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Autore: AnastasiaMorabito_    24/06/2019    2 recensioni
Mi lascio trasportare dal silenzio di questa stanza, tra i ticchettii dei tasti di questo computer e il sottofondo delle macchine che passano davanti a questa piccola struttura dalle pareti ricche di scritte ma povere di calore.
Genere: Malinconico, Poesia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi lascio trasportare dal silenzio di questa stanza, tra i ticchettii dei tasti di questo computer e il sottofondo delle macchine che passano davanti a questa piccola struttura dalle pareti ricche di scritte ma povere di calore.
E’ una tale solitudine, la mia.
Con sguardo spento, fisso il monitor nell’invano tentativo di poter creare qualcosa che possa cambiare la vita delle persone; creare qualcosa per cui essere ricordata o stimata.
Sorseggio il mio caffè freddo col retrogusto di caramello che tanto mi piace, chiudo gli occhi e vedo l’insicurezza che mi sta assalendo.
“Non sei nessuno” - mi sussurra, spostando e adagiando i miei capelli sul bordo delle mie orecchie.
Non l’ascolto e continuo a scrivere.
Le mie insicurezze iniziano a far chiasso, in questa piccola stanza di soli silenzi.
Urlano a squarcia gola, fanno confusione cercando di distrarmi e farmi smettere di scrivere, la mia concentrazione non è all’altezza di tutto questo. Mi danno fastidio.
Vorrei poterle prendere e infilare in piccoli barattoli di vetro, di quelli che usano le nonne per fare le confetture, dai tappi d’oro e scritte nere. Coi loro piccoli corpini neri che si dimenano nel tentativo di poter uscire e continuare a danzare nel mio cervello e urlare nelle mie orecchie.
Vorrei poterle metterle lì, a soffocare e lasciarmi in pace col mio silenzio.
Ma sono presenti, le mie insicurezze.
Vorrei scappare, chiudere tutto e camminare senza avere una destinazione.
Sbagliare strada e perdermi, fumando una sigaretta in modo nervoso.
Per arrivarne a fumarne una seconda e poi una terza, fino a finire il pacchetto e non saper più dove andare.
Poi guarderò intorno, e osserverò il cielo: così azzurro e senza nuvole, col sole che spacca le pietre e spacca il mio cuore, che ormai è freddo come questo vento che mi pervade le ossa e mi irrigidisce i muscoli, e nessuno sarà lì a scaldare il mio corpo infreddolito e solo.
Nessuno, se non le mie piccole braccia che mi avvolgeranno in un minuscolo e dolce abbraccio solitario.Insieme ci saranno sempre le insicurezze e l’ansia, saranno sempre con me.
Danzeranno insieme, tenendosi per mano, facendo il girotondo nel mio cervello, canteranno vittoria perché sono fragile e insicura.
Mi culleranno nel mio povero sonno disturbato.
E mi sveglierò di colpo, perché sono troppo stanchi e si stanno riposando sul mio petto, gli sta girando la testa per i troppi giri che hanno fatto, e mi schiacceranno e mi bloccheranno il respiro.
“Non riesco a respirare, mi fa così male”L’ansia e l’insicurezza mi stanno guardando, nel buio e gioiscono per la preda che hanno tra le mani, così piccola e sola, col viso da bambina e un cuore da donna.

   
 
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