Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Minghio96    20/05/2019    1 recensioni
[SPOILER 8X06]
Mia personale interpretazione di cosa succede a Drogon nel finale dell'ultimo episodio della serie.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daenerys Targaryen, Drogon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Drogon osservò ancora il Trono, o almeno quello che ne restava.
Davanti a un incredulo Jon, il possente drago afferrò la sua amata madre e si innalzò in volo verso il grande cielo grigio, sparendo da lì a poco tra le fitte nuvole.
L’aveva amata con ogni fibra del suo essere, avrebbe fatto l’impossibile per lei, ma era un immenso amore che non avrebbe avuto destino felice.
Prima i suoi fratelli e adesso sua madre.
Non per colpa di Jon o di chiunque altro, per colpa di quel maledetto Trono che è rimasto silenzioso a osservare nella sua onnipotenza le vite spezzate, le stragi premeditate e il sangue versato dopo tutto questo tempo sulle terre di Westeros.
Quel Trono era divenuto un simbolo malato di potere, di follia e di assoluta devozione a chiunque ci si fosse seduto sopra.
Nel fuoco è stato forgiato e nel fuoco se n’è finalmente andato.
 
“Andrò verso Essos, ritornerò a Valyria dove la mia stirpe ha avuto inizio, dove mia madre avrà una degna sepoltura e i miei fratelli potranno rinascere, non è finita, non lo sarà mai finché i draghi potranno ritrovare la via della luce e tornare a popolare anche loro questo mondo” pensò Drogon mentre solcava i cieli con la morte nel cuore, non pianse, trattenne le lacrime con una grande forza interiore, sapeva bene che Daenerys non avrebbe sopportato veder piangere suo figlio.
 
Tra i possenti mari e le onde funeste, la penisola di Valyria apparve sempre più vicina e i resti della sua Fortezza erano ben visibili, l’area era abbastanza grande da permettere a Drogon un atterraggio all’interno delle rovina della stessa Fortezza.
Il drago si diresse nelle rovine di una grande sala, dove posò delicatamente il corpo di Daenerys al centro, come per non destarla dal suo dolce sonno.
La guardò profondamente in quegli occhi chiusi e senza vita che non si sarebbero mai più riaperti, lo sapeva fin troppo bene.
Tale era la sua bellezza anche nella morte che non ebbe cuore di seppellirla, i suoi capelli color platino dei sogni risplendevano illuminati da un raggio di sole che aveva perforato le grigie nuvole, risplendendo su Valyria con tutta la sua lucentezza.
Drogon sfiorò col suo artiglio il pugnale di Jon ancora conficcato nel corpo di sua madre, e con grande sorpresa del drago, la lama iniziò a brillare di una luce bianca che stava avvolgendo la donna e il drago.
Drogon afferrò la lama con i suoi artigli e iniziò a tirare verso di sé per estrarla.
Ma un improvviso fascio di luce lo perforò ed ebbe un sussulto.
 
“Madre?”.
 
I suoi occhi si spalancarono, Daenerys era in piedi di fronte a lui, un sorriso lucente sul suo volto ma un’espressione affranta e provata da tutto ciò che era successo negli ultimi giorni.
Aveva ucciso migliaia di innocenti, raso al suolo Approdo del Re e trasformatasi in un essere assetato di potere. Forse adesso provava pentimento per le sue gesta? Ma in fondo era la Madre dei Draghi, lei era una vera Targaryen e nelle sue vene scorreva il sangue folle di suo padre.
Le sue azioni erano già state scritte, il suo destino si era già compiuto, e forse adesso avrebbe potuto espiare le sue colpe in un altro mondo alternativo.
Si avvicinò al drago.
La sua mano accarezzò dolcemente il viso di Drogon.
 
“Va tutto bene figlio, tua madre è orgogliosa e sarà sempre con te. Puoi andare adesso”.
 
La luce svanì insieme a Daenerys in un violento abbaglio, Drogon chiuse gli occhi e quando li riaprì, della donna non c’era traccia, il suo corpo era come dissolto nel nulla ma tra i suoi artigli il drago stringeva ancora il pugnale di Jon.
Comprese finalmente che il destino di sua madre era quello, tutto era già stato preannunciato e non si poteva tornare indietro in nessun modo. Dopo Approdo del Re, la Madre dei Draghi non avrebbe fermato la sua conquista, nuove guerre erano in vista e Jon è stato costretto a compiere l'estremo gesto pur di fermarla e riportare la pace. Ma il vero nemico è sempre stato quel Trono che ora era ridotto ad un ammasso di ferro fuso, non avrebbe più manipolato nessuno come era successo a sua madre. Daenerys aveva comunque portato a termine il suo cammino e compiuto il suo destino, come Sansa, Jon, Arya e gli altri.
Ora toccava a lui.
Il drago gettò il pugnale tra le alte onde dell’oceano in tempesta, guardò in alto ed emise un potente ruggito che aprì il cielo, le nuvole si stavano lentamente schiarendo e pareva che un velo di pace avesse raggiunto finalmente anche il suo cuore e Valyria.
Si ricordò le ultime parole di Missandei. 
 
“Dracarys”.
 
Niente era ancora stato scritto per lui, ora avrebbe iniziato da solo il suo cammino.
Non importa quanto tempo passerà, ma sicuramente ne varrà la pena.

 
   
 
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