nome, gridarlo talmente forte da perdere di colpo la voce, talmente forte da farti male, così che forse il tuo grido possa giungere fino a lei, superare la distanza enorme che vi separa e raggiungerla. Vorresti che lo sapesse. Perché sai, di non averla mai dimenticata, neppure per un attimo.
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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SE TU TE NE VAI

SE TU TE NE VAI

 

 

 

[E ti sento ancora qui
come se tutto non fosse perso,
ma è così
quanto male mi fa

[…]
e mi dici che vai
ora è tardi e lo sai]

 

Ti svegli di soprassalto cadendo dal letto assieme a Pikachu, mentre Brock accorre verso di voi e vi guarda perplesso, non capacitandosi del fatto che a quasi 17 anni riesci ancora a cadere dal letto mentre dormi. Ma poco importa.

 

Sopraggiungono anche Lucinda, Zoey e Vera, arrivata da Johto per gareggiare nella competizione indetta da Adriano. Hanno sentito il tonfo dalla camera di fianco e sono accorse preoccupate, e per poco non scoppiano a ridere vedendoti in quella posizione stramba, mentre cerchi di riottenere quel contegno che solitamente hai in qualsiasi situazione. O che almeno tenti di avere.

 

Rimanete a discorrere per qualche minuto, poi non riesci più, hai bisogno di uscire e ti vesti, mettendoti addosso i tuoi soliti vestiti di sempre, che ricordano vagamente un’ape con il disegno della pancia di Totodile.

 

Esci fuori dall’albergo che ospita i concorrenti del Contest e vai verso il lago, appoggiandoti al freddo ferro che recinta la strada. E guardi l’acqua, con il tuo fido compagno Pikachu sulle spalle, silenzioso e tranquillo.

 

Neppure sa quanto in realtà ti senti strano in questo momento.

 

Neppure immagina il sogno che ti ha ridestato, facendoti tornare alla realtà come una secchiata di acqua gelida in pieno viso.

 

[come un sogno che va via
ti svegli triste
vorresti ti portasse via lontano
ora non piangere
sento che sei ancora parte di me

 sembra si facile]

 

 

Alzi il viso e guardi la luna che riflette la sua luce sull’acqua e i ricordi di quel sogno riaffiorano, inondando il tuo cuore di tristezza e malinconia, mentre cerchi invano di ricacciarli nel buio del tuo cuore.

 

“Il nostro incontro non è stato un caso... non posso credere che sia stato un caso incontrare proprio te fra tanta gente”

 

“Che cosa vuoi dire Ash?”

 

“Sono convinto che tutto quanto è successo solo perché era destino che ci incontrassimo e che diventassimo amici”

 

Appoggi la testa alla ringhiera e digrigni i denti chiudendo gli occhi, dolore, frustrazione, odio per te stesso. Sentimenti che attanagliano il tuo cuore.

 

Ti manca, solo dopo aver sognato quell’addio ti rendi conto di quanto fossi stato cieco quel giorno. Di come fossi stato superficiale nel lasciarla andare via, nonostante una parte di te non volesse, e tu questo lo sapevi fin troppo bene.

 

E una parte di te inizia ad odiare anche lei, tenti di odiarla.

 

Perché non ha mantenuto la promessa.

 

“Sarà solo per un breve periodo, giusto il tempo necessario per far si che  le mie sorelle tornino dal viaggio”

 

“Bugiarda” sussurri a denti stretti.

 

Ora più che mai ti manca, ora che hai rivisto Vera, ora che anche lei, come Gary, è tornata, ti domandi dove si trovi, ti chiedi perché lei non è tornata, perché non lo ha ancora fatto.

 

Torni a rialzare il viso, a costringere te stesso a fingere che non t’importi, che va bene, che va tutto bene. Perché tu sei Ash Ketchum, e non ti è dato di mostrare la debolezza. Almeno, questo è quello che ti ostini a pensare.

 

Non sai quanto sia sbagliato.

 

Perché lei viveva, viveva con tutta se stessa le sue emozioni, mentre tu, al contrario suo non ci riesci, non vuoi. Tieni dentro il dolore, e ora, che anche Pikachu ti guarda, intuendo che qualcosa non va cerchi di sorridere, perché non vuoi che gli altri si preoccupino per te.

 

Ma il pensiero ritorna costantemente a quel giorno.

 

Non importa se l’hai rivista a Hoenn, non ha nessuna importanza se ti ha atteso a casa pazientemente dopo il tuo viaggio in quel continente.

 

Perché non era quel giorno. Sapevi di non aver nessun diritto di chiederle di tornare, perché sapevi gia che ti avrebbe risposto negativamente.

 

“E’ una capopalestra ora”

 

Ti convinci di questo ormai da troppo tempo, come se questa fosse una scusante in grado di annullare il tuo dolore, come se questo pretesto più reale che mai potesse far arrendere per sempre la tua speranza.

 

Ma non è così, la odi, e al tempo stesso la vorresti con te, e in parte ti rendi conto di essere stato egoista, di aver sperato che da quella nave invece di Vera scendesse lei.

 

Pikachu continua a fissarti, preoccupato, picchiettando con fare consolatorio la zampina sulla tua spalla, come se avesse capito, come se avesse compreso che qualcosa non va. Ma non è così.

 

Perché quel qualcosa non è mai andato, non è più andato da quel giorno.

 

Qualcosa quel giorno si è fermato, restando immobile nel tempo.

 

Vorresti gridare il suo nome, gridarlo talmente forte da perdere di colpo la voce, talmente forte da farti male, così che forse il tuo grido possa giungere fino a lei, superare la distanza enorme che vi separa e raggiungerla.

 

Vorresti che lo sapesse.

 

Perché sai, di non averla mai dimenticata, neppure per un attimo.

 

Ma non lo fai, e torni a fissare le acque scure del lago. Incapace di mostrare la tua debolezza anche solo a Pikachu adesso.

 

“Va tutto bene Pikachu” sussurri con voce rotta.

 

Improvvisamente una luce vorticante appare nel lago, e il pensiero di quel sogno svanisce, mentre vedi nell’acqua l’ombra di un pokèmon mai visto e corri dagli altri, incurante ora di come il tuo cuore stia martellandoti nel petto.

 

Ignorando di come quel battito, non sia stavolta per l’eccitazione di aver visto un nuovo pokèmon.

 

Quei battiti, stanno piangendo…

 

 

 

[nella mia mente
tu ci sarai
ovunque sei ovunque vai
com'è difficile parlare mentre piangi
e non sai che io ti amerò
e senza te come farò
e scusa se solo adesso ho capito
che non vivo se tu te ne vai]

 

 

 

  
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