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Autore: Teo5Astor    16/06/2019    11 recensioni
Un piccolo momento di vita quotidiana di Mirai Trunks e Mirai Mai nella loro nuova linea temporale al termine della guerra contro Zamasu e Black, ispirato a "La vita con te" di Max Pezzali.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mirai!Mai, Mirai!Trunks
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La vita con te
 
 
Mi alzo e non penso a niente.
Mi alzo sempre sorridente.
Ed intorno a me tutto sembra nuovo e diverso.
 
Scendo dal letto e mi stiracchio, me la sono presa comoda stamattina. Ieri sera ero letteralmente distrutto dagli allenamenti.
Sorrido, e non potrei fare altrimenti, quando guardo l’altra metà del nostro letto. È vuota, ma sento ancora il profumo di lei. Lo respiro a pieni polmoni.
Vado a lavarmi la faccia e mi vesto, prima di perdermi un attimo a guardare il cielo azzurro dalla nostra stanza al piano di sopra della Capsule Corporation. Mi perdo un attimo, sì, perché ancora non sono abituato a godermi la normalità di un mondo che vive nella pace. Anche se qui ci hanno accolto tutti bene, a partire dai noi stessi di cinque anni più giovani che già vivevano qui, per non parlare di mia madre.
Già, mia madre…
Non è esattamente la stessa persona, ma è sempre lei. È rassicurante vederla sorridere. Sapere che qui sta bene. Che è felice.
C’è un bel sole oggi e, non so perché, quando ci sono queste belle giornate mi sento istintivamente meglio, più sereno. Come se potessi dimenticare tutta l’oscurità che ho dovuto attraversare. Come se non fosse mai esistita.
Ma sarei un ingrato verso il destino che mi ha dato una seconda possibilità se dicessi che sono felice solo quando vedo il sole.
Lo sono e basta. Sempre.
 
Se fuori c’è il sole o piove.
Se fa caldo o c’è la neve.
Sarà sempre un giorno speciale che non andrà perso.
 
Il rumore della porta della stanza che si apre mi fa voltare istintivamente, pronto a godermi lo spettacolo che so già che mi aspetta
«Ti sei alzato, Trunks!» sorride Mai, radiosa. Indossa un vestitino nero corto sbracciato e dei bikers dello stesso colore. Ha i capelli sciolti e gli occhi che sembrano brillare mentre sorride. È semplicemente bellissima. «Esageri sempre quando vai ad allenarti con Lord Beerus e Whis!» mi rimprovera bonariamente, mentre comincia ad armeggiare nella borsa e ne estrae un sacchetto di carta bianca.
«Hai ragione…» sospiro, ridacchiando, con una mano dietro la nuca, avvicinandomi a lei.
«Comunque ti ho portato una brioche al pistacchio e…» riprende, porgendomi il sacchetto, ma la zittisco dandole un bacio così lungo che potrei anche far venire sera senza staccarmi da lei.
Mai ricambia, si stringe a me. Mi lascia godere del suo sapore dolce. Mi fa sentire vivo.
Lei è il motivo per cui sono felice, nonostante tutto quello che ho passato. Nonostante non abbia potuto salvare il mio mondo.
 
Perché ci sei tu, luce intensissima.
Polvere d’oro che illumina.
Sempre di più, forte e purissima.
Gli angoli bui dell’anima.
 
«Perché?» mi sorride amabilmente, appoggiando la sua fronte contro la mia.
«Perché mi mancavi…» sospiro roco. «Grazie per la brioche, comunque».
La prendo in braccio come una principessa e apro la finestra.
«Ti va di andare a fare un giro?» le propongo.
«Ma lasciami sistemare il trucco prima, almeno! Mi sembra di avere le occhiaie, oggi…» prova a opporsi. È adorabile.
«Non dire stupidate, sei bellissima come sempre» la rassicuro, dandole un bacio a fior di labbra. «E per me eri perfetta anche quando vivevamo nascosti in quei sotterranei» aggiungo, senza riuscire a nascondere un filo di tristezza. Penso che il senso di colpa per non aver saputo evitare il peggio non mi abbandonerà mai.
Lei si stringe forte a me e appoggia la testa al mio petto.
«Io sono fiera di te» sospira, come se mi avesse letto nel pensiero. Come solo lei sa fare. «Lo sarò sempre. Se non fosse stato per te non esisterebbe più neanche il mondo dove vivono Goku, tuo padre e gli altri. Per non parlare di questo mondo, poi. Il nostro mondo» aggiunge determinata, puntando i suoi luminosi occhi neri nei miei.
«Sì, il nostro nuovo mondo» le sorrido, saltando sul davanzale e cominciando a volare nel cielo.
Volo, e penso che non sarei niente senza di lei.
Che il mio mondo senza di lei non avrebbe senso. Che non voglio viverci in un mondo senza di lei.
Perché me lo ricordo benissimo cosa ho provato quando ero convinto che Black l’avesse uccisa. Perché non dimenticherò mai il momento in cui il mio cuore è andato in frantumi.
Lei è l’unica che riesce a farmi sentire bene. A scacciare ogni dolore. L’ansia.
A portare la speranza. Ad avermi regalato un sorriso quando ne avevo bisogno e ad avermi insegnato di nuovo a sorridere a mia volta quando pensavo che non ne sarei più stato in grado.
Volo e la stringo forte a me.
Vorrei volare così per sempre, stretto a lei.
 
Dimmi qualche frase ancora.
Dimmi solo una parola.
Sarà sufficiente a scacciare ogni brutto pensiero.
Fammi stare nel tuo mondo.
Fammi rimanere dentro.
Che è l’unico posto in cui mi sento sempre al sicuro.
 
«È bellissimo qui!» esclama felice Mai, non appena atterriamo su un promontorio che si affaccia sul mare cristallino illuminato dal sole, regalandoci un panorama mozzafiato.
«Già» confermo, abbracciandola delicatamente da dietro con le mani appoggiate sui suoi fianchi. «Anche se in realtà preferisco guardare te, piuttosto che questo spettacolo».
«Di solito non sei così adulatore, Trunks» mi sorride, girandosi leggermente per darmi un bacio a fior di labbra. «Potrei farci l’abitudine».
«Sai, oggi sono semplicemente felice» accenno un sorriso a mia volta. «È impagabile essere qui insieme a te. Essere vivi. Godersi la pace. La serenità. Non pensare più al dolore».
«Non devi più pensare alle cose brutte, finché saremo insieme andrà tutto bene» mi rassicura, prendendo una mia mano e intrecciando le sue dita intorno alle mie. «Chiaro?!»
«S-sì, Mai…».
Penso a come possono cambiare le cose. Guardo Mai stretta tra le mie braccia e ripenso a quando la vedevo sparare quotidianamente col suo fucile, al comando di un esercito. Ripenso a quando dovevamo lottare per sopravvivere, per avere un pezzo di pane. A quando sembrava un miracolo ogni volta in cui riuscivo a portare a casa la pelle.
Ha ragione lei, il passato è passato. Bisogna godersi il presente, che è stupendo, e pensare con fiducia al futuro.
«Volevo farti sentire una canzone» le dico, tirando fuori dalla tasca il mio telefono e facendo scorrere la playlist. Le passo un auricolare, mentre infilo l’altra nel mio orecchio e la abbraccio di nuovo da dietro, perdendo lo sguardo verso il mare insieme a lei.
 
Perché tu sei l’unica vita che ho.
La sola che ho scelto, la sola che avrò.
La vita più spettacolare che è, la vita con te.
Perché tu sei l’unica vita che ho.
La sola che cerco e che mai cercherò.
La vita più spettacolare che è, la vita con te.
 
«È stupenda» sussurra Mai, voltandosi verso di me e abbracciandomi forte. «Ti amo, Trunks. Grazie, grazie di tutto».
«Anch’io ti amo, Mai» le rispondo, accarezzandole dolcemente l’orecchio col mio respiro, mentre il suo profumo fresco mi accarezza e mi avvolge. «Sono io che devo ringraziare te, per esserci. Per essere qui con me» aggiungo, prima di baciarla.
Un bacio rovente.
Un bacio che sa di lei.
Che sa di noi.
«Sono sicuro che andrà tutto bene, da adesso in poi».
«Sì, andrà tutto bene».
 
Mi alzo e sono sorridente.
Mi alzo e non penso a niente.
Perché insieme a te tutto mi sembra nuovo e perfetto.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
A Vale. A chi non ha mai smesso di sognare. A chi continua a credere di poter essere felice.
 
   
 
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