Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: LorasWeasley    25/05/2019    4 recensioni
AU [Spamano|FrUK|PruCan| Accenni Gerita]
"-Va bene, sei ufficialmente il nostro nuovo coinquilino, finché non ci tiri brutti scherzi.
Antonio non poté fare a meno di sorridere –Ho 25 anni, direi che sono abbastanza grande per gli scherzi.
...
-Quindi sei uno spagnolo che sta andando ad abitare con un tedesco, un inglese e un italiano, sembra l’inizio di una barzelletta."
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate, Bad Friends Trio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
14.Romano

-Non ho ben capito- biascicò Romano nonostante avesse un quintale di patatine fritte in bocca –ci hanno abbandonato tutti?
Antonio alzò le spalle riponendo il cellulare in tasca –Gilbert continua a non rispondere e Francis ha fatto una sua tipica scena da donna isterica al cellulare, a quanto ho capito hanno litigato, mi farò spiegare meglio.
Poi lanciò un’occhiata alla quantità disumana di cibo che avevano davanti, considerando che avevano già ordinato un aperitivo per sei persone.
Romano corrugò la fronte e ingoiò prima di parlare –Cos’è quella faccia? Non credi che possa tranquillamente mangiare tutto quello che c’è qui?
Antonio gli sorrise, poggiando un gomito sul tavolo e sorreggendosi il volto con la mano aperta –Ma dove lo metti tutto il cibo che mangi praticamente 24 ore su 24?
Romano prese una manciata di frittura mista, prima di mettersela in bocca rispose –Sono italiano, non fare domande.
Antonio rise divertito, poi decise di mangiare anche lui, se proprio dovevano pagare per sei persone almeno voleva che ne valesse la pena.
Passarono una serata divertente, parlando del più e del meno e uscirono di li che erano ancora le nove di sera.
-Che vuoi fare adesso?- domandò Antonio mentre iniziavano a camminare lungo il marciapiede diretti verso la macchina dello spagnolo.
Romano rimase in silenzio, perso nei suoi pensieri.
-Romano?- provò a domandare nuovamente Antonio dopo qualche minuto.
L’italiano si fermò, con le mani in tasca e la fronte corrugata si girò nella sua direzione.
-Bastardo, secondo te quanto è strano far diventare questa uscita un appuntamento?
Antonio perse un battito, non si aspettava di certo una domanda del genere, non si aspettava proprio che quell’argomento sarebbe mai uscito dalle labbra di Romano.
-Perché dovrebbe essere strano?- chiese a sua volta.
Romano alzò le spalle –Perché non puoi accompagnarmi a casa e non possiamo fare la stupida scenetta dove tentenniamo sulla porta, imbarazzati, e poi tu mi baci e io scappo via balbettando insulti sottovoce. È complicato vivere nella stessa casa.
-Mh, in effetti è un bel problema- Antonio fece finta di pensarci riflettendoci seriamente, gli occhi a fissare il cielo e un dito a picchiettarsi il mento.
-Sai come potremo risolverlo?- A Romano stava piacendo quello strano gioco.
-In effetti un’idea l’avrei- Antonio gli mise entrambe le mani tra i capelli e si avventò sulla sua bocca baciandolo direttamente con la lingua.
Romano sorrise nel bacio rispondendo subito, quando si staccarono si leccò le labbra divertito –Mi piace questa soluzione.
-Quindi hai deciso dove vuoi andare ora?
-Mah, non saprei, sono un po' stanco, tu no? Non ti va di tornare a casa?- da quando aveva quella voce così innocente?
Antonio sorrise –Come dire di no a una richiesta del genere?
Lo prese per mano e insieme si diressero alla macchina quasi correndo.
Il tragitto fu un vero inferno per Antonio visto che Romano non riusciva a stare fermo, divertendosi a torturarlo in qualsiasi modo.
-Questa è forse una vendetta per quando ti ho toccato il ciuffo?
-Mhmm… forse- e la mano di Romano rimase ferma dove l’aveva posizionata poco prima, stringendo un po' di più la stoffa dei jeans.
Salire le scale fu anche peggio, rischiarono di cadere e farsi davvero male tantissime volte.
Ma Romano non aveva nessuna intenzione di staccare la bocca dalla sua e considerando la presenza che sentiva sbattere insistentemente contro la sua gamba ad Antonio tutto quello non stava dispiacendo per niente.
Le mani di Antonio tremavano così tanto che gli caddero le chiavi due volte prima che Romano gliele strappò dalle mani e aprì la porta di casa poi gli strinse i riccioli scuri e lo spinse di più contro la sua bocca, non voleva che gli venisse la stupida idea di staccarsi mentre entravano in casa.
Gli morse le labbra solo per il gusto di farlo, leccandogliele subito dopo e sorridendo del suo lamento.
Chiuse la porta con un calcio alle sua spalle e non appena furono dentro lasciò cadere le chiavi a terra, non gli importava di dove.
Si affrettò a togliergli la giacca mentre Antonio decideva di occuparsi del suo collo e mentre quest’ultimo lasciava un segno violaceo Romano gli infilò entrambe le mani nei jeans stringendo il culo sodo.
Antonio mugugnò compiaciuto e subito dopo Romano captò un nuovo gemito, che però non era uscito dalle labbra del ragazzo che gli stava attaccato.
Se ne accorse anche Antonio ed entrambi si bloccarono, c’era qualcun altro in casa.
Romano era convinto che fosse Arthur con il francese, la voce sembrava provenire dal salone, quindi pensò di andare a chiudersi in camera sua o di Antonio e continuare da dove si erano appena interrotti, stava per avvertire Antonio di questa idea quando sentì un nuovo gemito da una voce che ben conosceva e che era impossibile fraintendere, perché aveva appena pronunciato “vee…”.
Romano strabuzzò gli occhi, il volto che gli diventava pallido, si staccò Antonio di dosso spingendolo via senza alcun ritegno e a passi di marcia si diresse verso la stanza incriminata urlando il nome di suo fratello così forte che lo sentirono forte e chiaro tutti i vicini.
Sentì un botto e non appena entrò nella stanza trovò Ludwig a terra, dove era appena caduto di spalle fortunatamente, visto che era completamente nudo e suo fratello sdraiato nel divano, le guancie rosse mentre si affrettava a indossare dei boxer.
-CHE CAZZO STA SUCCEDENDO QUI?
Romano non staccava gli occhi rabbiosi da Feliciano, era raro che urlasse contro di lui, ma la sua collera era troppo grande in quel momento.
-Quello che stavi facendo anche tu? È inutile che ti sconvolgi tanto.
Fu Ludwig a rispondere, mentre cercava di nascondersi recuperando i suoi vestiti.
Romano non riusciva neanche a guardarlo in quel momento –Nessuno ha chiesto il tuo parere, e poi che cazzo stai insinuando?
Ludwig infilò i jeans senza mettere le mutande sotto, poi indicò Antonio che aveva appena raggiunto l’altro in stanza, lo indicò come se fosse una prova evidente –Ha i pantaloni aperti e un’evidente erezione.
-STAI ZITTO! ZITTO! STO PARLANDO CON MIO FRATELLO, TU NON HAI NESSUN DIRITTO DI INTROMETTERTI.
-Romano stai esagerando- gli fece presente Antonio con voce calma –Sai benissimo che tuo fratello può decidere da solo con…
-NON HO CHIESTO PARERI NEANCHE A TE! HO DETTO DI STAR PARLANDO CON FELICIANO, CI VUOLE TANTO A CAPIRLO?
-Non stai parlando con Feliciano- Antonio continuò a rispondere, prendendo la questione quasi sul personale –Stai urlando come un bambino scontento perché gli hanno appena rubato un giocattolo.
-Rimangiati quello che hai detto- sibilò Romano ora furioso anche contro di lui.
-Perché dovrei? Non è forse la verità? Hai solo paura di rimanere completamente solo se perdi anche Feliciano, no? È questo il punto.
-Non osare dirmi…- ma Antonio non lo lasciò finire, continuando a parlargli sopra.
-La varità? Perché sai benissimo quanto lui sia dolce e speciale, sai bene che potrebbe conquistare il cuore di chiunque mentre tu resterai completamente solo con il carattere che ti ritrovi e le tue stupide scenate insensate!
Antonio aveva parlato di getto, in preda alla rabbia, ma da come spalancò gli occhi l’attimo dopo aver finito l’ultima frase capirono che se n’era pentito all’istante.
Romano sentì gli occhi bruciare e riempirsi di lacrime, gli sorrise con gli occhi lucidi, inclinando la testa di lato mentre con voce più calma, quasi rassegnata, affermava –Bene, in effetti dovevo immaginare che hai fatto tutto quello che hai fatto solo perché il mio aspetto fisico ti ricordava quello di Feliciano, visto che ovviamente non lo potevi avvicinare ti sei trovato un sostituto. Non vantartene troppo, non sei il primo che usa questo metodo.
-Fratellone…- Feliciano parlò per la prima volta in quella sera, le lacrime di suo fratello l’avevano privato di ogni paura.
Romano si girò verso di lui –Sai Feli, non sono stupido. Lo sapevo che stavate insieme, volevo solo… che venissi a dirmelo tu. Ci tenevo. E non odio Ludwig perché sta con te, perché potrebbe portarti via, perché so benissimo che già lui ha un posto particolare nel tuo cuore. Lo odio perché non posso fare a meno di pensare, ogni singola volta, a quell’altro tedesco. Te lo ricordi quello che hai passato, si? Te lo ricordi quanto sei stato male quando se n’è andato? Perché io non scorderò mai come ho dovuto portare avanti tutto da solo, come lo scopo della mia vita fosse diventato arrivare a fine giornata con un fratello vivo.
-Romano mi dispiace- Feliciano gli si gettò addosso abbracciandolo stretto, stava piangendo sulla sua spalla –Io… io…
Romano non rispose all’abbraccio, lo accettò passivamente.
-Non ti dirò più nulla- concluse Romano mettendogli una mano sul fianco nudo per staccarselo di dosso –Stai con chi vuoi, spero che non ti riduca più come l’ultima volta.
Infine si rivolse a Ludwig, il tono duro –Se lo fai soffrire ti brucio vivo. Perché non sai cosa significa avere il proprio fratello, la persona che più ami al mondo, che di punto in bianco ti cade tra le braccia più morto che vivo, okay? Se lo fai soffrire, sarà la tua fine.
E a quel punto decise di andarsene, non voleva vederli più, si sentiva vuoto, spento, come se si fosse aperto così tanto da rimanere stupito lui stesso di quanto in realtà avesse tenuto nascosto persino a se stesso.
Si chiuse in camera, scivolò contro la porta e si isolò dal mondo, nascose il volto tra le braccia e le gambe e si perse nell’oblio, i singhiozzi di Feliciano e i richiami di Antonio che erano solo un lontano eco fastidioso.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: LorasWeasley