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Autore: __Lily    22/06/2019    2 recensioni
E se Daenerys non fosse impazzita e Jon l'avesse uccisa ad Approdo del re?
Cosa sarebbe successo?
Genere: Avventura, Drammatico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cersei Lannister, Daenerys Targaryen, Jaime Lannister, Jon Snow, Sansa Stark
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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NOVE







JON

Jon temeva per Daenerys e il pensiero che sarebbe potuta morire in quella battaglia lo tormentava, così alla fine era sceso fino alla grotta ad aiutare i soldati che erano rimasti a Roccia del Drago per scavare e trovare l’ossidiana.
Si era tolto la pelliccia perché faceva troppo caldo ed era troppo ingombrante per scavare, aveva una camicia fina e bianca, i capelli raccolti come un tempo li teneva il lord suo padre, Lungo Artiglio appesa alla vita.
Il sudore colava sul suo viso, aveva bagnato la camicia ma non gli importava.
Lavorare era l’unico modo per non pensare a Daenerys, a Sansa che era sola a Grande Inverno fatta eccezione per Brienne di Tarth e Spettro, e infine al vero nemico, il Re della Notte.
Prima o poi dovrà credermi, devo solo avere pazienza con lei.
Continuò a scavare e a spaccare la pietra, quando iniziò a non sentire più le braccia il re del Nord si fermò, si avvicinò alle figure scolpite nel muro e posò sopra la sua mano ricordando la volta in cui si era trovato lì con Daenerys, quando lei aveva ripassato quelle stesse figure con le sue piccole e delicate dita.
«Jon?» lo chiamo Davos, ma Jon era perso nei suoi ricordi, era perso negli occhi viola e indaco di Daenerys Targaryen, «Jon!»
Jon si riprese e si voltò verso Davos.
«Scusami non ti avevo sentito» rispose Jon.
«Tieni» disse ser Davos passandogli una sacca con dell’acqua fresca.
Jon bevve e ringrazio Davos.
«Ahh, ci voleva proprio dopo tanta fatica.»
«Perché sei sceso quaggiù?» domandò Davos riprendendo la sacca con l’acqua.
«Avevo bisogno di non pensare.»
«Daenerys Targaryen?»
Jon annuì.
«Vieni, usciamo da qui.»
Torna presto.
Davos si incamminò vero l’uscita, il re del Nord osservò un’ultima volta quei dipinti e lo seguì fuori dalla grotta.
Una barca stava per approdare sulla spiaggia di Roccia del Drago, Jon si sentì sollevato ma poi quando la barca fu più vicina capì che non era la flotta di Daenerys.
Alcuni Dothraki si avvicinarono subito alla barca proprio nel momento in cui un uomo stava toccando terra.
Era alto, capelli biondi nonostante l’età, braccia forti.
E’ un guerriero, perché è qui?
Missandei comparì poco dopo mentre Jon e Davos stavano raggiungendo il nuovo arrivato.
«Missandei conosci quell’uomo?» domandò Jon mettendo la mano su Lungo Artiglio.
«Si, rinfodera pure la spada è un amico della regina.»
«Un amico?»
«Sarà felice di vederlo.»
«Missandei» la chiamò l’uomo.
La giovane servitrice disse qualche parola in Dothraki e loro si fecero da parte, l’uomo si avvicinò al gruppo sulla spiaggia.
«Jorah l’Andalo, sono contenta di rivederti.»
«Grazie. Dov’è Daenerys?»
«Non è a Roccia del Drago ma sarà qui presto» disse Missandei.
«Speravo di vederla subito, ma a quanto pare dovrò aspettare.»
Jorah l’Andalo spostò il suo sguardo su Jon e Davos.
«Sono alleati della regina» spiegò Missandei al misterioso uomo, «Lui è Jon Snow il re del Nord e lui è il suo consigliere ser Davos Seaworth.»
«Ma non mi dire. Ho sentito parlare di te ser Davos e so chi sei tu, Jon Snow.»
«E tu chi sei? Non ti conosco ser.»
«Jorah Mormont dell’Isola dell’Orso.»
«Jorah Mormont?» ripeté Jon.
«Si.»
«Ho servito tuo padre, il lord comandante Mormont quando ero un guardiano della notte. Ero il suo attendente.»
«Un uomo non facile da servire.»
«E’ stato sempre buono con me e ho imparato molto da lui.»
In quel momento un rumore forte si fece strada e una macchia scura comparve nel cielo, Daenerys Targaryen era tornata a Roccia del Drago.
Drogon atterrò poco distante da loro e Daenerys piano piano raggiunse il gruppetto sulla spiaggia.
Il suo passo era sicuro, il suo portamento fiero e qualcosa tintinnava a ogni suo passo come una campanella ma poco prima di raggiungerli si fermò a osservare Jorah Mormont sgranando gli occhi e non appena il cavaliere la vide i suoi occhi si riempirono di lacrime, si inginocchiò sulla spiaggia umida.
«Khaleesi» disse lui chinando il capo, Daenerys riprese a camminare e raggiunse Jorah e lo aiutò a rialzarsi.
«Sei davvero qui?»
«Si Khaleesi, come tu hai ordinato.»
«Significa che sei guarito Jorah?»
Lui le sorrise.
«Sono tornato per servirti, se mi vuoi ancora. Ho commesso molti errori Khaleesi.»
«E io ti ho perdonato. Ne sarei onorata ser» rispose e poi lo abbracciò.

 

 

 


 

DAENERYS

Quando aveva visto Jorah sulla spiaggia non era riuscita a credere ai suoi occhi, per un istante credette che fosse solo un’illusione ma Jorah l’Andalo era davvero lì e i suoi occhi non la stavano ingannando.
Sentì il cuore batterle veloce, quante volte aveva pensato a lui chiedendosi come stesse o dove si trovasse e quante volte aveva desiderato di poterlo rendere felice.
«Khaleesi» disse lui chinando il capo, Daenerys riprese a camminare e raggiunse Jorah e lo aiutò a rialzarsi.
«Sei davvero qui?»
«Si Khaleesi, come tu hai ordinato.»
«Significa che sei guarito Jorah?»
Lui le sorrise.
«Sono tornato per servirti, se mi vuoi ancora. Ho commesso molti errori Khaleesi.»
«E io ti ho perdonato. Ne sarei onorata ser» rispose e poi lo abbracciò.
Jorah era ancora forte nonostante la malattia e nonostante l’età.
«Missandei fa preparare una stanza per ser Jorah e qualunque altra cosa gli occorra» disse facendogli una carezza e poi si staccò da lui.
Jon Snow la stava fissando, le sembrò di notare gelosia nel suo sguardo ma sicuramente si era sbagliata.
Jon non è geloso di me.
Jorah stava per andarsene quando Jon lo chiamò.
«Lord Joarah, aspetta.»
«Non sono più un lord da molto tempo ormai.»
«Lo so ma… questa è tua» disse Jon estraendo la spada.
Ha detto che era un regalo, perché la sta dando a Jorah?
Daenerys si voltò verso Jorah, c’era uno scintillio nei suoi occhi.
Conosce quella spada.
«Fu tuo padre il lord comandante a darmela, ma se fosse qui sono certo che la darebbe a te ora.»
Jorah la afferrò e la tirò fuori dal suo fodero.
«Lungo Artiglio» disse passando le dita sulla sua lama, la osservò per un po’ poi la affidò nuovamente a Jon.
«E’ tua, mio padre l’ha affidata a te.»
«Se desideri riaverla… basterà cambiare l’impugnatura.»
«Un lupo bianco.»
«Spettro, è il mio metalupo.»
«Hai un metalupo?» domandò Daenerys.
«Si, l’ho lasciato a Grande Inverno. Sapere che veglia su Sansa mentre sono via mi fa stare un po’ più tranquillo per quanto possibile.»
«Ti ringrazio come ho detto mio padre l’ha data a te. Ti servirà bene e un giorno servirà bene anche i tuoi figli.»
Jon la rimise al suo posto.
«Khaleesi è stato un lungo viaggio, vorrei riposare un po’ ora. Temo di aver lasciato troppo presto la Cittadella.»
«Vuoi che trovi un maestro?»
«No, un po’ di riposo e starò bene. Non preoccuparti per me.»
«Riposa ser, quando ti sentirai in forze parleremo. Missandei?»
«Si maestà, seguimi ser Jorah.»
Jorah l’Andalo se ne andò con Missandei.
«Mmh, è il caso che vada a vedere come stanno procedendo i lavori.»
Dany sorrise al tentativo di ser Davos di lasciarli soli.
«Stai bene?» le domandò Jon dopo che tutti si furono allontanati.
«Si e ora che ser Jorah è tornato andrà anche meglio. E’ da molto tempo al mio fianco.»
«E ti fidi di lui?»
«Jorah ha commesso degli errori come chiunque altro e io l’ho perdonato per ciò che ha fatto mentre diceva di essermi leale. Quando ho saputo del morbo grigio ho temuto di perderlo e io non voglio perdere nessun’altra persona a cui tengo.»
«Il morbo grigio
«Si, ma è guarito o non sarebbe tornato.»
Drogon era ancora sulla spiaggia ma presto sarebbe volato via, probabilmente sarebbe andato a caccia da solo, o forse Rhaegal e Vieserion lo avrebbero seguito.
«La battaglia?»
«E’ finita e oggi ho meno nemici di ieri. Ho preceduto gli Immacolati e i Dothraki, ma presto saranno qui assieme a Tyrion, a un prigioniero e a coloro che hanno deciso di combattere per me.»
Jon la guardò sorpreso.
«Non credevo che avresti fatto prigionieri.»
«Nemmeno io, ma ho dato ascolto al mio Primo Cavaliere. Dickon Tarly passerà un po’ di tempo in una delle celle di Roccia del Drago.»
«Dickon Tarly?» chiese Jon.
«Lo conosci?»
«No ma conosco suo fratello Sam, era un guardiano della notte come me ed è un mio caro amico.»
«Allora mi dispiace informarti che il lord suo padre è morto, poteva vivere ma ha scelto di morire. Ho risparmiato il figlio su insistenza di Tyrion. Come ti avevo promesso Jon Snow sono tornata.»
«Si, sei tornata. Ho temuto che…»
«Che?» domandò lei facendosi più vicina.
«Ho temuto per la tua vita» rispose Jon.
Era così bello con quella camicia bianca e i capelli sfatti, i suoi occhi non erano semplicemente grigi scuri, Dany notò un altro colore, una leggera punta di viola e ciò la stupì.
«Non è la mia prima battaglia Jon Snow, è da quando sono nata che combatto per vivere, prima lo facevo con Viserys e ora con i miei soldati e i miei figli. E non avrò pace finché i Sette Regni non saranno nuovamente miei. Non voglio più spargimenti di sangue, voglio che il popolo sia libero e in salute e voglio che mi amino come amavano mio fratello Rhaegar.»
«Sarai una grande regina Daenerys Targaryen.»









 

Piccola anticipazione del capitolo 10:
 

[...]
«E se non fosse così?»
«Ma lo è, la maegi mi ha maledetta. Quale uomo vorrebbe una donna sterile? Jon Snow merita di meglio di una donna che non potrà mai dargli dei figli.»
«Questo dovrebbe deciderlo lui, non pensi?»
«No, non lo condannerò a un simile destino non sarebbe giusto. Ho perso mio figlio e ho perso mio marito, non voglio affezionarmi a lui.»
«Ma è già successo o sbaglio?»

  
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