Approdo del Re sarebbe stata la sua tomba, lo sapeva, sapeva a cosa stava andando incontro, ma era pronto. Era tutta la vita che si preparava per questo momento, non avrebbe mai fallito.
Dopo aver fatto desistere la piccola Stark, lui si apprestò a salire quelle scale che aveva percorso tante volte, a svoltare tra i tanti piccoli e tortuosi corridoi finché… suo fratello assieme alla regina Cersei, un altro uomo e alcune poche guardie rimaste al fianco della Regina non gli si pararono quasi di fronte.
Il suo destino stava per compiersi… veloce… e inesorabile.
 
Stava per morire, lo sapeva, ma era pronto.
Era pronto a tutto pur di porre fine alle sue paure, pur di porre fine a quella vendetta che lo aveva consumato.
Il fuoco, quel bagliore distruttivo, la sua paura più grande si avvicinava.
Si avvicinava sempre di più, ma Sandor Clegane non ne ebbe più paura, la sua missione era conclusa.
 
 

• pov Sansa –

 
Sansa era nelle sue stanze, si stava pettinando i lunghi riccioli rossi, sapeva che il suo fratellastro Jon era ad Approdo del Re con la Regina dei Draghi, sapeva che in qualche modo niente sarebbe andata come lui o Tyrion avrebbero voluto. Tuttavia i due uomini sembravano soggiogati dalla bellezza più che dalle intenzioni della giovane Targaryen.  
Sansa era l’unica forse che non era stata rapita dal suo fascino: lei aveva visto, aveva colto un bagliore nello sguardo di Daenerys che non le faceva presagire nulla di buono.
Lei però era la sola.
Lei era sempre stata sola.
Nessuno mai l’aveva capita, l’aveva ascoltata, l’aveva aiutata.
O meglio quasi nessuno.
Per un qualche strano motivo si ritrovò a pensare a quella sera, a quella sera in cui Approdo del Re era sconquassata dai cupi rombi dei cannoni, dalle grida degli uomini pronti all’assalto e altri che urlavano per il dolore e per le ferite mortali subite…
«Io potrei tenerti al sicuro» rantolò il Mastino. «Tutti quanti hanno paura di me. Nessuno ti farà mai più del male. Se lo faranno, io li ucciderò.» le aveva detto quella notte, ma la paura verso quell’uomo era troppo grande perché lei potesse realmente pensare di seguirlo, aveva cantato quella notte, aveva pregato per la sua vita, aveva avuto paura di morire, poi… quel contatto, quel lieve strano contatto…
Frugò nel baule alla ricerca di quel mantello sporco, logoro e incrostato di sangue che, per una ragione a lei ignota, aveva conservato per tutto quel tempo. La trovò e si ritrovò a tastarla e poi a stringerla al petto come a voler richiamare a sé quella sera e quegli inspiegabili atti di una notte tra una ragazzina troppo spaventata dagli orrori del mondo circostante e un uomo lacerato nel volto e soprattutto nell’animo.
Inspiegabile. Irripetibile.
Sansa e il Mastino. Due persone distrutte nell’animo e nel corpo dagli orrori vissuti nelle loro vite, due persone diverse eppure accomunate dalla lacerazioni che il fato aveva loro riservato.
La porta della stanza si aprì e non seppe bene perché pose quella domanda di cui temeva già di conoscere la sua atroce risposta “E’ morto?”

 

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Buonasera a tutte!
E' la prima volta che mi cimento in una one-shot sul Trono di Spade
pertanto chiedo venia se fa non è di vostro gradimento,
se è così vi prego siate clementi!
Questa one-shot in realtà è una sorta di crossover tra la serie tv e il libro
e non so se si è capito non ho accettato la morte del Mastino, 
proprio non ci riesco!
Fatemi sapere se vi va cosa ne pensate!