Clarice era sempre stata una ragazza determinata.
Sin dall'inizio della fanciullezza, aveva dimostrato a tutti di possedere un carisma del tutto particolare; pur così composta e modesta in ogni occasione, non passava certo inosservata.
Seppur tenendo conto dei progetti che la famiglia aveva in serbo per lei, infatti, non aveva esitato - con il garbo che l'aveva sempre contraddistinta - a far loro presente che la sua vita riguardava anzitutto se stessa.
Quando aveva deciso di prendere i voti, sapeva bene di disattendere le aspettative dei parenti, che speravano di vederla accasata, accanto ad un uomo di grande prestigio. Ma lei si era dimostrata risoluta, fino a quando lui le aveva rivolto parole che a lungo sarebbero riecheggiate nella mente di Clarice.

-Ti prego... Mostrati favorevole alla proposta.-
-Perché la tua famiglia è potente e la mia ha sangue nobile?-
-E perché se tu mi dai il tuo cuore, prometto davanti a Dio che me ne prenderò cura.-
-Tu nemmeno mi conosci, Lorenzo. Non fare simili promesse...-
-No. Io non ti conosco e tu non conosci me e non mi ami. Ma col tempo mi ameresti, e io amerei te con tutto quello che sono. Adesso e anche in futuro.-

Ci sapeva fare con le parole, il giovane Medici. Era riuscito a far breccia nel cuore della bella giovane, nonostante lei sapesse che il matrimonio avrebbe dovuto giovare a Lorenzo in una maniera che con l'amore c'entrava ben poco.
Ecco, se mai la tenacia di Clarice era stata scalfita di un poco, fu senza dubbio opera di quello sconosciuto fiorentino.
Con le parole, aveva nutrito il suo animo tormentato, e con i fatti le avrebbe dimostrato quanto un legame possa essere più forte degli ostacoli che incontra sul suo cammino.

Salve! :)

Alessia