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Autore: alessandroago_94    30/05/2019    5 recensioni
Altra raccolta di componimenti poetici molto semplici.
Genere: Generale, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Inseguire una cometa

INSEGUIRE UNA COMETA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ho sbagliato a non riconoscere

che in realtà sei tu il pianeta,

ed io solo un umile,

piccolo,

microscopico satellite.

 

Ora mi ritrovo impotente

presso la tua corte di marmo splendente,

io non ho nulla se non le unghie

per provare a scalfire queste tristi pareti buie.

 

Ed io mi sono sentito tanto solo

mi sento ancora tanto solo,

mi sento sciocco a pensare sempre a te,

non sono più in grado di spiccare il volo

sono come perso su un’isola sperduta,

non so come o cosa fare,

rivoglio la pace di un cuore che non batte.

 

È veramente marmo ciò che ti circonda

i tuoi amici, tutto quello che hai saputo creare;

io posso tramutarmi un un’onda,

sbattere contro queste pareti rigide,

ma non le so varcare;

io sono tuo, ma solo tu puoi prendermi,

perché tu sei una roccaforte fortificata,

io sono una casa di legno e di campagna.

 

Posso solo infrangermi in eterno,

bussare, piano piano,

ma tu poi mi apri quando vuoi,

quando hai tempo

e questo mi strazia.

Ed io che mi vergogno

perché mi sono accorto che mi piaci,

finalmente qualcosa che mi piace,

e non mi rendo conto che i tuoi sorrisi voraci

hanno già fagocitato tutta la mia essenza.

 

In tutto questo sono io il perdente assoluto;

straziami e non avere pietà di me!

Chi ama per primo è perduto,

chi non è ricambiato, poi, è eternamente sconfitto.

Spero nel tuo colpo di grazia

e nel mio dispiacere successivo,

il ritorno al mio limbo grigio

un involucro di bambagia

dove sono solo cristallizzato

con il tempo che scorre attorno a me,

dentro di me

e non me ne accorgo…

che i miei giorni corrono via

e la mia vita scorre tutta uguale.

 

Tu hai mandato in frantumi questa monotonia,

ma sei anche la mia condanna a morte.

Può Amore essere tanto spietato e crudele?

 

Tutta colpa di quella luce che emani.

Forse ho sbagliato a seguirla,

io il Re Magio e tu la cometa;

perché finché inseguo la tua remota scia

sarò intrappolato in un sogno che non vedrà un domani,

sarò sempre sul lato oscuro del Mondo dei Desideri

a lasciare la vita vera alla mercé del Tempo…

sarò un Peter Pan che non cresce mai,

nel mio animo di pensieri e di fragilità,

mentre la mia carne, implacabile, invecchierà.

 

Temo infine di aver preso un abbaglio.

Le luci sono poche, in questo mondo;

le stelle sono tante, ma alcuni sono solo barlumi artificiali.

Ma tu lasciami ancora inseguire per un po’ la tua scia,

ancora non voglio andare via

non voglio tornare a vivere nel buio

voglio alimentare la tua fiamma.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTORE

 

 

Ho scritto di getto questa poesia. Credo sia molto potente. Almeno, per me lo è.

Grazie come sempre per essere qui ^^

 

   
 
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