Introduzione
VoceFuoriCampo: “In un paese lontano lontano (grazie
al cielo) vivevano delle sottospecie di austrolopitechi bassi e pelosi
altrimenti chiamati Hobbit. Questi esseri erano talmente brutti, ma talmente brutti
che al confronto Rosi Bindi era una gn**ca, e avevano una mente così ristretta che potevano guardare
dal buco della serratura con tutti e due gli occhi.
Quel fazzoletto di terra che avevano abusivamente occupato (per evitare il fisco) era stato ribattezzato Contea, chissà perché, visto che vi regnava uno spietato dittatore di nome Bilbo Baggins. Ma andiamo con ordine;
Bilbo era, dal
principio, un normalissimo Hobbit con le sue brave manie di grandezza, ma
essendo un fallito senza nerbo capì che tanto non ci riusciva a conquistare il
mondo, e decise di fare una vacanza all’estero per un po’. Cioè, questa è la
versione ufficiale; in realtà voleva sfuggire ai creditori ed ex mogli varie
che chiedevano gli alimenti.
Così si aggregò a
una compagnia di saltimbanchi che nel tempo libero si dedicava al bracconaggio
al fine di rivendere animali rari, vivi o morti, a ricconi nullafacenti. La
compagnia era formata da tredici nani (che la sfiga sia con voi) e, peggio
ancora, era capitanata da un vecchio prestigiatore barbone ex allievo del Mago
Zurlì di nome Gandalf il Grigio.
Codesto curioso
personaggio aveva in realtà diversi nomi, a seconda delle regioni, perché
essendo ricercato su scala mondiale era stato costretto a cambiare più volte
identità, con l’aiuto di un amico infiltrato nell’Interpool che provvedeva a
coprire le sue tracce, ogni qualvolta era implicato in traffico illecito di
sostanze o altro. Ma questa è un’altra storia.
Comunque, la
compagnia era andata a catturare un drago, ma visto che nei paraggi c’era anche
il più grande tesoro mai ritrovato a memoria d’uomo, decisero che se avevano
fatto trenta, potevano fare trentuno, e saccheggiarono la zona. Il tesoro,
ovviamente, era custodito nel museo della vicina città (mica lì ad aspettare
loro) e il fatto di averlo rubato non contribuì a migliorare la loro fedina
penale già sporca…
Il drago lo
catturarono e lo vendettero a un circo (perché rinunciare a parte del
profitto?)
Bilbo, lo scassinatore del gruppo, fu il primo ad avvistare la polizia in arrivo, e nella fuga precipitosa precipitò, appunto, in una grotta scavata nella roccia. Qui vi era la dimora di una malsana creatura, Gollum, una schifosa mutazione nella scala evolutiva degli Hobbit.
Aveva anche ottenuto una particina nel film x-man 2, ma era morto subito…
Così, fra una crisi depressiva e un complesso di inferiorità, passava in isolamento ogni maledetto giorno che il buon Dio schianta su questa terra. Fatta eccezione per le settimanali visite dallo psichiatra… ma anche questa è un’altra storia.
Dopo la caduta, Bilbo cercò di alzarsi in piedi e fare due passi, quando sbatté l’alluce destro contro qualcosa mezzo sotterrata nella terra
Bilbo: ma che cazz…
Sollevò l’oggetto
Bilbo: un anello d’oro, wow!
E se lo mise in tasca. Continuò a camminare cercando l’uscita, ma quel posto era un vero labirinto. Poi sbucò in una grotta più ampia dove un piccolo essere stava cercando qualcosa per terra.
Bilbo: hey, cerchi qualcosa?
Gollum: il Tessorro!!
Bilbo: ah, si, cen’era uno, ma credo che se lo siano già fottuto i nani
Gollum: nooo! Il mio Tesssorro!!! Adesso ti ammmazzo, ladro!
Bilbo: ma che cazzo vuoi da me, ambasciator non porta pene!
Gollum: il mio Tessorro! Sigh sob! L’avevo vinto nelle patatine!
Bilbo: eh? Ma che cos’era ‘sto Tesoro?
Gollum: un anello… il mio Tesssorro!!
Bilbo toccò istintivamente l’anello nella tasca
Bilbo: ah, si, quello, l’ho trovato io
Gollum: cosssa? Dammelo, presssto, il mio Tesssorro!
Bilbo: col cavolo! Ora è mio, chi trova prende e chi prende non molla!
Gollum: dai, ce lo giochiamo a Poker?
Bilbo: no, non ci so giocare
Gollum: meglio… cioè… allora ce lo giochiamo a “chi vuol esssere milllionario?”
Bilbo: ok: beep! Ogni sabato sera! beep! Re Enrico VIII ! beep! La FOTOSINTESI CLOROFILLIANA!!! MA VIENI, LE SO… TUTTE!!! Non puoi battermi, sgorbio!
Gollum: hey, Hobbabbo, le domande le faccio io
Bilbo (sudando freddo): d-domande?
Atmosfera. Luci blu di sottofondo. Gollum si aggiusta la cravatta e il parrucchino alla Jerry Scotti.
Gollum: chi ha vinto i mondiali del 2002?
Bilbo(pensando ai mondiali non riesce a trattenersi): Arbitro Moreno di mer…
Gollum: risposta sbagliata!
Bilbo: noooo!!!
Bilbo stavolta toccò istintivamente qualcos’altro
Gollum: ok, prosssima domanda: chi ha vinto tra Roma e Cossstantinopoli?
Bilbo: non so, non seguo il calcio
Gollum: oltre a essssere ignorante sssei pure sssiemo, visssto che hai appena maledetto quel bassstardo di Moreno!
Bilbo (dandosi una pacca sulla fronte): nooo, che idiota!
Dopo aver ampiamente dimostrato la propria ignorantaggine, e aver fatto parecchie gaffe (leggi: “figure di cacca”), Bilbo era giunto ormai all’ultima domanda
Gollum: e ora [pausa, rullo di tamburi] per: dieci milioni di dollari in carte di credito sscavallate, più un materassso Eminflex, un sset di pentole in acciaio Inox e un pressstigioso Unico Anello made in Mordor, rissspondi all’ultima domanda, piccolo Hobbabbo
Bilbo: Hobbit, non Hobbabbo!
Gollum: chi è [rullo di tamburi] il peggiore [suspence al culmine] [eccheccazzo, mi devi interrompere ad ogni virgola? NdGollum] [sorry -_-‘ NdA] allora… chi è il/la peggiore autore di ffict in circolazione?
Bilbo (pensando): per uscire da questa dannata situazione, mi conviene fare il leccaculo con l’autore
Bilbo: ce l’ho
Gollum lo guarda scandalizzato
Bilbo (sottovoce): la risposta, idiota!
Gollum: aah (sospiro di sollievo)
Bilbo: la peggiore autrice di ffict attualmente sulla scena è… [rullo di tamburi] LoS!!!
[siii! Grande
Bilbo! NdGroucho]
[me la paghi Groucho! E anche tu Bilboa! NdLadyofShadow]
VoceFuoriCampo: Bilbo era ormai entrato nelle grazie dell’autore, e solo grazie a questo riuscì a fuggire da Gollum, infilandosi l’Anello e scappando. Purtroppo dovette fare tutta la strada a piedi da li alla Contea perché ogni volta che faceva l’autostop veniva tirato sotto, essendo invisibile. Perché, quel decerebrato di Bilbo Bilboa mica l’aveva capito che l’Anello aveva dei poteri!
Comunque, al suo ritorno alla civiltà, la faccenda del furto
e del bracconaggio era stata completamente insabbiata; Aragorn, l’amico infiltrato nell’Interpool, quella volta aveva superato
se stesso.
Con i soldi della
vendita (in nero) del tesoro sgraffignato al museo delle Belle Arti dei Nani
(capirete, quindi, che museo spoglio dovesse essere), Bilbo comprò le elezioni
e riuscì a diventare presidente della repubblica a vita. Con l’andare degli
anni instaurò una dittatura, schiavizzando tutti i poveri Hobbabbi. Al suo
erede, Frodo (uno dei figli illegittimi), ha promesso: “lo vedi tutto questo,
Frodo? Un giorno, tutto quello che è loro sarà tuo”.
Frodo spera con
tutto il cuore che non sia una promessa elettorale, ma essendo stronzo quanto
Bilbo, e ancora più sfigato, prevediamo che questo ragazzo farà strada… a
piedi, in salita e con il vento contro, da qui fino a Mordor (ghghghgh ^_^)
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Ecco, ho finito
l’introduzione!
E ora, i titoli di
coda:
Ringraziamenti:
La Eminflex, Inox e la Bilboa per aver prestato il nome
LadyofShadow per la sua pazienza
Me stesso per aver scritto il capitolo (anche se dovreste ringraziarmi voi)
La Bonelli editore per avermi prestato il nickname
Personaggi, effetti speciali
Aragorn – un mio amico hacker che si è infiltrato nella rete dell’Interpool
(no, scherzo, niente denunce, please)
Gollum – il mio fratellino piccolo che quanto a bellezza, dai, più o meno siamo li
Dietro le quinte
Regia, scenografia, tutto – Groucho
Costumista – mia sorella LoS
Ai tamburi – il mio amico Dylan
Ai riflettori, per le luci di “chi vuol essere” – orchetti schiavizzati