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Autore: soliloquia    28/05/2019    0 recensioni
A te che alle attese non c'hai mai creduto.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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  "Mi manchi, non sai quanto, ma sento di doverti odiare"
"Non me lo merito"
"Lo so, ma lo faccio lo stesso"
 

E ti giuro che io ci ho provato. 
Non una, non due, ma almeno 351 volte. 
E tutte le 351 volte, ho fallito. 
Non ci sono arrivata, ti ho sfiorato appena e me ne sono andata. Ho provato a stringere le tue mani, ho provato a tenerle, a tenerle incastrate tra le mie. 
Ho fallito.
Tu non sei poi così bravo a tenerci e di conseguenza a tenermi, e io che ti giro intorno senza mai arrivare veramente.
Creo confusione e tu non sai da che parte andare e quale parte di me prendere (quella che ti attrae o quella che ti fa retrocedere?)
E allora se tu non mi tieni ed io scappo, dove andiamo?
Andiamo a fanculo o contro un muro, o mio o tuo.

"Fai qualcosa"
"Ci sto provando"
"Non basta"

Una volta ti ho anche stretto, eravamo al parchetto.
Tu mi hai detto che ho una bella pelle e io ti ho morso, perché non so rispondere ai complimenti. 
Poi mi hai dato un fiore "ma è finto" ti ho detto, "meglio no? Non hanno bisogno di cure i fiori finti"
Poi mi hai stretto e come di riflesso l'ho fatto anche io.E mi ci sono immersa dentro di te, mi ci sono persa dentro di te.Per poi salire in superficie e scoprire che non ero più me stessa.

"Andiamo via"

Ma dove vogliamo andare? Io e te? Che siamo lontani anche a due millimetri dalle labbra?A distanza di un mese tutto quello che riesco a pensare è che avresti dovuto andartene via prima. (Portami via.)
Portami dove non sono mai stata, in quei tuoi luoghi bui -che un po' mi fanno paura- ma se mi stringi la mano e mi stringi, io ti stringo e magari resto anche per un po' e sto zitta e ti ascolto, senza lamentarmi del clima o dei fiori finti.
Ma tu non mi porti via, non mi vieni a prendere, non ce la fai.
Resti qua, là, lì, qui. 
Sei ovunque, ma mai non con me.

"Dove sei?"
"Vieni qui" 
"Si ma dove sei?"

Dopotutto, perché dovresti? Cosa dovrei fare per convincerti? 
Come si dice "resta", "cambierò per te" , "ti amo"? 
Io ci ho provato a tenermi vicina a te.

"Perché ti sposti?"
"Perché mi guardi?"

Ti limiti a guardarmi, mi guardi felice, magari con un altro e non fai niente.Mi mangio le mani, le unghie, i denti, mi graffio, tu mi guardi e niente.Ma non te ne vai mai veramente.

"Dove vuoi andare?"
"Non importa"

Tu non hai mai creduto alle attese, vuoi tutto e subito, te ne sbatti il cazzo di aspettare perché a te viene sempre tutto facile. 
Ma io di facile non ho nulla e allora non credi ai miei ritardi, ai miei "sono qui"(e poi non mi vedi ma mi guardi) e se ti chiedo di aspettarmi mi sorridi, come per dire "non ti aspetto".
Perché nessuno ha mai aspettato te, perché se ne sono tutti andati prima, prima del famoso caffè, prima di non poter fare a meno di restare.Se ne sono andati e hai finto di esser forte. Io forse ho bisogno di quel famoso caffè, ho bisogno di spalle forti perché sì, "sei piccola e viziata", ma per tante altre cose sono più matura di te. Ed ho bisogno di qualcuno di forte per me. Non di qualcuno che finge di esser forte. Non di qualcuno che non aspetta, che non ha pazienza e che se ne va.
E a questo punto devo ancora capire se sono stata io ad andarmene o sei stato tu a sparire .E a questo punto nemmeno importa. Perché non ci sono più io e non ci sei nemmeno più tu.

"Se tu non mi aspetti ti aspetto io"




 

A te che alle attese non ci hai mai creduto. 
E a me che ancora un po' aspetto (e ci provo).

   
 
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