Storie originali > Commedia
Segui la storia  |      
Autore: xcvriiik    29/05/2019    0 recensioni
Non credo esiste cosa migliore se non quella di essere single, - bhè si, lasciarsi alle spalle una relazione durata anni non fa parte della lista "Cose migliori da fare", ma come dicono tutti: il tempo non solo risponderà a tutte le tue domande ma ti aiuterà a tornare nella retta via e, cosa fondamentale, a trovare di nuovo la tua felicità perduta in passato chissà dove, - credo sia una delle sensazione più belle sapere di essere libera di ogni cosa e di aver ritrovato la felicità anche nelle più piccole cose, archiviando qualsiasi tipo di ricordo. Ma infondo mi chiedo: chi o cosa potrà mai disturbare il mio quieto vivere?
Io sono Margaret Patel e sono qui per dirvi, come, per un brutto scherzo del destino insieme a una spinta da parte della sfortuna, - sempre avuta, - hanno deciso di iniziare uno sporco gioco con me.
Oggi vi racconterò la storia di come Caleb Ward, nonché mio ex ragazzo, è diventato mio amico.
È diversa da tutte le altre, - posso assicurarvelo, -quindi tenetevi forte e mettetevi sedute sto per raccontarvi una storia...
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ATTENZIONE: Durante la lettura troverete errori, è inevitabile, che verranno corretti solo quando la teoria sarà completa. Questa storia conta molto per me e non mi riferisco al titolo (furbette...).
Spero vi faccia ridere, la mia intenzione è proprio questa.

Buona lettura.

****
My ex boyfriend’s friend
 
Qualsiasi storia inizia sempre con una sveglia che suona disturbando il profondo sonno di qualsiasi liceale, - o qualsiasi universitario, - con il suo suono frastornato. E puntualmente qualsiasi persona si alza dal letto controvoglia - pensano di non volersi alzare e poi fanno il contrario. Siete seri? Ditemi che scherzate, - cercando di essere presentabile agli occhi di tutti. E perché no, essere anche presentabile agli occhi della persona a cui giornalmente dedichi di sfuggita sguardi con la consapevolezza che mai, e poi mai, ti noterà.
Se ve lo state chiedendo, sì sto parlando del classico ragazzo etichettato come badboy, colui che si crede un Dio greco e crede di avere più cervello di un secchione.

Patetico no? Lo credo anche io.

Ma tornando a noi. Qualsiasi storia inizia con uno scontro tra la verginella casa e chiesa della scuola, - ho già detto che che da sempre nasconde quella cotta che ha del tipico ragazzo scorbutico e affascinante? Non penso proprio, - e lo stronzo di turno, che come ho già poco prima ai suoi occhi risulta non solo scorbutico e affascinante ma, anche, vagamente misterioso. Perché è proprio questo suo lato misterioso a compiere il lavoro, ovvero, catturare la sua preda avvistata una vita prima.
E come ogni storia cliché, continua con loro che alla fine cominciano a frequentarsi e proseguono il loro tempo insieme come se la vita fosse fatta tutta di rose e fiori.

E indovinate un po’? 

È solo questione di tempo prima che lei scopre che per lui era solo tutto un gioco, scopre le sue vere intenzione e i suoi segreti più oscuri, - che ovviamente prima diceva di di accettare, ma dopo averli messi alla luce del sole non riesce a resistere e lo molla lì, su due piedi. O la maggior parte dei casi resta. E vissero per sempre tutti cornuti e contenti.- E per concludere in bellezza, le storie o finiscono con loro due a letto in procinto di fare sesso sfrenato o con loro che si sposano e mettono su famiglia. Oh ma davvero? Insomma che fine hanno fatto le storie di una volta?

Bene dopo aver letto tutte queste stronzate potete mettere da parte tutte queste cose, questa storia per metà non ha niente a che vedere con la categoria appena descritta.

“Marg? Marg ma insomma mi stai ascoltando? Sembra di parlare a un cazzo di muro,” Fisico slanciato, la sua pancia piatta era fasciato da una maglietta orribilmente fucsia con sopra stampati disegni altrettanti orribili il tutto viene accompagnato da un maglioncino nero, di quelli semplici.
Delle lunghe gambe magre sono coperte da un jeans scuro che aderisce perfettamente alla sua figura. Appoggia le mani sul tavolo facendo pressione e arrivando al mio stesso livello di altezza, alcune ciocche dei suoi capelli neri ricadono lungo il suo volto apparentemente nervoso. Se solo i suoi occhi potessero uccidermi con un solo sguardo io a quest’ora sarei già morta. 
Ha le sopracciglia aggrottate e le occhiaie più evidenti del solito, non deve aver passato una bella nottata.

Ethel Ortiz è una ragazza semplice e si differenzia da chiunque altro per i suoi modi di fare così particolari. Intelligente, buona, volgare quando è arrabbiata, un po’ timida e sorprendentemente affascinante agli occhi di tutti è la mia amica da sempre. Con il suo essere riservata, e al tempo stesso indifferente a chiunque, - in un primo momento può sembrare una ragazza che cerca in tutti i modi di custodire qualcosa di prezioso, quasi come se fosse fragile e qualcuno potesse romperla, e può anche essere, - ma il reale motivo per cui fa così è per tenere alla larga qualsiasi imbecille che si piazza davanti alla sua visuale.

Dopo la mia prima ultima relazione, che ha vissuto anche lei come se fosse stata con me tutto il tempo, ha capito che i ragazzi sono tutti uguali e che non esiste l’eccezione. Non che lei non abbia mai avuto un ragazzo, non fraintendetemi.. semplicemente quello che è successo a me è successo anche a lei e gridò al mondo intero fino a quando non arrivasse su in cielo, un sonoro “Vaffanculo ai ragazzi!”, sì lo detesta.

Il modo in cui conobbi Ethel è abbastanza imbarazzante da raccontare. Entrambe ci trovavamo al festino organizzato da Richard Walker, tutti ci andavano non solo perché lui era un giocatore di football e lo rendeva pericolosamente più attraente o perché avesse amici altrettanto appetibili, ma per il semplice fatto che fosse il migliore nell’organizzarne una ogni venerdì sera e perché no anche durante le festività.
Diciamo che era famoso solo per queste “qualità”.

Appena posai i miei occhi su Ethel e il suo essere maldestra capii subito che tipo di ragazza fosse. Cinque minuti più tardi mi ritrovai a proteggere una povera ragazza, finita nel posto sbagliato, dalla furia di Hanna Smith che con una mano reggeva uno dei suoi tacchi pronta a lanciarlo dalla parte opposta sperando di prenderla in testa. Da quel momento sono passati tre anni ma più mi soffermo a pensare a quella serata folle, più rido come una matta, - è più forte di me, scusate. -

La sedia davanti a me è stata occupata dalla sua figura. È davvero arrabbiata.

“Ci-” sorrisi ampiamente e nei suoi occhi si accese il fuoco. Subito dopo feci pressione con le labbra fino a formare una linea dritta. “Ok Et cosa diamine è successo oggi?”

“Lo sapevo! Per tutto questo tempo ho parlato solo con una cazzo di statua.” Alzò le braccia sopra la sua testa, era molto molto nervosa e io stavo solo peggiorando la situazione. “Non ascolti mai.” Si sistema meglio sulla sedia.

Sospirai. “Mi dispiace Et ultimamente è come se navigassi nei miei pensieri. Ma ora sono tutta orecchie.” Roteò gli occhi irritata da quello che avevo appena detto. In realtà ogni giorno spunta da ogni angolo possibile e immaginabile e comincia a parlarmi, puntualmente lo fa mentre ho la testa da un’altra parte e come sempre se la prende a morte non solo perché non la ascolto ma anche perché poi è costretta a ripetere ciò che aveva detto mentre io ero persa chissà in quale oscuro pensiero.

Appoggia i gomiti sul tavolo della mensa. “Quello stronzo di Marcel ha vinto l’ennesima scommessa e ho dovuto anche pagarlo! Ugh.” Soffoca un gemito forte e seppellisce la sua faccia nella mani.

Non chiedetemi per quale motivo io non sia sorpresa, vi ricordo che questo succede ogni giorno, in fin dei conti fa parte della mia quotidianità.

Marcel Cruz è uno dei ragazzi più furbi che io abbia mai conosciuto, in tanti amano scommettere con o contro di lui, ma nessuno fino ad ora ha vinto portando a casa la grana. La prima volta che l’ho visto mi hanno fin da subito affascinato i suoi occhi color miele magnetici e il suo sorriso spontaneo. Io ed Ethel lo abbiamo conosciuto un anno dopo, siamo entrate in classe e ci siamo ritrovate un ragazzo dai capelli castani e gli occhi color miele e un sorriso che mostrava i suoi denti bianchi che scherzava con alcuni dei nostri compagni. Da lì abbiamo attaccato, fin da subito, bottone.

Regola numero uno: mai e dico mai  giocare con contro Marcel. Non sembra ma ha un talento unico per queste cose.

“Su cosa avete avuto puntato oggi?” Le mostrai un sorriso restando con la speranza di farle cambiare umore, ed è quello che fece ma non era la reazione che sperai di ottenere.

“Caleb.” Ma cosa diamine?

Aggrottai le sopracciglia, cosa c’entra ora il mio ex ragazzo?

“Caleb?” Domandai confusa.

Ethel si ricompose lentamente guardandomi dritta negli occhi e quello che disse poco dopo mi fece mancare il respiro al tal punto da voler sparire in quel preciso istante. E credetemi è così.

“Margaret, Caleb sta venendo verso di noi, verso di te.”

cazzo.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Commedia / Vai alla pagina dell'autore: xcvriiik