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Autore: LadyPalma    25/06/2019    1 recensioni
SPOILER 8X03
E se nella scena finale, Davos avesse raccolto la collana di Melisandre e per qualche ragione il contatto dell'oggetto con il suo corpo (e solo il suo) fosse in grado di mantenerla in vita? Se il destino della Donna Rossa fosse nelle mani del Cavaliere delle Cipolle, lui deciderebbe di ucciderla o di darle un'altra possibilità? Potrà lui mai essere in grado di perdonarla?
Un tentativo di creare una storia d'amore tra due personaggi che si sono sempre odiati, forse solo perché non si sono mai capiti.
Melisandre/Davos
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Davos Seaworth, Melisandre di Asshai
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Red Onion - Davos/Melisandre'
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9.
 

"Ser Davos voleva ucciderla, è impossibile..." mormoró Gendry, non nascondendo la propria sorpresa.
Arya, seduta al suo fianco nella Sala principale del castello, fece un sorriso mentre prendeva un sorso di birra. Nessuno a parte lei e Bran era ancora a conoscenza della gravidanza di Melisandre, ma dopo ben tre  settimane di silenzio, la giovane Stark non si fece troppi scrupoli a spifferare  la notizia al ragazzo. Del resto, le erano rimaste ben poche carte da giocare per rimandare il discorso sul loro matrimonio e la nuova situazione di pace a Grande Inverno non offriva dei diversivi. Quasi si ritrovava a rimpiangere il pericolo dei Non morti, ma prima di arrivare a quel punto, supponeva che gli inaspettati sviluppi nelle vicende della Donna Rossa e del Cavaliere delle Cipolle potessero bastare a distrarlo almeno per quella sera.
Infatti, come previsto, ora Gendry stava fissando la donna seduta dall'altro lato della stanza, che aveva neanche a farlo apposta una mano posata in maniera quasi impercettibile sul suo grembo.
"Ti dico che è incinta, lo ha detto Bran!"
"Va bene. Ma non può essere Ser Davos il padre, è assurdo! Quei due si odiano. Hai dovuto letteralmente minacciarlo per risparmiarle la vita, non te lo ricordi? E poi..."
Il ragionamento del ragazzo si interruppe improvvisamente quando vide con i propri occhi Melisandre afferrare una cipolla sbucciata e addentarla come se fosse una mela. Perplesso e anche leggermente disgustato, si voltò verso la sua promessa sposa che adesso ridacchiava leggermente.
" Allora Gendry, hai bisogno di altre prove?"

 
**

"Non lo sapete che il rosso è il mio colore?" chiese Melisandre inarcando un sopracciglio.
Sul suo letto giaceva un vestito turchese confezionato appositamente per lei da una delle sarte del castello, ora che, con il progredire della gravidanza, i vestiti abituali le erano troppo stretti. Un pensiero gentile, se non fosse stato appunto per il colore. La donna spostò lo sguardo sulla persona che le aveva portato quel dono e il sospetto di un dispetto divenne improvvisamente certezza.
"Io non vi piaccio, non è vero Lady Sansa?"
L'interpellata fece un sorriso molto tirato.
"Vi sto facendo un dono e dovreste accettarlo così com'è, specialmente perché corrisponde a una vostra necessità" rispose freddamente. "O intendere forse andare in giro nuda? Beh, ora che ci penso non vi creerebbe troppi problemi a quanto ne so" aggiunse, l'ironia ora esplicita.
Melisandre sospirò e scosse debolmente la testa. Erano passati mesi dalla fine della battaglia contro i Non morti e moltissime cose erano cambiate per lei. La maggior parte sorprendentemente in positivo: quella notte con Ser Davos, l'amicizia costante con Arya e l'imminente nascita di una bambina, una bambina vera. Non tutto però era stato perfetto e, in particolare, tutti gli ostacoli che vedeva si concentravano in un nome, che curiosamente non era Ser Davos. Certo, pensava di continuo a lui in un misto di tristezza e dolcezza, non aveva ancora deciso cosa fare una volta aver dato alla luce la sua bambina, e si interrogava spesso su come l'uomo avrebbe reagito - non verso la bambina ma piuttosto verso di lei. Il loro rapporto era rimasto in sospeso, al confine tra l'odio e qualcosa di completamente di diverso che aveva paura di chiamare con il suo nome.
Tuttavia, non era quella relazione lontana che la preoccupava, ma piuttosto quella più concreta e immediatamente vicina con la più grande delle sorelle Stark. Al contrario di Arya che con i suoi modi bruschi l'aveva implicitamente inclusa nel cerchio dei suoi affetti più cari, Sansa sembrava non riuscire a tollerarla e lo faceva ben capire attraverso frecciatine più o meno velenose.
"No, non vi piaccio proprio" ribadì, accennando un sorriso amaro. "Quello che non riesco a capire è il perché. Ho fatto del male a molte persone, ma non penso di aver fatto mai del male a voi..."
Sansa non negò, esitò solo qualche istante prima di sedersi liberamente sul bordo del letto e rispondere.
"Non serve avermi ferito personalmente. Avete fatto tante cose spregevoli e tanto già basterebbe. Per di più, siete anche riuscita a convincere tutti del vostro cambiamento. Non vi conosco bene ma sapevo bene che tutti volevano uccidervi e ora...  Mi dispiace, ma non basta vedervi in dolce attesa per ingannare me."
Melisandre non tentò di difendersi né di persuaderla. Si limitò semplicemente a guardarla per un po'. Da una parte era lieta che  stessero finalmente avendo quel confronto, anzi decise di incalzarlo maggiormente.
"E allora perché mi tenete come ospite nel vostro castello?"
A quella domanda, Sansa fece un nuovo sorriso che stavolta era colorato di esasperazione.
"Perché tutti sono dalla vostra parte, l'ho già detto. Mia sorella Arya, Gendry, Brienne... Perfino Bran! E Ser Davos... Non riesco ancora a credere che quell'uomo così buono che voleva giustiziarvi con le sue mani, sia il padre del vostro bambino!"
"Non mi importa se ci credete o meno" rispose la Donna Rossa, rapidamente. "Non ho chiesto io di darmi una seconda possibilità, ero pronta a morire e francamente mi aspettavo molte più reazioni diffidenti come la vostra che persone pronte a perdonare."
Lady Stark apparve sorpresa, non tanto per il contenuto di quella risposta ma per la schiettezza.
"E allora cosa è successo?" domandò, stavolta con sincero interesse.
L'altra donna sollevò leggermente le spalle.
"Non lo so. Ho seguito una missione per tutta la vita e ora che è finita, ho scoperto che è finita la missione ma non la vita. Non sono cambiata, no, è solo che sto scoprendo altro cui non avevo dato mai importanza prima, posso concedermi il lusso di vedere le cose sotto un'altra prospettiva. Potrei dire di essere cresciuta in un certo senso."
"Cresciuta?"
"Sì, capita dopo 300 anni."
Melisandre sorrideva con autoironia e un sorriso era presente anche sulle labbra di Sansa. Ancora una volta non era un sorriso cordiale, però.
"Molto bene" commentò, alzandosi in piedi con la consueta grazia. "Allora mentre scoprite cose nuove, perché non iniziate a imparare che ci sono altri colori oltre il rosso?"
La Stark se ne andò chiudendosi la porta dietro di sé e Melisandre fu lasciata sola con il pancione e la stoffa turchese.
Stranamente, in quel momento, la seconda cosa era quella che la turbava di più.

 
**
 
Arya aveva cercato di allungare il più possibile il fidanzamento con Gendry, finché all'improvviso aveva deciso una data per il matrimonio con un preavviso di solamente un singolo giorno. Odiava i festeggiamenti e le cerimonie sontuose, però amava davvero il ragazzo e, quando aveva compreso che diventare una lady non le avrebbe impedito di essere una lady a modo suo, aveva voluto sposarlo immediatamente. In più, puntava sull'effetto sorpresa che di fatto non permetteva di fare nessun preparativo né di invitare residenti esterni al castello. Fu una cerimonia intima e breve, in cui la sposa decise di indossare un'armatura e gli unici partecipanti furono Sansa, Bran, Melisandre, Brienne e Podrick.
"Sansa non capisce ma è proprio come desideravo, io non sono una Lady" confessò a Melisandre nel breve momento di preparazione.
"Bene. Cosa diciamo al Dio della vita e della gioia?" le rispose la donna, distorcendo volutamente la frase che le aveva detto prima della sconfitta del Re della Notte.
Arya ridacchiò leggermente, poi annuì decisa.
"Oggi!"
La volle vicina per tutto il tempo senza chiederlo espressamente. In quell'occasione le mancavano da morire Jon e Sandor, ma neanche questo avrebbe ammesso mai. Se proprio però doveva avere solo donne vicino a lei, era lieta che fossero donne atipiche come Brienne e Melisandre.
Quando il momento del rito finì, ci fu comunque modo di dare una piccola festa per rendere più che altro contenta Sansa, e fu in quel momento nel mezzo del banchetto per lord, dame e cavalieri che il gruppetto iniziale inevitabilmente si disperse.
Nessuno si accorse dell'assenza degli sposi che si ritirarono ben presto in modo conforme alla loro natura ma la Lady di Grande Inverno non ci mise molto a rivelare la mancanza di qualcun altro. In un solo colpo d'occhio comprese di essere l'unica rossa nella sala.
"Dov'e la Donna Rossa?" chiese tra sé e sé, in un tono seccato, che tradiva però una sorta di preoccupazione.
"Sansa, devi aiutarla. È in pericolo."
La ragazza si voltò rapidamente, trovandosi di fronte il fratello che evidentemente aveva udito la sua domanda. Arya le aveva raccontato il ruolo che Bran aveva svolto nel trattenere Melisandre nel castello e adesso, nel sentire con le proprie orecchie un suo nuovo intervento in favore di quella donna, era ancora più perplessa.
"Perché? Perché ti preoccupi così tanto per la Donna Rossa?"
"Non è lei... È sua figlia."
"Sua figlia? Intendi che sarà importante per il mondo? Hai avuto una visione sulla bambina?"
Sansa si era aspettata che Bran si chiudesse nel suo solito mutismo impassibile o che deviasse quelle domande che non aveva di fatto il diritto di porre. Invece, si ritrovò ad affrontare una reazione che non si era aspettata: lui la guardò, dritto negli occhi, e vide un barlume di autentica paura in quello sguardo.
"Ti prego, Sansa" disse semplicemente, con urgenza, prima di distogliere lo sguardo.
Ma quel contatto, breve e interamente umano, c'era stato. Era certa che in quell'attimo non era stato il Corvo a Tre Occhi a parlare, ma suo fratello. Non sapeva se quella bambina non ancora nata sarebbe stata importante per il mondo, ma di certo aveva una qualche importanza per Bran e questo per la lady era più che sufficiente.
Non rispose; uscì invece dalla sala e iniziò a muoversi per il castello alla ricerca di Melisandre.







NDA: Che ritardo clamoroso e imperdonabile! Purtroppo la mia ispirazione in questo periodo si è concentrata principalmente su oneshots, ma prometto di tornare ad aggiornare con più regolarità. Si tratta di un capitolo di passaggio, lo so, ma ci tenevo a mettere una sorta di punto alla relazione di Arya e Gendry e soprattutto ad approfondire un pochino il rapporto tra Sansa e Melisandre: diciamo che il ruolo di Sansa è quello di bilanciare un po' l'amicizia che gli altri personaggi hanno dimostrato alla Donna Rossa, mostrando quanto meno diffenza. Per quanto riguarda Bran, si conferma il suo interesse per la bambina, ma ancora una volta rimane un po' misterioso.
Nel prossimo capitolo tornerà Davos e sarà tutto incentrato sul confronto Davos e Melisandre finalmente!
Alla prossima!
   
 
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