Fandom:
Fullmetal
Alchemist (2003)
Rating:
Verde
Personaggi/Pairing:
RoyEd
Tipologia:
One-shot
Genere:
Hurt/Comfort,
Sentimentale
Avvertimenti:
Shonen-ai
Disclaimer:
Personaggi, luoghi,
nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho
elaborato la
seguente storia, non mi appartengono.
Note:
Prompt partecipanti
alla 1Frase Challenge del gruppo Hurt/Comfort Italia. Dedicata alle
ragazze
della divisione RoyEd che sono sempre nel mio cuore anche dopo tutti
questi
anni.
HAPPY
ENDING, OR
MAYBE DRAMA – CREIAMO IL NOSTRO DOMANI INSIEME
#ragazzi
Roy
Mustang non l'avrebbe mai
ammesso neppure sotto tortura ma, per anni, si era sentito in colpa:
nonostante
fosse l'unica alternativa possibile per loro, spingere Edward e
Alphonse sulla
strada dell'Esercito era un peccato che ancora non era riuscito a
espiare.
#ricordi
Seduto
con Edward in grembo, Roy
osservava con il sorriso sulle labbra il rinnovo dei voti nuziali di
Riza e
Jean mentre, a poco a poco, le immagini che scaturivano dai suoi
ricordi si
sovrapponevano alla realtà, creando una commistione tra
passato e presente che
lo proiettava verso un futuro pacifico per tutti loro.
#ordini
Edward
sapeva che un buon Cane
dell'Esercito doveva rispettare gli ordini ma era uno spirito libero,
un
ribelle nell'anima e odiava il guinzaglio che gli veniva imposto dalle
alte
sfere: sarebbe morto libero, lo doveva a sé stesso e al
fratello perchè nessuno
li avrebbe mai ingabbiati, non se lui poteva fare qualcosa per
impedirlo.
#casa
Edward
aveva vissuto in parecchi
posti e visto luoghi di ogni tipo ma soltanto un luogo era casa: non
più
Reseembool ma la villetta dove Roy aveva accolto lui e Alphonse al loro
ritorno
ad Amestris.
#acciaio
Nonostante
fosse inverno, la cosa
che Roy Mustang amava di più era baciare la mano d'acciaio
di Edward: se anche
essa non emanava il calore della carne, ne emanava uno ancora
più splendente,
quello della personalità stessa dell'uomo che amava.
(PESANTE
SPOILER DA GO THE DISTANCE)
Quando
Edward capitombolò fuori dal
Portale dopo la lotta contro Eddard, era senza Automail, con varie
ustioni, ma
vivo ed era la sola cosa che contava per Roy: finalmente potevano avere
anche
loro il lieto fine che meritavano ed essere felici.
#chiaveinglese
Una
delle prime volte che Roy aveva
preso in mano una chiave inglese da quando Edward era andato a vivere
con lui,
era stato per aiutarlo nella manutenzione: da allora, era diventato una
sorta
di piccolo rito che cementava il loro rapporto.
#cimitero
Mentre
il Sole tramontava, Edward
accarezzò la lapide di Maes e sorrise tra le lacrime: non
avrebbe mai potuto
ringraziarlo abbastanza per tutto quello che aveva fatto per lui, si
disse
mentre usciva dal cimitero con il mantello avvolto attorno alle spalle,
ma
poteva ripagarlo vivendo la vita migliore possibile.
#disordine
Con
i vestiti buttati alla rinfusa
per terra e libri posati in ogni angolo, la loro camera da letto non
era certo un
modello di ordine ma urlava a gran voce della loro unione.
#paranoia
(ALTRO
POSSIBILE SPOILER DA GO THE DISTANCE)
Edward
si era sempre chiesto se
sarebbe mai potuto essere un buon padre, alla luce del rapporto che
aveva avuto
con il suo e del modello che aveva ricevuto, e la risposta era sempre
stata
negativa; non poteva certo essere un genitore decente, le sue mani
erano
grondanti di sangue e nella sua vita c'era solo violenza: non avrebbe
potuto
funzionare.
#stanchezza
Con
la testa posata sul tavolo, Roy
si sentiva talmente esausto che non sarebbe riuscito neppure a
raggiungere il
divano dello studio: per una notte, avrebbe dormito lì, al
mattino si sarebbe
scusato con Edward per non essere tornato a casa.