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Autore: 50shadesofLOTS_Always    10/06/2019    0 recensioni
[SPOILER ALERT PER CHI NON HA ANCORA VISTO AVENGERS ENDGAME]
Dal testo:"Lascia andare il respiro, socchiudendo gli occhi e decide che non gli importa più.
E’ morto, tutti sono sani e salvi."
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[probabile OOC di Tony/perché abbiamo bisogno di più Pepperony/Post Endgame:fix-it]
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Morgan Stark, Pepper Potts, Tony Stark/Iron Man
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un tepore tiepido.
« Tony… ».

Inspira. Milleuno. Espira.
Non sa quando né come, ma ad un tratto è in grado di percepirsi.
La cassa toracica si apre, facendo spazio ai polmoni senza singhiozzi né dolore. Tuttavia continua ancora a scivolare nel buio più opprimente mentre immagini e suoni si confondono in un unico marasma indistinto – un grido, una scia fulva, un pianto, una macchia rosa, una ninna nanna, un lampo azzurro – che turbina e stride prima di disintegrarsi nel silenzio, nel vuoto.

La stessa energia, ma più fragile.
« Papà? ».

Milleuno, milledue. Inspira. Milleuno.
Riaffiora da esso mentre il sangue scorre fluido, seguendo il ritmo dettato dal cuore che pompa regolare e confortante. Poi da un lontano indefinito giunge l’eco di un ronzio intermittente che lentamente assume il carattere di un’ovattata cacofonia mite ed autentica: dei sussurri, una puntura sulla pelle, dei passi, un soffio di brezza solida, un tintinnio metallico e un odore strano. Un mix di disinfettante, bagnoschiuma e borotalco.

Espira.
Finalmente il proprio corpo sembra destarsi, bombardato da una serie di informazioni che gli si scaricano addosso come uno tsunami mentre tutto attorno prende sostanza. Il letto asettico, il cuscino fin troppo molle e qualcosa che vive alla sua sinistra.
Raccoglie le forze per spingere le palpebre serrate, ma queste si ritirano sotto lo squarcio di luce troppo forte. Ci riprova, più lentamente, finché la nebbia bianca si dissolve e lascia spazio a colori meno irruenti.
Il soffitto è un’unica lastra da cui pendono gingilli dorati, simili a scaglie che ruotano pigramente.
Gli ci vuole qualche battito di ciglia per scacciare la patina acquosa e mettere a fuoco la parete di vetro dinanzi a sé. L’orizzonte bigio del tramonto – o dell’alba, non ne ha idea – è delineato da montagne, le cui cime si nascondono tra banchi di nebbia densa mentre più in basso spicca il verde di colline lussureggianti e rigogliose. Le chiome pesanti degli alberi oscillano appena sotto la spinta del vento, che porta con sé aghi fitti e trasparenti. Nella quiete della stanza può sentire il piacevole rumore della pioggia, in contrasto coi bip dell’elettrocardiografo alla propria destra.
Con appena un secondo di ritardo rispetto all’intenzione, riesce a vedere le garze che gli avvolgono il braccio, avvinghiate attorno al busto e fissate sulla spalla. Ne sente la trama ruvida ma delicata, come il russare vicino. Gira la testa dall’altra parte e là, uno scricciolo riposa con una copertina rossa rimboccata. Una delle sue manine stringe un lembo del suo camice, la guancia premuta contro il suo addome. Serra i denti e allunga la mano sana. Una goccia rotola sulla propria guancia senza che possa fermarla mentre finalmente lascia scorrere i polpastrelli fra le ciocche morbide che oscurano il visetto di Morgan. Sa di poterlo fare perché ha sempre avuto il sonno profondo e anche se vorrebbe invece abbracciarla, si accontenta di poterla toccare. E’ reale.
Vera come la forma che giace rannicchiata su una poltrona rivolta in sua attesa. Una gamba penzoloni su un bracciolo e l’altra piegata contro il petto che porta il lavoro su una felpa più grande di due taglie. Le spalle curve e le braccia conserte sullo stomaco, la fronte appoggiata allo schienale. La frangetta è scomposta, la chioma ramata raccolta in una coda ormai sfatta e le efelidi spente sulle guance più smunte dell’ultima volta.
La chiama, ma produce solo un mugugno affaticato. Eppure è abbastanza perché si svegli.

Angolo Autrice: Ammetto che l'intro non sia proprio il massimo, ma non avevo idea di come introdurre questa raccolta (che non so neanche dove andrà a parare, nè quanto durerà perchè tutto dipende dall'ispirazione deheh^^), nata dalla necessità di rendere a Tony ciò che secondo me, meritava davvero dopo tanti sacrifici e tanta sofferenza, a dispetto di chi continua a considerarlo un villain o un personaggio di serie b.
Premetto che ho apprezzato Avengers Endgame e riconosco l'impegno, la passione dietro la produzione ma in fondo, è a questo che servono le fanfiction quindi spero che chiunque sia giunto fin qui, abbia apprezzato questa breve follia e ne aspetti il seguito mentre io torno a lavorare sull'altra mia long - che se volete dare un'occhiata, è ovviamente sulla mia page - "Rescue Heart".
Grazie a chiunque visiterà, a prescindere dalle recensioni :*

A presto,
50shadesOfLOTS_Always

   
 
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