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Autore: Walt96    26/05/2019    3 recensioni
Dopo mesi di viaggio tra i mondi, il passato di Walt viene rivelato e le tenebre più oscure che hanno spezzato la sua vecchia vita sembrano man mano riaffiorare.
I Referenti, i più potenti combattenti in nome della Luce di ogni mondo, stanno finalmente per riunirsi per fronteggiare l'immensa minaccia che incombe.
Le forze oscure stanno riunendo oggetti: mistici artefatti provenienti da ogni angolo dell'universo, con tutti la stessa abilità: il potere di riportare in vita.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Re Topolino, Sora
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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Capitolo 8
 
Professor and Headmaster
 
 
 
 
 
Mai Walt avrebbe potuto immaginare che la storia si concludesse in quel modo, con lui immobile e impossibilitato a non fare altro che pensare, e con i suoi amici sotto di lui, in prossimità della morte a causa dei suoi vecchi maestri.
Ciò che sembrava stesse per giungere implacabile, era ormai arrivato.
«Non possiamo fare altro che batterci…» disse amaramente Topolino mentre il gruppo di Referenti si avvicinava alla base del bassopiano dove i Maestri li stavano aspettando.
«Lucas se n’è andato, per ora abbiamo la superiorità numerica ma dobbiamo presumere che loro ci battano in potenzialità» disse Silente.
«Dobbiamo batterci con astuzia, usufruire delle maggiori abilità e trucchi di ognuno e sfruttarle a nostro vantaggio contro il nemico che presumiamo ne possa soffrire maggiormente» disse Sengoku «Solo con una strategia possiamo avere una possibilità: io mi batterò col quello muscoloso, sono l’unico con la stazza per riuscirci» constatò.
«Io vado col tizio velenoso, ho un bel trucchetto in serbo proprio per occasioni come queste» esclamò Tsunade scrocchiandosi le dita.
Silente prese la mano della professoressa McGranitt stringendola e dandogli un bacio sul dorso, poi si rivolse agli altri «La magia è sicuramente il potere più versatile, ci occupiamo noi dei due ragazzi dell’Acqua e del Fuoco» disse, conscio che tutti condividevano il sospetto che quei due fossero i più forti da contrastare.
«Ne siete assolutamente sicuri?» chiese Topolino.
«… sì» disse Minerva concitata.
«Sarebbe opportuno» si intromise nuovamente Sengoku, «Che siate te e il maestro Yoda a occuparvi della ragazza spadaccina, visto che anche voi due lo siete e siete entrambi molto veloci e difficili da raggiungere» consigliò il grand’ammiraglio.
Topolino si voltò verso il maestro Jedi in cerca di conferma «Acuta la strategia dell’ammiraglio è, in due alla vittoria presto potremmo arrivare e aiutare i compagni potremmo» confermò Yoda.
«Rimangono il vecchio di cui non conosciamo nulla e il pazzo creatore di tutto questo piano…» proseguì Sengoku, e poi si voltò verso i due Referenti rimanenti: Mario e Camilla.
«Mario te la senti?» stava iniziando a dire quando fu interrotto dalla giovane campionessa: «No, ci vado io. Contro David ci vado io» disse Camilla con gran risolutezza.
«Mamma mia! Allora io mi occupo dello strano vecchietto!» esclamò Mario.
I mastri stavano lì, fermi, in attesa dei loro avversari mentre David e Jacob scalpitavano per uccidere i Referenti.
David richiamò a se la sua falce che ricomparve in una nube nera proprio nella sua mano e gliela puntò contro: «Allora? Avete finito di blaterare?» disse.
Pochi sguardi si incrociarono tra i Referenti, anche se carichi di speranza ed energia.
Ognuno di loro si rivolse al suo obiettivo, anzi no al proprio nemico, l’obiettivo era unisono: vincere, a qualunque costo.
Fu Sengoku a rispondere per tutti: «Noi siamo pronti a morire, voi no».
 
 
 
 
Mentre Silente si maerializzò davanti a Dave, la professoressa McGranitt diede il via alle danze: «Repello Inimicum!» pronunciò agitando la sua elegante bacchetta contro Avis.
In quel momento tutti i duelli iniziarono.
In un tripudio di luci, suoni e trasformazioni da parte di tutti i Referenti, il corpo della maestra dell’Acqua ricevette una forte repulsione e fu scagliata a gran velocità contro la parete di roccia del bassopiano dove si schiantò sciogliendosi in alcuni rivoli d’acqua.
Le ci vollero meno di tre secondi per far sì che i rigagnoli si riunirono a riformare il suo corpo; accesa con un aura oscura che non le apparteneva, Avis ruotò le mani innalzando un’enorme quantità d’Acqua dal terreno che cavalcò come un’onda e che scagliò contro la McGranitt in un flusso infinito.
Vedendo uno tsunami arrivargli addosso, la professoressa non poté far altro che proteggersi, all’invocazione dell’incantesimo scudo, una bolla trasparente racchiuse il corpo della strega facendolo allontanare di alcune decine di metri, galleggiando tra i flutti finchè non si esaurirono.
Minerva riappoggiò i piedi sul suolo fangoso con le gambe tremanti, l’azione era stata così veloce che l’adrenalina l’aveva invasa.
Armato della Bacchetta di Sambuco, Silente si avvicinò al suo avversario: era nettamente più giovane, forte e muscoloso, avrebbe dovuto assolutamente evitare qualsiasi contatto fisico altrimenti non avrebbe più avuto nessuna possibilità, oltre che morire carbonizzato.
Una limitazione del genere contro un nemico i cui effettivi poteri erano sconosciuti e il cui unico indizio era l’utilizzo del Fuoco, rappresentava la necessità di utilizzare misure drastiche, estreme.
Perciò conscio di dover utilizzare una gamma di incantesimi innovativi e potenti, creati da lui durante gli anni di assenza dell’Oscuro Signore, proprio nell’eventualità del suo ritorno, decise di iniziare nella maniera più drastica possibile.
«Avada Kedavra!» l’anatema che uccide, utilizzato dal vero possessore del Dono della Morte generò un incantesimo verde potentissimo, un enorme flusso di magia che Dave vide arrivarsi addosso. Ruotò veloce su se stesso evocando dense fiamme che con le mani indirizzò contro il preside.
Una luce abbagliante che balenava tra il rosso e il verde si generò dallo scontro, il fuoco si espanse mentre l’incantesimo gli si schiantava addosso.
Lo svantaggio iniziale di Dave, che non si aspettava un attacco del genere lo portò a perdere quel poco terreno che la sua velocità gli aveva fatto guadagnare, mentre l’incantesimo viaggiava sempre più lentamente verso di lui, il suo corpo si unì alla sue fiamme perdendo la sua consistenza.
L’Avada Kedavra andò ad abbattersi sulla statua dell’Heartless gigante che lo annullò completamente.
Silente, vedendo che anche Avis aveva perso consistenza contro Minerva, si aspettava una mossa del genere e aspettò attento la ricomposizione del suo avversario.
Appena le fiamme disperse riacquisirono forma umana Silente non perse l’occasione «Sectio!» ed un preciso taglio orizzontale fendette l’aria in direzione di Dave.
Il corpo del maestro si tagliò nettamente in due separando le gambe dal busto del ragazzo che si riunì bruciando come se niente fosse accaduto.
Utilizzando il movimento dinamico si trasportò velocissimo davanti a Silente: erano appena a mezzo metro di distanza e Dave chiuse la mano pronto a sferrare un pugno al vecchio preside, un pugno in cui era concentrata tutta la forza della montagna di Fuoco che ardeva dietro il maestro.
Mentre le dita di Dave si chiusero e il pugno si avvicinava con tutta quella forza, il corpo di Silente si risucchiò smaterializzandosi.
 Il colpo non andò a segno ma il suo effetto sì: la striscia di terreno dove si trovava Silente venne pervasa da un calore elevatissimo e si carbonizzò all’istante rendendola rossa e arroventata.
Questo era proprio ciò che Silente voleva evitare; un contatto fisico lo avrebbe sicuramente ucciso.
Il preside riapparve ad una distanza di alcune decine di metri e, quando Dave lo vide innalzò intorno a se un mare di Fuoco, pronto a investire Silente con tutto se stesso.
Avis plasmò con le mani delle schegge di Ghiaccio e le scagliò contro la sua nemica a gran velocità, tant’è che una colpì e squarciò il mantello della professoressa.
«Reducto!» esclamò lei e un’onda d’urto si propagò nell’aria deflagrando ogni struttura di ghiaccio che la maestra aveva creato e che stava usando contro di lei.
Persino l’Acqua su cui poggiava subì un gran fremito che le fece parzialmente perdere l’equilibrio.
Mentre i micro cristalli di ghiaccio ancora cadevano al suolo, Avis iniziò a far vorticare l’Acqua sotto di se, muovendola con moto circolare e creando un vortice.
Mentre la struttura si verticalizzava, innalzando la maestra verso il cielo la McGranitt tentò di fermarla: «Immobilus!» disse puntando al vortice che continuava ad aumentare la sua velocità ma senza alcun effetto, la forza era troppo potente.
Con una rotazione del busto, Avis separò l’Acqua dal suolo facendola volteggiare in aria sempre in maniera vorticosa e, dopo che ebbe compiuto alcuni giri in aria e che la corrente divenne ancora più forte la richiamò a se, comprimendo quell’enorme quantità di liquido nel palmo della mano, aumentando esponenzialmente la compressione e velocità.
Minerva intuì che potesse trattarsi di un colpo micidiale quindi non si trattenne e anche lei sfoderò uno dei suoi incantesimi migliori: «Structura Locomotor» disse, puntando la bacchetta contro il terreno.
Blocchi cubici di roccia si tagliarono e si sollevarono strisciando su se stessi e andando a formare una struttura più grossa.
Quando Avis scagliò quel getto d’Acqua ad altissima potenza contro la strega, un enorme golem senza testa ma dal corpo di massiccia pietra si era erto tra loro.
Le mani del golem si frantumarono subito contro il flusso d’Acqua di Avis ma la magia della McGranitt era potente e la struttura del suo paladino continuava a ricostruirsi in un ciclo continuo.
Mentre il fragore delle rocce rotte pervadeva l’area man mano il colpo di Avis riusciva a scavare più in profondità nel corpo del bestione.
La McGranitt era protetta dietro di lui e riusciva a controllarlo perfettamente come una vera maestra della trasfigurazione, continuando ad “alimentare” il suo corpo con nuovi blocchetti di pietra.
Alla fine Avis aumentò ancor di più la potenza del suo colpo e, seppur con fatica, riuscì a distruggere il golem di roccia.
Con agilità felina, Minerva si era tramutata in gatto per evitare il colpo e si allontanò a distanza di sicurezza, nel tempo in cui Avis richiamò a se tutta l’Acqua riformando quella base su cui poteva muoversi in velocità e altitudine a suo piacimento.
Mentre un inferno rovente viaggiava verso il preside, lui stava scegliendo se smaterializzarsi nuovamente o affrontarlo.
«Il fuoco… è un insieme di vibrazioni… e sia! Fragor!» l’incantesimo ebbe effetto su tutta l’area di combattimento la cui atmosfera cambiò: vibrazioni ad alta frequenza pervasero ovunque accompagnate da un suono ovattato.
Oltre a far vibrare l’Acqua di Avis, le vibrazioni stavano facendo muovere lentamente il terreno, crepandolo di tanto in tanto e facendo ballonzolare le rocce in superficie.
Ma il maggior effetto lo si ottenne nel Fuoco che Dave non riusciva più a controllare.
Le fiamme persero la loro forma ondulata e indefinita e divennero squadrate, acuminate e spigolose muovendosi a scatti e in modo innaturale.
Anche il corpo di Dave sembrò subire in particolar modo l’incantesimo perché iniziò a portarsi le mani alla testa come se stesse male e ogni tanto passava dallo stato di movimento dinamico, cioè infuocato, a quello normale in maniera incontrollata.
Si vedeva che stava cercando di allontanarsi in modo da sfuggire al furbo colpo del preside che lo aveva messo in scacco.
È vero infatti che Silente lo aveva sotto controllo per qualche momento finchè lui non fosse riuscito ad allontanarsi abbastanza da non subire in quella maniera l’effetto delle vibrazioni, ma era anche vero che in quel modo il professore non poteva fare niente altro che non fosse continuare con l’incantesimo di fragore.
Lo scatenarsi del Fuoco era fortissimo e per Silente mantenere quella calma grazie alle sue vibrazioni era molto faticoso, infatti la bacchetta gli tremava nella mano serrata.
Fu quando Dave riuscì ad entrare in maniera definitiva in movimento dinamico che ci fu una svolta nella situazione.
Il ragazzo si proiettò in aria allo stesso livello di Walt.
I due non potevano vedersi in quanto Walt era immobilizzato e non poteva ruotare la testa o gli occhi ma dalla crescente luce arancione anche il giovane Referente intuì cosa stava accadendo; lo aveva già visto usare da Dave in passato.
Mentre il Fuoco a terra continuava a bruciare, il maestro alzò una mano e generò una pallina di fiamme intense e luminose ma, nel giro di pochi secondi, aumentò le sue dimensioni in modo tale da diventare un piccolo sole, poco più grande dell’Heartless di Antonella.
Tutti i Referenti avvertirono la pericolosità della situazione, anche David e Jacob, solo i maestri resuscitati agivano come degli automi, senza il dono della parola o della ragione, non avevano timore di svanire nuovamente.
Se il sole avesse toccato il terreno l’intero bassopiano probabilmente sarebbe stato carbonizzato, compreso ovviamente tutti quelli che vi erano sopra.
Utilizzare due incantesimi contemporaneamente era una nuova frontiera per il mondo della magia ma Albus Silente, come la sua fama anticipava, era un pioniere delle scoperte magiche.
Mentre Dave lanciava la piccola stella placidamente verso il suolo, con un crac Silente si materializzò a mezz’aria proprio sulla sua traiettoria.
«Arresto momentum!» disse puntando a terra con la mano libera e subito il suo moto inesorabile verso la terra cessò e iniziò a fluttuare lentamente verso il basso.
Mentre con la bacchetta puntò al piccolo sole: «Omni Pulsus!» e quell’enorme quantità di fiamme iniziò ad essere assorbita dalla bacchetta in un flusso incessante.
Mentre il corpo di Silente scendeva lentamente, la palla di Fuoco veniva leggermente a ridursi man mano che le fiamme venivano assorbite dall’incantesimo.
Il calore sprigionato dal sole era comunque talmente intenso da arroventare gli anelli che il preside portava alla mano, fortunatamente il caso volle che le due dita nel quale si trovavano erano già parzialmente morte a causa del Fragortempo di Dialga nella loro prima battaglia, perciò il dolore era ovattato e sopportabile.
Quando Silente giunse a terra, tocco il terreno con un leggerissimo passo e finì di assorbire il sole rapidamente.
Dave ignorava la magia e l’effetto degli incantesimi e non aveva nemmeno la possibilità di poterci ragionare, perciò scese anche lui a terra e tentò nuovamente di colpire Silente.
Il preside, in un momento di eccessiva sicurezza in sé, pensò di utilizzare l’enorme quantità di energia da lui assimilata per sprigionarla verso il legittimo creatore ma peccò di presunzione nel pensare di poterla controllare.
Quando anche l’ultima particella di Fuoco venne catturata dall’incantesimo, Silente tentò di indirizzare l’energia verso Dave, ma non ci riuscì, era troppo intensa.
L’onda d’urto allontanò il maestro da lui ma anche Silente fu sbalzato via di diversi metri.
Avis evocò ancora più Acqua e immerse la McGranitt, sommergendo interamente la bolla protettiva che formava l’incantesimo scudo, ultimo suo riparo tra la vita e la morte.
La maestra se ne stava leggera sul pelo dell’acqua e stringeva con una mano i flutti che circondavano la professoressa.
Dopo pochi secondi di sforzo lo scudo iniziò a cedere, rimpicciolendosi e venandosi.
Silente si rialzò dallo sbalzo e vide Dave che viaggiava verso di lui circondato dal suo elemento; deciso a utilizzare un altro incantesimo di sua invenzione: «Regium Graviga!» pronunciò.
Tutta la potenza della Bacchetta di Sambuco e della natura magica di Silente venne sprigionata.
La gravità schiacciò Dave al suolo creando un piccolo cratere dove sbatté il suo corpo, le fiamme si appiattirono impossibilitate a sprigionarsi nell’aria come sempre avevano fatto.
Il potere del maestro era sottomesso alla forza di gravità incredibilmente aumentata, ma seppur l’elemento era momentaneamente smorzato, il corpo del maestro si riposizionò a gattoni.
Nonostante Silente stesse sfruttando tutta l’energia che gli era rimasta Dave lentamente e schiacciando ancor di più il terreno sotto i suoi piedi, lentamente si rialzò con i capelli ricci schiacciati verso il basso, e i pantaloni bianchi che quasi gli si sfilavano dalla vita.
Sforzando il tricipite, il ragazzo puntò la mano verso il mago e le fiamme, seppur schiacciate a terra, iniziarono a strisciare verso di lui lasciando roccia liquefatta al loro passaggio.
Fu in quel momento che Silente vide le condizioni in cui si trovava la sua fidata compagna: Minerva McGranitt era stretta in uno scudo sferico non più grande di un metro, costretta a stare accovacciata e proteggere la bacchetta col suo corpo per evitare che le si spezzasse.
Preso dall’ira e dalla paura, a pochi attimi dalla morte per combustione istantanea, Silente intuì uno spiraglio di speranza.
«Regium Graviga!» ripeté ma questa volta il movimento della bacchetta fu differente: la scorse da destra a sinistra.
Una potentissima gravità orizzontale prese il posto di quella verticale e Dave, insieme a tutto il suo Fuoco venne scaraventato contro Avis.
L’attimo fu molto rapido.
Il corpo di Dave si scontrò con quello di Avis, quando i loro sguardi, seppur vacui, si incrociarono, quello che nacque come uno scontro divenne un abbraccio, con un lieve, anzi lievissimo sorriso da parte di entrambi.
La forza di gravità fece ruotare i due giovani maestri e, ancora cinti da un braccio l’uno dell’altro, Dave evaporò istantaneamente quando si immerse nell’Acqua e Avis fece lo stesso quando la massa di Fuoco la investì in pieno.
I loro elementi li seguirono e, nell’immensa nuvola di vapore che si sprigionò, alcune piccole particelle di Luce si alzarono verso l’alto svanendo poco dopo.
 
 
 
 
La nuvola di vapore investì parzialmente il corpo di Walt che ne percepì il calore e l’umidità, ma non si fece distrarre.
Un barlume rosa balenò intorno al cubo turchese nel quale era rinchiuso, proprio nello stesso istante in cui Lucas, giunto in un atollo di roccia fluttuante nelle profondità dello spazio cosmico, aveva toccato con un dito (che fu repulso) lo scudo di Spazio che formava una cupola nella quale era custodito il cuore di Antonella. 
 
 








Angolo dell’autore:
 
La battaglia è iniziata.
Ho deciso di concentrarmi su di alcuni personaggi per ogni capitolo in modo da non rendere troppo confusionario il tutto e creare più pathos proprio per i protagonisti del cap.
Si inizia da Minerva McGranitt e Albus Silente contro i rispettivi nemici.
È stato uno dei cap più complessi da scrivere che mi sia mai capitato a livello di dettagli, cose che volevo inserire, rinunce ed è stato influenzato anche dalla mia grande delusione per come si è concluso il trono di spade. Perciò non so davvero se questa battaglia mi piaccia, mi soddisfi, se sia venuta come la volevo oppure no.
Perciò più del solito ho bisogno del vostro parere, ho soddisfatto le aspettative per un evento simile o ho fatto come la HBO col trono che ha deluso il mondo?
Fatemi sapere se i singoli momenti della battaglia vi sono piaciuti, se potevano essere svolti in altro modo, se avreste preferito vedere altro ma soprattutto se quello che avete letto ha una logica ed è equilibrato.
Scusatemi ma per poterlo pubblicare oggi non sono riuscito a rileggerlo, siate clementi.
 
Il prossimo capitolo verrà pubblicato domenica 16 giugno!
 
Critiche commenti e nuove idee sono sempre ben accetti!
 
See you next time!
   
 
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