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Autore: Aladidragocchiodiluce    15/06/2019    2 recensioni
Cosa sarebbe accaduto se Blue fosse scomparsa dopo "Il Seeker e la Dicronicus"? E se gli eventi successivi avessero spinto Starscream a seguire il normale corso della storia?
Scopriamolo in questa Fic!
Il primo capitolo è ambientato dopo "Thirst" o "Assetati"
Genere: Azione, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Decepticon, Nuovo personaggio, Predaking, Starscream
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
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-Cavoli, ci voleva una pausa.-Borbottò un uomo in camice da laboratorio con un paio di spessi occhiali, selezionando una bevanda dall'apposita macchinetta.

-A chi lo dici, è da mezzogiorno che lavoriamo.-Gli rispose un collega con un abito simile, reggendo una tazza di caffè fumante con la schiena appoggiata al muro.

-Già, con tutto quello che c'è da fare per il trasferimento è un miracolo che ci concedano queste pause.-Commentò una donna, seduta ad un tavolino a poca distanza dai due.

-Non mi è ancora chiaro il motivo di questa fretta.-Disse il primo uomo, chinandosi per prendere il suo bicchiere di caffè.

-Se dovessi scommettere direi per le slipter: stanno iniziando a diventare troppo numerose e serve una struttura più grande per contenerle.

Fortuna che sono state le prime a venire trasferite.-Rispose la donna.

-Riguardo Soggetto Beta?

Sono abbastanza sicuro che con lei il trattamento neurale stia dando i suoi frutti.- Domandò la persona appoggiata al muro, sorseggiando la propria bevanda.

-Infatti è così.-Confermò l'occhialuto.

-Beta è diventata irriconoscibile da quando ha ricevuto il trattamento, anche se ancora sobbalzo quando la vedo gironzolare per i corridoi.-Ridacchiò.

-A proposito, so che domani la sua “vasca” sarà fra i primi elementi che verranno trasferite.-Commentò il collega.

-Cambiando argomento, spero che il trasferimento non ci porti troppo lontano.

Vorrei andare a trovare i miei nipoti più spesso.- Disse la donna.

I tre continuarono a chiacchierare, ignorando bellamente un ragazzo dai capelli argentati e con addosso un camice che stava trasportando una pila di fogli.

Starscream gli scoccò una rapida occhiata, prima di accedere alla stanza accanto.

Era riuscito ad entrare senza essere scoperto per un pelo e si era procurato un travestimento per poter gironzolare liberamente.

Entrando nel laboratorio vero e proprio dove c'era gente che parlava con il collega o lavorava al computer o si spostava, trasportando scatole o scartoffie fra le mani.

Quell'ambiente fece venire una fitta di nostalgia all'argentato; gli ricordava il laboratorio dove lavorava come scienziato prima che iniziasse la guerra. Ma ora non c'era tempo per i ricordi, doveva agire!

Avanzò a passo spedito, venendo ignorato dai presenti, probabilmente abituati a scene del genere.

Superato il laboratorio, si trovò in un lungo corridoio illuminato da luci al neon appese al soffitto e continuò ad avanzare, incrociando solo un paio di persone che, a parte dargli un occhiata fugace, non gli rivolsero la parola.

Fu una fortuna o sarebbe stato scoperto.

Ma meglio non far troppo leva sulla fortuna, infatti appena adocchiò un magazzino ed essersi assicurato che nessuno lo vedesse, vi entrò.

Al suo interno trovò esattamente ciò che gli serviva: un condotto dell'aria a grandezza umana.

-Come quella volta.-Mormorò a se stesso, rimuovendo la grata.

Si assicurò che la reliquia, legata alla sua schiena e coperta dal camice, fosse ben fissata e non corresse il rischio di perderla, poi entrò.

Sfortunatamente, non avendo la più pallida idea di come era strutturato l'edificio e i suoi condotti, si trovò a girare a vuoto per un po', ritrovandosi spesso davanti a vicoli ciechi o costretto a cambiare strada ma finalmente, trovò quello che cercava.

Sfilò la grata e scese con un balzo.

Si trovava in un enorme stanza buia in cui le uniche fonti di luce erano numerosi computer accesi, tutti collegati ad una sorta di vasca posta al centro con un liquido azzurrino al suo interno che emanava riflessi cupi.

Ma era il suo contenuto ciò che interessava al seeker: sdraiata sul fondo a braccia incrociate e un respiratore sul viso, vi era Blue.

Gli ci volle tutto il suo autocontrollo per non buttarsi e tirarla fuori.

Finalmente l'aveva trovata!

-Sono arrivato, sorellina.- Sussurrò, sorridendo di gioia.

Guardò i computer e appena adocchiò quello che sembrava fare a caso suo vi si avvicinò.

Qualunque cosa le avessero fatto, il trattamento neurale, come aveva sentito dall'umano; l'avrebbe rimosso.

Sarebbero scappati, insieme.

Diede una rapida occhiata allo schermo e stava per iniziare a cercare di capire il modo per farle tornare la memoria quando una mano invisibile lo prese per il polso.

L'argentato strillò per la sorpresa e si voltò verso la vasca.

Allo stesso tempo, Blue si alzò e balzò fuori, togliendosi il respiratore e guardandolo con i suoi occhi vuoti.

A qual punto la luce si accese e una decina di uomini fecero il loro ingresso.

Starscream ringhiò.

Era una trappola!


 

Pedaking si svegliò con una stana sensazione, come se mancasse qualcosa.

Guardò alla sua destra e spalancò gli occhi dalla sorpresa quando vide che il seeker non c'era più.

-L'ha fatto.-Realizzò, assumendo la propria forma alternativa per poi spiccare il volo, sperando non fosse troppo tardi.


 

-Lo sapevate!-Ringhiò, alzando le le mani mentre Blue, tramite i suoi vettori, afferrò la reliquia legata alla sua schiena e la tenne in mano mentre uno degli uomini rispose:

-Certamente, pensavi che non fossimo preparati all'arrivo di un intruso?-

L'argentato emise un altro ringhio per poi rivolgere lo sguardo alla sua amica.

-Non mi riconosci?-Domandò supplicante.

Nonostante gli occhi sembrassero vuoti, sembrò gli rivolgesse uno sguardo di puro disprezzo.

-Di chiunque tu parli, non sono io.-Annunciò con voce monotona.

-Abbiamo perso fin troppo tempo.

Voi due, portatelo fuori di qui. Non vogliamo macchiare il pavimento con il suo sangue.-Ordinò quello che sembrava il capo.

I due agenti presi in causa annuirono e iniziarono a spintonarlo fuori dalla stanza, seguiti dallo sguardo freddo della slipter.

Capendo che non avrebbe avuto altre occasioni, decise di tentare la fortuna con il suo “piano B” e pregare che esso si rivelasse almeno una distrazione.

Attento a non fare movimenti troppo bruschi, mise la mano in una delle tasche del camice e fece scivolare fuori quello che vi era contenuto.

-Ma cosa?-Mormorò uno degli uomini quando si accorse della cosa verde e rotonda che era scivolata dalla tasca del loro prigioniero.

Essa si mosse e fece un salto in direzione della vasca, non fu difficile per i presenti capire che si trattasse di...

-Una rana?

Mi aspettavo di meglio dal secondo in comando Decepticon.-Le risa dell'uomo vennero presto sostituite da un urlo di puro terrore emesso dalla slipter che, vedendo l'animale avvicinarsi a sé, utilizzò i vettori per compiere un salto verso l'uscita, travolgendo involontariamente uno degli uomini a fianco di Starscream.

Esso non perse tempo e approfittò della distrazione per tirare una gomitata allo stomaco dell'altro per poi scappare dietro la slipter.

-COSA ASPETTATE?-Udì l'uomo alle sue spalle ordinare ai suoi agenti.

Non fece in tempo a superare il corridoio che qualcosa lo afferrò e lo tirò in un altra stanza, facendogli sbattere la testa conto la parete.

Per un attimo vide le stelle e quando la vista gli si schiarì si trovò davanti il viso di Blue.

Lo teneva per il collo tramite i vettori e in quel momento la sua espressione di pura rabbia era la stessa che gli aveva rivolto nel suo ultimo incubo.

-Come lo sapevi?-Sibilò.

-Cos-cosa?-Bofonchiò a fatica a causa della pressione sul collo.

-NON FARE IL FINTO TONTO!

Nessuno sa della mia paura delle rane!-Ringhiò.

Passi veloci annunciavano l'arrivo degli agenti, doveva fare in fretta.

-Io si perché ci conosciamo!-Riuscì a dire.

La presa diminuì e la rabbia lasciò il posto alla confusione.

-Io non mi ricordo di te.-

-Ti stanno manipolando, cancellando la memoria tramite una macchina.

Prova a sforzarti, noi siamo amici.- Parlò in fretta con parole che persino e se stesso sembravano stupide e dubitava di averla convinta.

I passi si avvicinarono e una voce urlò “QUI NON ABBIAMO GUARDATO!”.

-Come posso crederti?

Sei Starscream, abituato ad ingannare persino i tuoi simili per il potere.-

-Ma non posso inventarmi le cose.

Non ricordi quella volta sul treno? Ti parlai dei miei fratelli dopo che tu mi parlasti della tua amica.-

Per un attimo parve che gli occhi della slipter si rianimassero ma poi una voce la distrasse.

-BETA L'HA TROVATO!-Urlò qualcuno.

Alle spalle della blu comparve un uomo con una pistola in mano che le disse:

-Ben fatto, ora ci pensiamo noi.-

Solo allora il seeker si rese conto di una cosa: non chiedevano a lei di ucciderlo e per qualche strano motivo sembrava che non la volessero presente alla sua dipartita.

Intanto la ragazza non si era mossa di un centimetro e teneva gli occhi puntati su di lui, ignorando persino l'altra presenza che le stava picchiettando sulla spalla per attirare la sua attenzione.

-Mi hai sentito?

Ti chi detto che ci pensiamo...-

Non finì la frase che, con un rombo, l'intera struttura tremò e in lontananza si udì un ruggito che l'argentato riconoscerebbe ovunque.

Ci fu un attimo di tranquillità, poi l'edificio tremò ancora e pezzi d'intonaco iniziarono a cadere dalle pareti.

A causa della sorpresa, la presa dei vettori della slipter allentò e l'argentato agì in fretta, afferrandogli il braccio per tirarla.

-Dobbiamo andarcene!

Ti spiegherò quando saremo fuori!-Disse mentre uscivano.

L'altra lo guardava ancora confusa e nonostante il passo incerto che lo rallentava, non oppose resistenza.

Una nuova scossa fece tremare l'edifico, la cosa strana era che sembrava provenire dall'alto.

Per fortuna dei due, esse avevano fatto agitare tutto il personale che si trovava all'interno dell'edificio in quale si era riversato nei corridoi ed erano così terrorizzati dal possibile crollo da non accorgersi di loro, permettendogli di confondersi fra la folla; o almeno questo era ciò che pensava il seeker.

Peccato che fra la folla vi erano comunque degli agenti armarti che sembravano apparire ovunque, costringendo i due a cercare di evitali, finché la folla non li spinse involontariamente in un altra stanza.

-Dove siamo?- Si chiese ad alta voce mentre l'edificio tremò nuovamente.

-Proseguendo si arriva agli alloggi degli scienziati.-Rispose Blue con voce montana.

Il compare si voltò un attimo a guardarla, i suoi occhi sembravano ancora spenti e il suo viso non esprimeva nessuna espressione; si rese conto che teneva ancora in mano la reliquia.

Rabbrividì, sembrava l'ombra di stessa.

“Tornerai come prima.” Si ripromise a mente.

Avanzarono in fretta, lieti che la strada fosse deserta.

-C'è qualche uscita da questa parte?-Chiese, sempre trascinandola, quando si udì un nuovo rombo e un calcinaccio cadde fianco a lui.

-L'uscita di emergenza è dall'altra parte.-Fu la risposta.

-Ma da qui si può uscir...-Non terminò la frase che si udì il rumore di uno sparo e un proiettile gli graffiò la guancia, costringendolo a fermarsi per voltarsi.

Cinque uomini, tutti armati.

-Non muoverti o non esiteremo ad ucciderti.-Ringhiò uno di loro.

-Beta, vieni qui.-

Vedendo che la slipter non accennava a muoversi, due di loro si avvicinarono e li separarono. Starscream provò a porre resistenza ma venne buttato a terra con un colpo allo stomaco.

Per un attimo, gli occhi della sua amica sembrarono rianimarsi mentre veniva allontanata.

-Portatela sul camion, appena arriviamo ha bisogno del “trattamento”.-Ordinò il capo.

-Blue...-Sussurrò.

Aveva fallito e ora quell'uomo lo avrebbe ucciso.

Non poteva sapere quello che girava in testa alla ragazza.

Mentre avanzavano, teneva il viso leggermente voltato per osservare la scene e ciò sembrò smuoverle qualcosa.

Provate pure a spararmi, non otterrete nulla”

Erano le sue parole, ma quando le aveva pronunciate?

Con un calcio, fecero cadere in ginocchio Starscream.

Era appena successo.

No.

Loro l'avevano colpito allo stomaco ma allora..?

Avete vinto”

Cosa? Quando si era... arresa?

Uno sparo...

Dolore lanciante...

Un altro colpo...

Un corpo a terra...

Sangue...

-STAR!- Esclamò d'un tratto.


 

Angolo autrice

Ed eccoci arrivati al punto che tutti stavamo aspettando, cosa accadrà poi lo scopriremo nel prossimo capitolo!

Un altra buona notizia: oltre a sabato, salvo imprevisti, aggiornerò la storia anche il Mercoledì!

Saluti da Ala

   
 
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