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Autore: The_Malevolent_Girl    23/06/2019    1 recensioni
[Angst | Menzione al suicidio | FlashFic, 317 parole]
“Sono ferito? Sono triste? Dovrei restare o dovrei andare?
Ho dimenticato come parlare, l'ho mai saputo fare?”
Mike è dopotutto una persona che, come tante, ha problemi. Un adolescente che come tanti si definisce diverso, che ha differenti problemi.
Se davvero dovesse esistere una descrizione differente per il male ed il bene, come Stevenson diceva, probabilmente egli sarebbe il solo bene contro cinque mali.
Non aveva bisogno di una lettera di scuse, però, non era degno di essere l'Henry Jekyll ai propri incubi.
Genere: Angst, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mike
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale
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Maybe it's a dream; maybe nothing else is real

But it wouldn't mean a thing if I told you how I feel




Mike era e sempre sarebbe stato un disadattato.

Una presa in giro.

Non sarebbe mai riuscito a conformarsi, mai le proprie personalità multiple sarebbero state capaci di lasciarlo in pace.

Era un po' come nei film, un po' come nei cartoni più assurdi: alle volte si guardava allo specchio e riusciva a vedere le proprie personalità una dopo l'altra giudicarlo, prendere il suo posto dall'altra parte e dirgli quanto fosse sbagliato.

Sapeva che fossero vive, in fondo, sapeva che avessero un universo tutto proprio nella propria testa, e se gli occhi davvero si trattavano dello specchio dell'animo non era improbabile pensare che guardarsi potesse essere un'angoscia ineluttabile.

Inevitabile, impossibile, non aveva bisogno di Mal, non aveva bisogno di combattere contro sé stesso per capire quanto fosse difficile andare avanti.

Mike era ottimista, lo era sempre stato, ci aveva sempre provato. Aveva sempre provato a fare del proprio meglio, ad essere l'Henry Jekyll dei propri Edward Hyde, eppure sapeva che essendo quel paragone accurato non vi era via di scampo.

Se avesse fatto un'altra mossa, non sarebbe tornato indietro.

Tutto sarebbe cambiato, tutto sarebbe diventato nero.

Non serviva una lettera di scuse al proprio Utterson, non serviva rinchiudersi nel buio della propria stanza durante la notte per evitare una trasformazione. Quando era piccolo gli avevano insegnato della duale natura dell'umanità, eppure diviso in cinque, no,

sei,

no,

qualsiasi numero esso fosse stato?

Quindi era stanco del dolore, della miseria nel cuore. Non aveva modo di vivere se non totalmente intrappolato e paralizzato.

In un multiverso parallelo magari era felice, magari era una di quelle persone intrappolate dentro di sé che tentava di emergere vincitrice.

Magari rischiava di svanire, una volta per tutte, magari era egli colui che andava eliminato con un pulsante.

Un pulsante però, in quel caso, non era abbastanza.

Serviva una leva, un grilletto.

Aveva perso indipendentemente dal proprio milione di dollari, aveva perso la propria vita nel momento in cui era nato.


If I opened up my eyes there'd be no more going back

'Cause I'd throw it all away and it all would fade to black







Angolo dell'orologiaio,,

Ah, da quanto tempo! Per chi non si ricordasse sono Mal, Mally, Mal.Girl o qualsiasi altra cosa vogliate. È passato davvero parecchio tempo dall'ultima volta che ho fatto un giro quaggiù, è mezzanotte qui e mi è venuto in mente questo breve sfogo, personale soprattutto. Non ricordo molto di A Tutto Reality quindi prendetelo come un AU, ho lasciato il rating arancione per la breve menzione al suicidio.

Basata sulle note di Bad Apple, Touhou.

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