Questo capitolo partecipa alla “Parole intraducibili Challenge” indetta sul gruppo facebook “Il Giardino di efp”
Aware: Dal giapponese: sensazione dolceamara che si prova quando si sta provando un momento bellissimo.
Aware: Dal giapponese: sensazione dolceamara che si prova quando si sta provando un momento bellissimo.
54 – Aware
Naoko aveva insistito per andare al mare, quella sera. E sebbene inizialmente Nnoitra fosse stato contrario, alla fine aveva deciso di accontentare sia lei che Nel.
Non poteva di certo dire di essersene pentito. Il mare era uno specchio scuro e immobile e rifletteva la luna piena, il cielo brillava di stelle.
Forse era una situazione un po’ melensa, da insulsa commedia romantica, ma stava bene mentre camminava, vicino alla riva, tenendo Nel stretta a sé, con un braccio intorno alle sue spalle.
Naoko, qualche metro più avanti, aveva preso a saltellare sulla spiaggia, a cercare conchiglie bianche e a ad avvicinarsi troppo al bagnasciuga, per poi scappare per evitare di inzupparsi
«Nao, va a finire che ti bagnerai, così! Quella ragazzina ha una carica praticamente infinita», scherzò Neliel.
«Almeno ha avuto una buona idea», affermò pensieroso Nnoitra.
Sua moglie si fermò all’improvviso e si perse a guardare l’orizzonte e la luna piena in cielo. Gli disse di guardare a sua volta, ma tutto ciò che lui riuscì a fare, fu guardare lei. Era bella, lo era sempre stata.
Ricordava ancora quando credeva di non meritarla. In verità alle volte pensava ancora di non meritare lei, Naoko, quel momento e il silenzio scandito dal canto delle cicale.
Era l’attimo perfetto. Di attimi perfetti ce n’erano stati tanti e non poteva fare a meno di provare malinconia, se solo ripensava a quanto tempo era passato, a quante cose erano cambiate.
Ma quella doveva essere la felicità, quella vera e semplice.
Senza dire una parola la strinse da dietro, al che Nel si sorprese.
«Che succede? È uscito il tuo lato sentimentale.»
«Non sono sentimentale, ma ho il diritto di essere malinconico anche io, ogni tanto. Io e te stiamo vivendo una vita insieme, abbiamo tanti di quei ricordi. E poi c’è Naoko. Lei ormai non è più una bambina.»
«È vero, Nao sta crescendo. Ma non ti crucciare, abbiamo tanti altri ricordi da costruire.»
Era assurdamente strano sentirsi così felici e al contempo malinconici. Nnoitra si ricordò di una parola: aware. La dolcezza e l’amarezza provata durante un bel momento. Probabilmente la parola che spiegava perfettamente il suo stato d’animo.
Naoko andò loro incontro, con numerose conchiglie tra le mani.
«Guardate!» esclamò fieramente. Ma i suoi genitori la ignorarono. Nel si voltò e colta da un moto di dolcezza, baciò Nnoitra. E lui ricambiò, stringendola a sé.
La ragazzina non poté non arrossire.
«D’accordo. Niente baci per me?» domandò gelosa, nell’essere stata esclusa.
Neliel si staccò e sorridendo guardò suo marito negli occhi.
Avevano vissuto insieme solo metà della loro vita. C’era ancora altro da scoprire e da vivere.
Nota dell’autrice
Capitolo molto sentimentale, ma la parola che ho scelto mi piace tanto, più che altro perché capisco perfettamente che sensazione sia e spero di aver spiegato bene i sentimenti dei personaggi, di Nnoitra in particolare che quando vuole sa essere così tenero. Poi a me il mare mette tanta felicità e malinconia, specie se di sera, per questo ho scelto tale ambientazione.
Spero vi sia piaciuta ^^