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Autore: PabloX    29/06/2019    0 recensioni
Faith- Nuovo Inizio” Riprende la fan fiction “Faith ritorno a Los Angeles”, che si concludeva con la morte di Faith nel tentativo di salvare il mondo e contemporaneamente restituire l’essenza umana ad Angel. Dovevo quindi trovare un modo di far tornare in vita Faith, ma volevo anche usare altri personaggi che non avevo usato nel primo racconto. Spike ad esempio. Ed ecco che vedrete Spike in azione, e naturalmente il suo rapporto conflittuale con Angel è uno dei temi del racconto, oltre al problema che ora Angel non è più un vampiro. E’ quello che ha sempre desiderato ma davvero è felice ora? Oppure rimpiange i vecchi tempi? Aggiungiamoci una Kennedy che aspira al ruolo che fu di Buffy (e Faith) gli avvocati della Wolfram & Hart e che gli effetti della Magia hanno sempre delle conseguenze… ed ecco che il pranzo è servito !
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Episodio 7

Ritorni





Faith e Connor, dopo aver legato ben stretto Angelus, lo sollevarono per metterlo nel bagagliaio dell’Auto di Angel, che nel frattempo Connor era andato a prendere.
- Cribbio, quanto pesa!-
- Ti sei rammollito, quasi potevo sollevarlo da sola!-
- Sì, senti Wonder Woman. Senza di me non te la saresti mai cavata-
- Vuoi sentirti dire questo? Va bene, senza di te non me la sarei mai cavata. Ed ora che il tuo orgoglio maschile è soddisfatto, datti da fare-
- Bene bene, vedo che state facendo sparire le prove del delitto-
Queste parole furono pronunciate da qualcuno al di fuori del loro campo visivo.
La voce gli aveva colti di sorpresa. Erano troppo rilassati e distratti per accorgersi che qualcun altro era sopraggiunto sul luogo.
Si voltarono verso la voce, ma non videro niente.
- Chi è?-  domandò ad alta voce Faith.
- Sono la voce della vostra coscienza-  rispose la voce.
Faith aguzzò la sua vista da cacciatrice. Finalmente dal buio si fece avanti una figura.
Era Spike.
- Spike, tu?-  disse Faith sospesa tra la sorpresa di rivedere il vampiro ossigenato e il sollievo che non si trattasse di poliziotti o impiccioni, o peggio, vampiri ostili.
- Sì, sono io,  a rompervi le uova nel paniere, a quanto pare -
- Di che paniere vai cianciando? – chiese Connor irritato-
- Di quel paniere -  Spike indicò il corpo di Angel privo di sensi e apparentemente anche di vita.
Faith e Connor lo guardarono allibiti.
-  Allora Angel non aveva torto ad essere geloso, solo che nella sua beata stupidità, era geloso di me. Ed invece non sapeva che coltivava una serpe in seno. Anzi, ad occhio, due serpi in seno.
- Non è come pensi!-  urlò Faith innervosita.
E cosa dovrei, pensare secondo te?- disse Spike avanzando lentamente verso la coppia e il malcapitato Angel steso davanti al bagagliaio aperto –Per caso che, non so, la moglie fedifraga e il suo giovane amante stanno nascondendo il cadavere del paparino dopo averlo ucciso-
-  Ehi, io non sono la moglie frigorifera di nessun paparino!-  Urlò rabbiosamente Faith.
- Fedifraga significa traditrice-  le spiegò Connor
- A va beh, allora…beh, non sono affatto traditrice. Angel è diventato cattivo perché…- E qui Faith si fermò. Di fronte aveva l’uomo, anzi, il vampiro, che era stato individuato quale agente della trasformazione di Angel.
- Tu dovresti saperlo…-  Faith avanzò lentamente e minacciosa verso il vampiro.
-  Cerchi di rovesciare la frittata eh? Ma io so tutto e vi denuncerò, lo dirò a Willow anzi no, a Buffy, e la tua amica sarà ben contenta di venire qui e regolare i conti con te-  disse Spike messo sulla difensiva.
Faith si rese conto che Spike ignorava quanto aveva fatto. Era proprio come avevano detto Willow e Lorne.
Si fece allora più dolce e remissiva.
- Hai ragione Spike, ci hai scoperti, però ti prego-  disse avanzando abbastanza veloce con un espressione contrita-  Non dirlo in giro-
- Ah no, e perché non dovrei?-  Sorrise sardonico il vampiro mentre si accendeva una sigaretta.
- Per questa ragione!-  il pugno di Faith arrivò violentissimo sulla mascella di Spike. Egli cadde rovinosamente per terra. Cercò di rialzarsi ma un colpo di Connor sulla nuca lo mise a riposo.
- Ben fatto collega! Hai della corda?-
- Sì. Per fortuna sono stato abbondante-
- Allora impacchettiamolo e portiamolo all’albergo. E’andata di lusso. Due vampiri con una fava!-




Spike mugolava e si agitava. Era stato legato saldamente mani e piedi, e in più imbavagliato.
Nel baretto dove era stato portato non c’era nessuno.
Poi finalmente arrivò qualcuno.
Prima Lorne, poi Connor che lo squadrò con un sorrisetto beffardo. A Spike quel sorriso faceva andare su tutte le furie. Si agitò ancora di più e mugolò ancora più vivacemente.
-  Mio Dio, che solfa che sei  Spike, non puoi cambiare motivo? -   disse Lorne
Peggio ancora, Connor gli si avvicinò e gli batté con la mano un paio volte sulla testa, accompagnando il gesto con un sorrisetto strafottente
- Buono, vampiraccio, che ora abbiamo la cura per te-
Spike era furente ma anche impotente.
Finalmente arrivarono le ragazze, e Connor si spostò
- Beh perché è imbavagliato?-  Chiese Willow
- Così non rompe-  rispose Connor
- Dobbiamo interrogarlo-  Faith avanzò e gli tolse il bavaglio.
- Bloody Hell, era ora!- esclamò Spike furente-  Adesso mi dovete spiegare che diavolo sta succedendo in questo dannato Hotel-
- Forse è meglio se gli rimetti il bavaglio-  sentenziò Connor.
Faith fece un sorrisetto
- A dire il vero sei tu che dovresti spiegarci qualcosa…-
- Ah voi due credete di fregarmi eh? Allora che sappiano tutti la vostra tresca infernale, Willow, Lorne, questi due hanno ucciso Angel e stavano per scappare-
- Ma la smetti di dire idiozie?-  Connor gli urlò a pochi centimetri dal naso. Per tutta risposta Spike cercò di morderlo. Il ragazzo si scansò e fece per colpire il vampiro trattenuto da Faith-  Fermo lì-
- Lorne-  proseguì la cacciatrice, - vuoi spiegare un po’ al nostro smemorato cosa è successo?-
- Certo-  Lorne si fece avanti-  Vedi cioccolatino…-
- Non chiamarmi in quel modo!-
- Ok, Caro pistacchio, noi pensiamo che tu…non sia più tu, E che  tu abbia morso Angel trasformandolo di nuovo in Angelus. Vedi la dolce Faith..-
- Altro che dolce Faith, tira degli sganassoni da ammazzare un elefante. Ho ancora la mascella indolenzita-
- E sarà ancora più indolenzita se non stai zitto!-  gli urlò la cacciatrice agitando il pugno sotto il naso del vampiro.
- Avanti Lorne prosegui!-
- Dicevo, la nostra cacciatrice e Connor, hanno catturato Angel per questo motivo. Pensiamo che lui non sia più lui, e che anche tu…sia stato in qualche modo posseduto da qualche entità-
Quest’ultima osservazione fece sbollire la rabbia di Spike. Effettivamente qualcosa era successo che lui non sapeva spiegarsi. La perdita della memoria, e poi, quel sangue sulle sue mani…i corpi degli avvocati…possibile che fosse tornato un mostro omicida senza motivo?
- Allora, hai qualcosa da dire?-  lo apostrofò Faith.
- Io… non so veramente cosa dire…-
- Prima di tutto dobbiamo sapere con chi abbiamo a che fare, se è Spike o Tavros -  intervenne Willow
- Tavros? Ho già sentito questo nome-  Spike cercò di ricordare. Adesso capiva. Era stato nella cantina quando era inseguito da Angel. Quell’ectoplasma aveva detto di chiamarsi Tavros.
Ma certo, era posseduto da quell’ectoplasma, da quell’anima dannata! Adesso ricordava.
- Allora hai qualcosa da dire?-  lo incalzò Faith.
- Non perdiamo altro tempo. Impalettiamolo-  tagliò corto Connor.
- Calma calma, adesso ricordo. In effetti ero in cantina e lì…mi si è presentato un essere strano, un ectoplasma, e diceva di chiamarsi Tavros. Non gli siete molto simpatiche, voi due -  disse Spike rivolgendosi a Faith e Willow.
- Che altro sai?-
- Nient’altro. No. Nient’altro - disse scuotendo la testa-
- Ora, se non ti dispiace, caro pistacchio, dovresti cantarci qualcosa-  
- Non sai quanto ti odio quando vuoi leggere le persone mentre cantano. Lo trovo patetico.- risposte sarcastico il vampiro inglese.
- Se preferisci l’impalettata di Connor…-
- Ok canto canto- “Sheena was a punk rocker…” cantò sgraziatamente Spike stonando appositamente per innervosire Lorne.
- Va bene, va bene, cessa questo strazio. –
-  E allora?-  domandò Faith.
- Rispondo di sì a tutte e due le domande. Sì, è lui, almeno in questo momento. E Sì mi è venuto il mal di testa. Scusate, vado a prendermi un cachet-  così dicendo il demone verde uscì dalla sala.
- Allora che intenzioni avete? Mi slegate finalmente?-
- No-  disse Willow decisa. - Prima dobbiamo liberarti da quella malefica presenza. Sai abbiamo fondati motivi di credere e che tu abbia morso Angel trasformandolo in un vampiro assetato di sangue-
- Lui mi aveva chiesto di farlo, ma io non l’ho fatto lo giuro!-
Spike venne colpito da un ceffone da parte di Faith
- Taci canaglia! L’hai fatto eccome, dovrei ammazzarti!-
- Appunto. Lo sto dicendo da un’ora, ammazziamolo e finiamola lì-  intervenne ancora Connor-
- Infatti cosa stiamo aspettando? - Chiese anche Kennedy
- Ma siete impazziti? Non ho fatto nulla!-
Calma ragazzi, adesso Willow farà un rito liberatorio insieme a Lorne, Noi ce ne andremo. Poi però Spike devi dirci veramente tutto quello che sai. Angel è tornato ad essere Angelus,  ed il medaglione del Potere è sparito e questo non è un bene. Andiamo. Dobbiamo controllare l’altro prigioniero-  Faith fece un cenno a Kennedy e Connor e questi la seguirono uscendo dalla sala


Nella cantina Connor, Kennedy e Faith osservavano Angelus, seduto e legato, ancora sotto effetto della droga di Willow,
- Certo che ha un effetto prolungato quella mistura di Will!-  esclamò Kennedy con tono allegro.
- Secondo me fa finta-  disse Connor con il suo sorrisetto sprezzante che a Faith ormai iniziava a dare fastidio.
Angelus si scosse e riaprì lentamente gli occhi.
- Ecco, si sta svegliando, è il momento di prenderlo a ceffoni.-  continuò Connor.
Faith lo afferrò per il colletto e lo sbattè contro il muro
- Tu non prendi a ceffoni proprio nessuno!-  
Poi lasciò la presa e si rivolse a Kennedy che la osservava con aria stupita
- Dai ragazzi, lasciatemi sola con lui. Gli devo parlare-
- Va bene-  rispose Kennedy, che sapeva quanto fosse inutile discutere con Faith quando era di quell’umore.
I due ragazzi uscirono dalla cantina.
Faith si avvicinò lentamente ad Angelus, che la guardava dal basso con uno sguardo enigmatico.
- Buongiorno, ti sei svegliato finalmente, cioccolatino-  quest’ultima parola era presa dal “repertorio” di Lorne, ma venne pronunciata con una intonazione da cui trapelava una buona dose di astio.
-  Buongiorno, dolcezza, Non mi vuoi dare un bacio?-  rispose Angelus sfoderando il suo sorriso strafottente, quello che lo differenziava in modo marcato da Angel.
Faith lo afferrò per i capelli  e spostò la testa del vampiro in modo che lui la fissasse negli occhi-
- Non fare il furbo. Voglio delle risposte da te, e me le darai-
- Siamo arrabbiate eh?-
- Puoi dirlo.-  Faith lasciò i capelli di Angelus con la stessa veemenza con la quale gli aveva afferrati.
- Vuoi farmi un terzo grado?-  chiese Angelus.
- Non ce ne sarà bisogno. Vedo che sei veramente quella bestia che pensavo che fossi. Vedo che non sei più umano e che in te non c’è traccia di quella umanità che ti faceva diverso da tutti loro.
Non sei Angel ma Angelus, un mostro senz’anima!-
- Credo che tu abbia ragione. E non me ne dispiace neanche un po’-
- Dovrei ammazzarti, Lo sai?-
- Già. E perché non lo fai? Non dovresti avere problemi-
- Cosa vuoi dire?-
- Lo sai cosa voglio dire. Dimmi Faith come è stato infilare la lama del tuo coltello nel cuore di quel povero…geologo, ah no, vulcanologo? E stato bello ? Ti ha dato piacere?-
Faith sentì le parole del vampiro come altrettante stilettate che si infilavano nel suo profondo nella sua anima, sentì il dolore e la vergogna riemergere da un angolo oscuro della sua memoria, e la vecchia rabbia tornare a galla.
- Su dai, a me puoi dirlo. E’ bello uccidere. Non è quello che pensi? E’ meglio che fare all’amore no? Non è questo che hai sempre pensato?-
Faith si scosse-  Stai zitto!-
- Non vuoi sentire la voce della tua coscienza, Faith, piccola cacciatrice. Non la senti tua madre che urla e chiede aiuto, ma tu non ci sei, Non sei lì per aiutarla, sei andata via, e lei urla, urla il tuo nome invano. Non è andata così Faith?-
Come faceva a sapere quelle cose Angelus, Chi aveva di fronte, solo un vampiro o qualcosa di più forte? O era veramente la voce della sua coscienza a parlare?
- E la tua Osservatrice, parlami di lei. Come è che anche lei è morta? Dimmelo Faith ! Sei fuggita anche allora vero? Te ne sei andata via, sei scappata, per andare da Buffy giusto? E poi come hai ripagato Buffy per la sua amicizia, dimmi Faith…
- Basta!!-  una sberla colpì il volto di Angelus, seguita da un pugno e un altro, e poi un altro ancora.
- Tu non sai niente di me, Niente! Sei un mostro, un mostro, un maledetto mostro!-
Faith cadde in ginocchio.
Angelus, con il volto pieno di sangue,  e parlando a fatica , continuò implacabile
- Non so niente di te dici? Forse ti dimentichi chi hai davanti. Sono la parte mostruosa di Angel, è vero, ma sono pur sempre parte di lui.-
- No, tu non sei lui, non  sei lui!-  Faith si trovò a singhiozzare inconsultamente. Era tanto tempo che non piangeva. Non ne aveva un ricordo sicuro. Forse era stato da quando era in galera, forse da prima. Forse proprio da quel giorno in cui era tornata e aveva trovato sua madre morta.
Si era nascosta per così tanto tempo dietro la sua maschera da dura. Ma ora quella maschera non c’era più. Cosa stava succedendo?
- Vuoi sapere perché ho voluto tornare un vampiro, perché è questo che vuoi sapere, non è vero?
E’ stato per te, tu non mi guardavi più, o almeno così pensava quella parte così debole di me, quella parte che a te piaceva tanto, quella di Angel il vampiro buono, anzi l’ex vampiro buono.  E allora ho chiesto a Spike di trasformarmi, Strano che quell’idiota ci sia cascato-
- Non voglio più starti a sentire, non voglio più!-  Faith si trovò a urlare, in piedi, le vene del volto che le scoppiavano quasi, i pugni chiusi dalla rabbia. Urlava non verso Angelus ma verso qualcuno o qualcosa che stava là, nell’oscurità della cantina, o forse nell’oscurità della sua mente.
- Non è me che non vuoi sentire, ma la voce dentro di te, quella che dice che non puoi scappare da quello che sei. Non si può battere il destino. Guarda me. Era destino che tornassi ad essere così. Non sono serviti 100 anni al servizio del bene per me, Perché mai un paio d’anni dovrebbero bastare a te? Dimmelo, Faith -
Faith lo guardò fissa: non doveva dare retta a quelle parole, quelle non erano parole di Angel, del suo Angel, ma solo le menzogne di un essere malvagio e corrotto.
- Non cadrò nel tuo trucco. Angel tornerà, ne sono sicuro, e tu sarai sconfitto.-
- Bene sei ottimista. Io lo sarei di meno ma…buon per te-  disse ridacchiando il vampiro.
Faith decise che ne aveva avuto abbastanza, e si avvicinò alla porta per uscire
- Non vuoi dare un bacio d’addio al tuo ragazzo?-  le disse Angelus mentre usciva.
La risata agghiacciante del vampiro l’accompagnò  mentre camminava per il corridoio.


- Allora, vi sbrigate a fare questo maledetto rito magico?-
- Zitto. Spike, se vuoi che funzioni non devi dire una parola!-  ribatti Willow. La strega Wicca era concentratissima e serissima, sapeva che non poteva permettersi di sbagliare.
- Potremmo imbavagliarlo-  disse Connor con il suo sorrisetto strafottente.
- Senti Connor, se vuoi assistere al cerimoniale devi stare zitto, se no puoi andartene-
-  Chissà perché ma ho l’impressione che non mi vogliate mai con voi!-
- Forse perché ti comporti come un idiota?-  lo rimbeccò Kennedy.
- O forse perché non sono una ragazza come voi. Qui avete imposto un specie di matriarcato . Forse dovrei mettermi una gonna-
- Oppure potresti sparire-  Kennedy si rivolse a Connor a muso duro
- Ehm, ragazzi vi prego non litigate-  intervenne Lorne-  Su, Connor, vai da Faith a vedere se ha bisogno di qualcosa.-
- Già così mi scaccerà via un'altra volta…-  Connor se ne andò mestamente dalla stanza.
- Quel ragazzo è sempre più intrattabile. – commentò Lorne
- Andrebbe preso a scudisciate altroché-  aggiunse Spike
- Spike non hai sentito cosa ho detto? Devi state Z- I- T- T- O- . E anche voi-  disse Willow rivolgendosi a Lorne e Kennedy.
- Tu Lorne vieni vicino a me. E tu Ken prendi quel vaso, ricordati è un vaso magico. Solo quel vaso può contenere l’anima che stiamo cercando di estirpare da Spike.-
- Speriamo di non togliere l’anima sbagliata-  sentenziò Lorne.
- Perché, potrebbe accadere?-  chiese Spike spaventato.
- Ma hai capito di stare zitto!-  stavolta Willow mollò un piccolo schiaffetto al vampiro.
- Lorne slegalo!-
- Siamo sicuri di quello che facciamo, principessa?-
- Ho detto slegalo!-
- Va bene, va bene, siamo nervosi…però se il fustacchione albino si mette a fare il diavolo a quattro non chiedete il mio aiuto-
- E’ per quello che ci sono qua io-  gridò Kennedy dal fondo della stanza-  E poi chissà quale aiuto potresti darci…-
- Uhm…-  brontolò Lorne mentre scioglieva i nodi che tenevano legato Spike – Ma perché non c’è Faith?-
- Troppo coinvolta emotivamente, e poi credo che Angelus gli abbia detto qualcosa che l’ha profondamente turbata-
- Ecco fatto!-
Spike si alzò dalla sedia e poi si rivolse a Lorne – Ma le mie mani sono ancora legate!-
- Semplice precauzione, cioccolatino al latte!-  
- Bene. Spike, ora distenditi su quel tavolo-
- Che cosa bisogna fare per campare…-
- Ecco se vuoi continuare a campare fai quello che ti dico!-  gli urlò Willow sempre più innervosita – oppure ti consegnamo a Connor o Faith e ci pensano loro!-
- Va bene, ok-  disse Spike distendendosi sul tavolo.
- Ora tu Lorne legalo di nuovo al tavolo, poi devi tenergli la testa ferma, intanto io leggerò questa formula-  E così dicendo estrasse una antica pergamena, poi riprese-  Tu Kennedy vai in fondo con il vaso, appena esce l’anima di Tavros devi intrappolarla, ma ricordati di chiudere con quel tappo che ti ho dato, se no c’è il rischio che qualcun altro rimanga posseduto, E’ chiaro?-
- Chiaro e limpido-  rispose la ragazza posizionandosi al suo posto.
Dopo che Lorne aveva fatto quello che gli era stato detto Willow iniziò a leggere la pergamena. Dopo poche parole iniziò a levarsi un forte vento all’esterno dell’edificio, le finestre sembravano sul punto di aprirsi da un momento all’altro.
La luce saltò, le finestre si aprirono all’improvviso e tuoni forti si udirono, accompagnati dalla luce dei lampi.
- Si mette male-  commentò Lorne, mentre Spike sudava copiosamente.
- Zitto Lorne-  lo rimproverò Kennedy. Willow continuava a leggere imperterrita la pergamena. Ad un certo punto Spike incominciò ad urlare. Le sue urla erano talmente forti che chiunque si sarebbe tappato le orecchie e sarebbe corso via, ma i tre presenti sapevano che, se avessero seguito il loro istinto, tutto sarebbe stato vano.
Qualcosa però uscì dalla bocca di Spike, che svenne immediatamente. La cosa che era uscita era una massa grigiastra e informe. Willow gli ordinò qualcosa e la massa si diresse verso Kennedy, che fu lesta a far entrare l’ectoplasma nel vaso e a tapparlo come gli aveva indicato Willow.
La tempesta si placò di colpo e anche la luce si riaccese.
I tre tirarono un sospiro di sollievo praticamente all’unisono , si guardarono in faccia e sorrisero.
- Ce l’abbiamo fatta!-  esclamò Willow prima di essere sommersa dall’abbraccio di Kennedy.
- Già, ma non chiedetemi di fare altri riti magici per i prossimi 25 anni-
- C’è ancora Angel da far tornare in sé stesso-  gli rispose Willow
- Beh, mica abbiamo fretta. Una ventina d’anni che saranno mai?-
La porta si aprì e fecero capolino Faith e Connor
- Abbiamo sentito un gran trambusto. Tutto bene?-
-  Sì-  rispose Willow
- Bene un corno!-  Spike si era svegliato-  Qualcuno vuole levarmi queste dannate corde di dosso!-



- E’ guarito?-  chiese Faith avvicinandosi e indicando Spike con l’indice.
- Sì-  risposero Willow e Kennedy.
- Siamo proprio sicuri?- chiese con fare sospettoso Connor-  Non sarebbe meglio una prova? Lorne potresti farlo cantare?-
- Per carità!- esclamò il demone mentre slegava Spike dal tavolo-  Ho già sentito cantare il nostro Frank Sinatra e non credo che le mie povere orecchie reggerebbero ad un bis. Per non parlare di questo rito magico che mi ha ridotto ad uno straccio.-
Spike sciolse gli ultimi nodi che gli impedivano di alzarsi e poi, una volta in piedi disse:
- Sai Lorne, contrariamente a quello che pensi io sono molto intonato, probabilmente prima sarà stato quell’essere che avevo in corpo che mi impediva di esprimermi però …senti un po’ qua
“ONLY YOUUU!-
- Basta basta!-  Lorne si avviò verso l’uscita-  Vado a riposarmi. La giornata è stata faticosa. Comunque è lui, non c’è alcun dubbio-
- Bene-  disse Faith sorridendo a Spike, - Non so se dovrei abbracciarti o picchiarti-
- La prima che hai detto. Perché vuoi picchiarmi?-
- Perché ho parlato con …Angelus. E mi ha confermato che sei stato tu a trasformarlo-
- Ti giuro Faith non ne ho un ricordo. Ero posseduto. Lo avete visto anche voi!-
- Ha ragione Faith, non è stata colpa sua-  intervenne Willow.
- Va bene, ti credo. Però dimmi. E’ vero che è stato Angel a chiedertelo. Ti ricordi di questo?-
Spike guardò la punta dei suoi piedi, e poi rispose – Non vorrei dirti quello che sto per dirti, ma credo che sia giunto il momento di essere sincero. Se fossi stato più sincero, avrei evitato molti di questi guai-
- Cosa vuoi dire?-
-  Partiamo dalla tua domanda. Sì mi ha chiesto lui di trasformarlo.E più di una volta. L’ultima volta mi ha pure inseguito. Per quello sono finito nella cantina. Il resto lo sapete.-
- E a cosa ti riferisci quando dici che avresti dovuto essere sincero?-
-  Vi devo dire una cosa. Accidenti a me, avrei dovuto parlarne subito-
- Siamo qui tutt’orecchie. Sputa!-
Spike sputò per terra.
- Ehi che schifo!-  esclamò Kennedy
- Voglio essere sincero fino in fondo. E poi ho un eccesso di salivazione. Comunque quello che avrei dovuto dire è semplice. Prima di venire qui sono stato prelevato da dei tizi della Wolfram & Hart. Mi hanno minacciato, e mi hanno detto di prendere il medaglione che era qui, quello che aveva Willow. –
- E tu hai accettato?-
- Vedi, non era in ballo solo la mia vita. Di quello avrei potuto fare a meno. Ma hanno minacciato anche Buffy e Dawn. Hanno detto che, se non avessi collaborato, sarebbero andati a prenderle. Magari le avrebbero ammazzate-
- Io credo che B, se la sarebbe cavata.-
- Forse, ma Dawn?, E poi perché fare correre rischi inutili? Ho pensato che fosse meglio prendere tempo.-
- Capisco, ma perché non ce ne hai parlato? Avremmo trovato il modo …-
- In realtà avevo deciso di farlo, proprio pochi istanti prima che quel…coso si impossessasse di me.
Mi ha costretto a compiere cose orribili-
- Vuoi dire che…?-
- Sì, ho ucciso. Ne sono sicuro. Ho trovato le mie mani sporche di sangue, E ho ucciso due avvocati della Wolfram.-
- Siamo nei guai. Quelli adesso si vendicheranno-  
- Anche Buffy e Dawn sono in pericolo!-  esclamò Willow
- Cosa dici di fare?-  Chiese Connor a Faith.
- Direi che bisogna andare a prenderle e portarle qui. Tu potresti andare con Kennedy-
- Perché proprio io?- chiese quest’ultima-  Lo sai che tra me e B, cioè Buffy, non c’è molto feeling-
- Semplice. Perché io devo rimanere qua, Abbiamo Angelus prigioniero. Spike è meglio non si muova.  E anche Willow. Lorne non credo voglia andare in giro. Quindi rimanete voi due. Su, sono convinta che vi divertirete-
- Va bene. Disse Connor, però io preferivo te-
- Ah, ma allora è vero che c’è del tenero fra voi due-  Spike sghignazzò alla sua battuta.
- Smettila di dire idiozie altrimenti ti rilego e ti faccio ringoiare il simpatico ectoplasma-  lo gelò Faith.
- A proposito e il mio medaglione?- chiese Willow
- L’ho nascosto – rispose Spike
- Bisognerà recuperarlo prima che finisca in mani sbagliate.-
- E’ la stessa cosa che hanno detto quelli della Wolfram-
- Già, ma le mani sbagliate sono le loro, non le nostre-


Faith e Willow salutarono Kennedy e Connor, che per l’occasione aveva preso in prestito la macchina di Angel.
- Speriamo che facciano presto e vada tutto bene-  disse Willow con un sospiro
- Speriamo non li fermi la polizia stradale. Connor non è in regola coi documenti-  puntualizzò la cacciatrice.
- Vado a controllare un attimo Angel. Ci vediamo dopo-
Faith scese verso la cantina. Non era sua intenzione avere un altro colloquio con quell’essere. Però una cosa vera l’aveva detta. Angel aveva chiesto lui a Spike di tornare ad essere un vampiro. Su questo non c’era dubbio, La versione di Spike collimava. Perché mai Angel aveva voluto questo?
O lui era troppo attratto dall’essere un vampiro, e allora avrebbe dovuto riconsiderare il suo giudizio su di lui, oppure era colpa sua. Sì, era colpa sua. Forse l’aveva trattato male, o con noncuranza, o l’aveva umiliato. Forse quell’idea di andare da sola con le altre ragazze a cacciare Thanatos non era stata buona. Però era Angel che se l’era cercata. Perché era lui che l’aveva presa in giro. Dopo tutto quello che avevano passato insieme non avrebbe dovuto finire così. Avevano perso fiducia l’uno nell’altra. Quando e se, fosse finita questa storia, avrebbe dovuto riconsiderare il suo rapporto con Angel. Forse anche lui non era l’uomo giusto per Faith, Forse non esistevano uomini giusti per Faith. O forse non esistevano uomini giusti e basta. Chissà forse aveva ragione Willow, pensò con un sorrisetto malizioso. Ma anche tra Will e Kennedy aveva notato degli screzi.
L’amore era lo stesso sotto tutte le latitudini e i gusti: una enorme fregatura. E forse avrebbe dovuto tornare ad essere la vecchia Faith, una sera di passione e morta lì.
Fece per aprire la porta ma qualcosa la insospettì: la porta sembrava aperta. L’aveva lasciata così l’ultima volta? Probabilmente sì. Era talmente sconvolta che si era dimenticata di chiuderla.
Per precauzione estrasse il pugnale che portava ormai sempre con sé. Aprì la porta con molta cautela.
- Angelus?-
Nessuna risposta.
Guardò la sedia dove era legato Angelus.
Vide i nodi sciolti e la sedia vuota. Accese la luce preparandosi a combattere. Niente, non successe nulla. Guardò in giro per vedere se fosse da qualche parte nascosto nella cantina.
Era tutto molto evidente. Angelus si era liberato e se l’era squagliata. Probabilmente nel momento in cui lei e Connor erano andati a vedere cosa succedeva nella stanza del rito.
Angelus era libero, ed era pericoloso.
Faith corse subito ad avvertire gli  altri
- Willow, Spike, Lorne. Presto venite! Angelus è fuggito!-

A casa di Buffy il telefonò squillò ripetute volte.
Buffy prese il ricevitore del Cordless
- Uffa! chi sarà mai a quest’ora?-
- Pronto? Willow come stai? Io bene grazie. Cosa c’è-
- Abbiamo un problema Buffy-
- E cioè?-
Mi correggo,Buffy, abbiamo due problemi-
 
   
 
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