Se avesse dovuto spiegare a qualcuno, prima dello stage con Soma, perché non osasse quasi avvicinarsi alla sua amica, avrebbe balbettato scuse banali, distanti dalla realtā. Eppure Hisako si rifiutava di andare oltre, piegando la testa a una gerarchia che non riusciva a negare. Cosė aveva mantenuto le sue tradizioni: questo, finché le sue ultime esperienze non le avevano dato la forza di alzare il capo e dire, per la prima volta, quello che voleva senza filtri.
Non era un'imperatrice arroccata sulla montagna quella che accolse le sue preghiere con un bacio appassionato, bensė una fanciulla scesa dalla collina che stava imparando ad orientarsi.
Non per questo priva di magnificenza.
Angolo Autrice
... Ho come la sensazione che in questo caso sono andata fuori traccia/simbolo (maestositā, in questo caso osservata da lontano), ed č un po' lontano dal mio solito stile... il momento della cosiddetta "confessione" č sempre quello che fatico a scrivere di pių, e a ciō si aggiunge un calo d'ispirazione e tempo libero. Beh, a me piace comunque e spero lo gradiate anche voi!
Nota bene: "tradizioni", in questo caso, si riferisce non solo alla famiglia Arato stessa (che ha come tradizione di sostenere i Nakiri), ma anche alle abitudini della ragazza stessa.
Come sempre, grazie ad Harriet Strimell per la recensione (no problem se non l'hai fatto subito, ti risponderō al pių presto) e al prossimo weekend sperando di non arrivare a fare tutto all'ultimo giorno ahah.
Claire