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Autore: bbhyung    25/06/2019    0 recensioni
Chanyeol ha atteso oltre un decennio per poter prendere la sua vendetta. Il suo piano è quello di approfittare delle debolezze della famiglia reale, di distruggerli lentamente e di riuscire, con la sua astuzia e tutte le notti insonni passate a pensare a un possibile riscatto, a riprendere ciò che era suo dal principio. Durante il suo tentativo di regolare i conti, qualcosa va inevitabilmente storto e Chanyeol non sa come affrontare quell'assurda situazione. Aveva previsto tutto, ma non di coinvolgere il suo cuore in una situazione così macabra.
Genere: Angst, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Chanyeol aprì finalmente la porta della sua stanza, ci fu un bel casino generale dato che i suoi amici si diressero di corsa verso di lui non appena lo videro — il loro atteggiamento era comprensibile, se ne era andato la sera prima ed era tornato solo ventiquattro ore dopo, si erano preoccupati molto e avevano temuto il peggio. "Credevamo che ti avesse mandato via." spiegò Jongdae, mentre Minseok si limitava ad abbracciarlo in maniera eccessivamente affettuosa. "Siamo felici che tu sia qui. Che è successo? Stai bene?"

Era ormai tarda sera ed era evidente che lui e Baekhyun non fossero rimasti a potare piante tutto il giorno, erano successe molte altre cose che i suoi compagni di stanza pretesero di farsi raccontare. Nonostante avessero avuto tutta la mattinata i due avevano comunque finito di pulire il giardino piuttosto tardi viste tutte le cose che c'erano state da sistemare, fu il principe a dire di smetterla a un certo punto e lo fece solo perché era affamato e stanco, stare con le braccia tese per ore lo aveva distrutto. Quella volta non era davvero successo niente di fin troppo sconcertante, Chanyeol era rimasto sorpreso dalla staticità di quella giornata. Solitamente Baekhyun pranzava insieme ai suoi genitori ma quel giorno non aveva potuto farlo visto che erano stati a lungo nella serra e l'ora di pranzo era passata da un pezzo — per quel motivo si era fatto portare del cibo in camera e lo avevano consumato lì insieme, Chanyeol non si era stancato affatto, il principe non gli aveva fatto fare nessun tipo di lavoro pesante, il brutto era arrivato dopo. Avendo degli impegni dai quali non poteva astenersi, lo aveva salutato e fatto scortare dalle guardie in una delle biblioteche del castello, lì aveva passato tutto il tempo a riorganizzare libri. Appena cominciato non sembrava essere un lavoro estremamente stancante, a fine giornata si era comunque ritrovato esausto a causa delle lunghe camminate che aveva fatto per portare i libri da una sezione all'altra. Aveva cenato lì insieme ad altri ragazzi che si occupavano della gestione della biblioteca e che lo avevano aiutato a capire come funzionava — anche se conoscendola lo sapeva già — poi le guardie erano ritornate e lo avevano accompagnato al dormitorio.

"Ti ha spalmato la crema sulla schiena?" domandò sconvolto Minseok. Il ragazzo gli aveva raccontato anche di quello, ovviamente. "È un po' viscido, no?"

"No, per niente." rispose, ed era sincero. Si era preoccupato per lui e non aveva preteso niente in cambio, come al solito. Era gentile e ciò non stava a significare che avesse necessariamente solo intenzione di portarlo a letto, se così fosse stato ci avrebbe già provato da un pezzo, era quello che credeva. Chanyeol sapeva che in fondo gli importava di lui, il modo in cui lo trattava era affettuoso e gentile, di certo non si sarebbe mai comportato in quella maniera se avesse voluto fargli del male o ferirlo. Non doveva cedere e fidarsi di lui e lo sapeva benissimo, doveva comunque cercare di rafforzare il loro rapporto, non sapeva ancora fino a che punto poteva spingersi ma in quel momento era certo del fatto che anche se avesse esagerato, il principe non si sarebbe arrabbiato così tanto. Aveva avuto un sacco di occasioni per mandarlo via e non lo aveva fatto, c'era un motivo se lo stava sopportando. Non ci teneva a scoprirlo, non era di certo quello il suo obiettivo, non doveva perdere di vista quello che era il vero motivo per cui era lì, uccidere il re — c'era da dire che non gli interessava, ma che scoprirlo era necessario per elaborare un piano e ottenere la sua vendetta, doveva per forza imparare a conoscere meglio Baekhyun per poterlo usare a suo vantaggio.

"Io capisco il fatto che tu possa sentirti eccitato nello stare a stretto contatto con un nobile." Sehun cominciò a parlare, sembrava deluso. "Ma stai sbagliando completamente atteggiamento, Chanyeol."

"Io credo che sia già abbastanza difficile per lui, dovremmo lasciarlo stare."
"Difficile? Mentre noi eravamo a spaccarci la schiena lui annaffiava piante insieme al principe, ti sembra difficile come situazione?"
"Sehun..." Minseok lo rimproverò.

Sospirò e sorrise. "Non lo dico perché sono geloso, preferirei fare qualsiasi cosa e non stare a contatto con quell'uomo, non lo invidio. Vorrei solo che non si facesse prendere troppo dall'entusiasmo, non c'è niente di cui essere felici e se ne renderà conto presto, lo sto avvisando."

Chanyeol scosse la testa. Anche Sehun teneva a lui, lo sapeva, il modo in cui cercasse sempre di metterlo in guardia glielo faceva capire — ma doveva imparare a farsi i fatti propri, lui non sapeva niente. "Sono un adulto, sono abbastanza grande per capire cosa mi fa stare male e cosa no." si limitò a rispondere, guardandolo. "Io apprezzo i tuoi consigli ma —."

"Bene, continua semplicemente ad apprezzarli allora." lo interruppe, si alzò e si diresse verso il bagno. "Ma poi non venire a piangere da me, intesi?" si chiuse a chiave nella piccola stanza, Chanyeol guardò gli altri un po' mortificato, non voleva discutere con nessuno di loro ma era stato inevitabile. Non aggiunse altro, si infilò sotto le coperte e chiuse gli occhi. Era certo del fatto che se loro avessero saputo non lo avrebbero giudicato in quel modo, ma purtroppo non si fidava ancora di nessuno, non poteva rivelargli il suo piano. Il suo piano inesistente, tra l'altro — si trovava in una situazione scomoda e non aveva la minima idea di come comportarsi. Con il principe, con i suoi amici, con sé stesso — non sapeva cosa fare.

Il giorno seguente andò a lavorare come tutti gli altri, aveva salutato Sehun, aveva provato a parlargli durante la colazione e in camera, eppure l'altro non gli rispondeva. Era frustrante, non aveva bisogno della sua amicizia ma affrontare tutto sarebbe stato decisamente più semplice con dei compagni pronti a difenderlo, invece lui si comportava come se non si conoscessero più. "Stai bene?" domandò uno dei ragazzi che stava lavorando insieme a lui, guardandolo.

"Sì, devo solo andare in bagno, puoi finire di saldare questi tubi?" indicò il punto in questione e si sollevò. "Torno subito." cominciò a camminare verso i servizi igienici, l'aria era irrespirabile, il sole si trovava in alto nel cielo e gli stava dando alla testa — aveva proprio bisogno di una pausa. Mentre camminava verso i bagni passò di fronte al gruppetto di persone che si occupavano di trasportare i materiali utili, tra di loro c'era anche Sehun che lo squadrò da capo a piedi in modo minaccioso — non disse niente, si morse il labbro ed entrò finalmente nel castello, attraversò il corridoio e raggiunse i bagni. Si sciacquò le mani e il viso, mentre era impegnato nel lavarsi la faccia era talmente sovrappensiero che non udì nessun passo, a un certo punto sentì solo qualcuno afferrargli i fianchi e allontanarlo dal lavandino, più precisamente si ritrovò con la testa premuta contro il muro e le mani bloccate.

"Forse l'altra volta non ci siamo capiti bene, ora che non ci sono i tuoi amici a difenderti vorrei farti capire chi sono veramente." era il tipo dell'altra volta. Chanyeol sorrise e si voltò a fatica, guardò poi gli altri due uomini presenti. Non se lo sarebbe mai aspettato, a dire il vero non aveva neanche la forza di reagire ma visto che era lì, in quel bagno da solo, doveva farlo se non voleva che gli facessero troppo male — era sicuramente quello il loro obiettivo.

"Sii giusto e fai andare via loro due, o hai bisogno della scorta?" domandò, il ragazzo annuì e gli indirizzò un cenno della testa, così entrambi uscirono dai bagni. Chanyeol aveva ancora le mani bloccate e non sapeva come liberarsi, non era in una bella situazione. "Che vuoi?"

"Dove sei stato ieri?" chiese, il ragazzo lo fece voltare e lo guardò negli occhi. Portò una delle mani intorno al suo collo e glielo strinse.

"Sei geloso del principe, è così?"
"Cosa?"
"Sei geloso, mi hai sentito bene. Credi che dedichi tutte queste attenzioni a me perché sei accecato dall'invidia. Magari se fossi più gentile lui si degnerebbe di guardare anche te, ci hai mai pensato?"

Forse non avrebbe dovuto farlo innervosire, visto che strinse più forte la mano intorno al suo collo e Chanyeol si sentì mancare l'aria. "Mi prendi in giro? Non sono qui per questo, l'altro giorno mi hai umiliato davanti a tutti e non credere che la passerai liscia per quello che hai fatto."

Chanyeol sorrise. "Quando parlerò a Baekhyun di tutto questo ti caccerà a calci in culo. O ti piacerebbe? Stronzo." non riuscì a dire altro visto che non era più una semplice sensazione, non riusciva davvero a respirare. Portò entrambe le mani sulla sua e provò anche a usare le gambe per liberarsi ma il modo in cui lo stava schiacciando contro il muro era fin troppo violento, inoltre al minimo movimento l'altro stringeva più forte, non poteva fare niente. 

"I tipi come te sono quelli che odio di più, lo sai?"

Chanyeol temette davvero il peggio, voleva urlare ma non riusciva a fare neanche quello. Proprio quando stava per perdere le speranze qualcuno entrò sbattendo la porta, tuttavia quel tipo non lasciò la presa e sebbene si fosse distratto Chanyeol non riuscì ad attaccarlo. Sehun era appena entrato nella stanza, si diresse in modo minaccioso verso il ragazzo che stava tenendo bloccato Chanyeol e lo afferrò per il colletto della camicia, una volta che l'altro poté tornare a respirare tossì per liberarsi da quella brutta sensazione e lo aiutò, fermando le mani di quel tipo. Rivolse uno sguardo pieno di gratitudine al suo amico, poi roteò il braccio dell'altro ragazzo fino a farlo lamentare di dolore. "A quanto pare non c'è posto per tutti e due qui, e io non posso proprio permettermi di andartene quindi lo farai tu. Intesi?" sorrise, finalmente era lui ad avere il controllo della situazione.

"I tuoi non verranno ad aiutarti, quindi togliti quello stupido sorriso dalla faccia. I miei amici se la stanno vedendo con loro, mh?" gli fece sapere Sehun. "E da oggi in poi lascialo stare se non vuoi che ti spezzi tutte le dita, hai capito?"

Chanyeol inarcò le sopracciglia. "Potremmo cominciare con uno per fargli capire come dovrebbe comportarsi. Tappagli la bocca."

Sehun fece come gli era stato detto e il ragazzo li guardò negli occhi, sembrava spaventato, da cacciatore era diventato una preda e lo sguardo che stava rivolgendo ai due non aveva prezzo. Chanyeol gli afferrò un dito e glielo strinse, provò a dimenarsi ma non c'era modo di riuscire a sfuggire da due persone, per cui rimase immobile. Fece per rigirargli il dito, lo vide chiudere gli occhi spaventato, dopo qualche secondo si allontanò e lo lasciò stare. "Gira a largo, hai capito? Ti senti umiliato? Fai bene." fece una pausa. "Lascialo." guardò Sehun, che esitò prima di mollare la presa. Il ragazzo, non appena fu libero si allontanò subito, senza dire una parola. "Grazie." gli disse, anche l'altro provò ad andarsene ma Chanyeol lo fermò afferrandogli il polso, doveva assolutamente parlargli. "Dico davvero, Sehun."

"Sei andato verso i bagni e loro hanno cominciato a ridere e a parlare, ho notato che ti hanno seguito, ho fatto ciò che avrebbe fatto un amico." sorrise e lo guardò, mettendogli una mano sulla spalla e sistemandogli la maglietta che quei ragazzi gli avevano stropicciato. "Anche se tu non mi apprezzi, io non vorrei mai che ti succedesse qualcosa di brutto. Anche io ho passato momenti difficili al castello, non c'era nessuno ad aiutarmi. Non voglio che succeda a nessun altro."

Chanyeol era mortificato, pensava quello di lui? Non era affatto vero. "Sappi che non è così, sono grato a tutti voi per quello che fate per me, mi avete accolto bene fin da subito e... anche io ci tengo e farei qualsiasi cosa per difendervi, se ce ne fosse la necessità." 

"Non ascolti mai i miei consigli, però."

Sospirò e uscirono insieme dalla stanza per tornare a lavoro, non sapeva cosa dire. "Ti fidi di me? So quello che faccio." Sehun venne richiamato dal suo gruppo, stava per incamminarsi verso di loro ma prima di andarsene l'altro gli disse un'ultima cosa. "A pranzo devo parlarti."

Chanyeol si sentiva le braccia doloranti, mentre camminava verso il dormitorio insieme ai suoi compagni di stanza cercava di massaggiarle leggermente per far attenuare il dolore, tuttavia sembravano sul punto di staccarsi dal corpo, si era sforzato veramente tanto quel giorno. Aveva parlato con Sehun e gli aveva chiesto dei consigli che non avrebbe necessariamente seguito ma che sicuramente lo avrebbero aiutato, solo che non era tranquillo fino in fondo, c'era qualcosa che lo tormentava e per quel motivo doveva liberarsi di quel ragazzo che gli dava fastidio — sapeva che non sarebbe finita lì, se non lo avesse fatto. Erano quasi arrivati in camera, si distrasse e notò la ragazza che lo aveva accompagnato dal principe la scorsa sera, si avvicino quindi a lei. "Ciao." la salutò, inchinandosi leggermente. "Puoi scortarmi dal principe? In camera sua?"

Era impegnata nel lucidare le finestre, posò lo straccio sul davanzale e lo guardò confuso. "Ma lui non mi ha chiesto di —."
"Lo so, lo ha detto a me poco fa ma se mi dirigessi da solo al piano di sopra qualcuno potrebbe pensare che io stia per fare chissà cosa, per questo ho bisogno che mi accompagni una persona fidata."
"Sarei io?"
"Esatto. Sai se è già nella sua stanza, prima di tutto?"

La ragazza inarcò le sopracciglia e lasciò lì la sua attrezzatura, avrebbe continuato a pulire dopo. "Sì. Seguimi." il corridoio era ormai sfollato, raggiunsero le scale interne che portavano al primo piano e le percorsero insieme, la stanza del principe era a pochi metri dall'inizio di quel corridoio. La ragazza bussò ripetutamente, tuttavia la porta continuava a restare chiusa. "Starà facendo il bagno." non appena finì di parlare sentirono una chiave girare nella serratura, il principe aprì la porta — la cameriera aveva ragione, si era presentato lì con i capelli bagnati e un accappatoio a coprirgli il corpo. Guardò i due ragazzi, si concentrò soprattutto su Chanyeol.

"Che ci fai qui?" era confuso, strinse più forte la cinghia che aveva in vita e portò l'asciugamano che fino ad allora aveva solo tenuto in mano sulla propria testa.

"Cosa?" domandò la ragazza, guardando il più piccolo in modo minaccioso. "Mi ha detto che eravate stato voi a convocarlo, non è così? Ha mentito?"

Baekhyun sorrise e assunse un'espressione rilassata. "Sì, è così. Entra, tu puoi andare." non appena Chanyeol avanzò e si ritrovò nella sua stanza, il principe richiuse la porta a chiave e lo guardò. "Mi spieghi cosa pensi di fare?"

"Mi dispiace se sono piombato qui senza preavviso, avevo una cosa importante da dirle."
"Non vedo l'ora di ascoltarti." il suo tono era decisamente sarcastico. "Siediti pure."
"Sono sporco e pieno di polvere perché abbiamo appena finito di lavorare, è meglio di no."

Baekhyun sorrise e gli indicò il tavolino che si trovava di fronte al letto. "Non fa niente, siediti, ti offro un bicchiere di vino." lo tranquillizzò, mentre si tamponava i capelli con il solito asciugamano. Lo poggiò sulle proprie spalle e andò a prendere un bicchiere nella piccola credenza che era posta in uno degli angoli della stanza, lo poggiò sul tavolo e versò del vino sia nel suo calice che in quello di Chanyeol. "Sto aspettando, parla."

"Kim Cheolwon." disse, il principe si era appena seduto di fronte a lui e aveva spalancato gli occhi. "Diciamo che oggi lui e due ragazzi del suo gruppo hanno provato a farmi del male." prese un sorso e sorrise. "Questo vino è buono. Comunque — non è successo niente, ma dato che mi ha giurato che me l'avrebbe fatta pagare volevo fargli sapere che se non fa qualcosa per fermarlo, allora lo farò io."

"E cosa avresti intenzione di fare?"
"Sono venuto qui proprio per questo, per un consiglio."

"Vuoi un consiglio?" Baekhyun si sollevò e recuperò un quaderno dalla scrivania, lo aprì e cercò qualcosa al suo interno. Chanyeol rimase in silenzio a sorseggiare il suo vino, era un po' teso ma come al solito il principe aveva ceduto, ormai ce lo aveva in pugno. "Ho qui la lista di tutte le persone che stanno prendendo parte ai lavori, Cheolwon e il suo gruppo si occupano del trasporto di materiali, giusto? È un lavoro che può essere facilmente fatto da chiunque, posso invertire dei gruppi e farli allontanare da te in questo modo." poggiò il quaderno sul tavolo. "A una condizione. Dopo non devi più darmi problemi." prese l'ennesimo sorso di vino e lo guardò. "Intesi?"

Annuì ripetutamente. "Purtroppo questa volta non è dipeso da me."

"Me ne rendo conto. Tuttavia tu c'entri comunque, no? Quindi cerca di non far succedere nient'altro, altrimenti non potrò più aiutarti e non perché non potrò, ma perché non vorrò farlo. Come va con la schiena?" cambiò discorso, Chanyeol allungò un braccio verso di essa e si stiracchiò. Si sentiva bene, peccato che tra un paio di minuti sarebbe crollato visto il sonno che stava provando.

"Meglio, sono stanco quindi andrò a riposare adesso. Si asciughi o prenderà freddo."
Baekhyun parlò subito dopo. "Mi porteranno la cena tra poco, non mi sento bene quindi ho richiesto di rimanere in camera. Vuoi restare?"

Chanyeol si era sollevato, ma finì per sedersi di nuovo. "Che cos'ha?" domandò poi, in effetti c'era qualcosa di strano nel suo sguardo, sembrava stanco e affranto. "Lei è restato con me quando stavo male."

"Stamattina ho ricevuto una notizia che mi sta recando molte preoccupazioni e non so come prenderla, sono scoraggiato." si alzò, cominciò a vagare per la stanza finché non si distese sul proprio letto e cominciò a fissare il soffitto. "Non voglio stare da solo. Anche se passo le giornate circondato da persone arriva questo momento della giornata e capisco che non m'importa di nessuna di loro, continuerò comunque a sentirmi solo. È una sensazione che detesto. La mia intera vita è stata programmata, il mio matrimonio è stato programmato, non mi sento felice. So già come tutto andrà a finire, so che un giorno dovrò morire e quando starò per farlo sentirò di aver sprecato ogni cosa, ogni singolo istante della mia vita. Questo mi preoccupa perché non so se sto vivendo per me stesso o per gli altri, ora come ora credo... di non essere neanche me stesso, questo non sono io, è fin troppo difficile."

Chanyeol non aveva mai avuto il tempo di sentirsi solo, ma lo faceva costantemente. Quando si trovava al villaggio non si sentiva mai a casa, non era mai insieme alle persone giuste, non riusciva mai a sentirsi a suo agio, era circondato da gente ma si sentiva solo. Capiva benissimo Baekhyun, ciò che stava cercando di dirgli riguardava anche lui, non era una bella sensazione. Si sollevò e andò a distendersi sul letto, accanto a lui. Baekhyun rimase sorpreso da quel gesto, soprattutto quando sentì il braccio dell'altro cingergli il corpo e abbracciarlo. "Può sembrare come se la nostra vita non abbia senso, anche se fosse così non dobbiamo abbatterci. Il tempo che passiamo qui non è molto e dobbiamo impiegarlo al meglio, dobbiamo fare ciò che ci fa stare bene, non dobbiamo morire con nessun rimpianto. È questo che ci farà dare un senso alla nostra vita, non crede?"

Sorrise leggermente, anche se era un sorriso triste — portò una mano sul braccio di Chanyeol e si voltò fino a guardarlo, non erano mai stati così vicini. "Anche tempo fa mi hai detto che dobbiamo agire d'istinto e fare ciò che vogliamo quando sentiamo che sia il momento giusto, credi che così starei meglio?"

"Credo che reprimersi voglia dire scavarsi una fossa da soli, non bisogna mai farlo. Forse è per questo che non mi trattengo mai, preferisco far sapere a tutti cosa penso e non restare in silenzio."

Baekhyun si sporse verso di lui, in quel momento era talmente vicino all'altro da non riuscire neanche a mettere a fuoco il suo viso, chiuse gli occhi e rimase immobile. Li aveva appena riaperti e stava per muoversi quando qualcuno bussò alla porta. "Principe! La sua cena!" esclamò una voce femminile.

Le sue guance diventarono rosse, sorrise e si sollevò, dirigendosi verso la porta senza dire altro. Lui e Chanyeol mangiarono in silenzio, non accennando minimamente al discorso di poco prima, dopo aver finito di cenare il minore ritornò nella sua stanza. Era difficile descrivere quello che stava provando in quel momento, si sentiva lo stomaco in subbuglio e il motivo non era la cena o altre cose che avrebbe potuto facilmente immaginare, non riusciva ad accettare il fatto che quella con il principe fosse solo finzione. Da parte sua poteva anche essere così, ma era davvero pronto a ferire una persona che non gli aveva fatto mai niente di male solo per portare a termine il suo piano? Sarebbe riuscito a convivere con quell'enorme peso sulle spalle?
 


 
a/n: vi chiedo scusa se ci metto sempre due o più giorni per aggiornare ma ho avuto un brusco calo di autostima per quanto riguarda questa storia, all'inizio adoravo scriverla e mi sembrava di stare andando bene, ora mi sembra di rovinare tutto con ogni nuovo capitolo che pubblico??? spero di riprendermi perché le idee ce le ho e sono molte, ma non so come metterle decentemente nero su bianco

:(

 

  
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