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Autore: DANYDHALIA    20/06/2019    2 recensioni
Una ventata di cambiamento si comincia a respirare nuovamente per le vie della Metropoli popolata unicamente da animali.
l'ex-sindaco Lionheart dovrà affrontare un processo. Judy e Nick in questa nuova avventura faranno la conoscenza d'un avvocatessa felina..molto particolare, che porterà una ventata di nuovi imprevisti e novità nelle loro neo vite da agenti.
Vecchie e nuove conoscenze, rivelazioni e segreti, un piano da svelare, amici e ideali da salvare coloreranno la trama che farà da sfondo per un nuovo capitolo ambientato nella città che almeno una volta nella vita vorremmo visitare.
Detto questo a tutti voi un caloroso Miao: Ciao^^Ma un nuovo caso è alle porte per i nostri agenti preferiti, adesso che le neo elezioni sono alle porte.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La notizia di un’entità nascosta, così particolare, addirittura sostenuta dal governo, all'insaputa dei cittadini di Zootropolis, scioccò non poco i membri all’interno della stanza. Perfino Bogo, avendo cominciato lui stesso la lettura del dossier, ma necessitava di qualche minuto per riprendersi e continuare, intervallato dai commenti e le esterrefatte esclamazioni di tutti i presenti.
-Uhm?! C’è una serie di pagine scritte a mano all’interno del fascicolo- osservò il capitano.                 

-Ed  ha tutta l’aria di essere una specie di diario, meglio così: una testimonianza diretta, forse, ci aiuterà a capire meglio- e così dicendo il capitano Bogo continuò a leggere; fortunatamente la calligrafia era riportata seguendo un corsivo leggibile e di facile interpretazione..una scrittura quasi “elementare” all'apparenza;

Caro capo delle forze dell’ordine di Zootropolis.                                                                                                    
Se stai leggendo le pagine del dossier che ti è stato consegnato sarai già venuto a conoscenza della nostra esistenza, ossia dei Soggetti Born Wilde e delle nostre peculiarità basilari,ma senza essere ancora entrato nel particolare della nostra tipologia.                                                                                
Ti scrivo in primis per rassicurarti ed accertarti che non siamo individui pericolosi, né per te né per la nostra gente, il mondo, i nostri simili di tipo ANIMALUS ANTROPHPMORFUM MODERNUM SAPIENS*.                                                                                                                                                             
 Siamo animali comuni, composti sia da prede che da predatori, nati con questa peculiarità: possedere dei geni immuni al processo di reversione selvatica causata dal fiore Mindicampum Holicithias, noto comunemente con il nome di Ululatore Notturno. Comincio con l’informarti che dagli anni 30 fino ai tempi della “Guerra del Golfo”* nei paesi sottosviluppati dell’Asia e dell’ Africa ancora da risanare a causa delle loro guerre civili interne, compresi il Vietnam, il Tibet, il Siam ma anche nel nostro paese in alcune zone del Messico e dell’America Latina, l’Ululatore Notturno è stato usato per sette decenni come prodotto e moneta di scambio sul mercato nero dei signori della guerra. Poiché esso rende gli animali selvatici garantisce schiavi da usare come manodopera gratis, soldati sicari senza bisogno di addestramento o paga, macchine da guerra senza l’ausilio di armi, foraggio nelle zone che ancora praticano la caccia preda VS predatore e viceversa o come pratica di cannibalismo giustificato, schiave e schiavi sessuali che nel periodo del calore non obiettano per i servizi resi e non necessitano di droghe per lo stupro. Altre volte ancora, l’ululatore notturno è usato come forma d’intrattenimento illegale per chi organizza combattimenti clandestini in cui gli animali si combattono fino alla morte, ed una volta morti prendono le loro teste, pellicce, piume o scheletri come trofei privando i loro simili di quell’ ultimo barlume di animalità* che li caratterizzava.

Per bloccare questa ondata di crimini feroci, contro l’animalità, sono stati creati vari organi governativi mondiali e federali per combatterli e prevenirli, tra questi il più recente di cui adesso faccio parte anch’io; il GSD ovvero il Global Security Department (Dipartimento per la Sicurezza Globale)* . Non entrerò nei particolari del nostro dipartimento, poiché confido che uno dei nostri membri sia lì presente per uscire allo scoperto e informarti come di dovere.  
Continuerò parlandoti di noi, per aiutarti a capire chi siamo e cosa siamo davvero: ho elaborato, ultimamente, una lunga teoria  che spiegherebbe la nascita di un fiore come gli ululatori notturni ed altre piante a esso simili; ossia che per combattere la sovrappopolazione di 6 milioni di animali sul pianeta e l’eccessivo modernismo scatenante i fenomeni dell’inquinamento che ne conseguono..la natura per vendetta o per semplice risposta alla sua difesa e sopravvivenza, abbia creato questi fiori che ci riconducono alla primitiva essenza del nostro essere per ricordarci che la terra, la nostra casa è una sola, e se non siamo attenti la perderemo per sempre e noi con lei.                    
Quindi sempre in risposta alla mia teoria, ho supposto che fosse per questo che siamo così: per reagire e proteggere i nostri simili indifesi dai suoi effetti(a quel fiore) nel corso delle varie evoluzioni che negli anni ci hanno cambiato rendendoci più intelligenti, coscienti e consapevoli oltre i nostri istinti, pur rimanendo gli stessi e cambiando solo nella testa, nelle capacità di apprendere, parlare e conoscere come tutti gli altri”.                                                                                    
Apparentemente nessuno ci distinguerebbe da “un qualsiasi altro animale tipo” del ventesimo secolo, o ventunesimo, ventiduesimo?Di che secolo sei tu che leggi?

Le differenze che possediamo sono minime, ma sufficienti per proteggervi: il nostro udito è alto come quello di 10.000 anni fa. Il nostro olfatto e senso tattile sono altrettanto sensibili, la potenza della nostra vista poi..cambia a seconda della specie a cui apparteniamo: c’è chi mantiene la visione periferica e indossa speciali lenti a contatto per vedere con la visuale diretta che tutti i mammiferi di oggi hanno sviluppato, chi vede ancora con pochi colori e non distingue il rosso (ai suoi occhi saturato fino ad apparire arancione o giallo) e rischia di essere investito quando attraversa se non si somministra quotidianamente un collirio speciale che glie li fa vedere tutti oppure particolari occhiali che fungono al medesimo scopo.                                         
  Oppure cuccioli che negli anni faticano ad apprendere particolari materie perché troppo difficili per loro e necessitano di ripetizioni o Piani Didattici Personalizzati(PDP) per essere al passo dei compagni e non restare indietro; alcuni cuccioli dal momento della nascita non parlano e si esprimono in versi fino al sesto anno di età. Io ho imparato a parlare ad otto anni, ma dai cinque anni almeno capivo ciò che mi si diceva e con “il linguaggio dei segni” me la sono cavata.                    
Poiché con le mie zampe faticavo ad imparare a scrivere. Fortunatamente con la pazienza e l’amore dei miei cari ho imparato anche a fare questo, altrimenti, amico caro, non potresti leggere le mie pagine.  Una volta adulti, però,superate le difficoltà del lavoro e del vivere in città troppo rumorose o con luci abbaglianti, ritmi di vita veloci e “disanimali per noi” (infatti molti di noi preferiscono la periferia, la campagna o i luoghi isolati di mare e montagna, perché più tranquilli) dobbiamo affrontarne altre per le nostre esigenze poiché altrimenti soffriamo di DISTURBO DELL’ ADATTAMENTO* senza una dovuta guida.

Un ulteriore problema è la socializzazione con gli altri animali sul campo amoroso: anche se vorranno essere monogami ed amare la o il partner con il quale passare tutta la vita, nel periodo della stagione degli amori, cederanno ai propri istinti di accoppiamento, e non possiamo usufruire delle vostre medicine che ne acuiscono gli effetti perché ne siamo allergici e ne moriremmo. Possiamo solo lasciarci andare, è piacevole all’inizio, perché dimentichiamo tutto in quel momento ma una volta finito, se siamo con un altro che non è la nostra unica dolce metà la sofferenza è immane. Quanti cuori ho visto spezzarsi nella stagione che dovrebbe essere la più bella del mondo, quanti figli ho visto senza padre o madre perché non erano in condizioni di crescerli e quante lacrime ho visto negli sguardi di quei genitori che non volevano lasciare i loro piccoli così presto ma costretti all’adozione per un futuro normale, tranquillo e sereno.  E sì perché non tutti i figli BORN WILD nascono tali, vi sono parecchi salti generazionali da nonno a nipote o da madre all’ultimo figlio di una nidiata di più di 10 a 100 piccoli e così via.
Ogni Born Wild è diverso a modo suo, per grado di immunità e peculiarità nei geni.                                      
Lo schema adottato dai nostri amici scienziati è il seguente:

c’è l’animale  MODERNUM TIPUS (che diviene selvatico);
- IL BORN WILD di TIPO C (immune agli U.L. e con sensi non particolarmente sviluppati);
-IL BORN WILD di TIPO B (immune e con i sensi sviluppati);
-IL BORN WILD di TIPO A(immune, coi sensi sviluppati, ma che vivrà come minimo fino a 10, 20 o 30 anni come se ne avesse vissuti 80 come in passato, in natura è così).
Sono Born Wild di TIPO A anch’io, oggi compio 30 anni e tra qualche giorno morirò per cause naturali, perché sono come un anziano al suo 94° esimo compleanno. Ho vissuto una vita piena e felice comunque a parer mio e non mi pento di nulla. Anzi, ne approfitto col terminare la lista dei segreti che ci caratterizzano per facilitarti il lavoro.  
Se da un lato gli ululatori notturni non ci rendono selvatici, dall’altro se ne entriamo in contatto epidermico o ce lo iniettano in una parte del corpo che non sia la nuca, ci darà una scarica di adrenalina talmente forte per pochi istanti da renderci delle Armi Biologiche a tempo determinato, perfettamente sincronizzati, ma non perdiamo mai la nostra volontà.
Tuttavia se dovessero iniettarci un dardo o una siringa nella nuca contenente un siero di concentrato di Mindicampum Holicithias, anche noi diverremmo selvatici, oppure entriamo in coma.
C’è un antidoto per ovviare all’effetto, solo che su di noi funziona più lentamente, se tocca o arriva a parti delicate del cervello: i più veloci e più fortunati o forti di noi ci mettono un anno e mezzo a guarire, altri ci hanno impiegato anni a riprendersi. Altri ancora, “rari casi per fortuna”, non si sono mai ripresi . Se non altro a livello affettivo e psicosomatico, una volta abituatisi alla nuova casa fra mura sicure ed amichevoli, era come se non se ne fossero mai andati.
Se studiati e lavorati correttamente, almeno per noi, gli ululatori notturni possono essere una valente medicina: somministrato un po’ alla volta e fatto ingerire nel cibo ai cuccioli che non parlano fin dalla tenera età, in dosi minime, esso permette loro di apprendere normalmente e sviluppare l’intelligenza al passo dei loro coetanei. 
Se usato come profumo per ambienti o schermo barriera dagli agricoltori nelle loro piantagioni resta il più forte antiparassitario del mondo. Poiché il Mindicampum Holicithias debella perfino ogni tipo di zanzara, dalla tigre responsabile della malaria, fino alla più comune che provoca morte per Filariosi Cardiopolmonare* riempiendoci le arterie di larve. Perciò se ben usato quel fiore ha salvato la vita a tanti piccoli, anche di coloro che erano adulti e non erano mai stati vaccinati.
Tuttavia se somministrato più di otto volte, ad un soggetto Born Wild non malato, al pari degli steroidi diventa una vera e propria droga, causa dipendenza e gli effetti sono davvero spiacevoli, per fortuna nei casi simili con la giusta terapia di disintossicazione (i casi più gravi invece se ne occuperanno i nostri) i medici riescono sempre a curarli. Ma bisogna intervenire presto, o chi ne ha fatto un uso errato resterà  invalido tutto la vita e poco dopo, se non dovesse resistere, subentrerà la morte.                                                                                                                                                                     
Ora saprai abbastanza sul lato personale e più intimo dei miei simili, concludo col dirti alla fine (se non lo sai già) della Grande Depressione del 1929 si volle tentare il progetto bonificante di una città alla portata di ogni animale di ogni specie, classe e tipologia compresa la nostra.                                             
Per ragioni di fondi, a causa del Secondo Conflitto Mondiale, solo qualche quartiere e casa era stato costruito. Fortunatamente negli anni 50 in poi partirono più velocemente rendendo Zootropolis la città che tutti voi conoscete e amate, di cui anche io sono fiero di avervi preso parte nel costruirla. Devo rivelarti però, amico mio, che essa è nata come progetto federale, un GIGANTESCO ESPERIMENTO SOCIALE per testare di anno in anno se la coesistenza con animali di specie diversa fosse reale o un utopia(Zootopia era il nome originario). Col passare degli anni sono felice di poter dire che il progetto ha funzionato bene. Come città non è perfetta e ci sono i pregi e i difetti riscontrabili in qualunque città del mondo, ma per fortuna il sentimento di cooperazione e fratellanza nella city in maniera grande o piccola ha sempre vinto.

Confesso che avrebbe dovuto includere anche rettili,volatili e primati del tipo scimmia ma essi si rifiutarono, sostenendo di non voler correre rischi in un esperimento di cui i frutti non si vedevano ancora..e forse data la sottile divaricazione che negli anni ho notato tra predatori e prede credo di poter affermare che abbiano agito saggiamente. Sono migliorate le cose adesso che non ci sono più?
Te lo chiedo, anche se non mi puoi rispondere, perché sono reduce da un trentennio tra i 50, 60 e 70 in cui per un po’ ai predatori sono stati impiantati dei collari che davano scariche elettriche ogni volta che assumevano atteggiamenti aggressivi, si arrabbiavano o semplicemente provavano un'emozione forte. Per fortuna dopo arrivarono le battaglie per “diritti civili” per i predatori e tutti gli “animali di colore nero”, prede e non, per i piccoli “animali domestici” trattati come servi da compagnia dagli animali più grandi anni prima. Tutto in qualche modo migliorò, anche se ho notato bene che non è stato facile dimenticare, sia da una parte sia dall'altra.                                            
“BEATI COLORO CHE NON GIUDICANO E NON SARANNO GIUDICATI”.                                                        
Termino le mie righe ricordandoti quale sarà il nostro compito sempre e per sempre per ogni Born Wild: quello di proteggervi e vegliare su di voi. Molti di noi sono agenti federali da generazioni,i nostri corpi e i nostri geni sono dello stato e per lo stato siamo votati alla vostra incolumità.

Il GSD forma le reclute di domani, sono formate da animali valenti Non Born Wild che Born Wild per collaborare. Io ho preso parte al progetto a tempo indeterminato degli “agenti nascosti”.                
Dopo la nostra infanzia, in cui siamo addestrati intellettualmente e da adolescenti a livello fisico per essere spie, veniamo preparati ad una serie di TEST PSICOATTITUDINALI al lavoro di copertura in linea al nostro profilo, così da lavorare a Zootropolis come civili a tutti gli effetti e vegliare su di voi agendo prontamente una volta ricevuta “la chiamata alle armi” (se così si può chiamare) dalla Sede Centrale e difendervi.  So che ne varrà la pena, lo dico io che sono stato un professore universitario ed ho visto le più gradi personalità di questa città crescere e divenire individui meravigliosi. Dopo anni di supervisione ed incognito, seppur brevi, posso dire “una vita ben spesa”. 

Adesso che vi accingete ad affrontare un disastro o una situazione critica, dico a voi futuri colleghi della polizia del ZPD e Born Wild, se ci vedremo dall'altra parte..FATELI NERI, CHIUNQUE ESSI SIANO! QUESTA CITTA’ E’ VOSTRA, E’ NOSTRA, E’ MIA! Non hanno alcun diritto di rovinarcela per i loro egoistici,sporchi interessi. Il Vostro Amico.
P.S. Troverete le indicazioni mediche e le istruzioni, i nomi presenti nella città di Zootropolis, per riconoscere, come addestrare o comportarsi con un Born Wild nei fascicoli allegati con la mia graffetta preferita, nei fascicoli AZZURRO-ARANCIO-AMBRA”.

Così il commissario Bogo terminò la lunga lettera-testimonianza dell’animale misterioso. La storia fu talmente intima nelle sue rivelazioni da lasciare interdetti tutti quanti all’interno della stanza ancora una volta. Oteas fu il primo a rompere il silenzio..

-Oh, però..questa..questa si che è una..rivelazione- disse mentre camminava al contrario senza inciampare, sedendosi senza voltarsi alla sedia poggiata alla parete sinistra della stanza, di fianco al comodino-archivio dove vi era risposta la macchinetta bollitore del caffè(quello grande americano che sembra annacquato che spesso si vede nei film e nelle serie TV) e se ne versò un'altra tazza molto, molto lentamente continuando a guardare fisso un punto impreciso della stanza.                                                                                                                                                                    
Anche Judy e Nick non sapevano cosa dire, tutto ciò che riuscivano a fare era guardarsi reciprocamente negli occhi condividendo lo stesso sguardo spaesato, pieno di interrogativi e disorientamento.    
Perfino Alice non trovava le parole per commentare obiettivamente il fatto appena scoperto. Soprattutto perché doveva far largo ad un'altra spiacevole sensazione in quel momento . Non era semplice stupore moltiplicato al quadrato come quello degli altri il suo; molte più sensazioni albergavano dentro di lei adesso: ansia,preoccupazione, terrore e stasi semantica provocata da tutti e tre, la cosa peggiore era che non sapeva come mai provasse tutto questo! Perché trovava familiare la storia di quell’individuo sconosciuto, perché sentiva di capirlo e perché il fatto che un gruppo di persone avesse letto e fosse venuta a conoscenza di quelle pagine la agitava come se la cosa riguardasse anche lei?! Ad un certo punto la gatta non riuscì più a stare immobile, recuperò la sensibilità delle zampe posteriori, alzò il braccio destro a mezz’aria e chiese..

- Po..potrei assentarmi un..attimo? E’..è stata una faccenda al quanto..particolare..l'ascolto di questa.. lettura. Credo che..andrò a rinfrescarmi..e dopo tornerò per discutere della faccenda di nuovo assieme..va bene?!- fece lei quasi sussurrando mentre biascicava le parole.

-Certamente, vada pure- disse Bogo comprensivo.
Alice fece un sorriso triste a Nick e Judy, come per tranquillizzarli che in fondo andava comunque tutto bene ed aprì la porta. Russell era rimasto appoggiato alla porta, seduto per terra tutto il tempo; non aveva esattamente origliato ma qualcosa l’aveva recepita anche lui, e per non perdere la calma si era limitato a trascrivere nella sua “agenda taccuino da lavoro” tutto ciò che aveva confuso anche lui, per capire meglio. O più semplicemente tranquillizzarsi.
Una volta che l’amica gatta fu fuori, lo scoiattolino alzò la testa e vedendo Alice preoccupata..

-Alice, tutto bene?- chiese Russell con calma. Come colta alla sprovvista lei rispose..

-Eh?! Oh..si, niente.. è che questa cosa..o meglio coso..mi ha spaventato, e non so perché ne come mai..- provò a spiegargli e a “spiegarsi” per non lasciarlo all’oscuro o in disparte.
Alice odiava gli amici che mettono le distanze tra altri amici con la scusa di ritenerli non pronti ad affrontare il caos del mondo, illudendosi di proteggerli non tenendoli al corrente. Anche perché immaginava che almeno in parte qualcosa l’avesse sentita il suo attento amico reporter e non sbagliava. Ma sta volta non era certa di essere in grado di parlare.

-Quindi?- provò Russell incoraggiandola a confidarsi.

-Quindi niente, mi sento come un “puff” nella mia testa- disse lei mimando un esplosione ai lati selle sue tempie con le zampe, ma senza l’intento di scherzare sta volta. Lo fece solo per essere eloquente in merito a come ella si sentiva.                                                                                                             

- Semplicemente, vado a sciacquarmi il viso ..e torno – riprese Alice per finire la frase. Così la gatta s’incamminò verso la toilette.

-Speriamo sia davvero soltanto questo- pensò Russell tristemente a voce bassa mentre guardava l’amica allontanarsi; come se il suo istinto gli suggerisse che vi fosse dell'altro a preoccupare Alice ma che al contempo neppure lei sapesse spiegarselo, stranamente.

Alice giunse ai bagni delle donne e vedendo una sedia per animali di taglia grande decise di usarla per raggiungere il lavandino più vicino: non aveva voglia di fare balzi o arrampicate, quelle misteriose righe l’avevano come fiaccata. Trascinò la sedia fino al lavandino, vi salì sopra, raggiunse la coppa del sanitario, aprì il rubinetto dell’acqua fredda e poi iniziò a sciacquarsi il viso, come annunciato che avrebbe fatto.
L’abissina continuò a schizzarsi tutta la faccia, persino gli occhi, ma il sollievo che cercava non arrivò.  Allora pensò che ci volesse più acqua, si tolse la giacca riponendola sullo schienale della sedia per non bagnarla, si arrotolò le maniche della camicia e riprese a bagnarsi.
 
Il suo umore non riusciva calmarsi, il suo battito cardiaco non accennava a diminuire frequenza, pure le zampe iniziavano a tremarle..  Ad un certo punto lo sguardo di Alice cadde sul suo riflesso, nell'anonimo secchio senza cornice appeso alla parete.

-Perché la cosa dovrebbe toccarti tanto? Neanche la conosci questa persona.  Sei solo comprensiva, troppo empatica come al solito verso persone terze o come quelle che vedi nei film o leggi nei romanzi. Dunque perché ti comporti così, come se sta volta fosse diverso?!- chiese alzando di poco il tono di voce man mano che i suoi pensieri si facevano sempre più violenti fuori dalla sua bocca. Come se il suo riflesso potesse risponderle davvero. 

-Mi dici un’altra cosa? Come mai quando il capitano leggeva quelle lettere ti sei sentita come se parlassero di te?! E ti facesse vergognare il fatto che le persone che ammiri lo venissero a sapere in questo modo? Sai dirmelo? Sai dirmelo CAZZO!!? – e dopo una pausa capendo di essersi alterata troppo, automaticamente..senza chiederselo, si tolse il cerchietto, tappò il lavandino e lo riempì fino all'orlo, immergendovi tutta la testa. Quando non ebbe più fiato rimise la testa fuori e riprese aria a grandi boccate.

-A..aa..ecco, è quello che ti meriti quando cedi alla volgarità: lasci che la rabbia faccia le cose al posto tuo anziché fare in modo che ti guidi con giudizio come dovresti fare da sola senza di lei! Ed arrabbiata per cosa poi!?- continuò parlando allo specchio. -DAMMI UNA SPIEGAZIONE ORA!!!- urlò lei nella sua testa e nei propri occhi davanti al riflesso..e come un lampo..ebbe una rivelazione che rispose a tutte le sue domande (come quando Rapunzel scoprì da sola la verità sulle sue origini).

Immediatamente cercò il telefono e chiamò Finnick, poi avrebbe chiamato la sua cancelliera criceta russa Daphne (era bianca a tre strisce nere ma non parlava il russo) per chiederle se poteva passare a prenderle i bambini dai loro corsi pomeridiano serali a Little Rodentia, perché avrebbe sicuramente fatto tardi e non avrebbe potuto andarci lei. Daphne accettò, le faceva piacere badare ai piccoli adottati* da Alice quando poteva.                                                                                             
Infine la gattina avrebbe telefonato a suo capo Mrs Lynce, una volta che la parte più delicata della sua vita era stata messa al sicuro, poteva tastare il terreno.

-Pronto! A Mewny è lei, che sorpresa. Non mi aspettavo si facesse viva così presto. Certo non dopo il suo plateale bel discorsetto sulla moralità ed i netti confini da non dover superare. Rimanendo sulla difensiva tra l’altro, a proposito della differenza tra un agente federale ed un esecutore legale ed il lavoro che faccio da molto più tempo di “lei”(contando il suo periodo da giovane associato presso di noi) che “lei” ha avuto l’ardire di espormelo come se non lo capissi. Ammetto di nuovo che ciò mi ha divertito ma ora posso aggiungere..davvero arrogante seppur esilarante Mewny. Quasi quanto il suo non trascurabile gesto contro una giovane fuggitiva, che ho visto al telegiornale durante quella che dovrebbe essere la mia tranquilla pausa caffè d’orzo corretto, e si scopre essere la figlia del suo barra nostro principale cliente, una volta vista meglio.   
Lo sa? E’ incredibile quanto il suo bel musetto, e non parlo della leonessa, riesca ad essere fotogenico..anzi..telegenico anche in movimento.
Quasi quanto quello del “suo piccolo amichetto del deserto”.  Di preciso..cosa vuole dimostrare? E quando mi avrebbe messo al corrente di tutto  ciò ne non la avessero preceduta i notiziari?- finì di esporre la puma sempre mantenendo la sua fredda ironia composta e tagliente.
 
-Ha perfettamente ragione, ma non è di questo che volevo parlarle Mrs Lynce, anzi “dovevo”, si tratta di un’altra faccenda. Della precedente che mi ha esposto me ne assumo piena responsabilità come è giusto che sia, ma ciò che sto per dirle è..fa parte lo stesso del mio lavoro.                            
  La avviso che il Documento Partnership Born Wild (DPBW) è stato aperto dalla polizia e che sono al corrente dei B.W.- riferì Alice con calma triste ma con tono impassibile.

-Oh. Ne deduco che l’ipnosi autoindotta inconscia abbia funzionato, si sia finalmente “svegliata” ed ora abbia recuperato nella sua testolina tutto ciò che le occorreva capire. Ben tornata Mewny, cominciava a stancarmi quel suo fare finto tonto confuso. Fortunatamente la sua folle vena ironica resta perché fa parte di lei, quella si che è adorabile e non mi stanca- commentò la puma.
Così dicendo, con una traccia di fastidio dentro lei, Alice fu costretta a stare a sentire l’odioso capo. Ben consapevole di non poter fare diversamente.

-La ringrazio, di nulla, per il suo parere, però piace come lo ha esposto, ora..come mi consiglia di agire?-  chiese Alice dopo aver cercato di dire la verità in modo educato.

-Ma si attenga al protocollo insomma, a certe cose può arrivarci  senza che sia io a riferirglielo.Solo cerchi di essere più cauta, prudente e coerente, ed anche se la diagnosi su di lei dice che è semi patologicamente incapace di mentire, soppesi meglio le sue parole, il buon senso non le manca ma non lo coltiva a sufficienza. Presumo che mi abbia chiamata non solo per informarmi ma anche per avere una sorta di consiglio su come presentarsi nuovamente coi suoi cosiddetti amici, o mi sbaglio- dedusse Mrs Lynce.

Questa volta Alice rimase in silenzio.

-Miss Mewny le dico solo, connetta la sua bocca al suo cervello, metta il suo tachicardico cuore da colibrì in pausa, per qualche secondo, e formuli tutto il repertorio di frasi pertinenti che conosce. Se ora vuole scusarmi devo finire la mia bevanda calda da riscaldare di nuovo ed avvisare la sede centrale, che sarà un giro di chiamate parecchio lungo per me e chiunque farà gli straordinari in ufficio tranne lei perché è nella Centrale dei suoi Sogni per lavoro. Quindi a meno che non ci saranno nuovi sviluppi o emergenze non si disturbi a richiamare, tuttalpiù venga di persona.
Buona Serata- e così Mrs Lynce concluse la chiamata senza mai aver modificato di molto il tono di voce anche sta volta.

-Altrettanto- rispose Alice per circostanza.
Chiusa la comunicazione Alice si risistemò, uscì dal bagno e fece ritorno dai suoi amici, incrociando le dita nella speranza che continuassero ad esserlo.
 
 
ANGOLO DELL’AUTRICE: IL capitolo 14 comincerà con un’ approfondimento delle prime due telefonate di Alice e poi proseguirà linearmente. Spero vi sia piaciuto anche questo, alla prossima pubblicazione.

*Una delle possibili definizioni scientifiche per descrivere gli abitanti della dimensione di Zootopia che ho coniato ed ipotizzato per la storia.

*Uno dei primi conflitti medio orientali combattuti negli anni 90.

* Animalità, termine coniato da me come il concetto di umanità per noi ai fini della trama. *Del GSD ho letto storie disegnate su devianart, mi hanno dato un valido spunto.

*DSM DIAGNOSI :Sebbene per definizione i disturbi dell'adattamento siano conseguenti a un fattore stressante, non sempre i sintomi iniziano immediatamente. Secondo il DSM possono trascorrere fino a tre mesi tra il fattore stressante e l'insorgenza dei sintomi e non sempre questi ultimi recedono appena cessa il fattore stressante. Se il fattore stressante persiste, il disturbo può diventare cronico. Può manifestarsi a qualsiasi età e i suoi sintomi variano   considerevolmente; negli adulti sono più comuni gli aspetti depressivi, ansiosi o misti.
Il quadro clinico del disturbo dell'adattamento può variare notevolmente. Il DSM elenca diversi tipi di disturbo dell'adattamento:
1) Sviluppo di sintomi emozionali e comportamentali in risposta a uno o più fattori stressanti che si manifestano entro 3 mesi dall'inizio del fattore, o dei fattori stressanti.
2) Questi sintomi o comportamenti sono clinicamente significativi come evidenziato da uno o l'altro dei seguenti:
(a) grave disagio che va al di là di quanto prevedibile in base all'esposizione al fattore stressante.
(b) compromissione significativa del funzionamento sociale o lavorativo (o scolastico.)
3) Una volta che il fattore stressante (o le sue conseguenze) son superati, ì sintomi non persistono per più di altri 6 mesi.
* Filariosi Cardiopolmonare: malattia molto diffusa tra i cani che può colpire anche i gatti; essa si contrae attraverso la puntura delle zanzare, che trasmettono una larva minuscola da cui si sviluppano parassiti lunghi e sottili simili a vermi. Questi parassiti si concentrano nel cuore e nelle arterie polmonari dell’animale, poi dopo qualche mese i parassi possono causare gravi problemi, per esempio un’insufficienza cardiaca. Cioè il cuore non è più in grado di pompare bene il sangue in tutto il suo circolo(la filariosi sembra un tumore al cuore. ES. Storico: Hachiko, il cane di Shibuya in Giappone, è morto non di vecchiaia alla fine dei suoi giorni,ma per questa malattia).

* Sorpresa! Alice è la custode legale di due piccoli animali,ed anche una sorta di mamma! Non ve lo aspettavate eh? Invece è così! Non vi dirò di che specie sono, anticipo solo che il più piccolo si chiama Lucas ed ama la musica attiva(che si suona oltre che si canti) e chiama Alice mamma mentre il più grande si chiama Gregor ed è introverso, pratico, deciso e preferisce riferirsi ad Alice come “colei che ci ha in affidamento”(per il suo carattere mi sono ispirata a Giuda l’assistente di Princess Carolyne di  Bojack Horseman), ama la letteratura, i libri che ti aggiornano sul linguaggio burocratico e vorrebbe essere un segretario di uno studio legale un giorno.
  
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