Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Segui la storia  |       
Autore: Emanuela84    05/06/2019    1 recensioni
Ryo e Kaori si separano, è lui che prende l'ennesima decisione per lei. Ma il destino e qualche canzone li faranno riavvicinare presto.
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Nuovo personaggio, Ryo Saeba
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nota: questo e il prossimo capitolo li ho scritti di recente, dopo anni sono riuscita a trovare, credo, la giusta conclusione a questa storia. Spero che vi piacerà! Buona lettura, Ema

Capitolo XX: Amarsi

 
Gli amici si salutarono poco dopo la mezzanotte, i due sweeper tornarono a casa in silenzio, mentre l’auto si muoveva lenta nel traffico notturno di Tokyo. Kaori fissava le luci della città fuori dal finestrino, quella sarebbe stata la sua prima notte di nuovo a casa, sì, a casa, perché per lei solo quella era la sua casa, solo dove c’era lui. Lo guardò, era bello, lo pensava da sempre, da quando i loro sguardi si erano incrociati in quel vicolo quasi quindici anni prima, quando lei era un’adolescente preoccupata per il fratello e lui sarebbe diventato l’uomo della sua vita. Ryo percepì lo sguardo di Kaori su di sé e sorrise. Non vedeva l’ora di arrivare a casa. Poco prima di arrivare al garage la radio decise di regalare loro un’altra fortissima dose di emozione.
 
What would I do without your smart mouth
Drawing me in and you kicking me out?
Got my head spinning, no kidding
I can't pin you down
What's going on in that beautiful mind?
I'm on your magical mystery ride
And I'm so dizzy, don't know what hit me
But I'll be alright

My head's underwater
But I'm breathing fine
You're crazy and I'm outta my mind

Cause all of me loves all of you
Love your curves and all your edges
All your perfect imperfections
Give your all to me, I'll give my all to you
You're my end and my beginning
Even when I lose, I'm winning
Cause I give you all of me
And you give me all of you, oh

 
Ryo si voltò di scatto per incrociare gli occhi di Kaori che erano spalancati per la sorpresa e l’emozione. Nessuno dei due disse niente, impegnati ad ascoltare le parole di quella canzone che sembrava scritta apposta per loro.
 
How many times do I have to tell you
Even when you're crying, you're beautiful too?
The world is beating you down
I'm around through every move
You're my downfall, you're my muse
My worst distraction, my rhythm and blues
Can't stop singing, this ringing in my head for you

My head's underwater
But I'm breathing fine
You're crazy and I'm outta my mind

Cause all of me loves all of you
Love your curves and all your edges
All your perfect imperfections
Give your all to me, I'll give my all to you
You're my end and my beginning
Even when I lose, I'm winning
Cause I give you all of me
And you give me all, all of you

 
La canzone faceva il lavoro al posto loro, esprimeva i sentimenti che provavano l’uno per l’altra.
 
Cards on the table
We're both showing hearts
Risking it all though it's hard

Cause all of me loves all of you
Love your curves and all your edges
All your perfect imperfections
Give your all to me
I'll give my all to you
You're my end and my beginning
Even when I lose, I'm winning
Cause I give you all of me
You give me all, all of you, oh
I give you all, all of me, yeah,
And you give me all, all of you, oh

(“All of me”, John Legend)
 
Arrivarono a casa, Ryo parcheggiò la Mini in garage e poi salirono insieme le scale che portavano al loro appartamento. Non appena varcarono la soglia, Kaori si sentì sopraffatta da emozioni diverse. Era felice di essere tornata ma aveva anche paura. Lui l’aveva voluta di nuovo con sé ma ora? Sarebbe tornato tutto come prima o sarebbe cambiato qualcosa? Conosceva Ryo, sapeva che per lui esprimere i propri sentimenti era più difficile che affrontare un esercito, se lui fosse rimasto al palo allora sarebbe dovuta intervenire, sarebbe toccato a lei smuoverlo. E doveva farlo prima possibile.

 – Kaori. – Lui la richiamò dai propri pensieri.
 
Lo guardò, cercando di decifrare lo sguardo nei suoi occhi, erano scuri come una notte senza stelle ma brillavano ugualmente di luce propria. Non lo aveva mai visto così, sembrava una tigre a caccia nella notte. E la preda era ovviamente lei. Il cuore iniziò a batterle più forte, nel silenzio della casa poteva quasi sentirne il rimbombo. Non riuscì a rispondergli, aveva la gola secca e si sentiva andare a fuoco. Era bastato quel solo sguardo a mandarle in tilt anche il cervello. Rimase immobile mentre lui si toglieva la giacca ed avanzava verso di lei. Quando gli mancava solo un passo per raggiungerla, lei per istinto si mosse indietro ma trovò subito il muro alle sue spalle. Era in trappola ma non sapeva se scappare o no. Si morse il labbro inferiore senza staccare gli occhi da Ryo. Ora erano l’uno di fronte all’altra, Ryo le fissava il labbro stretto tra i denti.
 
– Non te l’ha insegnato nessuno che non è bene essere così maledettamente eccitante? – le disse con voce roca.
 
Quelle parole le scatenarono un formicolio al basso ventre decisamente piacevole. Sorrise. Le sue paure stavano lentamente svanendo, era chiaro che lui non sarebbe tornato indietro.  
 
– Non capisco a cosa ti riferisci. – Rispose lei passandosi la lingua sulle labbra.
 
Quel gesto gli fece perdere ogni freno. Le prese il volto tra le mani e la baciò, con una foga tale che quasi le fece sbattere la testa contro il muro. Kaori gli passò le braccia intorno al collo e gli infilò le mani tra i capelli. A quel tocco Ryo impazzì di desiderio ed incollò il corpo a quello di Kaori. Insieme erano perfetti, combaciavano come le tessere di un puzzle, ogni curva di Kaori riempiva gli spigoli del corpo di Ryo. Si staccarono col fiato corto e le labbra gonfie. Ryo la guardò, mai l’aveva vista così bella, con le guance infuocate e gli occhi che brillavano, sorrise appoggiando la fronte alla sua. Lei guardò il suo sorriso, sapere che lei ne era la causa le riempì il cuore di gioia.
 
– Direi che sono stato proprio un perfetto idiota ad aspettare otto anni, sei mesi e venti giorni per darti questo bacio – le disse lui coprendole il mento di baci leggeri.
 
Kaori spalancò gli occhi per lo stupore, Ryo che teneva il conto dei giorni che avevano trascorso insieme?
 
– Ad essere precisi hai aspettato otto anni, sei mesi, venti giorni, tre ore e quaranta minuti… – puntualizzò lei ridendo – E sì, stavolta devo darti ragione, sei stato proprio un idiota – aggiunse poi posandogli la testa sulla spalla.

Lui non ribatté e le baciò i capelli, carezzandole il collo. A quel tocco lei fu percorsa da un brivido di piacere, aveva sempre sognato le mani di lui che la sfioravano. Lui, ricettivo ad ogni sua minima reazione, sostituì le mani con le labbra ed iniziò a baciarle il collo. Il gemito di piacere che uscì dalla bocca di lei fu musica per le sue orecchie, la più dolce che avesse mai sentito.
 
 – Kaori, se non vuoi che io faccia l’amore con te, ora, dimmelo e mi fermerò subito – le disse, sperando con tutto il cuore in un suo consenso.
 
Lei sollevò la testa e lo guardò negli occhi. Come avrebbe potuto dirgli di no? Era tutta la vita che aspettava quel momento.
 
– Lo voglio, Ryo – gli disse poi e si strinse a lui, infondendo in quell’abbraccio tutto l’amore e il desiderio che provava per lui, per non lasciare spazio al minimo dubbio.
 
Ryo sciolse l’abbraccio e la prese per mano, intrecciando le loro dita, e poi salirono lentamente le scale verso il piano di sopra. Varcarono la soglia della camera di Ryo e lui la condusse ai piedi del letto. La divorava con lo sguardo e lei arrossì abbassando gli occhi, sapeva ormai di piacergli ma aveva comunque paura.
 
– Kaori, guardami – le disse, intuendo il suo timore. – Voglio che tu ti spogli per me, voglio ammirarti in tutta la tua bellezza – aggiunse accarezzandole le braccia per poi sedersi sul letto.
 
A quelle parole lei alzò la testa, incatenando lo sguardo a quello di Ryo. Prese un bel respiro ed iniziò a fare come lui le aveva detto. Portò le mani al primo bottone della camicetta e, con lentezza, iniziò a sbottonarlo, poi passò al secondo e al terzo, rivelando la curva morbida del seno avvolto da un reggiseno di pizzo bianco. Aveva ancora gli occhi fissi su di lui e notò subito quanto le sue pupille si dilatarono in quell’istante e che stava chiaramente trattenendo il respiro. Terminò con i bottoni e lasciò scivolare la camicia lungo le braccia per farla finire sul parquet. Lui sorrise, aspettava quel momento da Dio solo sapeva quanto tempo, ed era cento, mille, diecimila volte meglio di come se lo era immaginato. E sapeva che il meglio doveva ancora venire. Osservò Kaori portare le mani al bottone dei jeans e sganciarlo, per poi far scorrere la zip verso il basso. Dio se la voleva! Lei ormai aveva acquistato sicurezza e ci stava anche provando gusto a farlo impazzire, dopo tutto gliel’aveva chiesto lui. Prima di far scivolare i jeans lungo le gambe gli sorrise maliziosamente e poi con un gesto lento li tirò giù, scoprendo il ventre, le cosce ed infine i polpacci. Li scalciò via e rimase lì a guardare le reazioni di lui. Lui la contemplava, finalmente la realtà della sua enorme bellezza prendeva il posto di tutte le sue fantasie. Ma non gli bastava, aveva notato i capezzoli di Kaori inturgidirsi sotto la stoffa del reggiseno e voleva liberarli, per dare loro sollievo con la propria lingua. A quel pensiero sentì i jeans farsi ancora più stretti, l’erezione era pressoché incontenibile. Si alzò e le cinse la vita con le mani, gemendo di piacere al contatto della sua pelle morbida. 
 
– Dio, Kaori, non trovo le parole per descrivere come mi sento adesso, forse non esistono nemmeno – le disse all’orecchio prima di impossessarsi delle sue labbra. Stava per sganciarle il reggiseno ma lei lo fermò.
 
– Eh no, adesso tocca a me godermi lo spettacolo. Spogliati. – gli disse poi sedendosi sul letto.
 
Ryo rise divertito. – Va bene, cara la mia piccola lussuriosa. – le disse con sguardo di sfida ma Kaori non fece una piega, limitandosi a scuotere la testa.
 
Si tolse lentamente la t-shirt, gettandola a terra accanto ai vestiti di lei. Kaori posò lo sguardo su ogni singolo muscolo del suo petto e dei suoi addominali, per poi fermarsi a quella fantastica V che finiva sotto la cintura dei pantaloni. Sentì un certo calore aumentarle nel basso ventre e deglutì vistosamente. Ryo non aveva lasciato per un attimo i suoi occhi e notò subito l’eccitazione che stava aumentando anche in lei. Come aveva fatto lei, si tolse piano i jeans, rivelando l’erezione evidente che premeva nei boxer neri, ed infine le gambe muscolose. Involontariamente, Kaori si passò la lingua sulle labbra. Quel gesto non lasciò indifferente il suo compagno, lei si accorse subito che gli si dilatarono le pupille e che fu percorso da un leggero fremito. In un attimo fu da lei, le prese il viso fra le mani e la baciò, passando la lingua sulle sue labbra, ripetendo il gesto che lei aveva compiuto poco prima. Senza lasciarle la bocca, le sganciò finalmente in reggiseno e poi si staccò da lei per farla alzare e poterla ammirare.
 
 – Sei perfetta – le disse poi guardandola come solo un uomo innamorato poteva fare. Kaori arrossì ed il suo cuore perse un battito. 
 
– Anche tu non sei niente male – ribatté lei scherzando dopo averlo di nuovo squadrato da capo a piedi.
 
– Ah sì? – le disse tornando di nuovo ad annullare la distanza tra loro. Kaori gli passò le braccia intorno al collo e si appoggiò a lui.
 
– A-ha – annuì lei annusando il suo odore, un misto di polvere da sparo e Calvin Klein Be che lei gli aveva regalato il Natale precedente e che la mandava fuori di testa. Per un momento ripensò a quel giorno, a quando si erano scambiati i regali sotto l’albero e alla loro sorpresa reciproca quando si erano entrambi ritrovati per le mani una bottiglietta di profumo. J’Adore di Dior era il suo profumo preferito, e lui lo sapeva bene. Ma presto quel ricordo fu scacciato via dalle mani di Ryo che le accarezzavano le natiche. Con un gesto rapido lui le tolse gli slip che lei scalciò via. Ora lei era completamente nuda davanti all’uomo che amava. Ma non provava più né imbarazzo né paura. Era felice e soddisfatta per lo sguardo di adorazione e desiderio che lui posava su di lei.
 
– Fa’ l’amore con me, Ryo – gli sussurrò lei all’orecchio.
 
Lui non se lo fece ripetere due volte e la trascinò giù sul letto, poi si tolse i boxer e si sdraiò su di lei che lo accolse nel suo abbraccio caldo. Lentamente, percorse tutto il suo corpo con la bocca, mordicchiandola qua e là ed assaporando ancora ed ancora la sua pelle. Infine arrivò tra le sue gambe, dove lasciò un bacio caldo e languido che la fece fremere di piacere. Quando la sua lingua iniziò ad accarezzarle il clitoride lei gemette e gli afferrò i capelli con le dita, tirandoglieli, e mormorando il suo nome col fiato spezzato. Ryo alzò gli occhi per guardarla, per guardare il suo viso arrossato e stravolto dal piacere che lui, finalmente, le faceva provare.
Kaori era persa in quelle nuove emozioni mai provate prima, eccitazione, piacere, amore, si univano insieme ed era come una bomba che le scoppiava nel cuore e nel ventre. E sentì che voleva di più, voleva sentire Ryo dentro di sé.
 
– Ryo – lo chiamò ma lui rispose solo con un mugolio.
 
– Ryo, ti voglio dentro di me – aggiunse allora.
 
Lui allora si fermò e si allungò su di lei, affondando il viso nel suo collo. Poi le allargò le gambe accarezzandole le cosce. Ed infine, piano, entrò in lei.
Kaori sentì una fitta di dolore ed istintivamente si irrigidì ma Ryo si spinse con delicatezza più a fondo ed il dolore si tramutò subito in qualcosa di indescrivibile.
 
 – Sugar, tutto bene? – le chiese lui premuroso.
 
Lei si limitò ad annuire ed iniziò a seguire il ritmo delle sue spinte.
 
Ryo sentì il piacere aumentare, essere in lei, essere una cosa sola era una sensazione unica, mai provata prima. Accelerò il ritmo delle spinte, sentiva che entrambi erano vicini all’orgasmo, ed allora cambiò posizione, sedendosi sul letto e tirando Kaori verso di sé. Lei apprezzò molto la nuova posizione e lo baciò profondamente, gemendo nella sua bocca ad ogni spinta. L’orgasmo li colse insieme, potente e sfiancante. Ryo ricadde sul letto ansimante, trascinando con sé Kaori che rimase appoggiata al suo petto, con il respiro corto e priva di forze. In silenzio ascoltò il battito del cuore di Ryo che da frenetico tornò regolare, all’unisono con il proprio. Lui le accarezzò la schiena e le baciò i capelli, stringendola a sé.
 
– Wow – disse poi lei alzando la testa verso di lui.
 
– Ho onorato la mia fama di stallone di Shinjuku? – chiese lui sorridendo.
 
 – Sei inguaribile – rispose Kaori scuotendo la testa.
 
– Dai Kaori, stavo scherzando! Anche per me è stato… sì, wow... – ribatté Ryo.
 
– Certo però… otto anni sprecati… - ammise Kaori in tono sarcastico.
 
Ryo la guardò di sbieco, ma doveva ammettere che stavolta aveva ragione. Fare l’amore con lei era stato il suo sogno fin da quasi subito, ma la realtà aveva superato di gran lunga le aspettative.
 
– Per quanto me lo rinfaccerai ancora? – le chiese poi.
 
– Penso finché camperemo – rispose lei.
 
Lui non ribatté e si limitò a catturarle le labbra in un nuovo bacio, pronto a rinnovare la sua promessa d’amore.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: Emanuela84