Era all'ombra d'un abbagliante maggio che temerario e insolente il diletto di una mano coglieva un animo acerbo, e presto non seppe quale uso, consumato il vanto, potesse farne. Quella mano insolente io ho amato ciecamente, ed ora che con brusca indifferenza si è ritratta, carezzo pietosa questa smunta guancia con le mie sole dita.