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Autore: esserre93    23/05/2019    1 recensioni
Jo è una ragazza superstiziosa, Mark il suo amico d'infanzia, ma una nuova conoscenza si abbatterà sul loro equilibrio.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non appena il sole iniziò a sorgere quella mattina, Jo si svegliò. Ancora assonnata guardò al suo fianco e sperò che non fosse stato tutto un sogno. Sasha stava dormendo in posizione prona con il lenzuolo che le copriva solo fino alla vita. Con un dito tracciò il percorso che partiva dal collo fino al fondo schiena, vide la pelle della bionda reagire a quel tocco e con un sorriso ritrasse la mano, non voleva svegliarla prima di aver preparato la colazione, così si diresse verso la cucina ed iniziò a cucinare dei pancakes.
Qualche minuto dopo, quando fu pronto, mise tutto su un vassoio e lo portò in camera da letto. Jo si sedette accanto alla ragazza, con la mano scansò il ciuffo biondo che le andava a coprire il viso e con le labbra andò ad adagiarsi su quelle della bionda.
Buongiorno”
Sasha iniziò a muoversi e non appena aprì gli occhi un sorriso le spuntò sulle labbra.
“Ci siamo addormentate”
“Eh già, ti ho portato la colazione”
“Wow, sai anche cucinare”
“Mi limito alla sopravvivenza”
Sasha si mise a ridere, per poi addentare i pancakes che erano nel piatto.
Sono buonissimi”
“Grazie, mentre io vado a fare una doccia tu continua pure a mangiare”
“Non vuoi compagnia?”
“Mi piacerebbe, ma faremmo tardi a lavoro”
Jo prese tutto il necessario e una volta entrata nel bagno e chiusasi la porta alle spalle, prese il cellulare per vedere se nel frattempo qualcuno l’avesse cercata. Come previsto, trovò vari messaggi di Mark; i due erano abituati a scriversi abitualmente nonostante lavorassero insieme, ma Jo, la sera prima, aveva dimenticato di avvisarlo dell’arrivo di Sasha. La ragazza decise di non perdere ulteriore tempo, gli avrebbe spiegato tutto una volta arrivata in redazione.
Jo, io vado a casa a prepararmi, non ho niente qui da poter mettere”
Mentre era sotto il getto d’acqua, Sasha richiamò la sua attenzione
Va bene, ci vediamo dopo allora”
Qualche secondo dopo la porta dell’ingresso stava sbattendo, così Jo continuò la sua doccia.
Ripensò a quello che era successo la sera prima e non sapeva come comportarsi una volta arrivata a lavoro. Non sapeva cosa stesse accadendo con Sasha, sapeva solo che con lei si sentiva finalmente viva.
Doveva ammettere che le due non avessero parlato molto e non le dispiaceva affatto, ma prima o poi l’argomento avrebbero dovuto affrontarlo.
 
 “Ah ma allora sei viva!”
“Scusami, ma ieri sera è venuta Sasha a casa”
“Avresti potuto dirmelo”
“Lo so, ma l’ho proprio dimenticato”
“Certo, capisco”
Jo capì che Mark ci fosse rimasto male, così decise di non dilungare il discorso, gli avrebbe raccontato di cosa fosse accaduto la sera prima solo se il suo amico glielo avesse chiesto, così si mise al lavoro iniziando con le ricerche riguardanti la partita su cui avrebbe dovuto scrivere l’articolo.
Scommetto che non hai visto la partita ed ora non sai da dove iniziare”
“Esatto, ma farò del mio meglio”
“Lo sai che ti stai giocando il posto, vero?”
“Certo, non sono una sconsiderata”
“Lo spero”
Era forse geloso Mark? O era semplicemente preoccupato per la carriera della sua amica?
L’arrivo di una notifica sul suo cellulare la distrasse da quei pensieri e non appena lesse il nome di Sasha un sorriso spontaneo le comparì sulle labbra.
Scommetto che è la bionda”
“Insomma Mark, ma che ti prende oggi?”
Nonostante Jo fosse in attesa di una risposta, l’amico si alzò e se ne andò verso i distributori automatici. Non aveva intenzione di seguirlo, se avesse voluto gliene avrebbe parlato lui, così riprese il telefono e lesse il messaggio: STESSA ORA, STESSO POSTO?
Jo era tentata di accettare, ormai era quasi diventata una routine quella di incontrarsi al bar, ma se non avesse finito quell’articolo, si sarebbe trovata in guai seri.
MI DISPIACE, SE NON CONSEGNO L’ARTICOLO SARÒ NEI GUAI FINO AL COLLO
 
CREDI CHE IO LO ABBIA DIMENTICATO? FIDATI DI ME
 
Jo non sapeva cosa avesse in serbo Sasha, ma decise di fidarsi, così una volta terminata la ricerca, decise di scendere al bar. Mark nel frattempo era tornato alla sua postazione, ma non aveva più proferito parola.
Non appena arrivò, Jo trovò Sasha al tavolo del giorno prima, tra le mani aveva un foglio, che le porse non appena le si sedette di fronte.
Dimmi che non è vero”
“Mi sentivo in colpa per non averti aiutata, così ho scritto l’articolo per te”
“Ti ringrazio, ma non mi sembra giusto” Jo iniziò a leggere ciò che Sasha avesse scritto e dovette ammettere che quella ragazza avesse davvero il dono della scrittura “è bellissimo, ma non me la sento”
“Tienilo lo stesso, deciderai tu se utilizzarlo o no” Sasha appoggiò una mano sul tavolo e la avvicinò a quella di Jo che, non appena sentì le loro mani sfiorarsi, la ritrasse.
“Scusami, ora è meglio che io vada, altrimenti non farò in tempo per la consegna”
“Sicura vada tutto bene?”
“Certo, ci sentiamo più tardi”
Jo si alzò e si diresse verso l’ufficio. Durante il tragitto potette sentire lo sguardo della bionda posarsi su di lei, ma decise di non darci peso. Sapeva di non essersi comportata come avrebbe dovuto, ma iniziava a pensare che forse avessero corso troppo. Se Sasha era arrivata a scrivere un articolo al suo posto, voleva dire che teneva davvero a lei e nonostante si sentisse legata a quella ragazza, non era ancora pronta a fare determinati passi.
 “Tutto bene?” Arrivata alla sua scrivania, Mark ricominciò a rivolgerle la parola
“Ieri sera Sasha è venuta a casa per aiutarmi con un articolo, ma tra una cosa ed un’altra non lo abbiamo più fatto, così stamattina si è presentata con questo” Jo porse il foglio che aveva tra le mani e Mark iniziò a leggerlo
“Caspita, è fatto davvero bene, hai intenzione di usarlo?”
“No, devo farcela con le mie forze, vada come vada”
“Ha fatto un bel gesto, perché hai quell’espressione?”
“Perché forse è un po’ troppo. Ieri sera siamo state benissimo, penso tu abbia immaginato cosa sia successo, stamattina ero felice, ma poi quando si è presentata con questo sono andata nel panico e lo sono ancora”
“Mi dispiace se prima ti ho trattata in quel modo, ero geloso del fatto che qualcuno avesse potuto portarti lontano da me”
A quelle parole Jo rimase spiazzata, tra di loro erano sempre stati sinceri, ma non pensava che in Mark avessero potuto insinuarsi dei dubbi simili.
Chiariamo una cosa: nessuno potrà portarmi mai lontana da te”
Il ragazzo abbozzò un sorriso che rincuorò Jo.
Che hai intenzione di fare?”
“Nulla, le ho detto che ci saremmo sentite dopo”
“Posso darti un consiglio?”
“Certo”
“Lei è una cosa bella che ti sta accadendo, una cosa che ti sta rendendo felice, non scappare solo per paura, perché probabilmente anche lei sta provando ciò che provi tu e nonostante vi conosciate da soli tre giorni, non pensi che valga la pena provarci?”
Mark forse aveva ragione. Sasha era sicuramente qualcosa di sorprendente e non aveva nessuna intenzione di farsi frenare da inutili paure.
   
 
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