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Autore: Erica K Lovett    13/05/2019    0 recensioni
McAle prese un sigaro, lo appoggiò tra le labbra e lo accese
-Sai...io e te abbiamo sempre avuto una cosa in comune, qualcosa che ci legava nell'animo seppure fossimo così diversi...e vuoi sapere cos'era?- aspirò una boccata e guardò l'uomo divincolarsi
-...la malvagità-
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Quel maledetto ragazzino non si è ancora fatto vivo, andrò io personalmente- James Black inforcò il cavallo senza pensarci due volte
"Non ci si può fidare proprio di nessuno di questi tempi" il rancore ardeva negli occhi dell'uomo come brace
"Questa volta non dimenticherò il colpo di grazia...dritto nel cuore" Jolene attendeva l'arrivo di Syrius sull'accogliente uscio
-Fratello!?Cosa ci fai qui?-
-Syrius non ha più fatto ritorno...-
-Merda! Ma non sapeva nulla di Lucas, vero?-
-...credo abbia rovistato nel mio ufficio mentre ero ubriaco...-
-Diamine! Posso andarlo a riprendere, se vuoi...-
-Inutile...sarà già molto lontano, ma non importa, che corra pure da McAle, lo aspettermo a braccia aperte...il ragazzo?-
-Dorme come un agnellino, sembra che il sonnifero abbia fatto effetto...-
-Molto bene-
                                                                                                           *
Jinger riaprì gli occhi giusto in tempo per ammirare il cielo stellato
-Ben svegliata, bella addormentata- il dolce sorriso di Suzanne lo riportò alla realtà
-Siamo ancora in viaggio?-
-Sì e continuando a questo ritmo non dovremmo metterci troppo-
-Ma devi riposare o arriverai senza forze in città-
-Oh,non dire sciocchezze, Jinger-
-Sei proprio sicura di non voler riposare abbracciata a me?- la ragazza bloccò d'improvviso i cavalli
-Ehi, Suzanne, potevi almeno avvertire, questo carretto non è una locomotiva indistruttibile!-
Lerry sembrava più preoccupato per la propria incolumità
-HO SONNO! PARECCHIO SONNO!-
-Ma non dovevamo...-
-BUONA NOTTE!- McAle rise sommessamente per non dare nell'occhio
-Peccato che questo sia un vecchio carretto di legno cigolante, altrimenti non avrei aspettato la luna di miele-
-Credimi, zucchero, non sono nelle condizioni psico-fisiche per qualsivoglia attività fisica- Suzanne sorrise maliziosa e gli sussurrò sulle labbra
-...ma io conosco parecchie magie per rimetterti in sesto- il cowboy le morse il labbro inferiore ardentemente
-...e non vedo l'ora di provarle tutte. Buona notte, Suzanne- la ragazza, rigida come una statua per l'imbarazzo, si adagiò a Jinger e chiuse gli occhi, sospirando dolcemente.

Il movimento ondulatorio del carretto sembrava il tenue sciabordio delle onde
-Guarda come dormono beati- Lerry aveva preso il posto del conducente.
McAle aprì gli occhi trovando Suzanne al suo fianco, ancora dormiente
-Diamine, mi sembra di aver ronfato per un'eternità...perchè non ci avete svegliati?- il cowboy si strofinò gli occhi
-Dal vostro russare mi è parso di capire che avevate bisogno di un lungo sonnellino e poi...sorpresa!- all'orizzonte apparve la città, all'imbrunire sembrava persino più accogliente
-Hmmm...dobbiamo ripartire! Ma, cosa...Lerry? Oh, siamo arrivati? Molto bene. Credo che dormirò ancora un po'- Suzanne adagiò la testa sulla coscia dell'amato pistolero.
-Signori, siamo giunti a destinazione- Jude corse verso il gruppetto
-Uhhh! Ce l'avete fatta! Venite, vi mostro le stanze- Lerry e la locandiera scesero dai carretti e seguirono lo sceriffo baldanzosi
-Scusate! Io avrei qualche piccolo problemino, qui!- Suzanne non era proprio la leggiadra fanciulla aggraziata delle favole e portarla come una principessa, con il lungo vestito, non era impresa da poco
-Sai tesoro, non sembravi pesare così tanto....mi sto ricredendo- la ragazza, scomposta e mezza addormentata, non sembrava preoccuparsene
-Sei tu che mi hai vista nuda e sai benissimo dove sia ripartito tutto il mio peso, caro- McAle a fatica raggiunse Jude, dopo dieci sudatissimi minuti -Bene, sceriffo...sono pronto a salire nella mia camera e a buttarmi a peso morto su un bel letto morbido-
-Oh, ma certo, vi ho preparato una stanza molto speciale...si trova nell'edificio di fronte- McAle sbarrò gli occhi
-Ti prego, posso dormire anche sul pavimento del tuo ufficio...-
-...MOOOOOLTO SPECIALE- Jude fece l'occhiolino al cowboy.
Jinger e Suzanne salirono le scale affaticati
-Sono proprio curiosa di vedere la stanza che Jude...-la ragazza spalancò la porta, rimanendo inorridita
-Interessante il suo gusto per l'arredamento, spero solo non abbia allestito anche i preparativi per il matrimonio- la stanza pullulava di animali impagliati, piante e uno strano odore di bosco pervadeva l'aria
-Beh...io ho un'idea- McAle, con parsimonia, accantonò in un angolo tutte le cianfrusaglie e Suzanne lo aiutò
-Molto meglio, non avrei mai dormito al pensiero di essere osservato da un gufo impagliato- Jinger si stese sul pesante letto, noncurante del cigolio assordante
-Per lo meno questa notte la mia schiena non sobbalzerà su quel vecchio carretto...sono anziano ormai- l'autoironia era la chiave giusta per aprire ogni porta e Jinger riconosceva di averne un disperato bisogno, ultimamente
-Hai ragione, non oso immaginare come facessi ad accamparti al freddo, tutto solo, nel deserto...sai, prima di conoscere me e Lucas...è davvero dura la vita da cowboy- McAle abbozzò un sorriso
-Ad un certo punto ci fai l'abitudine, io e la solitudine siamo grandi amici, io sopporto lei e lei fa lo stesso con me...- Suzanne lo guardò amareggiata e lo strinse a sè, dandogli un bacio in mezzo alle labbra
-Non devi più preoccupartene ora...-il cowboy sospirò e, di nascosto, agguantò uno dei soffici cuscini
-Che ne dice di...- Jinger abbassò la voce e Suzanne si avvicinò
-Tesoro non posso capirti se parli...- una cuscinata le arrivò proprio dritta sulla spalla
-Ah, è così?- la ragazza rispose all'affronto con un colpo dritto sul fianco del cowboy
-Stai sfidando uno dei migliori pistoleri del far west- Suzanne evitò il colpo
-Questo è tutto da vedere!- la ragazza saltò in braccio a Jinger ed entrambi risero spensierati, circondati da centinaia di piume volanti
-Sai, credo di non voler aspettare domani- confessò il cowboy
-Per cosa?-
-Per questo- McAle saltò al collo della ragazza, mordendola lentamente.
Suzanne spense la luce senza pensarci due volte.
                                                                                                          *
Il cowboy accarezzò la spalla della fanciulla, la carnagione cerea risaltava ancora di più accanto ai capelli di fuoco di Suzanne e i raggi del sole illuminavano il volto della giovane, dando risalto alle lentiggini, esaltando i lineamenti delicati
-Buongiorno signorina- la ragazza sorrise sollevata
-Sai, ogni volta che ci addormentiamo insieme ho sempre il terrore di risvegliarmi sola, non voglio più...-Jinger le accarezzò il viso
-Pensa un po', da oggi non lo sarai più...dovrai sopportare il mio russare tutte le sere-
-E tu la mia testardaggine- la ragazza non gli risparmiò una linguaccia
-Sveglia, ragazzi! Dovete sposarvi! Ma come? Non siete ancora pronti?- Jude spalancò la porta
-Oh...ehm, ho interrotto qualcosa?- la ragazza avvampò vedendo McAle a torso nudo
-No, affatto...cinque minuti e siamo pronti- Suzanne rise sommessamente
-Per fortuna avevi il lenzuolo addosso-
-Già...meglio prepararsi in fretta prima che la voce si sparga e accorrano a frotte-.
Nel bel mezzo della città gli invitati e il banchetto nuziale attendevano l'arrivo degli sposi
-Sono così agitata, mia figlia finalmente si sposa!- Lerry consolò la locandiera in preda all'emozione
-Chissà perchè c'è voluto così tanto per trovarle un marito- sussurrò l'uomo tra sè e sè.
-Padre!- l'intera tribù Navajo avanzava verso il rinfresco
-Abbiamo portato qualche specialità della casa- ogni donna e bambino aveva tra le mani un vassoio ricolmo di cibo o bevande
-Gentile da parte vostra-.
Zio Earl e Aba riempivano abbondantemente i calici di guerrieri, donne e cittadini
-Quanto amo le feste! Ma dove sono gli sposi?- zio Earl si guardò in giro ma nessuna traccia dei due, si avvicinò alla locandiera
-Lei deve essere la mamma di Suzanne...salve, sono lo zio di Jinger, per caso ha visto quei due?-
-Oh, salve...credo si stiano preparando, ma andrò a controllare-
-Credo che la seguirò-.
Lerry, inaspettatamente, incrociò lo sguardo sbigottito del capo tribù, si avvicinarono l'uno all'altro
-Credo di conoscerla...-
-Sì...facevo parte dei seven sins...- Lerry abbassò lo sguardo, mortificato, ricordando la precedente vita da bandito.
Il capo tribù, consapevole del pentimento dell'uomo, sorrise a Lerry
- Che ne dice di...come dite voi cowboy? Oh, certo, una gara di bevute?- l'ex bandito alzò lo sguardo con aria di sfida
-Ma certo! Non rinuncio mai ad una bevuta!-.
Suzanne si guardò attraverso lo specchio della stanza, il vestito le calzava a pennello.
Appoggiò una mano sul proprio riflesso e si accarezzò il viso, incerta, era davvero lei quella donna?
-Oh, tesoro! Sei stupenda!- la locandiera corse ad abbracciare la figlia
-Sembri proprio una principessa-
-Oh, mamma, non esagerare!- sorrise la ragazza
-Come vorrei che tuo padre fosse qui per poterti vedere- una lacrima solcò la guancia della donna
-Sono sicura che non ha preso impegni per oggi e mi sta guardando da lassù...- Suzanne strinse le mani della madre
-Oh, bambina mia...non farti attendere, ti aspetto giù...-.
Suzanne uscì dalla camera da letto, il suo sguardo incrociò quello di Jinger, entrambi rimasero immobili, senza parole
-Sei meravigliosa...- Suzanne sorrise al cowboy, imbarazzata
-Anche tu- la camicia candida dava risalto ai muscoli di McAle.
Nessuno dei due riuscì a proferire altre parole, Suzanne sentiva le gambe tremare, mentre il cuore di Jinger sembrava impazzito nel petto
-Credo ci stiano aspettando...-
-...certo, andiamo- si presero a braccetto e scesero dalla lunga scala.
Era la prima volta che Jinger vedeva tutti quegli sguardi meravigliati in un unico luogo, sentiva di essere una della attrazioni principali.
Suzanne, al suo fianco, era paonazza- Psst...Jinger? E ora che si fa? Sto morendo di fame...-
-Già...io corro al buffet- la ragazza trattenne una risatina nervosa e, come inseguiti da un gruppo di banditi, si gettarono a capofitto sul rinfresco, agguantando qualsiasi cosa gli capitasse sotto mano
-Signori! Vi prego!- un uomo alto e austero richiamò gli sposi all'ordine
-E questo chi diavolo è ?- Lerry era sbigottito
-Vi suggerisco di seguirmi per la celebrazione, da questa parte- Jinger e Suzanne si guardarono e, discretamente, si pulirono la bocca con le mani. -Prego, si avvicinino gli sposi...ecco, appena un po' più lontano-
Lerry osservò corrucciato il prete
-Bene, cominciamo- Jinger scrutò la folla e abbassò lo sguardo, deluso
-Non preoccuparti, arriverà, ne sono sicura- la ragazza accarezzò il viso del cowboy
-Mi scusi! Questa è una celebrazione ufficiale!- Lerry si alzò e si avvicinò all'uomo austero
-E tu saresti un dannato prete?- gli strappò dalle spalle la tonaca e se la infilò
-Chi è lei! Come osa interdire una celebrazione ufficiale...- Lerry sfoderò la pistola, ridendo, e puntandola al vecchio
-Credimi, meglio se ti fai da parte, amico- il prete si allontanò con gli occhi sbarrati.
-Signori, questi due ne hanno passate tante, credo sia proprio giunto il momento di unirli per sempre...giusto per evitare altri casini- la folla rise divertita, solo il prete incrociò le braccia sul petto ossuto
-Signor Jinger McAle, vuole prendere come sua legittima sposa questa deliziosa, nonchè irritante, damigella?- Suzanne guardò Lerry indispettita
-Non sono mai stato più sicuro-
- Ne sei veramente certo, amico?- la ragazza polverizzò Lerry con gli occhi
-D'accordo, d'accordo...e vuoi tu, Suzanne, prendere come tuo legittimo sposo questo malconcio ma affascinante pistolero?- la ragazza non aspettava altro
-Lo voglio-
-Signor McAle, in questo caso, può baciare la sposa-
-Sacrilegio! Non sono le parole...- Jude colpì il prete in testa con il bastone del padre.
I due sposi si presero per mano e chiusero gli occhi, le loro labbra volevano solo sfiorarsi, ma, in lontananza, un giovane a cavallo interruppe il bacio
-E' uno dei seven sins!- lo sposo era preoccupato
- Cerco il signor McAle è molto urgente!- il cowboy si avvicinò a Syrius
-Di che si tratta?-
-Lucas...è tenuto prigioniero-
-Come posso sapere che non mi stai prendendo per i fondelli,ragazzo?-
Syrius, risoluto, rispose- Non puoi, so solo che quella...Jolene...lo tiene prigioniero...lei e suo fratello ti aspettano, solo-
-Jolene!- Lerry raggiunse McAle
-E' una donna molto pericolosa , nonchè la sorella di James Black, la accettò nei seven sins quando tu te ne andasti. Jinger, sarà un duello impari...- il cowboy accese un sigaro, si sistemò il cappello e sorrise all'orizzonte
-...e allora non facciamoli aspettare-
-Io non ti lascio andare da solo- Suzanne appoggiò una mano sulla spalla dello sposo
-Io sono con te, amico- Lerry fece lo stesso
-Pensate per caso di andare senza di noi?- Jude e il capo tribù sorrisero al gruppetto
- Molto bene, seguitemi, farò strada-.
                                                                                                            *
La resa dei conti era vicina, con il sole, il vento e la pioggia McAle non si fermò, sapeva che quello scontro avrebbe deciso la sua sorte per sempre. -Siamo quasi arrivati, ma non si faranno vedere se non sarai da solo-
-Accontentiamoli, allora...io per primo, se qualcosa non andasse secondo i piani vi farò un fischio, d'accordo, Lerry?-
-Ricevuto, capo!-
-Eccola! Riesco a vederla!- McAle fece cenno al gruppo di fermarsi
-Buona fortuna, Jinger!- il cowboy si inchinò e ripartì a cavallo.
Il fruscìo del vento sembrava un avvertimento
-Heilà? C'è nessuno?- il silenzio amplificò la voce di Jinger
-Perchè se non c'è nessuno me ne vado!-
-Oh, Jinger, non fare l'idiota- sussurrò Suzanne tra sè e sè
Jolene avanzò lentamente, teneva in ostaggio Lucas - Bene, bene, guarda chi si rivede, McAle...non riuscivi proprio a stare lontano dal tuo fedele cagnolino da guardia, vero?- lo sguardo algido della donna era carico di odio
-Hey Jinger- Lucas, imbarazzato, salutò con la mano il cowboy.
McAle le sorrise con aria di sfida- Se tu questo lo chiami amore, allora ti consiglio un buon terapista- Lucas rise sommessamente, Jolene sembrava parecchio stizzita
-Ti importa davvero di questo ragazzino? Non è nemmeno il tuo vero fratello- Jinger non abbassò la guardia
-Hai ragione, non è mio fratello...Tempo fa era un comune ragazzino, uno come gli altri, voleva solo vivere l'avventura della sua vita, era immaturo, stupido e avventato...- Lucas abbassò lo sguardo, mortificato
-...Poi è successa una cosa che non credevo davvero possibile, mi ha ridato...speranza. Tutti quegli anni , a vagare nel deserto, per capire che lui, lui...era la mia casa- una lacrima solcò il volto di Jolene e Lucas guardò il cowboy dritto negli occhi
-Il tuo caro fratellino cos'ha fatto per te?-
-Nulla che ti riguardi- James Black posò una mano sulla spalla della sorella
-Mettere in pericolo la sua vita per riprenderti la tua, James? Davvero?- Black avanzò sicuro di sè
-Ho scelto lei perchè mi fido e chi, meglio di lei, poteva rimpiazzare il mio migliore pistolero se non una donna capace di uccidere anche con lo sguardo, vero, Jolene?- la ragazza sembrava assente
-...certo, fratellino-
-Le ho dato tutto quello che meritava, una casa, un lavoro, tutto quello che sa gliel'ho insegnato io! E' a me che deve la sua intera esistenza!-
-Stai per caso dicendo che senza di te sarei una nullità?- Black si girò verso la sorella
-Jolene! Non dire sciocchezze! Non mi sembra proprio il momento di discuterne!-
-Tu non stai mai ad ascoltarmi!- Lucas approffittò del momento e riuscì a svincolarsi dalla stretta della donna, ma James Black sfoderò la pistola e colpì il ragazzo alla schiena.
-Lucas!- McAle corse verso il ragazzo riverso a terra, ma James sparò un secondo colpo dritto al cuore di Jinger.
Jolene rimase immobile, il sole si oscurò e un tuono ruppe il silenzio
- Cosa diavolo hai fatto!? Perchè hai sparato a Lucas!- la donna strattonò il fratello
- Pensi ti avrebbe sposato comunque dopo tutto questo, stolta?-
- Chi ho avuto accanto per tutti questi anni? Sei solo un fantoccio mosso dall'invidia, un inutile fallito rancoroso... e io sono stata una stupida...io avrei rischiato la vita per te!- James puntò la pistola contro la sorella
-Credi di essere migliore di me? Avresti fatto lo stesso!- Jolene si allontanò dal fratello
-No...io non sono come te, io sono ciò che tu mi hai fatto diventare...-.
McAle si rialzò, indenne, la pallottola era rimasta incastrata nel diario di cuoio
-Diamine, quest'uomo è fatto d'acciaio!- il cowboy corse verso Lucas e lo prese tra le braccia
-Coraggio, ragazzo, sveglia...- lo scosse un po'
-Ho detto sveglia!- Jinger gli mollò uno schiaffo sulla guancia, qualche goccia di sangue macchiò il terreno arido
-No, ti prego...ti prego...non puoi lasciarmi anche tu...- le lacrime, ormai un ricordo lontano, scesero sul viso del cowboy
-Forza, dannazione! Svegliati!- Jinger adagiò il viso sul petto del ragazzo, chiuse gli occhi e con voce tremante intonò la canzone che sua madre gli cantava da piccolo per farlo addormentare
-I walk...through the valley...of the shadow of death...
and I fear...no evil...
and my mind, my gun...they comfort me...
because I know I'll kill my enemies... when they come...- una lacrima bagnò gli occhi del ragazzo
-...but I can't walk on the path of the right...
'cause I'm...wrong-
-Mio Dio, ti prego, Lucas, svegliati- Suzanne stava pregando con tutta la volontà che aveva nel cuore
-Ho bisogno di te, ragazzo...ho un disperato bisogno di te- una lacrima cadde sulle labbra del giovane
-Tu...non hai bisogno...proprio di nessuno...tu sei...Jinger McAle, il lupo solitario...ti voglio bene...fratello- Lucas strise la mano del cowboy e richiuse gli occhi
Jinger appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo gemendo di dolore- Non ti dimenticherò- adagiò il corpo inerme e abbassò lo sguardo.
- Sembra proprio che abbiamo fatto centro, sei pronto a seguirlo nell'aldilà?- James Black puntò la pistola dritta alla fronte di McAle, davanti allo sguardo sgomento di Jolene.
Jinger guardò dritto negli occhi Black, l'odio represso in tutti quegli anni, l'amarezza, e il dolore riaffiorarono
-Adesso basta fare il bravo cowboy- Jinger sparò un colpo sul piede di James, il bandito indietreggiò in preda al dolore
-Maledetto bastardo!- Black tentò di mirare ma una pioggia di frecce atterrò a pochi centimetri da Black
-Jolene, muoviti! Vuoi per caso diventare pasto per gli avvoltoi?- James Black salì a cavallo e partì al galoppo
- Questa volta sei morto, figlio di puttana!- Jinger non esitò e lo seguì.
Jude, Lerry e Suzanne, sul carretto, si precipitarono all'inseguimento di Jolene.
                                                                                                               *
-Con quella cariola non andrà molto lontana!- Jude scoccò una freccia, ma andò a vuoto
-Merda!-
-Coraggio, sceriffo! Riprova!- Jude si concentrò e colpì la spalla della ragazza
-Più veloce, Lerry! Ho avuto un'idea!- Suzanne si mise in piedi sul carretto
-Sei impazzita, per caso! Se non sto attento finiamo nel dirupo!-
-Tu avvicinati e basta!- la ragazza si spinse pericolosamente in avanti
" Per fortuna non ho il vestito da sposa"
-Ancora un pochino!- Lerry fece schioccare le redini e Suzanne si lanciò sul carretto di Jolene
-Maledetta meretrice!- Suzanne prese la donna per il collo
-Tu! Tu hai portato via mio fratello, lo hai allontanato da me, gli hai confuso le idee e lo hai anche ammazzato! Se non fosse per te lui sarebbe ancora vivo!- strinse la presa, guardandola con occhi di fuoco
-Ti prego, io non volevo che finisse così! E' sempre stato amorevole con me, io...l'ho trattato come un cane, l'ho tradito e non gli ho dato quello che cercava...l'amore che solo Jinger poteva dargli...- una lacrima scese sul volto della donna, ma Suzanne non si lasciò impietosire
-...mi dispiace...ogni sorella farebbe ciò che è giusto per il proprio fratello...ma questa volta avevo torto-
Jolene allontanò la ragazza e si gettò giù per il dirupo a braccia aperte, una lacrima scese sull'ultimo sorriso della donna
                                                                                                     *
-Fine corsa, James!- il cavallo giunse ad un enorme spiazzo
-Da qui non si scappa- McAle sfoderò la pistola
-Sei davvero sicuro che questa sia le resa dei conti, Jinger? La tua vita è sempre stata dare la caccia a me...se mi uccidi quale sarà la tua ragione per vivere?- il cowboy strinse più forte la colt 45
-TU hai ucciso la mia unica ragione per vivere! E finchè io sarò in vita...anche tu non ne avrai nessuna- la pallottola trapassò la spalla del bandito, una seconda il braccio destro e la terza una gamba
-Stammi lontano, pazzo!- Black, con mano tremante, sparò parecchi colpi a vuoto.
I ricordi insieme a Lucas offuscarono la mente del vecchio lupo, la furia e la violenza di quando apparteneva ai seven sins riaffiorarono e si riversarono su James Black.
McAle strinse la presa sul collo del bandito, i suoi occhi supplicavano di lasciarlo in vita, ma Jinger era ormai fuori controllo
-Soffrirai come un cane, Black, e quando avrò finito con te, andrò a stanare quella puttana di tua sorella e la ucciderò lentamente, la guarderò dritta negli occhi e sorriderò, ohh, non sai come sorriderò nel vederla supplicarmi di lasciarla andare, proprio come il suo prode fratellone, vero?-
Black si dimenava, incessantemente, ormai senza più forze.
McAle prese un sigaro, lo appoggiò tra le labbra e lo accese, senza mollare la presa su Black
-Sai, James...anche quando eravamo grandi amiconi...ho sempre pensato che avessimo qualcosa in comune, sai cos'era?- il cowboy espirò il fumo e sospirò
-La malvagità- prese il sigaro ancora acceso e lo piantò nel petto di Black, il bandito emise un urlo sordo.
-Addio James, è stato bello ma non può funzionare tra noi- McAle sorrise soddisfatto e puntò la pistola dritta in fronte al bandito.
La pallottola oltrepassò il cranio dell'uomo, il volto di Jinger era completamente ricoperto di sangue
-...e non rialzarti- McAle si alzò e sparò un colpo nel petto di Black, poi un altro e un altro ancora, Jude appoggiò una mano sulla spalla dell'amico
-E' finita- la pioggia cominciò a scendere incessante.
Jinger si accasciò a terra e, con le lacrime agli occhi, urlò a squarciagola.
Quel giorno il far west era silenzioso, morto...era in ascolto di Jinger McAle.
                                                                                                       *
Il sole stava calando sulla landa desolata
-...voleva vedere le montagne, diceva che avevano un fascino particolare...- McAle adagiò il corpo di Lucas sulla verdeggiante montagna in fiore, tutto il gruppo era pronto a porgere l'ultimo saluto
-Quando mi hai legato la prima volta avevi la ferocia di una tigre, avresti potuto uccidermi...ma non lo hai fatto, mi hai risparmiato e mi hai trattato come...una persona, come un amico, ti ringrazio- Lerry si chinò e si tolse il cappello, lasciando spazio alla locandiera
-Figlio mio, il giorno prima eri solo un aiuto cuoco e il giorno dopo eri un eroe, mi pento di averti tarpato le ali per così tanto tempo...e di non averti stretto di più a me, perdonami...una madre non dovrebbe mai seppellire un figlio, mai...- la donna corse in lacrime da Lerry
-Ragazzo, tu hai riportato speranza in questo vecchio cuore, non eri mio nipote...ma sei stato come un figlio per me, insegnagli a sorridere, lassù- il vecchio zio si tolse il cappello e Aba adagiò sul ragazzo il ricamo donato precedentemente a Earl.
L'intera tribù Navajo porse un saluto d'addio, il capo si avvicinò a Lucas e appoggiò sul petto del giovane una pietra azzurra
-Ti proteggerà nell'aldilà, che gli spiriti guidino il tuo cammino, giovane aquila-.
Jude prese la mano inerme del ragazzo
-Eravamo proprio una gran bella coppia, io e te, litigavamo proprio come fratello e sorella, senza di te chi mi avrebbe sfidato nelle gare di bevute? Io ti aspetto, eh, non mi muovo da qui- Jude sorrise a Suzanne per consolarla
- Hai visto, fratellone? Sono riuscita finalmente a sposarmi- le lacrime annebbiarono la vista della ragazza
-Ora puoi stare accanto a papà, non sarà più solo, mi raccomando, proteggilo bene...oh, e non ti preoccupare, la strega cattiva se n'è andata, non tornerà più per farti del male...mi manchi così tanto- Suzanne baciò dolcemente il fratello sulla fronte
. Jinger sospirò e si fece avanti- Ehi, come...come va? Che domanda idiota...è solo che...tu sei ancora nei miei ricordi, rimembro ancora quando mi hai portato a ballare e ci siamo sbronzati come due incoscienti, tu volevi rimanere con me...ma io ti ho lasciato andare...litigavamo dicendo di odiarci, e poi, al mio risveglio ti ritrovavo accanto a me...hai visto, ho mantenuto la promessa...le montagne sono come te le aspettavi? secondo me...sono...troppo verdi...- una lacrima rigò il volto di Jinger
-Non ho mai pianto così tanto in vita mia...e non è nemmeno per una donna- il cowboy tentò di sorridere ma, più provava, più le lacrime scorrevano silenziose
-Ti odio, Lucas...ti odio per avermi lasciato da solo, ti odio per avermi ridato speranza, ti odio per avermi fatto...vivere ancora...ti prego, svegliati...fratello mio...-
la corrente del ruscello scorreva rapida e silenziosa e fu in quel momento, quando l'ultima lacrima di Jinger cadde sul volto di Lucas, che la piccola moneta arrestò la sua corsa, per sempre.
                                                                                                             *
Come ogni sera, Jinger era sotto la veranda della locanda, Suzanne si sedette accanto al marito e lo guardò dritto negli occhi
-Non tornerà più, vero?- la ragazza abbassò lo sguardo
-No...- il cowboy prese tra le mani il viso della sposa, i suoi occhi azzurri erano esattamente come quelli del fratello, Jinger distolse dolorante lo sguardo dalla ragazza.
Suzanne aveva capito, sentì il cuore frantumarsi ma lo amava troppo per non lasciarlo andare
-Non riesco...non riesco nemmeno a guardarti negli occhi senza pensare a lui...-
Suzanne fece un profondo sospiro, consapevole del più grande errore che stava per commettere
-Lo so...sei libero, puoi andare-
-Ma...- Jinger la guardò distrutto
-No, basta, ne ho abbastanza di questa storia! Ne ho piene le scatole di te, vattene!- la ragazza lanciò la fede nuziale e McAle abbassò lo sguardo
-Va bene...se è questo che vuoi- il cowboy ammirò per l'ultima volta la ragazza e si allontanò a cavallo
" Grazie, Suzanne...ti amo".
La ragazza scoppiò in lacrime
- Abbi cura di te, Jinger. Ti aspetterò, per sempre-.
Esiste una leggenda che narra la storia di un cowboy, Jinger McAle è il suo nome, lo chiamavano " Il lupo solitario", si dice che il suo cuore non troverà mai una casa, ma nessuno conosce la verità...tranne tu.

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