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Autore: piccola_Calliope    02/06/2019    2 recensioni
Fiammo e Riccardo 5 anni dopo...
Promesso questa volta ci saranno pochi drammi, tante scene divertenti e gioie ;)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Si
POV. FIAMMA

Riccardo lo si può detestare con enorme facilità, si lui è schivo, burbero…Ma tutto questo nasconde un cuore enorme, cuore che mi appartiene pienamente, si pochi minuti fa si è dichiarato; siamo in ascensore pronti ad uscire dall’ufficio e io non faccio che ripensare ai momenti appena trascorsi.
Non riesco a smettere di sorridere.
-Perché sorridi signorina Fumi?-mi chiede lui regalandomi uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
-Mi sento…-mi interrompo per sospirare.
-Felice?-chiede.
Io annuisco.
-Io ho passati anni orrendi senza di te-mi dice carezzandomi la guancia.
-Posso dormire da te?-gli chiedo, lui è preso alla sprovvista.
-Vuoi dormire da me?-domanda decisamente sorpreso.
-Si passiamo da Andrea e Lena prendo qualcosa per la notte e vengo da te se mi vuoi-gli sorrido.
-Dovremmo dormire nello stesso letto?-domanda.
-Riccardo non ti salterò addosso-scoppio a ridere, mi fa tenerezza questo suo essere in imbarazzo.
Lui si apre in un dolce sorriso.
-Va bene-mi fa l’occhiolino.
-E domani pomeriggio esco prima da lavoro-dico, ho in mente in un idea.
-Non pensare che adesso che…-si interrompe.-Noi stiamo insieme?-chiede.
-No-rispondo io.
-Come no?-mi fissa interdetto.
-No, è presto ancora, io voglio i miei tempi-mento, per me non esiste nessuno all’infuori di lui.
-Però vieni a dormire da me, con me-dice mentre raggiungiamo l’auto.
-Mettiamola così, sono stanca di dormire sullo scomodissimo divano di Lena e Andrea-dico.
-Comunque non ti do il permesso per uscire prima-mi comunica serio.
-Voglio organizzare una bella cenetta per noi due a casa tua-gli sorrido e gli carezza il viso, cerco di corromperlo.
-E non stiamo insieme?-mi guarda male.
-No io sono liberissima di frequentare chiunque-lo provoco.
-Fiamma-mi fulmina.
-Sei geloso?-rido di gusto.
-Smettila di provocarmi-sbuffa.
-Posso baciarti di fronte al tuo autista?-chiedo.
-No-detto questo si avvicina all’autista.
-Pedro stasera torno a casa da solo-comunica l’autista.
-Signore è sicuro?-domanda l’autista.
-Puoi andare-Riccardo gli sorride.
-Accompagno la signorina Fumi?-chiede Pedro.
-Ci penso io, va’ pure-Riccardo gli sorride nuovamente e Pedro dopo averci salutati si allontana.
Io mi accomodo dal lato passeggero, Riccardo sbianca tenendo le chiavi in mano.
-Fiamma guida tu-mi dice.
Io immagino abbia paura a causa dell’incidente avuto.
-Riccardo sei sobrio e sono sicura guiderai benissimo-gli sorrido e lo incito.
-Ho paura-ammette.
-Ci sono io qui accanto-gli sorrido.
-E’  questo il problema, se ti dovesse succedere qualcosa a causa mia…-le mie labbra lo interrompono.
-Andrà bene, io mi fido ciecamente di te-gli carezzo il viso.
-Zoe…-lo interrompo.
-Va’ pianissimo se lo reputi necessario, sono sicura andrà tutto bene, devi combattere questa paura-gli stringo la mano.
-E se dovessimo scontrare un'altra auto con un bambino?-domanda con gli occhi lucidi.
-Riccardo non succederà-gli bacio la fronte.
Lui stringe il volante e pochi istanti dopo scoppia a piangere.
-Vieni qui-lo stringo a me.
-Mi sento cosi piccolo quando sono qui con te, tra le tue braccia-sussurra.
-Sei il mio piccolo grande amore-lo coccolo, è vero in questo momento Riccardo sembra così piccolo e indifeso, fa tanta tenerezza vedere un omaccione alto come lui in singhiozzi, è cosi ricco di umanità.
-Me lo giuri che non mi lascerai mai più?-domanda.
Io gli sorrido.
-Tu fa’ di tutto per non farmi scappare-gli carezzo il viso.
-Guidi tu?-chiede.
Io annuisco.
Dopo un’ora e mezza siamo nel suo bagno e ci stiamo lavando i denti contemporaneamente.

POV. RICCARDO
Due settimane fa immaginare Fiamma nel mio bagno che improvvisa un buffo balletto mentre si lava i denti sembrava quasi impossibile.
Oggi è ciò che sta accadendo, ha indosso un buffissimo pigiamino rosa di Titti, balla e canticchia mentre si lava i denti.
Mi sorride e mi fa fare la giravolta.
-Allora non sei cosi noioso-dice lei.
-In effetti ultimamente ho davvero lavorato poco-dico.
-A causa mia?-chiede.
Io annuisco.
-Ma io sono la tua musa ispiratrice, io ti ispiro-se la ride.
-Non montarti piccola nana-rido anche io.
-Dammi un bacetto a sapor dentifricio-viene da me e mi cattura le labbra.
-Sei completamente pazza ma mi rendi totalmente felice-le scompiglio i capelli.
-Andiamo a nanna signor Gucci-corre in camera, si butta sul letto e mi lancia il cuscino.
-Siamo tornati all’infanzia?-chiedo ridendo.
-Cerco di smorzare la tensione, non vorrei che ti venissero strani desideri-mi dice.
-Non potrei nemmeno volendo, sono stanco-mi butto sul letto accanto a lei.
-Nemmeno se io ti provocassi?-domanda passando un dito sul mio torace.
-Ma tu non sei una bambina dispettosa vero?-chiedo allontanando la sua mano.
-Sei noioso-sbuffa.
-E tu troppo maliziosa e monella-Fiamma non è mai stata così ai tempi del liceo.
-Sono cresciuta-mi fa l’occhiolino.
-Fiamma oltre Marco, sei…Stata con altri?-chiedo.
Lei prende a giocare nervosamente con una ciocca di capelli.
-Stai giocando con i capelli, lo fai sempre quando stai per dire qualcosa di spiacevole, quindi immagino di si-la cosa mi spiazza un po', credevo che dopo Marco visto le cose che mi ha detto non avesse avuto nessuno e invece…
-Sono stati passatempi-sussurra.
-Tu che fai sesso per passare tempo?-chiedo stupefatto, la serissima Fiamma…
-Non guardarmi con quel aria da rimprovero, non ti ho chiesto io di trasformarti in un santo in questi anni, non puoi rinfacciarmi una tua scelta consapevole-sbotta.
-Però se fossi stato con altre avresti avuto mille motivi per insultarmi-dico e lei si zittisce perché sa che ho perfettamente ragione.-Sono stati tanti?-la mia gelosia mi sta corrodendo l’anima, quanti uomini hanno sfiorato la mia donna?
-Non li ho mica contati-sbotta di nuovo.
-Sono stati tanti se hai perso il conto!-sono furioso, mi alzo dal letto e inizio a camminare per tutta la camera.
Lei mi fissa in silenzio, con un’odiosa aria colpevole.
-Dimmi che lo stai facendo per provocarmi-quasi la supplico.
-No Riccardo, sono stata con altri…Ma questo non toglie nulla a te, lo sai perfettamente-mi dice.
-Io non posso dormire sapendo che altri uomini ti hanno…-lei mi interrompe.
-Io dovevo dormire sapendo che tu avessii messo incinta un’altra!-mi fulmina.
-Hai pareggiato i conti?-chiedo acido.
-Sei tu a voler litigare in questo momento, potremmo essere su questo letto, stesi stretti l’uno nell’altra e tu pensi al passato, siamo qui adesso, abbiamo un'altra possibilità e se continuiamo a recriminarci il passato non riusciremo mai ad andare avanti!-mi dice lei.
Io mi metto a letto…Lei si avvicina, io mi scosto.
-Non mi va-sussurro.
-Bene-lei si volta di schiena e poco dopo sento un singhiozzo.
Il mio cuore si spezza…In una sola giornata riusciamo a litigare mille volte e io riesco sempre a farla piangere.
-Sono uno stronzo-la abbraccio da dietro.
-Si-sussurra lei.
-Scusa-le bacio la spalla.
-Scusa per quei ragazzi-dice lei.
-Proverò a dimenticarli ok?-la faccio voltare.
-Io voglio te Riccardo, solo te-mi carezza il viso.
Io le sorrido.
-Scusa amore mio, scusa-le bacio il naso.
-Stai migliorando, un tempo non mi avresti mai chiesto scusa…-sorride.
-Dormiamo abbracciati?-chiedo aprendo le mie braccia.
-E me lo chiedi anche?-si accoccola a me.
Il giorno dopo a lavoro non riesco a vederla un istante, ci sono tantissime cose da fare in vista della sfilata ed entrambi siamo impegnatissimi e inoltre le ho concesso il pomeriggio libero mentre questa mattina mi rubava baci al gusto nutella, quella donna sa come corrompermi.
Quel pomeriggio Andrea mi passa a trovare.
-Hai la faccia rilassata avete…-lo interrompo.
-Chiudi la porta-lo ammonisco.
-Allora su dammi i  dettagli piccanti-mi fa l’occhiolino.
-Abbiamo solo dormito abbracciati-spiego.
-Ma tu ti droghi? Tu dormi abbracciato tutta la notte con la donna che desideri da sei anni? Ti staranno esplodendo i pantaloni-afferma.
Io gli lancio una matita.
-Da quando sei diventato così scurrile?-domando.
-E tu da quando così puritano?-chiede lui.
-Tu sapevi dei ragazzi di Fiamma?-chiedo, lui ha sempre frequentato Fiamma in quegli anni.
-I ragazzi?-chiede alzando un sopracciglio.
-Si mi ha detto d’esser stata con altri oltre Marco, capisci? Dovrei uccidere milioni di uomini-stringo i pugni.
-Milioni? Mi sembrano un po' troppi-Andrea se la ride.
-Io credevo che dopo Marco…-sbuffo, proprio non riesco a digerirla questa storia.
-Senti una notte piangendo mi hai chiamato perché l’hai sognata sposata, metti il caso si fosse sposata pensi che il marito la contemplasse la notte? Fiamma è un bel bocconcino-dice lui.
Gli lancio una penna contro.
-Ti stai per sposare e Fiamma è mia-lo fulmino.
-Si anche al liceo volevi uccidermi solo perché ci dormivo insieme-sbuffa.
-Non me lo ricordare-continuo a guardarlo male.
-Dai Lena mi ha detto che Fiamma ha voluto una mano per una cenetta, magari stasera…-Andrea mi regala un altro sorrisetto malizioso.
-No-affermo.
-Non farete niente?-Andrea mi guarda a bocca aperta.
-Ho paura che vada male-ammetto.
-Ansia da prestazione?-Andrea ride come un matto.
-Lei è stata anche con altri, può fare il confronto-sbuffo.
-Tu hai paura di non farcela? Hai 28 anni non 60-Andrea non smette di ridere.
In quel momento entra Elisabetta.
-Ciao Andrea, come mai tutta questa ilarità?-chiede.
-Tuo fratello pensa di non…-sferro ad Andrea un calcio per interromperlo.-Niente ciliegina-Andrea ride con le lacrime.
-Ciliegina?-chiediamo in coro io ed Elisabetta.
Andrea ritorna serio.
-E’ un soprannome che va di moda-dice quell’idiota del mio migliore amico.
-Lo usa Marco-lo guardo male.
-Chi è Marco?-domanda Elisabetta.
-L’ex di Fiamma che è andato a letto con una ragazza…Si la chiama così, eh niente io vado-Andrea scappa via.
-Il matrimonio l’ha reso davvero strano-afferma Elisabetta interdetta.
A me viene un atroce sospetto.
Marco cerca una ciliegina, mia sorella ha il tatuaggio di una ciliegia, Andrea ha chiamato Elisabetta ciliegina, Andrea è appena scappato…

POV. FIAMMA
-Non credi sia troppo?-Lena osserva il mio completino di pizzo rosso sul letto.
-Nha-sorrido maliziosa.
-Tu hai perso la testa-Lena se la ride.
-Sono sempre stata innamorata di Riccardo, nulla di nuovo-rispondo mentre mi trucco.
-Sono sicura che questa Fiamma sfacciata piacerà parecchio a Riccardo-Lena mi regala un sorrisetto malizioso.
-Non so sai, Riccardo non sembra quello di un tempo, ho quasi paura che abbia perso totalmente quel suo essere passionale, è tutto carezzine tenere di qua e di là-ammetto.-Dico è anni che non va a letto con nessuna, io credevo che ieri sera…-la risata di Lena mi interrompe.
-Vi siete per caso invertiti? Al liceo tu scappavi e lui impazziva, adesso lui scappa e tu impazzisci-Lena si butta sul letto dalle troppe risate.
-Vorrei ricordargli la nostra prima volta con il completino rosso-dico.-Lena e se Riccardo a causa di tutti questi anni di astinenza si fosse asessuato? Io lo amerei comunque, io lo amo follemente e passerei comunque tutti gli anni della mia vita con lui…Però- mi interrompe.
-Però avere nel letto tutto quel ben di Dio e poterlo solo contemplare è un atrocità-Lena non smette di ridere.
-Hei hei miss mi sposo tra meno di un mese, Riccardo è mio, è il mio ben di Dio-le tiro una ciocca di capelli.
-Secondo me ieri non è successo nulla perché si è innervosito-afferma seria.
-E se non mi desidera? Ha tutte quelle modelle intorno-mi fisso allo specchio.-Ha detto che ho i fianchi-fisso i miei fianchi.
-Ma smettila, stasera andrà tutto magnificamente, sono convinta che perderai il conto degli orgasmi-Lena ride io le lancio un cuscino in faccia.
Mentre aspetto che Riccardo rincasi sono agitatissima…Ho organizzato tutto nei minimi dettagli, deve andare bene la nostra serata…
Sono in cucina quando lui mi raggiunge come una furia.
-La ciliegina di Marco è Elisabetta vero?-non mi saluta.
Poi mi osserva…
-Perché indossi un capotto in cucina? Te ne stai andando?-chiede.
Io mi avvicino a lui e gli lascio un bacio sulla guancia.
-Dimentica tutto, ci siamo solo io e te-dico spingendolo verso una sedia.
-No Fiamma io devo sapere che diavolo c’è tra mia sorella e quel verme viscido del tuo ex-è nervoso e non mi considera molto…
Io lo faccio accomodare.
Inizio a slacciare il cappotto.
-Che c’è ora senti caldo?-sbuffa.
-Vorrei che adesso lo sentissi anche tu-lascio cadere il cappotto e resto davanti a lui con indosso un completino intimo di pizzo rosso.
Lui resta a bocca aperta…
Il suo sguardo mi percorre. Poi i suoi occhi si proiettano nei miei.
Io non ho mai sedotto un uomo, di solito dopo qualche bacio un po' più passionale si finisce a letto…Con lui è sempre stato diverso, la prima volta gli ho fatto un impacciatissimo spogliarello e  adesso a distanza di anni sono di nuovo qui mezza nuda davanti a lui…
Mi avvicino e prendo a slacciargli la camicia…Lui è immobile.
-Che fai?-chiede.
-Mi prendo ciò che voglio-catturo le sue labbra, lui si stacca subito.
-E se io non volessi?-chiede serio…Io mi sento raggelare.
Mi allontano e afferro il cappotto, non mi sono mai sentita più ridicola nella mia vita, lui non mi vuole...Poi scoppia a ridere…
-Perché ridi?-domando, è ancora più umiliante.
-Volevo provocarti-sorride mentre in un sol colpo si libera di giacca e camicia.
-Sei un fottuto stronzo-sono pronta ad andare via…
Quando lui mi afferra e mi spinge contro il muro, le sue mani sono ovunque, smaniose, furiose, le sue labbra catturano le mie in un bacio ardente.
-Ti odio sei un bastardo-sussurro tra un bacio e un altro.
-Mi sento folle in questo momento Fiamma, sono pazzo di te, completamente pazzo-mi prende a cavalcioni, le nostre intimità si sfiorano ed entrambi emettiamo un gemito.
Io mi arpiono con le unghie alla sua schiena sgraffiandolo, lui sorride.
-Non sei cambiata nemmeno un po' gattina-cattura di nuovo le mie labbra.
In pochi secondi giungiamo in camera e lui mi butto sul letto, due secondi dopo e su di me.
-Mi hai fatto sentire umiliata-gli mordo il labbro.
-Tu mi hai fatto passare una pessima nottata e giornata immaginandoti con altri-morde il mio collo, sarò piena di segni domani.
-Ho creduto non mi volessi-lo fulmino con lo sguardo un secondo prima di catturare le sue labbra.
-Io voglio solo te e scusami se farò schifo adesso-afferma.
Io gli sorrido dolcemente…
-Ti amo Riccardo-erano anni che non pronunciavo più queste parole.
Poco dopo uniamo i nostri corpi ed è tutto magnifico come un tempo. Io e Riccardo siamo un corpo solo.
Il mattino seguente mi sveglio stretta a lui che ha un espressione beata sul viso.
Gli bacio il mento.
-Buongiorno gattina-sussurra lui.
-Buongiorno tesoro-gli catturo le labbra.
-Fiamma vieni a vivere con me?-mi chiede guardandomi negli occhi, il suo sguardo è cosi tenero.
-Solo per la notte che abbiamo passato?-lo provoco.
-No, solo perché ti amo immensamente e voglio vivere ogni secondo con te, voglio svegliarmi tutte le mattine stretto a te, voglio fare colazione con te, voglio cenare con te, voglio vederti improvvisare balletti mentre ti lavi i denti e voglio fare la doccia con te, anzi…-si solleva e mi carica sulle sue spalle.
-Non ti ho risposto-gli mordo il collo.
-Secondo me la risposta è si-sorride tutto contento.
-Montato-gli do un pugnetto sulla spalla.
-Ti amo-sorride ancora.
-Ti amo anche io e si voglio vivere con te-mi faccio mettere giù e lo stringo a me.
Angolo autrice
Ma salveeeee dolcezzeeee <3 dite dite quante di voi hanno pensato alla proposta di matrimonio leggendo il titolo di questo capitolo? Ahahahah eh niente, ora va bene regalare gioie, ma non esageriamo.
Mia dolci ragazze il prossimo capitolo sarà probabilmente tra 10 giorni, ecco perchè vi ho lasciato con questa gran gioia, spero che sia di vostro gradimento, sono curiosa di sapere cosa ne pensate.
Tanti saluti piccola_Calliope
  
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