Capitolo 1

Oggi è il mio primo giorno in una nuova scuola del giappone. Ogni anno ormai è così, esattamente da dieci anni. Non sono mai riuscita a farmi dei veri amici perchè l'anno successivo partivo per un nuovo luogo. Ora con mio fratello, mio nonno e mia madre mi trovo a Tokyo. Mia mamma e mio nonno dicono che questo tempio sia da sempre appartenuto alla famiglia Higurashi.

Sbuffo mentre osservo gli operai che di prima mattina sono già al lavoro per ristrutturare la vecchia abitazione.

-Ciao sorellina!- mi saluta mio fratello uscendo dalla porta. Vedo il terrore nei suoi occhi quando rischia di restargli in mano e si attua velocemente al fine di sistemarla nel miglior modo possibile.

Scoppio in una fragorosa risata.

-Che ridi nana? Forza andiamo a scuola- mi dice e con il finto broncio ci avviamo verso l'istituto superiore.

Lui è Sota Higurashi. Mio fratello maggiore. Abbiamo esattamente un anno di diversità. Ha 16 anni e deve iniziare il terzo anno di superiori.

Lungo il cammino parliamo del più e del meno, per lo più di come sarà il primo giorno. Mentre ci avviciniamo alla scuola si vedono sempre piu ragazzi e ragazze con la nostra stessa divisa. La cosa che mi incuriosisce di più è vedere una ragazza dai lunghi capelli castani rincorrere agitando la sua cartella sperando di colpire il ragazzo che le corre davanti, o meglio scappa, con un basso codino. Nessuno sembra notare le urla di quei due. Non so se per gli altri è normale oppure non è di loro interesse. Boh. Però vedere questa scena è divertente, si prospetta un anno poco noioso.

Un paio di minuti dopo siamo davanti alla struttura. In confronto alle altre scuole che ho frequentato è enorme. Quattro piani. Immensi corridoi di sicuro. Mi perderò, già lo so.

-Dobbiamo andare dal preside- mi dice mio fratello una volta saliti gli scalini che portano all'ingresso principale. Molti studenti sono ancora fuori in cortile e altri sono dentro a chiacchierare. Mi guardo intorno e rimango affascinata dal profumo di pulito e dall'impeccabile ordine che regna. I due lati del corridoio, dipinti di bianco, sono coperti da armadietti e in un angolo a parlare con due ragazze mi sembra che ci sia la ragazza che ho notato stamattina.

-Kagome dove vai?- mi sento chiamare. Mio fratello.

-L'ufficio del preside è di qui- mi informa avviandosi verso destra mentre io stavo andando verso sinistra. Pensavo che era quella la strada e non che ci fosse un bivio. Prevedo un lungo, lunghissimo anno.

-Bene signorini Higurashi. Sota tu sarai nella 3B mentre tu Kagome nella 2C- ci dice il preside alzandosi – prego vi mostro le aule- continua avviandosi verso la porta.

Camminiamo per qualche minuto e vedo che dal fondo del corridoio compare un cartellino con scritto “3B”. Bussa e dopo aver presentato mio fratello alla classe ci dirigiamo verso altri corridoi infiniti. Ok non so più dove sono.

-Eccoci arrivati- mi dice guardando la porta dove c'è i cartellino “2C”.

Come prima bussa e risponde la voce di una donna.

-Ragazzi vi presento la vostra nuova compagna di classe. Kagome Higurashi- mi presenta il preside.

-Piacere di conoscervi , mi chiamo Kagome Higurashi e ho 15 anni- affermo mentre mi inchino. Che emozione! Dopo qualche secondo mi alzo e vedo la ragazza di stamattina. Forse posso attaccar bottone con lei e fare amicizia!

-Bene Kagome, puoi andare a sederti vicino alla signorina Matsuda- mi informa l'insegnante e nel frattempo il preside esce.

Dopo che mi sono accomodata la professoressa riprende a spiegare e saluto la mia vicina di banco.

-Ciao- mi risponde girandosi nella mia direzione.

-Sai ti ho visto stamattina- dico sorridendo al ricordo della scena.

-Ah si? Davvero? E come hai fatto?- mi domanda stupita.

-Stamattina prima di entrare. Stavi rincorrendo un ragazzo e cercavi di tirargli la tua cartella. - spiego .

-Ah si ho capito- risponde sorridendo. - quello che hai visto è Miroku. Un pazzo pervertito che tocca il sedere alle ragazze – continua – oh ma non ti preoccupare basta fargli capire chi comanda e lui la smette, anche se in fondo è un ottimo amico- spiega dopo aver notato la mia faccia un po' preoccupata.

Continuiamo a parlare del più e del meno per tutta la giornata mi fa conoscere due ragazze: Ayame e Rin. Riconosco essere le stesse della mattina nel corridoio. La giornata trascorre in modo divertente e a fine lezioni ci salutiamo con la promessa di vederci l'indomani mattina.

Quando esco trovo mio fratello appoggiato ad un muretto che parla insieme a dei ragazzi. Uno di essi sembra Miroku, ma gli altri non so proprio chi siano. Sono in cinque compresi mio fratello e Miroku. Scendo gli scalini e cammino per un po' in modo da essere bene o male vicino a loro. Mio fratello mi vede saluta gli altri e mi raggiunge.

-Vedo che hai fatto nuove amicizie – gli dico facendo un chiaro rifermento ai ragazzi con cui parlava poco fa.

-Si, e tu?-

-Anche-

Parliamo un po' di come è andato il primo giorno per entrambi. Il tempo che arriviamo a casa sono le quattro del pomeriggio così decido di andare a cercare una palestra dove poter praticare lo sport che tanto amo e che mi ha portato a risultati degni di tutto rispetto.

Trovo una palestra non lontano da casa e mi iscrivo subito.

Quando esco vedo che sta iniziando a fare buio così accelero il passo per evitare disgrazie.

I giorni passano e io seguo i corsi dove mi sono iscritta.

Una mattina mi alzo come al solito ormai e, sempre come al solito, mi preparo per dirigermi a scuola. Solita routine. Ma questa mattina no.

Esco di casa e ci incamminiamo verso la scuola. Come sempre all'avvicinarci dell'istituto gli studenti aumentano e quando siamo davanti al cancello mio fratello mi dice una frase che mai mi sarei aspettata.

-Vieni con me ti mostro i miei amici- e mi prende per un braccio trascinandomi dai suoi amici che ha quanto ho scoperto sono i più stronzi della scuola.

-Ragazzi lei è mia sorella. - afferma serio .

Sento gli occhi di tutti e quattro i ragazzi addosso. Sopratutto un paio di occhi nascosti dietro un casco. Il ragazzo si toglie il casco mostrando un volto diafano con occhi neri come la notte e lunghi capelli del medesimo colore.

-Ma che bel bocconcino che abbiamo qui- dice avvicinandosi a me e allungando una mano verso il mio viso ed esaminandolo.

-Lasciami- affermo fredda.

-Che bel caratterino ribelle che abbiamo-

Angolo autrice:
Buongiorno a tutti =)
Mi presento sono Cryss97, ma potete chiamarmi Cry. 
Questa, come avete già letto nell'anteprima, è una ripubblicazione. La storia in questione la iniziai a scrivere qualche anno fa, ma non la portai mai a termine per svariati motivi. Ora l'ho ripresa in mano e la sto concludendo(prometto che la porterò a termine) e ho cambiato diverse cose dalla prima versione.
Gli aggiornamenti saranno circa uno ogni 7/10 giorni dato che sono nel pieno degli esami universitari (potrebbero subire periodi più lunghi), comunque ho stabilito delle date di aggiornamento del capitolo successivo che troverete in questo spazio a fine di ogni capitolo. Infatti il prossimo aggiornamento sarà il 15 giugno. 
Passando alla trama della storia, che cosa ne pensate? Premetto che i prossimi capitoli saranno molto più lunghi, questo  è una sorta di introduzione xD
Vi domando scusa per l'eventuale presenza di errori.
Inoltre vi ringrazio per aver letto e vi auguro buona giornata =)
A presto
_Cry